Caro babbo Natale,
Poteva un mostro provare emozioni?
Sentirsi battere forte forte il cuore ormai morto da parecchio tempo.
Sentirsi innamorati come la prima volta di quella persona tanto diversa da lui.
Rischiare tutto per proteggerla anche a costo della propria vita.
Cambiare solo per renderla felice.
Come poteva un mostro sentirsi battere il cuore all’impazzata ogni volta che incrociava il suo sguardo?
Beh me lo sono chiesto tutte le volte.
E tutte le volte Elena aveva sempre la risposta pronta, come se fosse già registrata.
“Tu non sei un mostro. Vuoi solo farlo credere” Mi aveva detto.
Quanto vorrei crederci veramente.
Quanto vorrei che fosse la pura e semplice verità.
Io sono un mostro, uccido la gente perche mi piace.
Mi piace sentire sulle labbra quella sostanza dolciastra che mi riempie le narici.
Da bambino mia mamma si sedeva sul mio letto e mi raccontava le favole.
Mi raccontava di te, l’uomo che esprime i desideri dei bimbi e su una slitta porta doni nella notte di Natale.
E’ solo grazie ha quella persona che mi ha regalato la vita, che riesco ancora a credere a qualcosa.
Ho tanti desideri ma poche speranze.
Mi manca la mia mamma, si l’ho detto.
Mi mancano le nostre solite passeggiate al chiaro di luna, con le stelle che illumina i suoi occhi.
La mia mamma era la donna più forte che avevo mai conosciuto.
Ha lottato contro il cancro fino all’ultimo.
Quando è morta io ero solo un ragazzo che tornava dal militare e sperava di vederla in forze, bella come non mai.
Ma quando ho varcato quella porta, tutta la casa era immersa in un grigio totale.
Al piano di sopra mia mamma riposava in pace.
Era morta senza dirle quanto le volevo bene.
Mio padre voleva che noi Salvatore fossimo forti.
Non ci permetteva di piangere, era un segno di debolezza e non potevamo permetterlo.
Ma passavo lo stesso le notti a farlo.
Era pur sempre mia madre, era giusto piangere la sua morte.
Quanto vorrei averla qui con me.
Vorrei ritornare ai quei giorni, quando lei era ancora con me.
Dirle Ti voglio bene, come avrei dovuto fare prima di perderla per sempre, ma non l’ho fatto.
Sono rimasto lì mentre si infuriava con me perche davo ascolto a mio padre.
Da giorni il pensionato Salvatore è immerso nel silenzio più totale.
Stefan non c’è più, tutto di lui è andato perso.
Precisamente quel maledetto giorno in cui ha deciso che la mia vita era più importante della sua.
Mi manca il mio fratellino , devo ammetterlo.
Mi manca averlo tra i piedi che rompe le balle con il suo super anti-eco.
In tutti questi anni ho sempre pensato di odiarlo.
Odiarlo perche mi aveva portato via la ragazza che amavo.
Ma poi dopo averlo visto rinunciare a tutto quello che nei anni si è costruito, ho cambiato idea.
La verità è che non volevo perderlo.
Ora però non ci posso fare niente e questa volta l’ho perso.
Lui è sotto il controllo di Klaus e io non posso farci niente.
Dovrei lottare per salvarlo, se lo merita.
L’unica cosa che potrei fare è prendersi cura di Elena.
Caro babbo natale,
Sono troppo grande per esprimere i miei desideri su questo piccolo foglio bianco che si ingiallirà per il tempo, chiuso in un cassetto che nessuno aprirà.
Ma non so più cosa pensare.
Mi sono innamorato di nuovo della ragazza di mio fratello, ma io voglio lei.
La voglio piu di qualsiasi cosa, pure il sangue.
Ma non voglio fare del male a mio fratello.
La mia vita è stata rovinata quel giorno che Stefan ha voluto che mi trasformarsi.
Per la prima volta posso capirlo.
Ti prego ascolta queste parole.
Con affetto Damon.

Come non potevo scrivere della famosa lettera a Babbo Natale?E se questa lettera è scritta direttamente dal nostro Damon, meglio ancora.
Devo dire che è stato difficile scriverla.
Mi sono chiesta "Cosa avrebbe chiesto?" e ho buttato giu delle idee.
Spero che ho colto l'idea.
Con affetto la vostra scrittrice <3