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Autore: shesmara    11/12/2011    2 recensioni
“Ti fidi di me?” mi chiese Harry, quasi urlando.
Sentii una lacrima bagnarmi il viso, fino ad arrivare all'angolo della mia bocca.
Lo guardai, aveva il volto stanco e i suoi bellissimi occhi non brillavano come facevano una volta. Non gli risposi, incapace di parlare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti fidi di me?” mi chiese Harry, quasi urlando.
Sentii una lacrima bagnarmi il viso, fino ad arrivare all'angolo della mia bocca.
Lo guardai, aveva il volto stanco e i suoi bellissimi occhi non brillavano come facevano una volta. Non gli risposi, incapace di parlare.

Ti ho chiesto se ti fidi di me. E' semplice: o si, o no!”
Vorrei, ma non riesco” gli risposi, così piano che credevo non mi avesse nemmeno sentito.
Lui mi guardò “Va bene” prese il suo giubbotto, afferrò le chiavi della sua auto, e se ne andò, senza dirmi niente.
Non ci pensai due volte, scesi le scale del condominio in ciabatte e lo raggiunsi, proprio mentre stava per varcare il portone.

Dove stai andando?” gli chiesi, singhiozzando.
Non ti interessa” mi rispose, mentre i suoi occhi si stavano riempiendo di lacrime.
Invece si, io ti amo. Torna dentro con me, io ti amo. Non ti basta?”
“No, perchè l'amore è fatto di fiducia. E tu di me non ti fidi. Credi più alle tue amiche pettegole che a colui che dici di amare. Fatti un esame di coscienza”
Si incamminò verso il parcheggio, che si trovava a qualche isolato di distanza da casa. Mi avvicinai e lo presi per un braccio “Scusami, ora torna dentro” lo supplicai.

Ti ripeto la domanda: ti fidi di me?”
Avrei potuto mentire, dire che mi fidavo di lui. Ma non era così.
Mi avevano detto che avevano visto Harry insieme ad una ragazza, mentre si baciavano. Forse era una cavolata, un petegolezzo detto apposta per farmi dubitare di Harry, così bello e affascinante. Mi avrebbe potuto tradire con qualunque donna, più carismatica e sexy di me.
Tutte le mie certezze erano crollate quando mi avevano detto che lui mi tradiva.

Non riesco a fidarmi di te. Ma torna dentro e fammi capire che sbaglio. Insegnami a fidarti di te” gli dissi.
Mi prese la mano, e la tolse dal suo braccio “E' troppo tardi, addio”
Forse una pugnalata dritta al cuore mi avrebbe fatto meno male.
Me lo sentivo, l'avevo perso per sempre, e sapevo di avere torto.
Lui non mi aveva tradito, eppure era troppo tardi per le scuse.


Ciao Katie” mi disse una voce familiare.
Mi voltai e vidi Harry. L'ultima persona che credevo di incontrare al supermercato, di sabato sera, era proprio lui ed invece eccolo lì, davanti a me.
Era passato più di un anno da quando se n'era andato di casa e da quel giorno non ci eravamo più visti. Nemmeno una chiamata, o un messaggio. Niente.
Sapevo che aveva trovato un lavoro in un'azienda molto conosciuta, me l'aveva detto la nostra amica Hannah, la stessa che ci aveva fatto incontrare.

Ciao Harry, come stai?” lo salutai.
Bene, e tu? E' da tantissimo tempo che non ci vediamo!” constatò.
Lo trovavo in ottima forma, ed era sempre bellissimo. Aveva tagliato leggermente i capelli, e i suoi ricci non erano più selvaggi come una volta, ma sembravano più domati. Vestito in giacca e cravatta sembrava un uomo impegnato con una carriera che andava a gonfie vele.
Tutto il contrario di me. Lavoravo come cameriera in un ristorante in centro, sperando di trovare qualche giorno un impiego migliore. I miei capelli erano un disastro, li avevo lasciati crescere perchè non aveva mai tempo per poter andar dal parrucchiere ed indossavo una semplice maglia di lana con dei jeans sgualciti e degli stivali che sembravano essere appartenuti a mia nonna, talmente erano sporchi e rovinati.

Tiro avanti” gli dissi, non volevo che sapesse che la mia vita era uno schifo.
Una ragazza bellissima arrivò da dietro di lui e lo abbracciò “Ciao, piacere Clara”
“Piacere mio, Katie” mi presentai.

Stiamo insieme da un po' ormai” mi informò Harry.
Lui almeno aveva voltato pagina, invece io avevo capito di essere ancora alla pagina del 'ti amo Harry'. Maledizione, non andava affatto bene.


