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Autore: FeBookworm    11/12/2011    8 recensioni
Dopo aver scritto una one-shot, e una long Cuore e Ragione, mi ricimento in una one-shot. Spero di piaccia ^^
“Non porti più la fede…”
“Era diventata superflua, dopo che un anno e mezzo fa si è concluso il processo per il divorzio con Astoria, non credi?”
Restarono in silenzio. Abbracciati. Come spesso avevano fatto anni prima, ad Hogwarts, quando erano stati liberi di amarsi tra quelle mura. Anche se poi, avevano scelto di percorrere strade diverse.
Hermione fu la prima a staccarsi dall’abbraccio:”Pensi mai a come sarebbe stato, se io e te fossimo rimasti assieme?”
“Guarda, papà! Zia Hermione! Io e Teddy abbiamo fatto un pupazzo di neve!! Ha la barba luuuunga come Silente!!Venite a vedere!!” urlò Scorpious.
Draco sorrise e posò un casto bacio sulla fronte di lei:”Ogni giorno, Herm. Ogni dannatissimo giorno”
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Scorpius Malfoy, Teddy Lupin | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione era lì, a King’s Cross, ma non sapeva bene il perché. Dopo tutto quello che era successo, non c’entrava più nulla con quel posto.
Luile aveva tolto tutto. L’odio che lui nutriva per lei era stato fatale per le persone a cui lei voleva bene.
I suoi figli. Rosie e Hugo…morti.
Erano così…giovani…così innocenti. Loro hanno pagato più di tutti a causa del suo odio.
Le aveva tolto l’amore, la famiglia…Il suo nome da sposata.
Non più Weasley…di nuovo Granger, la vedova Weasley.
Era sola in quel mondo che non le era mai appartenuto veramente.
Lui glielo ripeteva spesso. Le diceva di ritornare tra i suoi parenti babbani, perché lì nessuno l’avrebbe ferita. Nessuno l’avrebbe odiata come qui.
Sì, è vero. Era una del Trio dei Miracoli. Ma l’amore e l’amicizia che legava quei tre ragazzi si era spento. Non c’era più.
Puff. Sparito.
Come la sua famiglia…
Harry, Ginny e i loro figli avevano smesso di venirla a trovare. L’avevano lasciata nella sua apatia a soffrire da sola. Harry le aveva detto, in tono severo e austero, che sarebbero tornati solo quando lei sarebbe ritornata alla vita.
Ma lei non poteva. Se si fosse concessa un solo momento di felicità, avrebbe dimenticato loro. I suoi amati figli…
 
 
Voleva raggiungerli Hermione. Voleva smettere di soffrire e raggiungerli.
E per farlo doveva morire.
Per questo Hermione trovò stramaledettamente giusto avvicinarsi troppo al bordo della stazione. Le rotaie del treno la chiamavano…Le urlavano di scendere. Il treno sarebbe passato velocemente e lei non avrebbe sentito niente.
Morta sul colpo.
E poi la pace del Paradiso, dove avrebbe sentito la voce vivace della sua famiglia.
Hermione cedette alla tentazione e…
“Zia Hermione!!!!!” la chiamò una voce.
Fredda, calcolatrice…ma così tenera, dolce…viva.
Così differente e distante da quella del suo bambino. Eppure le ricordava troppo quella di Rose, la sua amata figlia…
Un dolore improvviso le strinse il cuore. Le sembrò di non riuscire più a respirare.
Finirà solo con la mia morte, pensò Hermione.
Ce la stava facendo. Solo un piccolo ed ultimo passo. Il Treno sarebbe passato e…
Mezzosangue, togliti subito da lì. O il tuo Sanguesporco infetterà il treno e non riuscirà più a portare i nostri figli Purosangue a Hogwarts…”
 
