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Autore: Brixegael    11/12/2011    0 recensioni
Nuove reclute. Nuovi Shinigami. Missioni e paure. Allenamenti. La dura vita di un ragazzo che si ritrova catapultato nella Soul Society, vestendo i panni da Shinigami!
ATTENZIONE: La storia è presa da un Gioco di Ruolo
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Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rei sbadigliò. Aveva dormito come un ghiro per tutto la notte e il resto della giornata appena passata. Fra allenamenti e ricerca di dove e cosa fare, si era dannatamente stancato. Rialzandosi si scrocchiò rumorosamente la schiena e il collo, con un certo gusto. Sbadigliò di nuovo e si piegò afferrando il Futon. Aprì la finestra e lo sbattè un paio di volte, prima di sistemare il lenzuolo e ripiegarlo su sè stesso, infilandolo nell'armadio da dove lo aveva tirato fuori. Non aveva idea di che ore fossero, ma riusciva a vedere il sole sorgere, alzarsi sopra le case. Probabilmente era ancora mattina. Si risistemò gli abiti da Shinigami e afferrò la Katana, legandosela sulla schiena, estraendola e rinfoderandola un po' di volte per prenderci l'abitudine. Tutto ad un tratto sentì bussare alla porta: lo avevano chiamato per svolgere la sua prima missione. Gli scappò un sorriso.
"Bene, diamo il meglio di noi!" Aprì la porta e si diresse verso la stanza del proprio Capiano. Un piccolo plotone di Shinigami della sesta brigata continuava a pattugliare quella zona, uscendo da una porta ed entrando in un'altra. Oltre a loro c'erano molti altri Shinigami, che andavano e venivano, consegnando o prendendo missioni. Rei si fermò di fronte alla porta del proprio Capitano, pensieroso sull'obbiettivo di quella missione. -Kuchiki Byakuya-Taicho, Reikoku Kurai a rapporto Signore!- Si presentò sull'attenti.
-Ah.. sei tu...? Bene, purtroppo, ultimamente il Rukongai è impaurito da una situazione alquanto strana.. Una casa, sembra essere infestata da degli spiriti maligni, cosa improbabile, per questo ti chiedo di punire questo idiota anche da parte mia. Ora va.- Disse il Capitano a occhi vuoti, senza nemmeno distogliere lo sguardo dai suoi documenti. -Si, signore!- Reikoku fece di nuovo un inchino e si congedò, seguendo una piccola scia di Shinigami che stava uscendo nella cittadina esterna. "Rukongai.." Cos'era il Rukongai? Voleva chiederlo ad uno degli Shinigami di quel piccolo gruppetto, ma avrebbe fatto una bruttissima figura. "..Immagino di dovermela cavare da solo.. Forza Rei!" Il ragazzo iniziò a correre per la cittadina, non capendoci poi granchè.
[Cancello Ovest]
Un piccolo cartello indicava la direzione di un cancello, probabilmente quello da cui era entrato Rei quando Urahara lo ha lasciato andare. Si fidò del proprio istinto, correndo in quella direzione. Eccolo là, il gigante. Lo riconobbe subito, anche se non ne conosceva nemmeno il nome, ma non gli sembrava neanche il caso di fermarsi a parlare data la missione. Doveva pur iniziare a chiedere a qualcuno no? -Ehm.. Guardiano?- Rei si avvicinò allo Shinigami enorme, speranzoso. -Sai per caso di una qualche casa infestata nel Rukongai?- L'omaccione si voltò e si grattò il capo.
-In fondo alla via, credo ci siano dei problemi... credo.-
-Grazie infinite!- Rei fece un piccolo inchino e si diresse nella direzione data dal gigante. "E così la città esterna si chiama Rukongai.." Pensò il ragazzo. "Bene, Rei, stai già facendo progressi." Lo Shiniagmi continuò a fissarsi attorno, vedendo solo semplici case, un po' in rovina e una moltitudine di anime, vecchi che giocavano a dadi o sdraiati su panchette, bambini che si rincorrevano e donne che stavano pulendo le case, sbattendo dei materassini fuori dalla finestra. Arrivò finalmente in fondo alla vietta e una moltitudine di anime erano ammassate a parlare. Rei si avvicinò e iniziò a chiedere cosa stesse succedendo. Una donna, alta su per giù come il ragazzo, dai lunghi capelli castani e dagli occhi scuri, lo fissò. Non gli disse nulla, semplicemente, indicò una casa in fondo al viale. Reikoku ringraziò e si diresse correndo verso la casa. Sembrava una casa degli orrori: mezza crollata, disabitata, con dell'arido terreno tutto attorno. Gli metteva i brividi. Se ci fossero davvero stati dei mostri come quello che uccise i suoi compagni? Nah, non poteva essere.
