Bella si svegliò in una pozza di sudore. La luce della luna filtrava dalle pesanti tende di velluto, illuminando scampoli della sontuosa stanza da letto. L'eco del suo urlo ancora risuonava nell'aria ed una mano la stava scuotendo leggermente per la spalla.

“Bella.... hey... stai bene?”- il volto familiare di Edward occupava tutto il suo campo visivo. Una ruga era comparsa esattamente tra le sopracciglia del suo amato, esprimendone tutta la preoccupazione.

“...si... si...”- la ragazza cercò di scuotersi, alzandosi a sedere- “..solo un brutto sogno.”
“Andiamo in cucina..”- lui sorrise dolcemente- “Ti preparo una tisana.”
Bella sorrise con gratitudine a suo marito, felice delle sue premure.

Si alzarono lentamente, senza accendere la luce. Del resto vedevano perfettamente al buio. Ancora si stava abituando alla sua nuova vita. La vita di un vampiro. Il mondo aveva preso un colore diverso, letteralmente. Migliaia di dettagli che prima il suo cervello schermava o dimenticava adesso rimanevano perfettamente impressi nella memoria. Era una vita nuova, un po' spaventosa. Ma non era sola. Aveva Edward con lei. E Nessie, la sua piccolina.

“Insomma, si può sapere cos'hai sognato di così spaventoso?”
La voce del ragazzo la estrasse bruscamente dai suoi pensieri, come se qualcuno l'avesse appena tirata fuori da un pozzo nero e senza fondo. Di quelli spersi per le campagne e umidi sul fondo, che puzzano di muffa e di putrefazione.

“Mi vergogno”- rispose lei semplicemente, inalando il vapore dolce della tisana.

“Cosa avrai sognato....”- disse lui, facendo finta di parlare a se stesso- “... avrai sognato... ah! Hai sognato di nuovo di fare il the con gli assorbenti!”

“Ma no, scemo..”- Bella sorrise, sopprimendo un risolino ed un pallido rossore di imbarazzo. Quel particolare incubo degli assorbenti era ormai materia di battute da mesi- “...te lo dico... però te non ridere, ok?”

Edward la guardò come per dire 'ormai da ridere ce n'è per secoli' ed annuì, sorseggiando la propria tisana.

“Allora...”- raddrizzò le spalle, imponendosi di non arrossire- “... ho sognato che eri un mio compagno di scuola... e poi che tu e i tuoi mangiavate animali... poi vi divertivate a giocare a baseball nel bosco...”

“Bhe a me piace il baseball. Anche gli animali non sono male...”- rispose lui sorridendo- “Scuole serali?”

“Ma no, ma no... mangiavate SOLO animali.. perchè tipo... ecco non volevate uccidere le persone, bo... mi ricordo male...”- strizzò un po' gli occhi, per sforzarsi di ricordare- “E poi... la cosa del baseball era ridicola.. tipo giocavate a centinaia di metri l'uno dall'altro...”- “Scuole serali?”

Edward ridacchiò- “Bhe di giorno no di sicuro...”

“No, no era la scuola normale. Insomma di giorno.”- questa volta arrossì sul serio- “E poi... alla luce del sole... i vampiri brillavano. Poi ho sognato che facevamo sesso e che spaccavamo il letto.”

Questa volta Edward era basito- “Allora, nel sogno ero uno studente brufoloso che brilla se esposto al sole, che non uccide...”- la sua espressione cambiò, in una preoccupata- “...io ti avevo detto di provare, prima di...”

Lei non lo fece finire- “No, no a me va bene così. E' solo che ho una brutta sensazione, come se... come se avessi visitato un altro mondo...”- si strinse nelle spalle, scossa da un singolo tremito- “..come se in un altro universo, proprio in questo momento... quelle cose stanno accadendo...”

Edward si sedette accanto a lei, stringendola- “E' tutta immaginazione.. sei solo ancora scossa dalla trasformazione. Ti passerà presto, vedrai..”

Bella stava per ribattere che era sicura che non fosse un semplice sogno, quando sentì piangere dall'altra stanza. Si scusò con lo sguardo e sparì per un paio di minuti, nei quali lui ripensò a come si erano conosciuti... lei doveva essere una sua preda, ma aveva qualcosa di diverso... e poi a come la loro vita insieme adesso era meravigliosa. Cacciare insieme, sentire il brivido delle vittime che implorano... ascoltare il loro ultimo battito cardiaco...Farlo insieme era come avere un'orgasmo, di quelli che ti portano sull'orlo dello svenimento.

“Si sentiva sola poverina”- Bella si rimise a sedere, tenendo un fagottino tra le braccia. - “E' ancora così piccola...”
“Diventerà una cacciatrice abile come te.”- commentò lui, aprendosi in un ampio sorriso, scoprendo quei canini che adesso apparivano bellissimi – ma che erano orrendi simboli di morte per il resto del mondo.
La ragazza sorrise e si appoggiò a lui, decisa a non pensare più a quello strano sogno, accarezzando Nessie per farla rilassare.

Il rumore della pioggia e le fusa di Nessie coccolavano i loro sensi, rendendoli pieni di tutto e niente. Sarebbe stata un'ottima notte per cacciare.