 
Hermione si girò verso quella voce.
Fredda, crudele…sibillina, proprio come se la ricordava. Proprio come quella di un Serpeverde doveva essere…
Hermione sentì la rabbia invaderle il corpo. Si voltò di scatto verso di lui. Draco Lucius Malfoy.
Incontrò i suoi occhi grigio-argentei e la determinazione si fece strada nel suo sangue sporco, come lo definiva lui.
Si allontanò dalle rotaie del treno e lo fronteggiò.
“Tu! Razza di idiota!” Hermione se lo ritrovò a pochi centimetri dalle sue labbra e ad ogni parola sfogava la sua rabbia su di lui, picchiandolo:”Credi di essere migliore di me solo perché discendi da una dinastia pura? Sai che cosa me ne importa a me del tuo Sangue? Credevo che la morte dei tuoi genitori per i loro stupidi ideali sulla purezza del sangue ti avesse cambiato! Sono così disgustata nel constatare che non è così!” Hermione si fermò per riprendere fiato. Pensò solamente al suo dolore e non al fatto che lui, Draco Malfoy, non stesse ribattendo:”Anche lui era un Purosangue! Anche lui lo era! Ma amava i nostri figli mezzosangue meglio di come tu ami il tuo figlio puro! Era me che non amava più…” disse Hermione tra le lacrime, aggrappandosi alla camicia di Draco, come se fosse un’ancora di salvezza:”Mi tradiva continuamente, Draco. E poi…poi è impazzito. Quando gli ho chiesto il divorzio…lui…li ha uccisi….si è ucciso lui stesso. Ha detto che, se non poteva tenermi con lui, non avrebbe potuto nessun altro…Lui mi ha tolto tutto…
Draco l’abbracciò e le accarezzò i capelli mossi, cercando di calmarla.
“Hermione…” la chiamò dolcemente:”Vieni con noi. Non devi stare sola in momenti come questi” le disse asciugandole le lacrime.
Il piccolo Scorpious le prese una manina:”Vieni, zia Hermione. Papà mi ha promesso che mi prendeva una cioccolata.”
Hermione si voltò verso il bimbo. Era tale e uguale al padre…
Annuì stancamente e si lasciò trascinare dall’impazienza di Scorp.
Draco fissò per un attimo il ragazzo che aveva davanti:”Andiamo, Teddy. Non vorrai perderti la cioccolata anche tu, no?”
I capelli di Teddy Lupin divennero biondissimi, così come i suoi occhi divennero grigissimi. Gli piaceva stare con zio Draco, quando tornava a casa da Hogwarts, e far finta di essere un suo figlio adottivo. Perché Draco, che non aveva ricevuto Amore, era prontissimo a darlo…
 
 
“Così ti prendi cura anche di Teddy…” disse Hermione, dopo aver appoggiato la tazza di cioccolata calda sul tavolo.
Draco annuì, mentre fissava i suoi due “bambini” giocare fuori con la neve. Nonostante gli otto anni di differenza, i due si comportavano come due fratelli…
“Lo dovevo a mia madre, Hermione. Lei e zia Meda sono sempre state molto legate…Prima di morire mi fece giurare di aiutarla nel miglior modo possibile…Ho cercato di essere una figura di riferimento per Teddy. Ogni tanto, quando siamo a casa tutti insieme, gli scappa di dirmi:”Papà, mi passeresti l’acqua per favore?”. Quando si rende conto di quello che ha detto, i suoi capelli diventano bordeaux…Ma mi fa piacere, Herm. Dico sul serio…E’ come avere un altro figlio per me…”
Hermione gli sorrise. Non era rimasta affatto stupita dal suo ragionamento. Lei sapeva che Draco era cambiato. L’aveva notato giorno dopo giorno al loro settimo anno ad Hogwarts e poi al lavoro, quando entrambi lavorano al San Mungo. Lei come Medimago, lui come Pozionista.
Poi le loro strade si erano divise con la gravidanza di Hermione. Lei aveva smesso di essere una Medimaga e lavorava al Ministero, nel settore delle relazioni tra Maghi e Babbani.
Uno dei suoi tanti errori.
Se fosse rimasta con Draco, forse…
“Scorp è cresciuto tanto…Ed è intelligentissimo…proprio come…” Hermione singhiozzò. Scorp e Rosie si assomigliavano così tanto…
Draco le mise una mano sul mento e la obbligò a guardarlo:”Herm, devi reagire. Non puoi continuare così. Ormai sono passati due anni…”
“Aveva solo sei anni, Draco. Ed è morta…E anche Hugo era così giovane…” lei si aggrappò si nuovo alla camicia di lui e ritornò a piangere.
Draco appoggiò il mento sulla testa di lei e la circondò con le sue braccia. Inspirò il suo profumo dolce e caldo. Lei sapeva ancora di casa, di torta appena sfornata…
“Mi chiama ancora zia Hermione…” disse d’un tratto lei riferendosi a Scorp:”Anche se è passato un anno dall’ultima volta che l’ho visto”.
“Scorp ti vuole molto bene. Per lui sei come una madre, visto che Astoria l’ha abbandonato.”
“Non porti più la fede…”
“Era diventata superflua, dopo che un anno e mezzo fa si è concluso il processo per il divorzio con Astoria, non credi?”
Restarono in silenzio. Abbracciati. Come spesso avevano fatto anni prima, ad Hogwarts, quando erano stati liberi di amarsi tra quelle mura. Anche se poi, avevano scelto di percorrere strade diverse.
Hermione fu la prima a staccarsi dall’abbraccio:”Pensi mai a come sarebbe stato, se io e te fossimo rimasti assieme?”
“Guarda, papà! Zia Hermione! Io e Teddy abbiamo fatto un pupazzo di neve!! Ha la barba luuuunga come Silente!!Venite a vedere!!” urlò Scorpious.
Draco sorrise e posò un casto bacio sulla fronte di lei:”Ogni giorno, Herm. Ogni dannatissimo giorno” le disse, prima di andare dai suoi ragazzi…
 
