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Autore: Demsmuffin    12/12/2011    13 recensioni
Questa è una Ziam, aprite su ùù
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Zayn era tutto l’opposto di quello che mi ero immaginato. Occhi castani, pelle morbida scura e dei capelli soffici sempre alzati in una cresta. E aveva anche il carattere più particolare e insolito che avessi mai visto.
Quelle caratteristiche in poco tempo divennero la mia droga giornaliera. Non passava giorno che io non chiedessi a Ruth se aveva visto Zayn e se lo aveva visto le chiedevo se stava bene.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Liam

Quando Ruth mi aveva detto che mi avrebbe presentato un ragazzo che aveva conosciuto al coro della scuola e che era davvero carino, ma soprattutto gay, non pensavo fosse così bello.
Pensavo fosse uno di quelli che avevano la voce femminile, che si vestivano strani ed eccentrici ed erano completamente fuori di testa. I gay che ci rovinano la reputazione, per intenderci.
Zayn era tutto l’opposto di quello che mi ero immaginato. Occhi castani, pelle morbida scura e dei capelli soffici sempre alzati in una cresta. E aveva anche il carattere più particolare e insolito che avessi mai visto.
Quelle caratteristiche in poco tempo divennero la mia droga giornaliera. Non passava giorno che io non chiedessi a Ruth se aveva visto Zayn e se lo aveva visto le chiedevo se stava bene.
Mia sorella quasi non mi sopportava più, credevo anzi che avesse iniziato a non voler tornare a casa perché sapeva che io sarei stato lì a chiedergli di Zayn.
“Liam!” Ruth si avvicinò a me, mentre io stavo tranquillamente giocando ad uno stupido gioco al computer per ammazzare il tempo. Mi girai verso di lei, alzando le sopracciglia.
“Indovina chi sta venendo qui?” Continuò lei con gli occhi che le brillavano.
“Non saprei… Adam?” Adam era il tipo che le piaceva ormai da quattro mesi. La cosa strana è che c’era stata due mesi, prima di rivolgergli la parola. Ruth non è mai stata timida, ma quel ragazzo le aveva messo una strana riservatezza addosso, che però saltava fuori solo quando c’era lui in giro. Strani gli effetti dell’amore.
“No, ma che Adam.. Zayn!” A quelle parole saltai subito dalla sedia. Lasciando perdere il computer che mi diceva che il nemico mi aveva colpito. Chi se ne fregava! Zayn sarebbe venuto di lì a poco! Un attimo.. perché Zayn doveva venire a casa mia?
“E che ci viene a fare qui?”
“Siamo i protagonisti del musical della scuola, viene qui perché dobbiamo studiare le battute e il resto.” Soffiò Ruth. Con un cenno alla testa mi indicò la finestra, dove si vedeva Zayn camminare con la sua andatura sicura. Ridusse un po’ gli occhi, a causa del forte sole. Lo trovai bellissimo. Il mio cuore cominciò a battere forte, era una cosa automatica ormai.
Il suono del campanello mi fece sobbalzare in aria, mentre Ruth schizzò ad aprire. Seguila, continuavo a ripetermi. E alla fine, le mie gambe decisero di rispondere al mio cervello.
Vidi Zayn che stringeva la mano a mia madre, mentre si presentava. La sua voce mi rendeva felice. Non sapevo bene spiegarne il motivo, ma c’era qualcosa nel modo in cui diceva le parole, che mi faceva andare fuori di testa. Ben pochi ragazzi erano riusciti a farlo. Anzi, forse lui era il primo.
Zayn subito dopo si girò verso mia sorella e nel girarsi, vide anche me.
“Ciao Liam!” Esclamò sorridendo.
Il suo sorriso era qualcosa di meraviglioso. Mia madre mi guardò strano perché le mie guancie diventarono subito rosse, e giurai che anche quelle di Zayn cambiarono colore.
Mia madre non sapeva, assolutamente. Avevo deciso di dirglielo, dopo averne parlato con Ruth, entrambi pensavamo che la sincerità fosse la cosa migliore.
Eppure mia madre non approvava i gay. Lo sapevo perché Ruth, per capire come l’avrebbe presa, mi aveva detto “sei un gay!” davanti a mia madre e lei si era girata, arrabbiata con Ruth per ‘avermi offeso in quel modo’ aggiungendo che trovava la cosa ripugnante.
