Non lo sopporto.
Mai nella mia vita lo avrei creduto possibile, ma mi manca il vecchio Jane.
Mi manca il Jane che riusciva a farmi arrabbiare con una sola parola, odio questo Jane che mi ignora.
Mi manca il Jane che cercava sempre di proteggermi, odio questo Jane che vuole solo essere protetto.
Mi manca il Jane di cui sono innamorata, odio quest'uomo che non conosco, che sa di essere superiore e lo sfrutta a suo vantaggio, che ama ingannare le persone e non si fa scrupoli ad usare anche me.
Lui non è Jane, è qualcosa di innaturale. Così diverso dall'uomo che è diventato.
Una lacrima scende lungo il mio viso e io non mi preoccupo ad asciugarla.
Sento i passi di lui, tronfi, riecheggiare nei corridoi, non mi importa se mi vedrà in questo stato tanto i medici hanno detto che non ricorderà nulla dell'accaduto.
E che veda allora, veda quanto il mio cuore è ferito dal suo comportamento.
Come può trattarmi così?
Come può non sentire dentro di se nemmeno un accenno di senso di colpa ad usarmi come una marionetta.
La porta si apre. Sento che vuole dirmi qualcosa ma appena mi vede piangere silenziosamente si azzittisce.
Sei contento Jane?
Alzo lo sguardo per guardarlo negli occhi, per fargli vedere che non mi vergogno di queste lacrime che sto versando per la sua insensibilità.
Tutto avrei pensato meno che Jane usasse contro di me il mio passato...
Passano pochi secondi di silenzio e qualcosa nei suoi occhi cambia. E' solo un istante ma sono sicura di non essermi sbagliata.
Jane si porta una mano alla testa e crolla per terra.
E' quasi divertente vedere che, per quanto odi questo Jane non possa far a meno di alzarmi e correre da lui.
"Jane..." sono preoccupata, lo ammetto.
"Su Jane, svegliati." inizio a scuoterlo senza evidenti risultati. "Non farmi prendere un altro spavento come quello di tre giorni fa!" esclamo già con il cellulare fuori dalla tasca.
Un piccolo lamento e la mia attenzione è di nuovo rivolta all'uomo steso al mio fianco. Mi sporgo e osservo il suo viso.
Una smorfia di dolore e poi i suoi occhi si aprono.
Sorrido felice.
"Ehi Teresa... dove... dove sono?" sussurra confuso. "L'ultima cosa che ricordo e che mi stavano affogando poi nulla." sta soffrendo, lo vedo chiaramente scritto sulla sua faccia. "Ogni volta che apro gli occhi ci sei sempre tu. Devo morire o perdere la vista più spesso." aggiunge strappandomi un sorriso. Quanto mi è mancato il mio Jane. Quanto mi sono mancati i suoi stupidi scherzi.
"Non provarci mai più Jane. Altrimenti giuro che ti verrò a cercare all'inferno e ti riporterò indietro solo per avere il piacere di strozzarti."
"Hai sempre delle dolci parole per me cara..." lo aiuto a rialzarsi e lentamente lo faccio sedere sul suo amato divano.
"Non ricordi nulla?" chiedo preoccupata. Non voglio si senta in colpa per quello che l'altro Jane ha fatto.
"Niente, solo qualche flash."
Rimaniamo in silenzio per alcuni minuti, lui chiude gli occhi e io mi alzo per lasciarlo riposare.
"Lisbon..." mi afferra il braccio e mi ferma. "Sono felice di essere tornato." sussurra guardandomi negli occhi mentre con l'indice mi accarezza dolcemente la pelle dell'avambraccio.
"Lo sono anch'io Jane.. Non sai quanto..."


N.d.A: Questa nasceva con l'intenzione di essere una drubble sugli spoiler della puntata 4x10 ma come al solito le mie storie si allungano da sole..
Per quanto trovi intrigante questo ritorno al passato di Jane io credo che ciò non avverrà senza conseguenze su Lisbon. Infondo sappiamo tutte che il vecchio Jane era capace di fare di tutto per ottenere ciò che voleva, quindi perchè non ferire la fiducia di Lisbon? Mi sembra una cosa sensata.. 
Ho voluto immaginare un Jane terribile ma che infondo è ancora se stesso e quando vede Lisbon piangere per colpa sua qualcosa dentro di lui scatta e perchè no, torna a ricordare.... Una ragazza può sempre sognare dopotutto no? XD