Tutto cominciò quel giorno d'estate, Angelica aveva appena 10 anni e non sapeva che la sua esistenza sarebbe stata cambiata dall'essere che certe persone chiamano ''il Dottore''.

Angelica era seduta sul suo prato di casa a leggere un libro quando ad un certo punto vede apparire una cabina della polizia blu. Rimane a bocca spalancata da quella visione e si avvicina per vedere se era reale o un illusione. Stava per toccarlo quando la porta si apre e lei ,spaventata, indietreggia e inciampa cadendo a terra. Alza lo sguardo e vede quest'uomo alto, magro e vestito con un completo blu che la fissa.

<< scusa colpa mia >>

Le porge la mano per aiutarla ad alzarsi.

<< ma tu chi sei? >>

<< io sono Il Dottore piccola >>

<< non sono piccola! >>

<< oh scusa, e tu come ti chiami? >>

<< io Angelica >>

<< piacere angelica..mi scuso ancora per aver parcheggiato il Tardis qui nel tuo giardino ma è lui che mi ha portato qui e non so perché..comunque meglio se vado dove dovevo andare >>

<< ma te non ti fermi mai a parlare? >>

<< perchè come parlo? >>

<< troppo veloce, come se sapessi tutto >>

<< che intendi per tutto? >>

<< tutto >>

<< oh be...in questo caso si ma non ti posso dire il perchè >>

<< peccato...vuoi stare qua con me? >>

<< ma i tuoi genitori non.. >>

<< non ci sono mai a casa...stanno sempre in giro..anche per anni...e io sto a casa con la tata >>

<< ah mi spiace...be posso stare per un po' se vuoi però dopo devo andare >>

<< ma dopo ritorni? >>

<< ....... certo che ritorno >>

Il Dottore non poteva dire di no ad una bambina che si sentiva sola, e poi non se lo spiegava ma quella bambina aveva qualcosa che lo costringeva a restare li, così si mise a parlare con lei. Si fece raccontare un po' la vita della Bambina e quando la bambina gli domandò di raccontargli la sua, egli le rispose solo che viaggiava e che conosceva tante persone.

Angelica voleva sapere di più ma Il Dottore non poteva dirle altro e tra chiacchiere e giochi il Dottore dovette andare via.

<< devi proprio andare? >>

<< si tesoro...ma tornerò presto >>

<< promesso? >>

<< ...promesso >>

Angelica sorrise felice e così fece il Dottore prima di andarsene col Tardis.

Divenne triste alla sua partenza ma in cuor suo sapeva che lo avrebbe rivisto.

12 anni dopo...

<< Angelica...Angelica! Mi stai ascoltando!? >>

<< ehm...mi scusi proff >>

<< stavi tra le nuvole come sempre vero? Lo sai che tra qualche giorno c'è l'esame e dovresti stare attenta >>

<< si ha ragione >>

<< bene continuiamo la lezione sullo spazio >>

Angelica adesso ha 22 anni, si sta per laureare nello studio dello spazio; lavora, abita da sola e ha un cane di nome Laky.

I suoi genitori erano scomparsi da quando lei aveva 15 anni; più che scomparsi, non li vedeva più.

Aveva sempre in mente il Dottore fin dalla prima volta che lo vide, ma da quel giorno vide più neanche lui. Si convince che tutti quelli a cui voleva bene se en andassero perchè lei aveva qualcosa, ma non si scoraggiò e andò avanti finché un giorno finito le lezioni e tornando a casa...

<< -si siede su una panchina in un parco- uffa che stanchezza..tutto questo studio mi fa perdere la testa >>

<< be se hai scelto questa scuola ci sarà un motivo >>

<< si certo.. da quando ho conosciuto una persona mi sono appassionara allo spazio >>

<< e lui come si chiama? >>

<< non ci crederai ma si chiam.... >>

Appena si girò alla sua destra di fianco a se si ritrovò il Dottore.

<< Dottore..... >>

<< ah! Ti sei dimenticata qualcosa >>

<< il...Dottore......allora non ti sei dimenticato di me?! -già con gli occhi lucidi- >>

<< certo che no...ma sai avevo da fare e allora ci ho messo un po' a.... >>

Non gli diede il tempo di finire la frase che lo abbracciò in lacrime di gioia. Era troppo felice di rivederlo, ormai aveva perso la speranza.

<< dai su non piangere..non mi piace quando le persone piangono >>

<< scusa...è che...ti aspettavo da tanto che ormai...credevo che non venissi più >>

<< io torno sempre dalle persone a cui ho promesso di tornare -le asciuga le lacrime- lo faccio sempre -sorride- >>

<< -sorride- ma cosa hai fatto tutto questo tempo? >>

<< un sacco di cose >>

<< sempre vago te eh! Dai andiamo a casa mia così mi spieghi meglio >>

Col cuore pieno di gioia, Angelica lo accompagna a casa sua per farsi raccontare bene quello che aveva fatto tutto quel tempo.

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