Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Katerine Bratt    12/12/2011    1 recensioni
[Quarta classificata al Wrong! James/Rose Contest]
«Mi hai mentito.»
Alle sue spalle, un sospiro fu la sola replica.
Imperterrita, le setole continuavano a scorrere sulla sua capigliatura nel tentativo di domarla.«Perché?» Disse, piano, ma con voce ferma.
Ancora, era solo il fuoco a spezzare il silenzio.
«Perché?» Ripeté, il tono adesso vagamente alterato.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James Sirius/Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nickname autore: Katerine Bratt
Titolo:  Parce que j
e t'aime, Rose.
Genere:
Sentimentale, Introspettivo, Romantico­­
Citazione scelta: Numero 11
Prompt: Bè, la citazione x*D
Rating: Giallo

Avvertimenti: One Shot
NdA: Non so, ma nonostante l’abbia letta, riletta, cancellata, riscritta, e ancora letta e corretta fino allo sfinimento, non mi convince appieno. Mah, forse sarò io che non sono mai soddisfatta–anche se più probabilmente il problema è che sono negata a scrivere D:- . In ogni caso, consiglio Shattered dei Trading Yesterday come sottofondo per la lettura. ^_^

 

Under the firelight, under the brush, her hair
Spread out in fiery points
Glowing into words, then would be savaged still.
 

Alla luce del fuoco, sotto la spazzola, i suoi capelli
Schizzavano in punte infuocate
Ardevano in parole, poi restavano selvaggiamente fermi. 
T.S.Eliot, Un gioco di scacchi, La terra desolata.

 

 

 

Quando si siede, sente il letto cigolare lievemente per il suo peso.
Il suo sguardo si abbassa sulla spazzola che tiene saldamente tra le mani.
Era stato un regalo di suo padre a sua madre, e Rose la prendeva sempre dal mobile della loro stanza per guardarla.

Come la sera precedente.

Le dita aumentano la presa intorno al manico. Le rose intagliate sfregano contro i palmi.
Le immagini della sera prima scorrono veloci nella sua mente, sovrapponendosi alla realtà.

Il rumore dei passi si interruppe poco dietro al divano dove era seduta.
Lei non si voltò, mentre iniziava a pettinarsi i lunghi capelli rossi.

Il nodo alla gola si stringe.
Chiude le palpebre, mentre sente gli occhi inumidirsi.

«Avevi promesso che mi saresti stato sempre vicino»
Nessuna risposta.
L’unico suono era quello delle fiamme, che crepitavano dolcemente nel camino.

Il cuscino è morbido, ma sente la sua testa come poggiata sulla roccia.
Stringe le braccia al petto. La spazzola preme contro il maglione.

«Mi hai mentito.»
Alle sue spalle, un sospiro fu la sola replica.
Imperterrita, le setole continuavano a scorrere sulla sua capigliatura nel tentativo di domarla.«Perché?» Disse, piano, ma con voce ferma.
Ancora, era solo il fuoco a spezzare il silenzio.
«Perché?» Ripeté, il tono adesso vagamente alterato.

Affonda il viso nel cuscino.
Non avrebbe mai più voluto riemergere da lì, avrebbe preferito morire soffocata dalle piume del guanciale e i suoi stessi capelli.

«Rispondimi, maledizione!» Scattò.
 Si alzò in piedi, gettando violentemente la spazzola a terra.
Si voltò, la luce del camino gettava riflessi sanguigni sul suo volto e sulla sua chioma.
Davanti a lei, James taceva, con gli occhi fissi sul pavimento, senza il coraggio di guardarla.

Rose allenta la presa delle mani sulle proprie braccia. Le dita intorno al manico di legno si rilassano, mentre l’oggetto che stringeva al seno annuncia con un tonfo la sua caduta.

«Dove sono finite le belle parole, le promesse? Dovevi aiutarmi, non schierarti contro di me!
Avevi detto che, quando avessi finalmente fatto una scelta, mi avresti dato il tuo appoggio davanti alla famiglia …»
Le sue guance erano arrossate, gli occhi luccicavano di rabbia.
«Ho deciso che fare della mia vita, ho deciso di
prendere il volo, perché mi disapprovate tutti?!»

Porta le mani al viso.
Vuole nascondersi, vuole sparire, vuole annegare.
Vuole dimenticare.

James alzò lo sguardo, e puntò gli occhi nei suoi.
«Perché non puoi gettare tutto alle ortiche così. Stai sbagliando.
Hai una bella mente, perché devi distruggere tutto per inseguire il capriccio del momento?
Il Quidditch non può diventare la tua unica ragione di vita: sei così brava con la magia.»

La testa le scoppia.
Non ce la fa più, eppure non riesce ad opporsi al flusso dei suoi pensieri.

La testa le girava, eppure si sentiva lucida come mai in vita sua.
«Non è quello che voglio! Ma, è vero, che te ne importa della mia felicità?!»
«M’importa, invece.» Soffiò lui, abbassando gli occhi.
«Ah, sì? E perché mai dovrebbe?»Disse, sarcastica.
 James farfugliò qualcosa, ma Rose non capì. «Cosa?»
«Perché ti amo, Rose! E non posso sopportare che tu rovini la tua vita, porca miseria!»

Rose sente lo stomaco contrarsi.
Rabbia, tristezza e inquietudine si rimescolano, mentre lei non riesce ancora a capire.

Spalancò gli occhi. Doveva aver capito male. Non poteva essere vero.
Eppure, in quella follia, c’era un senso.
La dolcezza degli occhi di James quando lo sorprendeva a spiarla di nascosto.
Il suo sorriso quando la vedeva.
La loro grande intimità, che lui non aveva con nessun altro.
Improvvisamente, le parole le mancarono.
Era impossibile, era così fottutamente sbagliato.
Un simile concetto era tanto assurdo che non poteva essere nemmeno preso in considerazione.
Sentì  la stanza stringersi intorno a lei. E decise.
Scappò via.

Non ci vuole ancora credere.
Nella mente vede ancora il viso amareggiato di James alla sua reazione.
Ha paura. Sono cugini, miseriaccia. È contro natura.
Maledetto James, che ha avuto la malaugurata idea di dirle tutto.
Maledetto lui e il suo coraggio da Grifondoro, che lo ha spinto a dichiararsi.
Maledetta lei, che, in fondo, forse prova la stessa cosa.
Ma certe cose, lo sa, vanno nascoste, represse, soffocate: non importa quanto dolore si provi o quanto difficile sia.

Addio, James.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Katerine Bratt