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Autore: xhio    30/07/2006    2 recensioni
Tornando a casa dopo il balletto, Angel ripensa ad una scena a cui aveva assistito il giorno prima e non riesce a smettere di pensare a Cordelia:che sentimento prova nei suoi confronti?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AUTRICE: xhio (xhio_bk@hotmail.com)
STORYLINE: ambientato alla fine della puntata 13 della 3^ stagione "Dietro le quinte", subito dopo la fine dello spettacolo, prima che la gang torni all'albergo
SPOILERS: Non moltissimi, credo, ma per chi non è ancora arrivato a vedere la puntata 3x13 non garantisco nulla, qualcosa potrebbe sfuggirmi...
PAIRING: Angel/Cordy
RATING: pg-13 per sicurezza, ma non so bene come potrebbe evolversi.
DISCLAIMER: I personaggi citati non mi appartengono, ho solo preso liberamente spunto dalla serie "ATS" di proprietà di Joss Whedon, della Mutant Enemy, ecc.
NOTE: E' la prima volta che scrivo di Angel. Semplicemente sto vedendo per la prima volta la 3^ serie di ATS e mi sto troppo affezionando alla coppia Angel/Cordy. Questa storia è nata da sola subito dopo aver visto 3x13 "Dietro le quinte", non c'è un motivo particolare, mi è semplicemente venuta in mente, e ho sentito il bisogno di scriverla. Spero vi piaccia. Vi confesso che, al momento non ho ben chiara neanche io quale sarà la conclusione, perciò...intanto godetevi la storia, alla conclusione ci pensarò piu tardi ;P
FEEDBACK: Please please please! Sarebbe a di poco MOLTO gradito
DISTRIBUZIONE: chiedere.

LA MADRE DI MIO FIGLIO

Fuori dal teatro la temperatura si era alquanto abbassata e una piacevole brezza rinfrescava l'aria di LA.
Il viaggio di ritorno fu particolarmente tranquillo, nessun mostro o demone li attaccò, nessuna visione...anzi, forse fu un viaggio sin troppo tranquillo!
Sul sedile posteriore era seduta Fred, affiancata da quelli che, ormai, erano diventati i suoi angeli custodi: Gunn alla sua sinistra e Wesley alla sua destra, solo che il loro morale era diametralmente opposto; l'uno era nettamente più "gioviale" del solito: rideva, scherzava e si divertiva con Fred dimostrando un innaturale buon umore nonostante la ferita subìta nel combattimento a teatro, mentre l'altro se ne stava mestamente in silenzio con la faccia tra le mani e lo sguardo perso sulle figure che si susseguivano al di fuori della macchina.
Cordy, seduta sul sedile davanti, sembrava molto tranquilla: ogni tanto scherzava con Gunn e Fred, oppure cercava di coinvolgere Wesley nelle discussioni e talvolta rimaneva in assoluto silenzio ad ascoltare, senza sembrare imbarazzata di questo.
Angel, dal canto suo, al posto di guida, era il più nervoso di tutti: perso nei suoi pensieri stringeva con forza il volante dell'auto come per accertarsi di non perderne il controllo. Non riusciva ad evitare di rivivere con la mente il momento magico che c'era stato tra lui e Cordelia: la rivedeva continuamente seminuda distesa sotto di lui, e rivedeva le proprie mani scorrere con estrema delicatezza su quel morbido corpo e l'estatica espressione di lei, con gli occhi socchiusi, in attesa di ricevere lui...quelle labbra così morbide, il collo delicato e il seno...ah, il suo seno! Che forme perfette! Ne aveva ammirato i contorni per la prima volta quella volta in cui lei doveva fare un provino pubblicitario con un bizzarro bikini praticamente invisibile e già allora se ne era innamorato, ma vederlo senza veli, in tutto il suo splendore, scosso dal suo respiro leggermente affannato, era stato davvero troppo, e ne prendeva coscienza solo in quel momento perchè prima, sotto l'effetto dell'incantesimo, lui era semplicemente Stephan, non Angel, e non poteva rendersi conto di quale fortuna gli fosse toccata nel poter anche solo sfiorare una così raffinata bellezza.
Rivedendo per l'ennesima volta nella sua mente quella scena, il pensiero corse automaticamente ad un fatto verificatosi il giorno prima.