Già, mia madre aveva detto che trovava la cosa ripugnante. Quelle parole mi avevano colpito come una pugnalata. Non mi avrebbe mai accettato.
 “Ciao, Zayn.” Dissi evitando lo sguardo di mia madre diventato improvvisamente sospetto.
Lui mi sorrise, mentre Ruth lo trascinò in camera sua, ordinami con un cenno di andare con loro. E così feci. Non volevo stare appiccicato  a Zayn, ma fin quando c’era mia sorella, allora potevo evitare il totale imbarazzo.
“Oh” Ruth si mise una mano sulla bocca quando ci ritrovammo in camera sua “ho dimenticato il copione giù, scusate, vado a prenderlo.” A quelle parole sbarrai gli occhi e il mio respiro si bloccò. Forse ucciderla dopo era una bella idea. Quando sparì dietro la porta rimasi solo con Zayn.
Lui sembrava perfettamente a suo agio e si sedette sul letto di mia sorella. Quanto avrei voluto essere anche io così sciolto.
Stupidissima mia timidezza. Stupidissimo Liam James Payne.
“Tutto bene, Liam?” Aggrottò le sopracciglia e mi guardò come se fossi pazzo.
O forse lo ero. Che brutta figura che stai facendo, Payne. Datti una calmata, santo cielo!
“Sì, sono solo un po’…” Un po’ cosa? Nervoso? Spaventato? Totalmente ammaliato dalla tua bellezza?
“Timido?” Mi suggerì Zayn sorridendo.
Perché doveva sorridere sempre in quel modo assolutamente magnifico? Nessuno mi aveva mai fatto quell’effetto. Erano le solite farfalle allo stomaco e la solita paralisi cerebrale di quando si è preso una bella cotta.
Mi decisi e mi sedetti accanto a lui. Era casa mia, potevo sedermi dove volevo. Avevo l’impressione che Ruth non sarebbe tornata presto, era stata tutta una strategia, la sua.
“Già, sono timido.” Feci un piccolo sorriso, sempre non guardandolo. Avrei voluto farlo, ma non ne avevo il coraggio. Ma se non lo guardavo poi magari lui pensava che io non ero interessato a lui. E allo stesso tempo se lo guardavo lui mi poteva prendere per maniaco. Che dovevo fare?
In quel momento i miei pensieri erano un miscuglio di cose insensate e sconnesse. Era questo che faceva l’amore?
“Liam..” Sospirò lui. Mi girai a guardarlo sentendomi il suo sguardo addosso. Posso giurare di averlo visto arrossire, quando lo guardai.
“Sì, Zayn?” Lui si avvicinò a me, così vicino che potei guardare ancora meglio i suoi occhi che mi avevano preso sin da subito.
Brillavano. I suoi occhi brillavano come non mai. Erano ancora più belli da vicino. La sua pelle mi sembrava ancora più morbida di quanto avevo visto fino a quel momento.
“Amo la tua timidezza.” Mormorò vicinissimo alle mie labbra.
Quanto le avevo desiderate? Quante volte prima di addormentarmi avevo fantasticato sul nostro primo bacio? Quante volte l’avevo sognato, quante volte lo avevo vissuto nella mia mente?
Nessun pensiero poteva soddisfare quel momento, era molto meglio di qualunque altra fantasia. Le sue labbra sapevano di… fragola? No, forse era arancia. Sì, arancia.
Le labbra di Zayn avevano sapore di arancia. Dischiusi appena le labbra, mentre il mio cuore stava per non reggere a quell’enorme emozione. Le nostre lingue si incontrarono.
La sua cercava la mia e la mia desiderava la sua.
La mia mano era sul suo braccio e lui mi stringeva a se, per i fianchi.
Ci staccammo leggermente per qualche secondo.
“Non hai idea di quanto mi piaci, Liam.”
Oh sì, anche tu mi piaci Zayn. Mentre stavo per dirglielo, la porta si spalancò e Ruth comparve sulla soglia.
Fece un sorrisetto imbarazzato, vedendoci avvinghiati in quel modo. Io arrossii in modo quasi esagerato, Zayn invece sembrava non curarsene.
“Scusate..” Fece lei.
“Non importa” iniziai io “vi lascio provare le battute per il musical.”
Feci per alzarmi, di malavoglia, ma Zayn mi strinse la mano.
“Puoi restare, se vuoi.”
Io annuii sentendomi il ragazzo più felice del mondo.
AH, L’AMORE!
 
