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Autore: Minner_    12/12/2011    2 recensioni
Esiste qualcosa di peggio di un Danimarca sempre allegro?
Norvegia dice di sì.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Danimarca, Norvegia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Ciò che fa ridere i danesi
Personaggi: Norvegia, Danimarca
Genere: demenziale
Avvertimenti: one-shot

Per chi avesse pensato di aver trovato una cosa intelligente e interessante, è il caso che torni indietro perchè mi dissocio dal senso dell'umorismo di Danimarca. XD


Ciò che fa ridere i danesi



Norvegia era tranquillamente seduto nella sua comoda poltrona davanti ad uno scoppiettante fuocherello. Un libro in mano, una tazza fumante alla sua destra e la mente concentrata nella lettura, lasciando il resto del mondo fuori dalla porta della sua abitazione invernale.
All’esterno vi era solo un paesaggio innevato, illuminato da una bellissima luna piena. Forse tra qualche settimana sarebbe riuscito a vedere l’aurora boreale che amava fin dai tempi più antichi.
Girò l’ennesima pagina del volume.
Il silenzio della notte, però, venne improvvisamente rotto da dei rumori ovattati provenienti da fuori.
Qualcuno si sta avvicinando, pensò Norvegia riconoscendo il suono tipico di chi sta camminando nella neve fresca.
Il rumore di quei passi pesanti si avvicinò sempre di più.
Il ragazzo appoggiò il libro accanto a sé. Le mani appoggiate ai braccioli della poltrona, il corpo leggermente proteso in avanti, pronto a scattare nel caso si trattasse di una minaccia.
I passi si fermarono a poca distanza da casa sua. Probabilmente lo sconosciuto si era arrestato davanti alla porta d’ingresso.
Adesso Norvegia riusciva a udire che la persona aveva il fiatone e respirava affannosamente per la fatica di aver camminato tanto.
Aveva le orecchie aperte, il norvegese, alla disperata ricerca di captare qualche altra cosa.

Niente. Adesso non si udiva più alcun suono. Ma sapeva che qualcosa stava per accadere, qualcosa di tremendamente brutto e traumatizzante che avrebbe rovinato la sua idilliaca serata nello chalet in montagna. Riusciva a percepirlo chiaramente.
E fu così, infatti.
D’un tratto la porta della casa si aprì di scatto mostrando il tanto –indesiderato- ospite, che altri non era che Danimarca.
«Norvegia!» lo salutò con entusiasmo, addentrandosi nella stanza senza che l’altro lo invitasse a entrare.
Dopo un momento di perplessità, impassibilmente ma con un pizzico di ostilità nella voce, chiese: «E tu che accidenti ci fai qui?»
L’altro lo guardo con un sorriso luminoso, come se non attendesse altro.
«Mi hanno appena raccontato una barzelletta sugli svedesi, fa morir dal ridere!»
«Non mi interessa.»
«Ma ti assicuro che è diverte. Sono certo che farà ridere persino te!»
«Ho detto di no.»
«Ma…»
«Non mi hai capito, forse?» questa volta si percepiva bene che Norvegia non sembrava in vena di compromessi. Lo guardava con quegli occhi vuoti ma dotati di una grande capacità di persuasione che rasentava la minaccia, una caratteristica che amava usare su chi gli risultava antipatico. Peccato che con Danimarca non funzionasse quasi mai.
Infatti, anche questa volta, non riuscì a farlo desistere.
Il ragazzo era lì. In piedi davanti alla soglia, la porta dimenticata aperta permettendo al vento di entrare e scompigliarli i capelli biondi in modo scenografico. Gli occhi azzurri erano diventati grandi e appena lucidi, la bocca era incurvata tristemente verso il basso e sembrava uno di quei bambini a cui i genitori gli hanno appena negato un giocattolo.
Poche persone sarebbero potute resistere ad una tale espressione, un misto tra un cucciolo abbandonato e un cherubino triste. Immagine straziante a cui non si poteva negare più nulla.
Norvegia la considerava, invece, solo una faccia da scemo.
Però sapeva che a questo punto Danimarca non se ne sarebbe più andato, forse sarebbe stato meglio assecondarlo – giusto quelle volta – e così, con fare rassegnato, gli concesse con un cenno della testa di iniziare a raccontare.
«Sul serio?» chiese entusiasta Danimarca.
«Sì, sul serio. Ma sbrigati che ho di meglio da fare»
«Allora... Ci sono questi due svedesi che arrivano a Copenhagen e…» ma all'improvviso Danimarca scoppiò a ridere fragorosamente. «No, aspetta. Ok, ricomincio: ci sono questi due svedesi che…» anche questa volta non riuscì a terminare la frase, troppo scosso dalle forti risa che non riusciva a trattenere. Stava addirittura piangendo.
«Si può sapere che hai da ridere?» chiese a questo punto Norvegia, ormai infastidito.
«È che fa troppo ridere, Nor. Troppo.» e infatti ricominciò a ridere, tenendosi una mano sullo stomaco e una su un mobile accanto a lui, troppo debole per reggersi in piedi.
Intanto Norvegia si chiedeva se mai esistesse un limite alla stupidità di Danimarca.
Evidentemente no. 



 
Angolo dell'Autrice (idiota)

Ma che è sta cosa? XD
In realtà sembra proprio vero: basta che inizi una barzelletta in cui ci sono gli svedesi, e i nostri cari amici della Danimarca se la fanno addosso dal ridere!
Perchè Norvegia? Semplice. Ci voleva una vittima sacrificabile in tutto ciò.
Spero vi sia piaciuta lo stesso anche se è stata scritta abbastanza velocemente.
Chissà che in un prossimo futuro non scriva altre divertenti barzellette sui nordici *riceve uova marce per intimarle di non farlo*

  
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