 
 
Draco sentì uno strano rumore. Era notte tarda e lui aveva imparato ad essere vigile. Prese la bacchetta e andò a vedere che cosa era successo.
“Lumos…” sussurrò. La figura di Hermione Jean Granger gli apparve davanti.
Era bagnata fradicia e stava tremando.
“Hermione! Cazzo! Si può sapere che cos’hai combinato?” Draco con un semplice incantesimo accese il camino:”Muoviti, vai a sederti vicino al fuoco, prima che ti prenda un malanno!”
Lei non lo ascoltò. Gli andò incontro e lo baciò con trasporto. Tra le sue mani teneva i crini dorati di lui, quasi volesse evitare che lui le sfuggisse.
Draco la afferrò per la vita e continuò a baciarla.
Baci roventi e colmi di quella passione che per tutti quegli anni non erano riusciti a sfogare. Perché loro avevano deciso di rimare fedeli, gli altri due no.
Draco insinuò le mani sotto il tessuto bagnato di lei e le baciò il collo. La morse, la baciò…tastò con mano quella pelle setosa e che reagiva ancora al suo tocco come tanti anni prima.
Draco…” sussurrò lei con voce roca, colma di desiderio. Una silenziosa richiesta di andare avanti. Di non fermarsi.
Lui non si fece pregare due volte. La sbatté contro il muro, le fece allacciare le gambe alla sua vita e ritornò a baciarla.
Hermione continuava a gemere contro la sua bocca. Non si era sentita così viva da quando lei e Draco si erano lasciati.
Lui era rude, selvaggio...ma allo stesso tempo dolce e delicato. Sapeva quando doveva farla impazzire e quando doveva accontentarla, altrimenti sarebbe successo il finimondo. Sapeva i tasti che doveva toccare per darle piacere, come coccolarla e come viziarla. Non era romantico né sentimentale…ma, per Merlino, con lui c’era tutta quella passione che Ron metteva con le sue amanti e non con lei.
Draco si staccò per un attimo da lei e la osservò. Morgana, le era mancata un sacco…
Si tolse la felpa, ma solo per metterla addosso a lei.
Lei protesò, fece per togliersela, ma lui le bloccò le mani:”No” disse in un sussurro:”Scorp sta scendendo…”
Pochi secondi dopo sentirono i passi di Scorpious piombare in salotto:”Papà…ho fatto…” ma si bloccò quando vide zia Hermione stretta nell’abbraccio di papà.
Gli occhi caldi e pieni di amore di Draco lo osservarono:”Stai male, Scorp?”
Il piccolo scosse la testa:”Ho solo fatto un brutto sogno, papà.”
Draco gli sorrise:”Vieni qui. Anche zia Herm l’ha fatto. Dovrò consolarvi entrambi…”
Scorpious sorrise felice e si accoccolò anche lui tra le braccia di Draco. La testa appoggiata sul petto di Hermione.
“Adesso che zia Herm è qui, lei sarà la mia mamma, papà? Perché io non ho una mamma e lei non ha più un figlio…” chiese Scorp poco prima di riaddormentarsi di nuovo.
Drco ed Hermione si fissarono:”Sì, Scorp. Sarò la tua mamma…”
   
 
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