Memories ~
Stava
mettendo ordine nel suo guardaroba e nei suoi cassetti quando qualcosa
colpì la sua attenzione. Un oggetto si intravedeva da sotto
un ammasso di coperte e di piumoni: a prima vista sembrava un vecchio e
grosso libro, di quelli che una volta messi da una parte vengono
lasciati abbandonati lì per anni, ma ad un esame
più attento si poteva notare che era qualcosa di
più che un semplice libro. Ukyo lo
sfilò piano da sotto quelle coperte ammassate le une sulle
altre: lesse attentamente la scritta dorata riportata in alto al centro
del grosso volume:Memories. Sfiorò piano
la ruvida copertina del libro e si soffermò sulla scritta:
seguì con i polpastrelli la linea di ogni singola lettera lasciando che esse scorressero sotto le sue dita.
“Memories” rilesse
in mente, “Ricordi”.
Come se fosse un gesto automatico, voltò la
prima pagina, poi il sottile foglio di carta che solitamente negli
album fotografici separa una pagina da un’altra.
C’erano due foto di lei e Ranma quando erano piccoli: nella
prima si vedevano entrambi seduti su un muretto, intenti a gustarsi una
deliziosa okonomiyaki, mentre nella seconda tutti e due sembravano concentrati a saltare insieme ad altri bambini in alcuni cerchi disegnati per terra con un ramoscello. Istintivamente la cuoca sorrise: erano
proprio buffi in quelle foto, così come anche nelle altre
che seguirono: in un’altra, ad esempio, c’erano lei
e Ranma mentre affondavano la testa nello zucchero filato,
inevitabilmente appiccicandosi tutta la bocca con il delizioso dolce;
in un’altra ancora c’era lei mentre offriva un po’ al suo gelato al bambino che le era accanto, il quale sembrava non fare troppi complimenti ad accettare nonostante avesse già la sua parte. Le venne da
ridere ancora una volta: erano così teneri da bambini !
Continuò a sfogliare il vecchio album lasciando che i
ricordi la invadessero attraverso quelle vecchie e logore foto.Ad
ognuna di quelle sorrideva teneramente o addirittura rideva come una
matta, ma dietro tutto quel sorridere si nascondeva un’amara
tristezza e un’infinita malinconia. Sfogliò un’altra pagina dell’album e una foto in particolare la colpì: c’era Ranma che stringeva un foglio, probabilmente un disegno fatto da lei, con un mano protesa verso l’alto per farle un dispetto; accanto c’era lei che si sporgeva in avanti con in mano un pennarello per riprendere il foglio. Quello che però colpì Ukyo, o Ucchan come l’aveva sempre chiamata lui, fu ciò che intravide sullo sfondo, un oggetto che le portò alla mente una scena particolare della sua infanzia: un contenitore di salsa per okonomiyaki, quella del quale suo padre ne custodiva gelosamente la ricetta. Quell’oggetto, tanto lontano dall’obiettivo della macchina da sembrare piccolo e di ben poca importanza, le richiamò alla mente per un istante una particolare scena della sua infanzia.
*Ranma, mi prometti che se la salsa sarà buona, tu ti
prenderai cura di me per sempre?*
*Lo prometto!*
I ricordi :
quanto essi possono distruggere l’anima di una persona?
La
ragazza avrebbe voluto distruggere quella fotografia ma qualcosa di
più razionale glielo impedì: al pari delle altre,
anche quella foto rappresentava un ricordo e i ricordi, per quanto si
possa tentare di distruggerli, non si cancelleranno mai
definitivamente. Osservò a lungo quella foto, per una
manciata di minuti forse ma che alla ragazza sembrarono
un’eternità.
Amaramente constatò di quanto le cose fossero cambiate fra
lei e Ranma, di quanto lei, ormai da tempo,non si sentisse
più una sua semplice amica
d’infanzia, di
quanto i suoi sentimenti per lui non fossero solo frutto di una cotta o
dell’immenso bene che gli voleva. Amaramente dovette
accettare ancora una volta che lo amava, lo amava non come un fratello,
ma come si può amare unfidanzato, un marito,
un amante.
E tanto più amaramente dovette ammettere a se stessa che per
Ranma, lei restava solo la piccola Ucchan
del chiosco di okonomiyaki. Sfogliò
anche l’ultima pagina dell’album:
l’ultima foto era più grande delle altre, tanto
che copriva l’intera pagina del volume: raffigurava lei e
Ranma abbracciati mentre sorridevano e facevano il segno della vittoria
all’obiettivo della macchina fotografica. Richiuse con cura
l’album e lo rigirò in modo tale che le comparisse
davanti la facciata principale del grosso volume. Si chiese come ci
fosse finito quell’album in mezzo a quelle vecchie coperte e
come non l’avesse notato in tutto questo tempo.
–Ran-chan, se solo potessimo tornare bambini…-
sussurrò mentre una lacrima solitaria le rigava una guancia.
Angolo
dell’autrice*:
Ok: sinceramente non so questa “cosa” da dove esca
fuori però mi andava tanto di scriverla. Era da un
po’ che ce l’avevo in testa ma dovevo ancora
delinearla nei dettagli. Come mi è venuta in mente? Non lo
so, so solo che dopo tante fanficiton romantiche su Ranma e Akane, mi
è balzata in testa l’idea di scrivere qualcosa
sull’ amicizia tra Ukyo e Ranma. Che poiamicizia è
un termine forse troppo debole per descrivere tale sentimento, ma
questo è un altro paio di maniche.
Beh, che dirvi di più? Spero che la fanfiction non vi abbia
annoiati ma se siete arrivati a leggere fin qui vuol dire che forse
tanto male poi non è. (:
Aspetto con ansia vostre recensioni e anche eventuali critiche (
tuttavia spero di non riceverne! xD).
Un abbraccio affettuoso
PiccolaEco