 
 
 
 

Zayn

 
“Hey Ruth! Aspetta.”
Notando la chioma bionda della sorella di Liam, la fermai subito. Baciarlo era stata la cosa più impulsiva che avessi mai fatto. Non ero così sicuro di me come sembravo, in fondo. La prima volta che lo avevo visto in foto, avevo chiesto a Ruth se suo fratello fosse gay e quando lei mi aveva fatto un cenno positivo, io avevo insistito affinché me lo presentasse.
“E secondo te perché ti ho fatto vedere la foto?” Aveva urlato lei, scuotendo la testa. Quella ragazza era parecchio strana.
“Dimmi, Zayn.” Lei si girò, con il suo solito sorriso contagioso e la sua solarità.
Se non fossi gay, mi sarei innamorato di quella ragazza.
“Posso venire anche oggi per provare le battute?”
Strinsi il giubbotto al mio petto per il freddo. Era una giornata con un  vento leggero, ma fastidioso. Uno di quelli pungenti che ti gelavano il viso facendolo diventare rosso.
“Vuoi vedere mio fratello, vero?”
Perspicace, la ragazza. Io annuii, non mi sentii imbarazzato e neanche fuori luogo, ero tranquillo. Non mi ero mai fatto problemi ad accettarmi, perché farlo? Amavo i ragazzi, dove stava il dilemma?
“No.” Esclamò lei allargando il sorriso. “Voi stasera uscite.”
Mise una mano sul suo petto, come se fosse un giuramento.
“Come? E chi te lo ha detto che lui vuole uscire con me?”
E se lui, nonostante il bacio, mi avesse poi rifiutato? Avevo sempre paura di non essere accettato dai ragazzi di cui mi innamoravo. Forse perché l’unica volta che mi ero seriamente interessato a una persona, quella mi aveva solo usato spezzandomi il cuore in miliardi di pezzi. E’ per questo motivo che preferivo fare del sano e buon sesso, piuttosto che innamorarmi. Però con Liam, con lui era tutto diverso.
“Uscirà, Zayn. Passa Liam alle otto a casa tua. Fatti trovare pronto.”
Io aprii la bocca per ribattere, ma Ruth era già sparita dalla mia visuale.
Quella ragazza era simpaticamente fuori di testa.
 
 
 
 
 
