E così
Gabbiani e rondini
Un'orchestra
Di ali fragili
Io sarò un altro angelo per te
Guarderò dentro i silenzi tuoi
Veglierò per non svegliarti mai
Io saprò donare ali anche a te

Lui: "Quanto tempo è passato da allora? Dieci anni, ormai? Eppure mi sembra ieri quando dicevo di odiarti, e poi nella mia stanza ti pensavo.
E stavo lì, a fissarti da lontano e nascosto dietro uno scaffale mentre leggevi uno dei tanti tuoi libri impolverati.
Giravi tra le dita una ciocca dei tuoi capelli; quante volte ne ho sentito il profumo mentre ti passavo accanto senza degnarti di uno sguardo.
Adesso sei di fronte a me, e i tuoi occhi scuri scrutano i presenti, chissà chi cercherai mai..."

E volerai ogni istante
In ogni favola e poi
Lentamente
Mi chiamerai tu distante
Senza voce urlerai
ogni istante

Lei: "Avevo giurato a me stessa che ti avrei dimenticato.
 Avevo giurato a me stessa che ti avrei cancellato da ogni mio pensiero e che tutti quegli anni spesi a spiarti di nascosto erano stati solo un sogno proibito.
Avevo giurato di scordare i tuoi occhi d'argento, i tuoi capelli biondi, il tuo profumo così forte e dolce che mi faceva rabbrividire ogni volta.
Mi ero ripromessa di non cercarti mai più; ed ora eccomi, stretta nel mio vestito azzurro cielo, che ti cerco tra la folla di vecchi compagni di scuola."

Notte che non vuole arrendersi
Una storia tende a ripetersi
Siamo ormai nascosti dentro due realtà
Corri che io non ti prenderò
Fingerò di farti vincere
Finché stanca il sole non ti sveglierà

Lui: "Non guardarmi, ti prego.
Non potrei sopportare i suoi occhi che mi fissano e mi lacerano di nuovo l'anima,
per poi vederli sorridere ad un altro che non sono io.
Arretro fino al muro, dove mi appoggio.
Ho bisogno di aria, mi sento soffocare vedendoti così bella, sembri cambiata eppure sei sempre la stessa.
Mi tremano le gambe.
Dieci anni senza vedere il tuo volto sono stati come una condanna a morte.
Inizio a muovermi.
Mi muovo verso di te, forse senza neanche volerlo, mi faccio spazio tra la folla che parla senza che io ne senta le parole.
Mi avvicino ancora di più, mi sembri un angelo..."

E volerai ogni istante
In ogni favola e poi...

Lei: "Noto la folla aprirsi come se un varco di vento li spostasse di lato.
No. No. Non puoi essere tu.
Perché mai tu dovresti venire da me?
Sento l'aria che mi manca, il respiro si blocca appena il tuo sguardo mi intrappola.
Qualsiasi parola mi muore in gola.
Cammini, anzi no corri, verso di me.
Il cuore mi sta per scoppiare, sbatte contro le costole,
vuole correre da te.
Non riesco a muovermi più.
Salvami.
I miei occhi sono lucidi, bagnati di lacrime che da tanto non rigano il mio viso.
Ma non sono triste, no…
Sono felice ora.
Dieci lunghi anni senza di te sono sembrati un'eternità intrappolata in una bolla senz'aria."

...Lentamente
Mi chiamerai tu distante
Senza voce urlerai
ogni istante...

Lui: "Non riesco a dire niente oltre ad una sola unica ed amata parola…"
Granger
"sussurro piano"

Lei: "La tua voce è come musica per le mie sorde orecchie.
È meglio non gridare..."
Malfoy
"sussurro piano"