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Autore: MELINDA_1820    11/12/2011    10 recensioni
E se Bella adorasse Edward addirittura prima di conoscerlo? E se a Edward piacesse Bella ma non ha il coraggio di parlarle? E se loro fossero uniti da una torta al cioccolato?
Presentazione pietosa della mia prima long! Wow. :) Speriamo che qualcuno abbia il coraggio di leggerla! :D
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Eccomi di nuovo qui... Questa storia è uscita così per caso, mentre stavo pensando alle cose che adoro.
Il riassunto? Eccolo: chi? Edward e Bella; Cosa? Una torta al cioccolato; dove? Londra.
Adoro tutte tre le cose in misure diverse, ma adoro tutte e tre!
( Shhh! Non ditelo ad Edward e Bella ma la mia preferita è la torta al cioccolato! :D )
Buona lettura a chi la leggerà!
Fa sempre piacere ricevere una recensione.
MEL
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 
 

TUTTA COLPA DELLA TORTA AL CIOCCOLATO



“Dimenticate i diamanti, è il cioccolato, credo sarete d'accordo, il miglior amico delle ragazze.”
Carole Matthews


POV Bella
 
Un altro giorno sta cominciando qui a Londra e io sono ancora tra le mie calde e accoglienti coperte quando invece dovrei essere già a fare colazione! Sono sempre e costantemente in ritardo! Quando mi giro verso il comodino il mio sguardo cade casualmente sull’orologio e tiro un urlo che potrebbe aver svegliato tutto il vicinato.
A quest’ora non solo dovrei essere in cucina, dovrei già trovarmi sulla metro; mi alzo a velocità supersonica, corro sotto la doccia, spalanco l’armadio e, mentre mi vesto, divoro un pezzo di pane tostato alla ben e meglio. Per il caffè non c’è tempo, lo berrò in viaggio. Questa è una routine per me o almeno lo è da quando ho avuto la promozione ad assistente del Capo. Lavoro in Cannon Street, nel centro della City e io, tutte le mattine, mi faccio da Greenwich a lì con i mezzi, non posso ancora permettermi il taxi o una macchina!
 Lavoro in una società di finanziamenti per aziende in difficoltà e ora sono l’assistente del Grande Capo, o per meglio dire uno dei magnati d’Inghilterra, Billy Black.
“ Un caffè lungo, per favore.” Ordino il mio caffè al commesso di Starbucks per svegliarmi definitivamente e cercare di evitare di fare figuracce.
Proseguo a piedi verso il palazzone che ospita l’Honor  Corporation, sono cinque minuti di passeggiata, non mi pesano e in più mi piace un sacco vedere la gente che cammina e cercare di immaginare le loro vite. Umm, a proposito di vite, non mi sono ancora presentata, sono Bella, Bella Swan, 25 anni. Vivo in una casetta in Roan Street con la mia migliore amica che conosco da sempre, Rosalie Hale. È una gran bella ragazza, bionda e formosa, radiosa e coinvolgente.                                                             

 
 
 
Quando è venuta per la prima volta a trovarmi in ufficio ho visto le mascelle dei miei colleghi toccare terra in un modo vergognoso. Pensate che ha fatto sbavare anche “L’uomo di Ghiaccio”, Emmett McCarty,  un armadio dai capelli ricci e dagli occhi di un azzurro glaciale.
Da quel momento non passa giorno che non mi chieda un appuntamento con Rose, ma lei non ne vuole sapere dopo che le ho raccontato che tipo di uomo è: algido e freddo, ricco e senza cuore, l’esatto opposto della mia coinquilina.
 Senza neanche essermene accorta sono davanti alle porte di vetro del palazzone e, appena lancio un’occhiata alla nostra centralinista, Renesmee, ho veramente un brutto presentimento. Sorride come un’ossessa, come se avesse visto Dio in persona e, per lei, a Dio può essere associato solo un nome: Jacob Black. L’uomo più pompato e sicuro di sé che io abbia mai conosciuto, è l’avvocato dell’azienda nonché figlio di Billy. Ora vi chiederete, qual è il problema? Basta evitarlo ed è fatta! Il problema è che io cerco di evitarlo ma lui non mi da’ tregua, ha una specie di ossessione per me!
A passo svelto mi dirigo verso il mio ufficio che si trova all’ultimo piano proprio davanti a quello dei 4 soci: oltre a Billy ci sono anche Emmett, Carlisle Cullen e Harry Clearwater.
Per mia sfortuna mi ritrovo in ascensore con Emmett che come al solito non perde l’occasione.
“Salve signorina Swan, Posso essere così indiscreto da chiederle, per l’ennesima volta, un appuntamento con la sua splendida amica?”
“ Non è proprio giornata Signore, se vuole chiedere un appuntamento a Rose vada pure al ‘The Dell’ ad Hyde Park, lei lavora lì.” sapevo già che quando sarei tornata a casa mi sarei presa una bella ramanzina dalla mia amica, questa volta l’avevo messa in un bel pasticcio.
“Grazie mille per l’informazione, dica pure a Billy che mi prendo la giornata libera.” Quando le porte metalliche dell’ascensore si aprirono al 10° piano Emmett esce correndo per dirigersi verso le scale. Rose l’aveva colpito veramente per abbandonare il lavoro; da quando lavoravo lì lui non era mancato neanche un giorno.
Quando l’ascensore arrivò al 30° piano, appena uscita, mi ritrovai davanti Jacob, tutto sorridente che mi stava attendendo.
Incominciò con le sue sviolinate e lo evitai come al solito con scuse molto banali. Mi misi subito al lavoro continuavo a tenere sott’occhio l’orologio; a mezzogiorno sarebbe finita la mia tortura. Lavoravo part-time e il pomeriggio lo passavo nel mio paradiso personale. Quando entrambe le lancette raggiunsero l’apice scivolai via dalla sedia e, agguantando il mio golfino, volai fuori dall’ufficio.
Corsi per Queen Victoria St. per poi camminare per tutto il Millennium Bridge, proseguire per Marigold Alley ed eccomi finalmente a Upper Ground. Lì ci passo tutti i miei pomeriggi da quando ho scoperto il “Sweet Msichana”.

