Tenersi caldi


Al di fuori di loro c'è solo neve gelida e vorticante. Nami sente ogni singolo fiocco che si schianta e si distrugge contro la sua schiena; la violenza del colpo arriva fin sotto al cappotto, senza nemmeno venir attutita dai numerosi strati di vestiti.
Rufy è in pantaloncini corti. I suoi piedi nudi sono tutto ciò che lei riesce a vedere nell'attimo di lucidità in cui apre gli occhi; la neve li copre subito, facendoli scomparire nel bianco infinito che li circonda. Subito riemergono, e spariscono ancora, ed appaiono di nuovo.
Nami muove appena le dita dentro ai guanti; le punte sono gelide, ma i palmi restano caldi. Le guance e la fronte, seppur esposte alla bufera, sono bollenti di febbre. L'aria non è rarefatta; la cima è ancora lontana.
Rufy, mezzo nudo nella neve, non sembra nemmeno aver freddo. Si limita a procedere, un passo dopo l'altro; scala monti, si arrampica sulle rocce. Dalla sua bocca escono nuvolette di fumo; ha il naso rosso, le guance livide. Va avanti.
Nami si aggrappa alle sue spalle, sperando così di affaticarlo meno di un peso morto; poi appoggia il viso rovente contro quei due centimetri del collo di Rufy che sfuggono continuamente al cappuccio del giubbotto, sperando almeno di tenerlo al caldo.
Lui afferra meglio le sue gambe, prende fiato e continua.



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No, diciamocelo: l'ultima fanfiction che avevo scritto su One Piece risale - se non erro - al 2003. Anche se non ho mai smesso di amarlo, tornare su questo fandom mi è parso quasi irreale. Rufy e Nami, ad ogni modo, sono senza dubbio il mio OTP più longevo. XD Non è certo la migliore fic che io abbia mai scritto, ma è pur sempre un inizio. Forse XD
Questa storia ha partecipato alla quarta Notte Bianca di Maridichallenge con il prompt One Piece, Luffy/Nami, Tenersi caldi. Ringrazio tantissimo chi l'ha creato e mi ha dato così la possibilità di pensarci su. :)
Grazie per aver letto! :D
Kuruccha