Don’t
let it go, Caroline;
Tic.
Toc.
Tic.
Toc.
Chiudi gli
occhi, Caroline, non farlo andare via.
Fai finta che
il tempo si sia fermato e che oggi sia un
giorno come un altro.
Buon
compleanno Caroline.
Dimentica i
sorrisi appena accennati delle persone a luci
spente – così come il tuo sorriso.
Non senti il
rumore dei tuoi tacchi in questa stanza
vuota?
Ci sei
soltanto tu, Caroline, tu e la tua candelina.
Non sospirare
Care, non ne hai il motivo [o forse ce
l’hai.]
Fingi di
essere la ragazza di solo dodici mesi fa, la ragazza
che gustandosi la torta con
diciassette
candeline aveva ancora tutta la vita davanti.
Adesso ce
l’hai, Caroline, la vita,
ce l’hai davvero tutta
davanti.
Ma non basta.
Non basta
come la telefonata di scuse da parte di Elena –
non sarebbe venuta alla tua
festa.
Non basta
come il biglietto scarabocchiato da tua madre –
sarebbe stata al lavoro, era il suo dovere.
Non basta
come il messaggio di Tyler alle 0.01– era
lontano, molto lontano.
Non basta
come quella misera candelina sulla tua tortina
da quattro soldi.
Eppure
Caroline stai sorridendo e due o tre lacrime si
incrociano all’altezza della tua bocca.
Non lo vedi
come è facile?
Ascolta Care,
asciuga le tue lacrime, non rovinarti le
guance rosee col nero del mascara.
Non recitare
perché, lo sai bene, non sai mentire – i tuoi
occhi ti tradiscono sempre.
Accendi la
candelina, Caroline.
Concentrati e
pensa bene al desiderio che vuoi esprimere.
Ci pensi ad
Elena e alla sua risata chiara e leggera dopo
le tue battute?
Ci pensi a
Bonnie e alle sue raccomandazioni ogni qual
volta ti cacci in qualche pasticcio?
Ci pensi alla
tua mamma e alle cialde a colazione la
domenica mattina?
Ma ci pensi
un po’ te, piccola Caroline?
Scoprirai che
la tua candela è molto più luminosa di
ciò
che pensi;
che un tuo
sorriso vale molto di più di mille regali;
che essere la
prima in tutto non è poi così importante;
che il tempo
potrà scorrere, ma le persone che ti vogliono
bene non ti lasceranno mai indietro.
Chiudi gli
occhi, Caroline, chiudili più forte.
Soffia piano
ed esprimi un desiderio. Adesso.
La luce se
n’è andata, ma il tuo sorriso è rimasto.
Non farlo
andare
via, Caroline.
_______________________________________________________♥
Ebbene per
chi segue Unspoken Crime sa che amo in tutto e
per tutto Caroline, e da tempo avevo voglia di scrivere qualcosa su di
lei
connesso alla sua paura – perché ce
l’ha, eccome – nei confronti del passare
del tempo. Ho trovato indispensabile dopo il compleanno di Elena
trattare anche
il compleanno di Caroline (SPOILER: molto probabilmente ci
sarà nei prossimi
episodi). Un compleanno non molto felice per la vampira bionda, come
sempre ci
saranno delle complicazioni, qualcosa andrà storto e Care ne
pagherà le
conseguenze. Come ho già detto prima, Caroline ha paura del
tempo e del suo
trascorrere e ora che è vampira questi suoi diciotto anni
sembrano non avere
più alcuno valore visto che la sua vita si è
congelata all’età di diciassette
anni. Caroline è un personaggio forte e che ha bisogno di un
attenta e accurata
descrizione e forse di incoraggiamento. Dovrà fare i conti
con la sua
adolescenza e stavolta l’affronterà con il sorriso
sulle labbra.
Ringrazio
veramente tutti coloro che hanno anche
semplicemente letto questa storia. Accetto commenti, rimproveri,
critiche quant’altro.
Grazie di
cuore.
Alla
prossima,
Sil