 
Mi diedi un’ultima occhiata allo specchio e sospirai, curioso di quello che sarebbe successo. Mi stirai ancora di più la maglietta e poi il mio sguardo cadde sui miei jeans e sulle mie converse. Mi infilai il giubbotto nero di pelle che tanto adoravo e mi guardai ancora una volta.
Chissà come si era vestito Liam.
“Zayn?” Sentii la voce di mia madre mentre apriva la porta della mia stanza.
“Sì, mà?”
Non mi girai però a guardarla. Fissavo il mio riflesso intento a cercare qualche difetto ai capelli. Dovevo essere perfetto quella sera.
“Esci con quel tuo amico stasera? Liam?”
Feci un respiro profondo e stavolta mi girai verso di lei.
“Non è un semplice amico, mamma. Te l’ho già detto.”
“No, hai solo le idee confuse, è normale e..”
“Mamma, non ho le idee confuse. Sono gay, accettalo.”
Gonfiai il petto e poi mi lasciai andare.
Detestavo quei discorsi.
Detestavo quando mia madre mi chiedeva con chi uscivo nella speranza che facessi il nome di una ragazza.
Detestavo che pur di evitare la fatica di accettarmi mi diceva che ero confuso.  
La vidi abbassare lo sguardo.
“Non è questo che desidero per te.”
“Che desideravi? Che io fossi un giocatore di football, magari anche il capitano, che avessi i voti peggiori di tutta la scuola, che mi mettessi con la ragazza più figa della scuola e che avessi tanti amici popolari, stronzi e drogati?”
“Modera il linguaggio! E sì, magari avrei preferito quello!” Sbraitò lei.
“No! Io non sarò mai in quel modo. Mi piace cantare e recitare, ho dei voti eccellenti e dovresti essere fiera per questo, e mi piacciono i ragazzi!”
A costo di fare il capitan ovvio della situazione glielo dovevo ripetere. La testa di mio padre spuntò dalla stanza. Perfetto, ora si ci metteva anche lui. Mi avrebbero rovinato la serata. Sentii le lacrime salire, ma feci di tutto per resistere.
“Amelia, perché non lasci andare Zayn dal suo ragazzo?”
Rimasi sbigottito al suono di quelle parole. Mio padre in quel momento non mi era sembrato neanche lui.
Mia madre si girò, sorpresa più di me. Nessuno disse più una parola finché il campanello suonò e io mi precipitai alla porta, con il batticuore. La faccia mi stava andando a fuoco, e non era proprio così che volevo farmi vedere da Liam. Quando aprii, il suo sorriso felice mi colpì dritto al cuore. Una forte, potentissima emozione.
“Ciao Zayn!” Era nervoso, lo capivo perché stava torturando le sue mani. Avevo capito che faceva così quando era nervoso, perché lo avevo osservato a lungo, in questi giorni.
“Ciao, Liam.” Sussurrai.
“Tutto a posto?”
Annuii passandomi una mano sul viso.
“Sì, andiamo.”
Mi chiusi la porta alle spalle e lo guardai attraverso le luci della strada. Gli davano un’aria così misteriosa, e sì, mi faceva impazzire.
“Allora, dove mi porti?”
Feci pimpante. Non avrei permesso a mia madre di rovinare quella che sembrava prospettarsi la serata più bella della mia vita.
“Al cinema.. ha fatto tutto Ruth, se devo essere sincero.”
Io risi, seguito da lui. Non avevo mai sentito la sua risata, ora che ci pensavo.
Ed era la più bella che avessi mai sentito.
“Tua sorella è fuori di testa.”
Lui ridacchiò piano. I suoi occhi nocciola si spostarono sulla mia mano, fissandola. Capii che non avrebbe mai avuto il coraggio di prendermela, così lo feci io.
Avevo già detto che lo trovavo adorabile?
“Sì, è fuori di testa.” Lo vidi fare un sorriso soddisfatto, alla mia stretta.
La sua mano era fredda, mentre la mia era bollente. Gliela strinsi ancora di più, quasi a volerla riscaldare. Entrammo dopo due minuti nel cinema più affollato che avessi mai visto.
“Non sapevo ci fosse così tanta gente.”
Si guardò attorno, girando la testa da una parte all’altra.
“E’ un problema per te? Se lo è andiamo via, voglio che tu sia a tuo agio in ogni cosa che facciamo.”
Gli parlavo con il cuore in mano. Non avrei sopportato l’idea che lui fosse a disagio. Se per lui farsi vedere con me gli creava problemi, allora saremmo stati in posti con poca gente.
“E’ solo che.. è la prima volta che esco con qualcuno, in quel senso.”
“Oh, va bene. Allora ci vuole un posto tranquillo.” Gli sussurrai all’orecchio.
Liam si girò, i suoi occhi incrociarono i miei per una frazione di secondo.
“Dove?” Mi sussurrò di rimando.
“Vieni.”
Lo trascinai, stringendo ancora di più la sua mano. Si stava riscaldando a poco a poco. Il posto non era molto distante da lì. Era la spiaggia.
Avevo sempre trovato romantico al primo appuntamento andare in quel posto. Era magico.
Si respirava aria pulita, si poteva sentire l’odore dell’acqua salata, la sabbia che si infilava nei vestiti e l’aria serale che rendeva tutto ancora più speciale.
“Wow.” Farfugliò lui quando ci sedemmo sulla sabbia.
Già, wow pensai guardandolo. Senza esitazioni, avvicinai il mio viso al suo. Lui non si scostò, anzi parve avvicinarsi ancora. Sentii il suo profumo fresco invadermi le narici. Posai una mano sul suo fianco attirandolo ancora di più a me. Quando le nostre labbra si trovarono, avvertii una stranissima sensazione di piacere percorrermi il corpo. Lui mi accarezzò la guancia destra, e poi i capelli.
Le nostre labbra continuavano a cercarsi e a trovarsi. Adoravo le sue labbra calde, non potevo chiedere di meglio?
“Liam?” Soffiai quando ci staccammo, dopo un bel po’.
“Zayn?” Fece lui sorridendomi.
“Cosa siamo? Una.. coppia?” Mi morsi il labbro.
“Tu vuoi che lo siamo?”
Annuii senza pensare. Sì che volevo fare coppia con lui, lo volevo più di ogni altra cosa.
“Allora lo siamo.”
Ci baciammo ancora, ancora e ancora. Le nostre lingue si incontrarono e cominciarono a giocare tra di loro. Eccitazione, felicità, amore. Era tutto quello che sentivo in quel momento. Liam era quello che mi serviva in quel momento. 

 
 



Styles wife's corner
Eccomi qui! Scrivo troppo ultimamente, lo so, lo so, ma non riesco a smettere, mi ispiro e ho bisogno di scrivere çwç 
Questa è la mia prima Ziam che mi hanno ispirato valwaiting e ireheydu incolpate loro per questa schifezza ( e leggete le loro storie che sono fuhvfoefionvvf chiaro?) ùù

Vi prego recensite perché l'ho scritta con il cuore, non con le mani (?) please ;D
Love ya :3

   
 
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