[La mattina precedente]
Aprì gli occhi alle 10 in punto. Ormai aveva impostato i suoi ritmi biologici di vampiro sugli orari di Connor e quella era l'ora della pappa. Si stupì di non sentirlo già piangere, ma subito si ricordò che non era lì nella culla accanto a lui, così, mentre si stiracchiava pigramente nel letto, aguzzò il suo udito di vampiro per sentire quello che accadeva nella hall dell'Hyperion.
Contemporaneamente, al piano di sotto, Fred estrasse il biberon dal bollitore e si spruzzò una goccetta di latte sul polso per saggiarne la temperatura.
"E' pronto" esordì trionfante girandosi verso Cordelia che era seduta accanto alla culla di Connor e lo dondolava lentamente.
Di sottofondo si sentivano i versi del bambino, tutto preso a scoprire un giocattolino ad incastro che Fred gli aveva regalato.
Angel sorrise immaginandosi la scena e decise di uscire dalla sua stanza per sentire meglio e, perchè no?, per sbirciare un po' le due donne alle prese con suo figlio.
"Menomale, era ora!" esclamò Cordelia allungando una mano verso Fred per farsi dare il biberon "Tra non molto questo signorino avrebbe iniziato a reclamare la sua pappa rischiando di svegliare il suo papà"
Angel, che nel frattempo era uscito di soppiatto dalla sua stanza, non poteva fare a meno di continuare a sorridere sentendosi così teneramente chiamato in causa.
"...il che non sarebbe stato molto piacevole per nessuno di noi!" concluse la ragazza afferrando il biberon dalle mani di Fred.
Il sorriso di Angel gli morì sulle labbra per trasformarsi in un broncio offeso...come se Cordelia potesse vederlo! Invece stette ben attento a non farsi scorgere e si affacciò da dietro una colonna verso il grande salone e la scena che vide non potè fare a meno di fargli tornare il sorriso sulle labbra.
Cordelia si rivolse a Connor: "E' vero che il tuo paparino spesso e volentieri appena sveglio non è di ottimo umore, eh, Connor? Eeeh, forse tu ancora non lo sai, ma lo imparerai presto, vedrai".
Fred soffocò un risolino divertito.
"Vieni da zia Cordelia" continuò Cordelia prendendo in braccio il neonato "Eccolo qui, il mio fagottino bellissimo! Tieni, amore, mangia tutta la pappa così diventerai grande e bello come il tuo papà...e speriamo anche un po' più allegro!" gli sorrise teneramente avvicinandogli alle minuscole labbra il biberon che il piccolo afferrò istantaneamente cominciando subito a succhiarne avidamente il contenuto.
Angel, che dal suo "nascondiglio" osservava, non visto, tutta la scena, ebbe una stretta al cuore nel vedere la donna per cui si accorgeva di cominciare a provare dei sentimenti, nutrire con tanto amore e tenerezza suo figlio, quasi come fosse lei stessa la madre...ah se solo fosse stato vero, che madre fantastica avrebbe avuto Connor! Non che non apprezzasse il sacrificio di Darla: probabilmente loro figlio era l'unica cosa buona che lei avesse fatto in centinaia di anni di vita e non-vita, ma Darla era la compagna di Angelus, e nonostante fosse innegabile che tra loro fosse rimasto un profondo legame, Angel non provava per lei gli stessi sentimenti che aveva provato Angelus; il suo cuore, ora, batteva per qualcun'altra...o meglio, tecnicamente il suo cuore continuava a non battere, ma da qualche tempo a questa parte, quando guardava Cordelia, e in particolar modo quando guardava Cordelia che così teneramente cullava Connor, sentiva un battito da qualche parte in fondo all'anima tormentata. Rimase così, nascosto, in silenzio, ad osservare Cordelia che passeggiava su e giù per la stanza mentre dava da mangiare a Connor sussurrandogli dolcemente una canzoncina all'orecchio.
Dopo qualche minuto anche Fred alzò lo sguardo dalle sue riviste per osservare la scena:
"Che carini che siete!" sospirò.
"Che carino che è Connor, vorrai dire! Io sono impresentabile stamattina! Guarda che capelli, sono orribile!" si lamentò invece Cordelia.
"Beh, alle eroine non è richiesto di essere sempre ben pettinate, l'importante è che siano..." si interruppe e la fissò un attimo non riuscendo a trovare la parola esatta "...eroine!" concluse poi non trovando un aggettivo migliore.
Cordelia le sorrise con riconoscenza, poi spostò nuovamente la sua attenzione su Connor.
Ci fu un attimo di silenzio rotto solo dal rumore del neonato che ciucciava il suo biberon, mentre tutti lo osservavano.
"Certe volte penso che non sia giusto che Connor non potrà mai essere allattato dalla sua mamma" disse Cordelia, continuando a fissare il piccolo.
"Anche io lo penso, sai? Voglio dire: a giudicare da come succhia avidamente quel biberon, il latte in polvere moderno deve essere molto ma molto buono, ma ciò non toglie che il piccolo non proverà mai la sensazione di essere allattato dal seno di sua madre e il sapore del suo latte... E' come dover mangiare sempre gelato alla soia senza mai poter assaggiare il VERO gelato italiano...capisci la drammaticità della situazione?!? Certo, è pur vero che se mai lo assaggerà, mai saprà cosa si sta perdendo, ma...cosa si sta perdendo!" disse Fred tutto d'un fiato, contenta di essere stata interpellata e di poter esprimere il suo parere
"Non so se hai capito quello che intendo..." aggiunse poi in risposta allo sguardo confuso che l'amica le aveva lanciato, stordita da quel fiume di parole.
"Immagino di sì" rispose semplicemente Cordelia, tornando a fissare Connor.
"Sai, credo che debba essere bello essere mamma..." fece una piccola pausa "...e poter allattare" concluse palpandosi un seno con la mano libera come mettendosi in posizione per allattare.
"Già" le rispose sorridendo Fred con aria sognante.
"Ma sì, non mi guardare così, lo so che non è possibile!" si difese Cordelia fraintendendo l'espressione di Fred.
"Ma io non ho..." provò a giustificarsi Fred, ma la voce dell'altra si sovrappose alla sua, interrompendola:
"Accipicchia, non è giusto però!" cinguettò. Poi, con aria molto più seria:
"Mi piacerebbe poter essere la sua mamma...tutti i bambini meritano di avere una mamma"
Angel, dall'alto del suo nascondiglio, rimase colpito da queste parole.
"Beh, sai, tecnicamente non è impossibile" le rispose Fred con nonchalanche riportando la sua attenzione alle sue riviste scientifiche.
"Che intendi?" s'incuriosì Cordelia.
"L'altro giorno leggevo su 'SCIENCE' che è ormai molto diffuso in America un medicinale che permette anche alle donne povere di latte di poter allattare" spiegò la fisica.
"Figurati, ci saranno miliardi di effetti collaterali" fu la risposta delusa di Cordy.
"Stando all'articolo, il 92% delle donne che lo usa se ne ritiene soddisfatta. L'unico effetto collaterale sembra essere l'ingrandimento del seno..." spiegò.
"E dove sarebbe l'effetto collaterale?"
"In realtà non è un vero e proprio effetto collaterale in quanto l'ingrossamento del seno è un fenomeno che si verifica normalmente nelle donne che hanno appena partorito, proprio in seguito alla sovrapproduzione di latte e all'ingrossamento delle ghiandole mammarie e..."
"Era una battuta, Fred"
"Aaaah" arrossì la ragazza "ma certo, che stupida, non avevo capito"
"Tanto è inutile: Angel non mi permetterebbe mai di allattare suo figlio, questo è certo"
"Chi te lo dice? Prova a chiederglielo. Non si sa mai..."
"Figurati! Hai visto quanto ci ha messo prima di darci il permesso di prenderlo anche solo in braccio e quante storie ha fatto per farlo visitare all'ospedale?! Figurati se me lo farebbe allattare! E' pura fantascienza!"
Entrambe abbassarono mestamente lo sguardo sapendo che in fondo Cordelia aveva ragione.
"E anche ammesso che ti desse il permesso ci metterebbe così tanto tempo prima di abituarsi all'idea che Connor sarebbe già cresciuto così tanto da non aver più bisogno di essere allattato!" aggiunse Fred, sorprendendo Cordelia che le rivolse uno sguardo a metà tra lo stupito e il divertito: anche la ragazza cominciava a conoscere il caratteraccio del "capo", pensò.

