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Autore: Shoreline    12/12/2011    6 recensioni
Salve! Dopo un'ispirazione improvvisa, eccomi qui con la mia prima AxH! Spero vi piaccia quanto io mi sono divertita a scriverla :)
Estratto:
Allontano le mani da quello che era il mio sicuro punto d’appoggio, provando a spostarmi di almeno qualche centimetro.
Non appena provo a muovere il piede destro mi sbilancio completamente e, dopo una serie di movimenti decisamente poco eleganti per evitare di cadere, mi aggrappo nuovamente al muretto che segna il perimetro della pista. Sbuffo pesantemente, pensando che probabilmente resterò qui per tutto il giorno.
-Serve una mano, chica?
No, non può essere. Mi volto lentamente, dipingendomi sul volto l’espressione più infastidita che riesco a fare.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Meeting on the ice.

Non riesco a capire perché sono venuta in un posto ridicolo come questo. Insomma, ma cosa avevo in mente? E’ la prima volta, non so nemmeno come si fa!
Sono più di cinque minuti che mi reggo a questo muretto, ma devo staccarmi. Ormai è una questione d’orgoglio.
Ok, non sarà poi così difficile! E’ come camminare, solo che indosso dei pattini e al posto del terreno c’è una pista di ghiaccio, pronta a farmi scivolare da un momento all’altro e spedirmi dritta dritta all’ospedale. No, questi pensieri non mi aiutano.
Ma insomma, sono o non sono Heather? So fare qualunque cosa, non mi farò certo spaventare da una cosa ridicola come il pattinaggio su ghiaccio!
Sistemo il cappello di lana grigio che copre i miei folti capelli neri, ormai ricresciuti dopo il reality, guardando con aria di sfida il materiale scivoloso sotto i miei piedi.
-A noi due!- sibilo sottovoce.
Allontano le mani da quello che era il mio sicuro punto d’appoggio, provando a spostarmi di almeno qualche centimetro.
Non appena provo a muovere il piede destro mi sbilancio completamente e, dopo una serie di movimenti decisamente poco eleganti per evitare di cadere, mi aggrappo nuovamente al muretto che segna il perimetro della pista. Sbuffo pesantemente, pensando che probabilmente resterò qui per tutto il giorno.
-Serve una mano, chica?
No, non può essere. Mi volto lentamente, dipingendomi sul volto l’espressione più infastidita che riesco a fare.
-Cosa ci fai qui, Alejandro?- sputo il suo nome come fosse veleno.
-Stai calma mia cara, è un posto pubblico.
Non lo sopporto! E il fatto che sembri stare perfettamente in equilibrio sui pattini, lo rende ancora più odioso.
-Fammi passare Latin lover, voglio andare via!
-Andiamo chica, sappiamo tutti e due che non sei neanche capace di stare in piedi!
Sento la rabbia montare inevitabilmente. Insomma, come si permette?
-Non è vero, e comunque credi di essere tanto più bravo di me, Al?- scandisco esageratamente l’abbreviativo del suo nome, ottenendo così una visibile smorfia di disgusto sulla sua faccia e un’occhiata ricolma d’odio.
Senza dire niente comincia a pattinare per tutta la pista facendosi spazio tra le altre persone, esibendosi in qualche giravolta e acrobazie varie.
Io, ancora aggrappata al mio amato muretto, rimango allibita. E’ davvero bravo, si muove con una tale grazia… ma cosa sto pensando? E’ solo un grosso pallone gonfiato!
Dopo essersi esibito nel suo patetico spettacolino e aver ricevuto persino qualche applauso, torna da me con un sorriso vittorioso.
Si avvicina sempre di più e, guardandomi negli occhi, soffia a poca distanza dal mio viso:
-Se vuoi possiamo chiedere a tutta questa gente chi è il migliore fra noi due, chica.
Non faccio troppo caso a quello che sta dicendo. Sono troppo impegnata a perdermi nei suoi meravigliosi occhi verdi, a seguire le sue labbra che scandiscono lentamente ogni parola.
No, non posso credere di averlo pensato davvero! Mi riscuoto da quel momento di debolezza, tirandogli uno spintone abbastanza forte da fargli perdere l’equilibrio e cascare sulla pista ghiacciata.
-Ahi! Si può sapere che ti prende?
-Niente pensavo solo che, visto che sei così bravo, non avresti avuto problemi a restare in piedi. Ma evidentemente, non sei un così grande atleta!
Con mia enorme sorpresa, noto che non si scompone affatto. Alzatosi, comincia ad allontanarsi lentamente, con un sorrisetto che non mi piace per niente.
-Va bene, ho capito che la mia presenza non è gradita. Me ne vado.
Se ne va? Non ci posso credere, ha deciso di lasciarmi in pace! Sicuramente non è nel suo stile un’uscita di questo genere, ma non importa. L’importante è che se ne vada!
-Finalmente! Non sai quanto mi rendi felice!
-Certo, chica. Peccato solo per una cosa.
-Che cosa?
-Beh, mi sarebbe proprio piaciuto vedere come hai intenzione di uscire dalla pista di pattinaggio!
Mi si gela il sangue nelle vene. Cazzo. Mi ero completamente dimenticata di non sapermi muovere di un centimetro con questi affari infernali ai piedi.
Intanto, lui sta pattinando verso l’uscita, più che consapevole del mio problema.
So che mi odierò per il resto della vita per quello che sto per fare.
-Ehm… Alejandro?- lo chiamo, dopo aver raccolto tutto il mio coraggio.
Si volta, con un’espressione nettamente soddisfatta sul volto.
-Sì, Heather?
-Non è che… non è che mi daresti una mano?
Senza farselo ripetere due volte, torna indietro, guardandomi compiaciuto.
-Certamente mia cara, non ti lascerei mai in difficoltà. Ma prima voglio sentirti dire quella frase.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo, non potrebbe semplicemente evitare?
-Va bene- sibilo -Alejandro Burromuerto, se più bravo di me nel pattinaggio.
Mi guarda inarcando le sopracciglia, divertito.
-Solo “più bravo”?
-Infinitamente più bravo- cedo io alla fine, sull’orlo di una crisi isterica.
-Così va molto meglio. E ora, vogliamo andare?- mi chiede, porgendomi il braccio destro.
Io lo afferro e, piano piano, mi stacco dal muretto.
Ora è lui il mio punto d’appoggio, il mio punto fisso.
E devo ammettere che non mi dispiace nemmeno più di tanto.
Avanziamo con cautela lungo la pista e, ad un tratto, mi sorge un dubbio atroce.
-Alejandro?
-Sì?
-Guai a te se mi fai cadere!
Lui non riesce a trattenere una piccola risata, stampandosi un sorrisetto tanto divertito quanto enigmatico.
-Vedrò cosa posso fare, chica.

Angolo dell'autrice:
Salve! Ecco qui la mia prima AxH, tutta per voi!! *Tutti fanno un passo indietro, sulla difensiva* Ehm... vabbè.
L'ispirazione mi è venuta proprio alla pista di pattinaggio, dopo un paio di culate per terra. Che pretendete, era la prima volta!!
Riguardo la storia, ho un dubbio tremendo: l'IC dei personaggi (come al solito D:).
Qundi mi farebbero molto piacere le vostre recensioni :)
Ok, termino qui questo insulso angolino.
Baci
Shoreline


   
 
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