Buonaseeeeeeeera ^_____^ Allora, non so nemmeno io quante volte ho già augurato
"Buone vacanze" dichiarando che mi sarei fatta sentire tra due settimane; io
parto solo domani, quindi potevo starmene con le mani in mano questo pomeriggio?
O.o Ma certo che no! Così mi ha folgorato questa ideuzza: è una ficcina piccina
picciò, ma mi sono rilassata molto nello scriverla e penso che alla fine non sia
proprio da buttare ^^' Spero quindi che apprezzerete.
Ah, e poi mi sento di dedicare questa cosucciiiiiina alla mia tenerosa Emma,
che mi incoraggia sempre con i suoi commenti bellissimi: tesoro, spero proprio
di riuscire a strapparti un sorriso con questa storiella ^________^
Un bacio e buona lettura!
*Real Thing*
-Guarda un po' chi si rivede!-
Hermione se ne stava comodamente seduta ad un tavolino del suo bar preferito.
Era una meravigliosa giornata di sole e lei la stava trascorrendo all'ombra di
una tenda colorata, mentre beveva aranciata e leggeva un giornale.
Alzò lo sguardo sulla persona che aveva parlato.
Quando capì di chi si trattava, resto a bocca aperta.
-Harry- boccheggiò la ragazza, alzandosi di scatto dalla sedia.
Lui sorrise -In carne ed ossa!-
Si avvicinarono e si scambiarono due baci sulle guance.
I've seen your face a thousand times Ho
visto il tuo volto migliaia di volte
Have all your stories memorized
ho memorizzato tutte le tue
storie
I've kissed your lips a million ways ho
baciato le tue labbra in milioni di modi diversi
But I still love to have you around ma
amo ancora averti attorno
-Cosa ci fai qui?- domandò Hermione, mentre faceva cenno ad Harry di accomodarsi
sulla sedia accanto alla sua.
-Passavo... Sai, la nuova stagione di Quidditch ci sta tenendo molto impegnati e
mi ritrovo a vagare da città a città per i vari incontri- spiegò il ragazzo,
mentre ordinava al cameriere un semplice bicchiere d'acqua.
Già, il Quidditch... la ragione per cui si erano lasciati anni prima: dopo
essere entrato nella nazionale Inglese, Harry era stato sempre molto impegnato
con il lavoro e aveva trascurato molto Hermione che, naturalmente, non aveva
mandato giù la cosa.
Erano seguiti numerosi litigi e poi l'inevitabile separazione.
Ma erano rimasti buoni amici, anche se non si erano più visti molto.
-E tu? Come te la passi?- aveva domandato Harry con un grande sorriso.
-Tutto bene. Ho avuto una promozione e...- sospirò un momento -Esco con un
ragazzo-
Il sorriso di Harry parve vacillare un momento -Benone! Sono veramente contento
per te!- esclamò, stampandosi in faccia un'espressione felice.
Ma Hermione, che lo conosceva molto bene, non si bevve quel finto entusiasmo.
-E tu, invece?- domandò velocemente lei.
-Beh, il lavoro te l'ho detto... Anch'io uscivo con un ragazza fino a qualche
tempo fa, ma poi ci siamo lasciati...-
-Come mai?- domandò subito Hermione, mordendosi la lingua un attimo dopo.
Sarebbe stato più cortese dirgli "Mi dispiace" oppure "Può succedere".
Maledizione a quella sua boccaccia.
-Essendo molto impegnato con il lavoro, finiva che la trascuravo spesso- spiegò
Harry, con una strana espressione.
Hermione, pur non conoscendo la ragazza, provò un misto di comprensione e
gelosia: sapeva benissimo cosa significava essere totalmente ingorate e
dimenticate da Harry, ma dall'altro canto non poteva fare a meno che essere
felice di quella relazione fallita.
Lei, Harry non l'aveva mai dimenticato.
-Capisco- disse semplicemente Hermione, buttando giù un lungo sorso della sua
aranciata.
Harry la stava fissando intensamente e la ragazza se ne accorse -Cosa c'è?-
domandò all'improvviso.
Lui scrollò le spalle e parve riprendersi da un bellissimo sogno -Niente!-
rispose prontamente -Hai visto Ron, di recente?-
Ron era il loro argomento "salvagente", perchè quando non sapevano più cosa
dire, lo tiravano sempre in ballo e si divertivano a discutere delle
disavventure del loro amico.
Hermione sorrise -Si! L'ultima volta che l'ho sentito stava litigando con Molly
perchè era entrato con le scarpe sporche di fango in casa... Aveva appena pulito
il pavimento- spiegò la ragazza ridendo.
-Povera donna... Ha avuto sette figli e le hanno sempre dato tanti grattacapi,
uno più dell'altro- aggiunse Harry, tamburellando un po' le dita sul tavolo.
Sembrava che volesse aggiungere qualcos'altro, quando un ragazzetto si avvicinò
con aria euforica.
-Tu sei Harry Potter, vero? Il Cercatore della Nazionale, vero?-
Harry annuì, con un sorriso e il ragazzetto emise un urlo strozzato -Lo sapevo!-
esultò, voltandosi per cercare qualcosa nello zaino che teneva sulle spalle -Ti
spiacerebbe farmi un autografo...?-
Harry aggrottò le sopracciglia: solitamente non faceva quel genere di cose, ma
aveva la netta sensazione che se non l'avesse accontentato, il ragazzetto
avrebbe piantato su una grana inimmaginabile.
Lanciò un veloce sguardo ad Hermione, che gli sorrise comprensiva.
Harry scrisse velocemente il suo nome in bella grafia e riconsegnò il taccuino
al ragazzetto.