"Angel?" lo chiamò piano Cordelia posandogli dolcemente una mano sul braccio destro, che teneva disteso per afferrare la leva del cambio; ma più che la voce della donna fu il contatto con la sua pelle calda a riscuoterlo dai suoi pensieri, e subito un altro flash di lei mezza nuda gli attraversò il cervello.
"Tutto bene?" gli chiese con voce quasi impercettibile sapendo che tanto lui avrebbe potuto sentirla, muovendo impercettibilmente la mano senza tuttavia interrompere il contatto con il braccio di lui, in un gesto che si poteva, con molta fantasia, confondere con una carezza.
"Ehm...io...stavo pensando" rispose altrettanto sottovoce.
"Bei pensieri?" gli sorrise dolcemente Cordelia.
"Pensieri" rispose lui lapidariamente, venendo colto impreparato tanto dall'inaspettata domanda quanto dall'ancor più inaspettato gesto di affetto.
'Accidenti alle donne! Come fanno ad essere sempre così tempestive? Che abbia acquisito la facoltà di leggere nel pensiero?'

TO BE CONTINUED

Che ne pensate? E' la prima volta che scrivo e in particolare che scrivo di Angel per cui mi farebbe piacere sapere le vostre impressioni, sia belle che brutte, se avete commenti, curiosità, perplessità, suggerimenti dite pure! Sono tutta orecchi!

  
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