Questa sera il divertimento è d'obbligo” mi minacciò Hannah, che sapeva benissimo non avevo alcuna voglia di stare in mezzo a così tante persone, che pensavano solo a bere, chiacchierare e flirtare.
Certo, mi divertirò” le promisi. Dopottutto era la sua festa di fidanzamento e non volevo di certo rovinargliela io.
Divertimento era una parola grossa per me, l'antitesi dell'allegria, perciò mi diressi subito verso il bar, e chiesi al barista di darmi una tequila. La tequila era ciò che mi ci voleva.
Mentre sorseggiavo la mia tequila, diedi un'occhiata alla grande sala che Hannah e il suo fidanzato Rob avevano affittato per l'evento. La maggior parte della gente che era presente nemmeno la conoscevo, così fui felice di vedere il suo volto che mi sorrideva, e la sua mano che mi salutava. Mi alzai, con il mio fedele bicchiere di tequila in mano, e mi avvicinai a Harry.

Buonasera, come stai?”
Io sto bene, e tu?” mi chiese, ridendo. Forse ero leggermete buffa in quel momento. Mi sentivo gli zigomi che andavo a fuoco, e i tacchi mi facevano malissimo. Odiavo mettermi i tacchi, e soprattutto i vestitini, ma quella era un'occasione speciale, come non si stancava di ripetermi Hannah e mi ero vestita bene. Avevo un vestito nero senza spalline, stretto al punto giusto da mettermi in risalto le curve, e delle scarpe con un tacco vertiginoso.
Tutto bene, grazie” gli dissi, mentre cercavo di stare in equilibrio.
Perchè non andiamo a prenderci una boccata d'aria?” mi propose.
Annuii, e così abbandonammò per un po' la frenetica festa e andammo sul balcone.
Da quel balcone, al ventunesimo piano di un grattacielo a Manhattan si vedeva benissimo New York, e se di giorno era bellissima, di notte era magica.
Faceva abbastanza freddo, e così vedendomi rabbrividire, Harry mi porse la sua giacca.

Grazie” gli dissi, mentre la stringevo a me “Non sarà gelosa, come si chiamava? Sarah?”
Lui sorrise “Vorrai dire Clara, comunque non credo. Ci siamo lasciati.”

Mi dispiace, come mai se posso chiedere?”
Sai, è buffo. Mi sembrava perfetta, ma aveva solo un difetto” si zittì un attimo, guardò la città, e poi mi fissò negli occhi “Lei non era te!
Il mio cuore cessò per un attimo di battere, e poi riprese ancora più velocemente quando lui si avvicinò a me e mi baciò.

Potremmo chiamarla Rachel, che ne pensi?” mi chiese Harry, mentre accarezzava il mio pancione. Aspettavamo una femminuccia, che sarebbe dovuta nascere entro un mese.
Mi piace” gli risposi “Cosa ne pensi tu, Chris?”
Chris si avvicinò a noi e mi sussurrò nell'orecchio “Mi piace, mamma, ma non dire a papà che sono d'accordo con lui.”

Va bene, tesoro mio” gli accarezzai i suoi ricci, indomabili, proprio come quelli del papà.
Chris ormai aveva quattro anni, ed era nato un anno dopo il nostro matrimonio.
Era un bellissimo bambino, ed era la mia gioia.
Era vivace, e tanto intelligente. Gli piaceva giocare alle macchinine, e non sprecava mai un occasione per fare domande. Era interessato a tutto ciò che gli accadeva intorno. Era curioso, proprio come me.

Voglio sapere anche io cosa hai detto alla mamma” lo supplicò Harry.
No, tu sei cattivo” disse Chris, che poi tornò a guardare i cartoni animati.
Io risi “Sei proprio cattivo, papà” scherzai.

Tu invece sei tanto buona, vero mamma, che mi verrebbe voglia di mangiarti” disse Harry, che mi morse su un braccio.
Chris gli lanciò un'occhiata fulminea “Non fare male alla mamma!” grugnì.
Harry gli rispose con una pernacchia.

Alcune volte mi sembra che sei tu il bambino” gli dissi.
Forse lo sono” disse Harry. Poi intonò la sigla dei cartoni che stava guardando Chris.
Non sei per niente bravo a cantare, stai un po' zitto” scherzai, e poi gli diedi un bacio per zittirlo.
Lui mi guardò, ancora fisso negli occhi, quegli occhi che mi facevano impazzire e mi disse “Ti amo, Katherine”

Mi fido di te, Harry” gli risposi.

Ed ecco a voi, un'altra one-shot!
Mi è venuta in mente stasera, mentre ero sotto la doccia, e l'ho dovuta per forza scrivere :D Recensite, un bacio :) x

  
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