Strinsi forte la mano pietrificata, sforzandomi di non piangere. Era così doloroso, così doloroso vedere il tuo migliore amico pietrificato.
Migliore amico, poi.
Sapevo benissimo che per me non era solo questo. Ma sapevo anche benissimo che per lui ero anche meno.
O, almeno, credevo.
-Silver..-sussurrai.
Lacrime scendevano dal mio viso, ormai mi era impossibile trattenerle.
Volevo aiutarlo, non potevo. Non potevo fare nulla, dovevo solo aspettare che il Professore scoprisse qualcosa.
Mai niente di nuovo.
Mi aveva informato che c'era la possibilità di salvarli, ma anche che c'era la possibilità che fossero già morti.
-Chissà se puoi sentirmi...
Abbassai il capo, stringendo di più la mano pietrificata tra le mie mani.
Così doloroso...
Sentivo qualcosa dentro di me che voleva esplodere, lanciare un urlo che avrebbe sentito tutto il mondo.
Ma non sarebbe cambiato niente.
Sarebbero rimasti così. Lui sarebbe rimasto così.
Avvicinai il mio volto a quello di Silver, osservando i suoi occhi.
Normalmente sarebbero stati argentei.
Ma in quel momento erano grigi, pietrificati.
E io conoscevo la differenza.
Poi mi venne in mente una cosa.
E se fosse stato coscente?
Lo guardai, dinuovo. Era impossibile.
Ma se lo fosse stato?
L'avrei solo fatto sentire peggio.
Deglutii, alzando la mano per poggiarla sulla guancia di Silver.
Era così freddo. Stentavo persino a credere che lì dentro ci fosse davvero lui.
-Silver?-chiamai, quasi davvero credessi che potesse rispondermi.
Quanto avrei voluto che mi dicesse: "Sei un idiota, piangere non serve a niente".
In un certo senso, mi piaceva ricevere insulti da lui. A quanto pare, ne faceva solo a me. Era come una cosa speciale, e la amavo.
Non ricevevo suoi insulti per quanto... un anno? No. Erano solo cinque, sei mesi.
-Quando sarai... libero dalla pietrificazione... dovrò dirti una... cosa.-dissi, scegliendo accuratamente le parole.
La parola "cosa" riccheggiava nella mia mente, costatando subito dopo che, essendo anche Silver un ragazzo, quella "cosa" sarebbe stata più difficile da dire. E da ascoltare, per Silver.
Quando gliel'avrei detta mi avrebbe dato come minimo un pugno. Questo era sicuro.
Ma aspettavo quel momento, perché anche se mi avesse dato un pugno, l'avrebbe fatto lui, l'insostituibile, unico Silver, il ragazzo di cui mi ero innamorato. Ugh... sembrava così strano dirlo.

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Okay, okay. Allora? Che dite? Sinceramente, sono soddisfatta... ma vorrei sapere cosa ne pensate voi.
Se piace anche a voi, continuerò. Be', ci vediamo! Sayonara!