-Grazie mille! Farò morire di invidia tutti i miei amici- e detto questo, si
allontanò a tutta velocità.
Harry restò a guardarlo ancora un po' prima di voltarsi verso Hermione.
-Questo Quidditch, cosa avrà mai di tanto speciale? Non appena voi ragazzi
sentite pronunciare quel nome vi rimbambite e vi dimenticate di tutto...- disse
senza pensare, ancora con lo stesso identico sorriso di prima.
-Non è vero!- ribattè Harry indignato, ma rimase zitto all'occhiata raggelante
dell'amica -Forse, a volte può succedere che diventiamo un po' distratti, ma non
ci dimentichiamo mai delle cose reali-
-Le cose reali?- domandò Hermione un po' sorpresa.
-Si... come l'amore, la famiglia, gli amici... insomma, le cose reali!-
"Non mentire Harry, ti prego... Tu ti sei dimenticato di me per colpa di
quello stupido sport... O forse io non ero una cosa reale...."
Harry parve leggerle in volto quello che stava pensando, perchè si affrettò a
dire -Guarda come si è fatto tardi! Ho un allenamento tra dieci minuti e se
arrivo ancora in ritardo il Capitano mi butta fuori dalla squadra-
-Posso solo immaginare il dolore- disse Hermione con un sorriso, seguendo
l'esempio di Harry e alzandosi dal tavolo.
Don't go away
Non andare via
My love (my love)
Amore mio (amore
mio)
I want you to
stay Voglio
che tu resti
In my life
nella mia vita
Don't go away Non
andare via
My lover (my love)
mio innamorato (amore mio)
I'm happiest
Sono la persona più felice
when we spend time
quando passiamo del tempo assieme
Harry rise un po' prima di abbracciarla, dolcemente -Mi ha fatto piacere
rivederti- le sussurrò ad un orecchio.
Lei si scostò un po' da lui e gli sorrise a sua volta -Anche a me!-
-Sarebbe bello se ci vedessimo più spesso- propose Harry.
-Certo- rispose Hermione sarcastica -Con tutto il tempo libero che hai...-
-Ti prometto che ci rivedremo tra massimo due settimane- disse Harry serio.
-Si- disse Hermione, molto poco convinta.
-Farò finta di non aver notato l'espressione scettica sul tuo volto. Ora devo
proprio scappare-
Le diede un altro bacio sulla guancia e si allontanò lungo il marciapiede,
salutandola da lontano con la mano.
Hermione si rimise al suo posto "Non fare mai promesse che non puoi mantenere
Harry" pensò mentre lo guardava andare via, ancora "L'ultima volta che
l'hai fatto, ho sofferto troppo..."
*
...due settimane dopo...
Hermione stava seduta sul divano di casa sua, con lo sguardo come
ipnotizzato sul televisore: stava andando in onda uno stupido programma Babbano,
dove dei concorrenti dovevano indovinare la parola misteriosa... O qualcosa del
genere.
Ma Hermione pensava ad Harry, alla sua promessa e al tempo che era già trascorso
dall'ultima volta che lo aveva visto: il calendario non mentiva, erano già
trascorse due settimane e probabilmente non lo avrebbe più rivisto prima di
qualche anno.
Senza rendersene conto, iniziò a piangere e a singhiozzare, circondandosi le
gambe con le braccia e appoggiando la testa sulle sue ginocchia: amava Harry e
lui non capiva che apparendo e scomparendo continuamente dalla sua vita la
faceva solamente soffrire.
Qualcuno bussò alla porta e lei sobbalzò, prima di alzarsi per andare ad aprire.
Si trovò faccia a faccia con l'oggetto dei suoi pensieri; Harry sembrava
vagamente sorpreso mentre guardava Hermione e anche molto indeciso sul da farsi.
Così, senza pensarci due volte, si lanciò verso di lei, le prese il viso tra le
mani e la baciò dolcemente.
Lei rimase vagamente interdetta mentre lui si allontanava e poi, lentamente aprì
gli occhi.
-Ti... ti sei ricordato- singhiozzò Hermione.
Harry annuì.
-Ma... stasera non c'era la finale? Irlanda contro Inghilterra... che ci fai
qui?- domandò ancora, con la voce rotta dal pianto.
Harry le sorrise -Diciamo che sono arrivato tardi ad un altro allenamento...-
Hermione gli buttò le braccia al collo, cercandogli nuovamente le labbra.
-Scusami se sono stato un idiota- le sussurrò Harry, appoggiando la sua fronte a
quella della ragazza.
Lei alzò un dito della sua mano e glielo posò sulle labbra, facendogli cenno di
tacere -Non conta più, Harry. Quello che è importante, è che tu sia qui. Credevo
che ti fossi dimenticato di me ancora, lo sai?-
Harry scosse la testa e l'abbracciò stretta stretta; fece per baciarla di nuovo,
ma si fermò ad un soffiò dalle sue labbra e le sussurrò -Ti ho detto che noi
ragazzi siamo solo distratti dal Quidditch, ma che non ci dimentichiamo mai
delle cose reali...-
You're the one I want
Sei l'unico che voglio
and it's not just a phase
e questa non è solo una fase
You're the one I trust,
Sei l'unico in cui credo
our love is the real
thing il
nostro amore è una cosa reale
*The End*
N.B. La canzone è "Real Thing" di Gwen Stefani ^^'
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Bene, adesso forse è meglio che torni a dedicarmi alle mie valige, visto e
considerato il numero spropositato di magliette che voglio portare con me e che
probabilmente non riuscirò mai a far stare dentro alla valigia, senza che questa
mi esploda davanti agli occhi ^_________^
Bene e voi... Un commentino me lo lasciate? ^_________^
Un bacione grande grande
Ale69