"..per questo ti chiedo di punire questo idiota anche da parte mia.." Il ragazzo pensò alle parole del Capitano. In fondo, se ci fossero davvero stati dei mostri là dentro, gli Shinigami se ne sarebbero accorti. Sperò in qualcosa di più emozionante come prima missione, ma, d'altronde, era ancora un soldato semplice. Aprì così la porta e vi si addentrò. All'interno, delle voci cupe echeggiavano dando alla casa un che di terrorizzante. Chiunque fosse, doveva essere proprio angosciato. La maggior parte delle voci proveniva da una porta in fondo ala casa. Reikoku deglutì sentendo quelle voci disperate. Si sentì dei brividi salirgli sulla schiena, non esitò ad afferrare la spada e a sguainarla, mettendosi sulla difensiva. L'eco era insostenibile, più avanzava e più se ne voleva andare, si fermò un'istante. Chiuse gli occhi e cercò di ragionare sul da farsi. Di scappare non se ne parlava proprio, era la sua prima missione, per giunta di un livello bassissimo, non poteva andarsene a gambe levate. Non poteva rimanere nemmeno fermo a piangersi addosso, doveva semplicemente agire. Riuscì a percepire l'origine delle voci: provenivano da una stanza alla fine della casetta "infestata". Avanzò lentamente, la katana ricopriva il suo corpo dall'altro, pronto a difendersi. Era di fronte alla porta, le urla erano strazianti, sembravano piene di dolore. Allungò la mano sinistra e aprì la porta. Dentro la stanza, vi era un armadio al centro. Non appena il ragazzo entrò, l'armadio cominciò a tremare ed a scricchiolare. Le voci si fecero più insistenti. Quel vuoto rendeva le voci ancora più forti e ciò, le rendeva davvero insopportabili. Qualunque cosa fosse, era in quel mobile e doveva essere fermata. Impugnò la Katana al rovescio, puntandola contro il centro dell'armadio. Se fosse saltato fuori un mostro, sarebbe stato pronto a trafiggerlo prima che potesse attaccarlo. Afferrò con sicurezza la maniglia e spalancò le antine dell'armadio d'un sol colpo. Dentro l'armadio, con un tubo di plastica e cartone davanti alla bocca, vi era un bambino. Smise di produrre quei suoni non appena Rei spalancò la porta. Deglutì e nascose un aggeggio dietro la schiena. Reikoku fissò immediatamente lo sguardo sul bambino e sull'aggeggio che aveva in mano. Era solo un bimbo che stava facendo tutto quel casino? Lo Shinigami rinfoderò l'arma e si abbassò sulle ginocchia, sorridendo al ragazzetto.
-E così sei tu che produci queste urla?- Il bambino aveva nascosto quello strano oggetto dietro alla schiena, deglutendo. -Che cos'hai dietro la schiena?- Chiese Rei rimanendo fermo, continuando a sorridere al bambino, sperando in una sua risposta. -Hai spaventato molte persone lo sai?- Il bimbo, vedendo la Katana, cominciò a piangere.
-M-mi scusi s-signor Shinigami... n-non volevo...- Singhiozzò facendo cadere a terra l'oggetto. -Su su! Non è successo nulla.- Reikoku prese il bambino fra le braccia e gli accarezzò la testa, prendendo quello strano oggetto con sè. -E' stato divertente dopotutto lo sai?- Si mise il bambino sulle spalle ed uscì dalla casetta diroccata. Attorno la folla si era avvicinata ed erano in fermento per sapere cosa fosse successo. Lo Shinigami rassicurò tutti, che la disinfestazione degli "spiriti" era completata. Reikoku prese il bambino e lo rimise al suolo, sorridendogli ancora una volta, sussurrandogli di non far più paura agli altri. Diede un'ultima carezza al bambino e si diresse verso al Capitano per far rapporto. La folla acclamò lo Shinigami ringraziandolo e seguendolo fino ai cancelli. Reikoku fece qualche inchino incitando la folla a non esultare ulteriormente per così poco. Sollevato arrivò al cancello, costudito dal gigante. Lo salutò e lo ringraziò per l'indicazione precedentemente fornita, in quanto rilevata fondata. Lo Shinigami enorme si mise fra il ragazzo e la folla, così che questa non potesse proseguire, inseguendo il ragazzo ulteriormente. Rei fissò ancora la folla e poi tolse dall'uniforme quello strano oggetto. Scrollò la testa alzando le spalle e s'incamminò verso la stanza del Capitano. Il ragazzo fece un sospiro di fronte a quella porta, quell'uomo aveva uno sguardo glaciale, quasi di disprezzo verso tutti gli altri. Bussò alla porta, aspettando la risposta del proprio Capitano.
-Avanti, com'è andata la missione?- Chiese il Capitano senza neanche guardarlo. -B-benissimo, Byakuya-Taicho!- Il ragazzo deglutì. Fissando il gran daffare del proprio Capitano. -Le urla erano causate da un bambino nascosto in quella casa mezza diroccata.- Rei mise mano nell'uniforme, estraendo lo strano arnese. -Utilizzava questo per produrre quei suoni che spaventavano gli abitanti di quella zona.- Lo mostrò al Capitano, il quale, probabilmente, nemmeno gliene interessava, dato il proprio lavoro. -La missione è stata quindi conclusa con successo!-
-Bene... Vai via ora. Ho da fare.- Concluse infine il Capitano. Reikoku mise quello strano oggettino di nuovo nella sua uniforme e fece un inchino al proprio capitano. Senza proferire parola per non disturbarlo ulteriormente. Fatto dietro-front, lo Shinigami non seppe che altro fare. Di missioni ora non ne aveva e non conosceva ancora nessuno. Decise così di tornarsene nella propria stanzetta a studiare quello strano arnese. Appena arrivato, chiuse la porta dietro di sè e si sedette di fronte alla finestra, prese di nuovo quello strano bastone e cercò di emulare il bambino: lo portò alla bocca e cercò di soffiare per produrre suoni. Niente. Riprovò cercando di muovere quel pezzo di cartone e uscì un semplice ruomorino. Rei sospirò, alzandosi. Probabilmente non era il caso di fare certi tipi di suoni, il Capitano si sarebbe di certo infastidito di ciò. Mise quell'arnese nel proprio armadio in attesa di sapere che farsene.
   
 
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