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Autore: My Pride    11/12/2011    9 recensioni
~ Raccolta di flash fiction e one-shot incentrate sulle coppie ZoSan e RuNami ♥
» 58. Tequila Sunrise
«Mi stai facendo passare per il cattivo ragazzo, cuoco».
«Ricorda, marimo: non esistono uomini cattivi.... se sono cucinati bene»

[ Quarta classificata al contest «Rapido e indolore» indetto da Ro-chan { 23 } ]
[ Quinta classificata al contest «Flash Fiction Istantanee» indetto da Dark Aeris { 6 } ]
[ Seconda classificata al contest «Il mondo dei Peanuts» indetto da Dark Aeris { 26 } ]
[ Seconda classificata al contest «Due cuori e...» indetto da Frandra e Silyia_Shio { 24 } ]
[ Seconda classificata al contest «Scrivimi una raccolta» indetto da visbs88 { 29/32/33/34 } ]
[ Terza classificata al contest «Say it with Disney!» indetto da Lady Nazzumi e valutato da Dark Aeris { 23 } ]
[ Prima classificata e vincitrice del Premio Christmas Spirit al contest «All I want for Christmas is you» indetto da Frandra { 29 } ]
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Mugiwara, Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Franky/Nico Robin, Rufy/Nami, Sanji/Zoro
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Do one, melt one, love one'
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I might be crazy The One Hundred Prompt Project 

Titolo: I might be crazy
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 665 parole ]
Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji, Con la breve partecipazione di Monkey D. Rufy

Genere: Generale, Introspettivo, Vagamente assurdo
Rating: Verde / Giallo
Avvertimenti: Shounen ai, Slice of Life, Gender Bender, What if?
ZoSan Project: 6° Fem!Zoro/Sanji: Devo essere definitivamente impazzito. Non c'è altra spiegazione.

Vitii et Virtutis: Invidia Cinismo
Binks Challenge: 54° Fiume › 26° Pazzia

Prompt: 11° Argomento: Ordine e Caos Caos


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.


    Non si poteva di certo affermare che Roronoa Zoro fosse un uomo normale - perché, dannazione, chi avrebbe mai avuto il coraggio di definire normale uno stupido spadaccino la cui idea di liberarsi consisteva nel tagliarsi via mani e piedi? -, ma la situazione che Sanji stava vivendo in quel momento nell'osservarlo, beh, superava di gran lunga persino le sue più rosee aspettative. Definire rosea una situazione come quella, però, era un vero e proprio eufemismo. E anche di quelli grossi. Perché quello che stava osservando non poteva assolutamente essere la testa verde che era sempre stato abituato a vedere, nossignore. Zoro era un tipo rozzo, scontroso, un armadio a quattro ante pieno di cicatrici e con un brutto muso che faceva sorgere l'insana voglia di stampare la bella impronta di una suola dritta in mezzo alla sua fronte. Non era un uomo che di primo impatto sarebbe stato classificato da qualcuno come fragile. Eppure era proprio così che appariva in quel momento. E più si soffermava su quell'esile figura - oh, accidenti, quello era un aggettivo che stonava non poco, se comparato a quello stupido marimo -, più Sanji non riusciva a far sì che dal suo viso sparisse quell'espressione inebetita e anche un po' cinica. Era diventato pazzo. A furia di elogiare le donne, fare l'idiota con esse e tentare in quel modo di ingelosire Zoro, era diventato pazzo. Perché non c'era nessun'altra spiegazione se non quella.
    «Quando ti deciderai a chiudere quella dannata bocca, cuoco da strapazzo?»
    Poche parole che dissiparono ogni dubbio, così come il tono con cui erano state pronunciate. Nonostante le labbra piegate in un broncio che sarebbe parso adorabile a qualsiasi uomo - dunque come poteva lui, inguaribile dongiovanni, non restarne affascinato? - e il vago rossore ad imporporare le guance diafane, la fronte aggrottata e lo sguardo glaciale gli davano sempre più la certezza che quella ragazza che stava osservando era sicuramente Roronoa Zoro. Però... accidenti, era tutto così sbagliato! Era una ragazza, maledizione! Ma quale ragazza sarebbe mai andata in giro con una canotta sgualcita che quasi rischiava di mostrare al mondo intero le morbide rotondità dei seni, un haramaki poco elegante che le fasciava lo stomaco, e un paio di pantaloni neri che in quel momento le andavano tremendamente larghi? Nessuna, secondo il suo modesto parere, però l'abbigliamento era un fattore secondario se comparato con l'aspetto delicato, minuto, e anche da schianto nonostante il ridicolo colore dei capelli verdi, che aveva in quel momento quello stupido spadaccino. Allora perché, se lo trovava davvero attraente come credeva, non riusciva a comportarsi come avrebbe fatto con una qualsiasi donna?

    «Marimo», esalò infine, deglutendo. Perché aveva quel groppo in gola? Non gli era mai successo. «Sei una...»
    «Sanji, ho fame!»
    La voce di Rufy fu una manna dal cielo, poiché fu capace di riportarlo alla realtà in un lampo. Ci mise un po' a capire il luogo in cui si trovava, certo, però un moto di sollievo salì dal suo petto quando si rese conto di trovarsi sulla riva di un fiume, nei pressi del quale si erano accampati per fare una sosta. Si stropicciò gli occhi, capendo solo in quel momento di essersi addormentato a causa della piacevole tranquillità che avvolgeva quel luogo; gli venne subito spontaneo stornare bruscamente lo sguardo alla ricerca di Zoro, trovandolo addormentato sotto un albero a poca distanza da lui. Russava beatamente con le braccia incrociate dietro la testa e, cosa più importante, non aveva il seno prosperoso che gli aveva visto esattamente pochi istanti prima.
    Fu in quel momento che Zoro aprì un occhio e lo guardò, aggrottando la fronte. «Che hai da guardare, cuoco?» sbottò burbero, e Sanji fu quasi tentato di saltargli addosso anche solo per l'aver costatato che la sua era senza alcun dubbio una voce maschile.
    Amava le donne, venerava le donne, avrebbe fatto qualsiasi cosa per una donna... ma non si vergognò ad affermare che quello stupido marimo lo preferiva di gran lunga quand'era un uomo.






_Note inconcludenti dell'autrice
E' una flash fiction così bizzarra che stento io stessa a credere di averla scritta.
Però, accidenti, non ho potuto fare a meno di buttarla giù anche solo per il semplice fatto di immaginarmi Zoro versione donna... date la colpa alla Sprite
, ecco.
Comunque sia, questa storia è stata velocemente scritta - e quando dico velocemente lo intendo davvero, dato che ci ho messo cinque minuti o poco più, si vede che ero decisamente ispirata, cosa che per i contest non mi capita molto spesso e non capisco mai il perché - per il contest
Flash Fiction Istantanee indetto da Dark Aeris, nel quale si è classificata quinta con un punteggio di 26.3/28, il che non è un brutto risultato, no?
E il banner è una favola. Lo adoro, accidenti. *Rotola via tra le risate*

Alla prossima. ♥



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