 Prima di scoprirlo, dopo il lavoro, andavo ad Hyde Park a leggermi un buon libro e a prendere quel poco sole che si vedeva in città ma, circa un anno fa, mi sono avventura al di là del Tamigi e, girando per le vie, ho notato un localino, tranquillo e poco frequentato. Aveva un così bel nome, che mi interessava entrare a vedere e da lì ci sono entrata per tutto il seguente anno.
Appena entrata avevo notato un banco dei dolci, i dolci più belli che avessi mai visto, il caffè era ottimo ed era un posto tranquillo per leggere e riposarsi.
Appena entrai Angi mi corse incontro a salutarmi. Angela era una delle due cameriere del locale e con il tempo eravamo diventate buone amiche, era riservata e gentile, timida e simpatica. Lo “Sweet Msichana” aveva dei frequentatori fissi: Io, la più assidua, Ben, il fidanzato di Angi e Leah, una donna in carriera che non distoglieva mai gli occhi dal suo portatile o, quando lo faceva, era intenta in lunghe telefonate di lavoro.
“Allora Bella, cosa prendi? Il solito?”
“Certo Angi, Torta al cioccolato e Caffè lungo!”
Quella torta al cioccolato era speciale, straordinaria, non c’era niente di paragonabile, niente di più assurdamente fantastico.

Quando l’assaggi ti senti in paradiso, o almeno è quello che provo io, sembra fatta apposta per me, Rose non la trova niente di speciale, non sa quanto si sbaglia! Ho sempre insistito per conoscere il pasticcere per fargli i complimenti ma Angela mi ha detto che il suo capo, nonché il produttore di quell’opera d’arte, era un tipo piuttosto riservato e restio ai contatti.
Mi siedo al mio solito tavolino, quello davanti alla cucina, e rincomincio a leggere la mia sgualcita copia di Cime tempestose mentre sorseggio il mio caffè. Come sempre il tempo vola e alle 6 ormai se ne sono già andati tutti e siamo rimasti solo io e Angela. L’aiuto a sistemare gli ultimi tavoli e tiriamo giù la saracinesca, ci salutiamo con un abbraccio, domani lei non ci sarà, è il turno di quell’odiosa di Jessica. Dopo una mezzoretta sono davanti a casa mia ma non noto la BMW di Rose, strano di solito è già a casa a quest’ora. Mentre apro il frigo noto un post-it appeso.
 
Ciao Bella,
Stasera non ci sono, non preoccuparti se non mi vedi tornare, domani sera ti racconterò tutto.
Nel forno c’è un po’ di pasta che ti ho preparato.
Passa una buona serata
Baci
Rose
 

Umm bhe, speriamo passi una buona serata anche lei, domani come minimo gli farò un interrogatorio. Mangio la pasta svogliatamente, anche se devo ammettere che è davvero buonissima, Rose è un’ottima cuoca, ma stasera non ho davvero fame. Mi faccio una doccia velocissima e mi infilo a letto, non c’è niente in tv e oggi sono davvero stanca, anche se non so perché.

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