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Autore: Lizzyluna    13/12/2011    3 recensioni
Raccolta di frammenti sulle coppie del fandom di Harry Potter, dalle classiche fino alle più assurde, impossibili e vomitevoli. Ispirata dalla Master Ship List di FictionAlley Park.
57) Leather and Libraries - Draco/Hermione
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Millegusti + 1 - Coppie per tutte le stagioni'
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Mint and Chocolate - Angelina/Montague

«Angelina, mia cara… cosa devo fare per convincerti a cedermi il tuo cuore?»
«Schiantarmi e strapparmelo dal petto, Montague» rispose il capitano di Grifondoro, con un sorriso che ricordò ad Alicia Spinnett le maschere dei Mangiamorte. Un gruppetto di Corvonero ridacchiò a quella risposta, ma il Serpeverde non parve accorgersi della freddezza dell’amata e tornò all’attacco: «Su, Angelina, cosa ti costa dirmi di sì? Sono Purosangue, gioco a Quidditch, la mia famiglia è ricca… non mi manca niente per renderti felice».
Alicia avrebbe potuto riempire il retro di un tema di Pozioni con l’elenco di tutte le qualità che mancavano a Montague per rendere felice una ragazza, ed era evidente che l’amica la pensava allo stesso modo: squadrò il giovanotto con le braccia conserte, come quando parlava ai compagni prima di una partita, e disse in tono falsamente dolce: «Faresti qualcosa per me, caro? Qualsiasi cosa?»
Un’ombra di preoccupazione oscurò il viso del Serpeverde, che tuttavia rispose con un mugugno di assenso; soddisfatta, Angelina si protese verso di lui fino a sfiorargli il naso con il proprio. «Sparisci, Montague. È tutto quello che ti chiedo», e detto questo gli voltò le spalle e se ne andò.

Meno di un mese dopo, la preside Umbridge e il direttore di Serpeverde dovettero spiegare a due genitori, attoniti prima e furibondi poi, che il loro figlio era svanito nel nulla nel corso di una normale attività di pattugliamento all’interno della scuola e che si stava impiegando ogni mezzo utile per rintracciarlo. Il colloquio durò una ventina di minuti e si concluse da parte del signor Montague con un lapidario «Con Silente non sarebbe mai successo», affermazione che fu udita senza problemi da tutti gli studenti che si trovavano in Sala Grande per la cena.
Fu però la torre di Grifondoro ad ospitare la reazione più memorabile all’insolito incidente: appresa la notizia, Angelina roteò gli occhi e sbuffò sonoramente, esclamando: «Oh, no, che seccatura! Adesso mi toccherà uscire con lui!»


Vicarious Living - Scorpius/Lily Luna

Con un rantolo che aveva ben poco di umano, Harry Potter lasciò cadere la lettera che stava fissando da dieci minuti, centrando in pieno una ciotola di latte e cereali. «Lily… Lily…» balbettò stravolto.
Ginny, preoccupata, abbandonò le arance che stava spremendo e accorse al fianco del marito, chiedendogli ansiosamente se fosse successo qualcosa di grave alla loro bambina; non ottenendo risposta, si sporse attraverso il tavolo e ripescò il foglio di pergamena prima che si inzuppasse, scorrendo velocemente le parole che conteneva. Aggrottò la fronte nel leggere le prime righe, poi strinse gli occhi e infine scosse la testa, dopo un’occhiata fugace a qualcosa appeso al muro della stanza accanto. «È tutto a posto, caro» disse in tono conciliante.
«A posto?» ripeté Harry con voce tremante. «Ginny, ma non hai...»
«Poootteeer!»
Entrambi i coniugi si voltarono verso il salotto, stupiti per quell’intrusione nella loro pace domestica: annunciato da un lampo di fuoco verde, Draco Malfoy era appena uscito dal camino. Non accennò nemmeno a scusarsi per essere piombato lì senza avvertire del proprio arrivo: si scosse rabbiosamente la cenere dalla veste e attraversò difilato la stanza per gettarsi alla gola del padrone di casa. «Potter, hai passato il limite! Non permetterò all’abominio che hai allevato di insudiciare la casa dei miei padri!» dichiarò, livido di rabbia.
«Abominio a chi?» gridò Harry furioso. «Il tuo candido figliolo ha sedotto la mia bimba innocente e tu vieni in casa mia ad insultarmi?»
«Innocente? Non farmi ridere, Potter! Avrà preso da te, ci scommetto… abituata a ingraziarsi i superiori e a passarla sempre liscia! Chissà quanti poveri disgraziati avrà illuso prima di incastrare…», ma non finì la frase: Harry afferrò un fico dalla fruttiera sul tavolo da pranzo e lo spiaccicò in faccia allo sgradito ospite, che per tutta risposta gli strattonò un orecchio come se volesse staccarglielo. Ciò diede origine a una zuffa che portò entrambi a rotolarsi sul tappeto tra calci, pugni e gomitate, conditi da insulti assortiti sulla moralità dei rispettivi figli, genitori e coniugi.
Ginny assistette al penoso spettacolo, ringraziando il cielo perché tutti i bambini erano a Hogwarts e quindi ben lontani da quel cattivo esempio; alla fine, con uno sbuffo esasperato, agitò la bacchetta e la puntò in direzione di un blocco di fogli che pendeva da un chiodo sopra il camino. L’oggetto si staccò, sorvolò la stanza e percosse sulla testa prima Draco e poi Harry, atterrando in seguito sul tavolino accanto alla poltrona; i due litiganti lo fissarono con ostilità che a poco a poco si stemperò in comprensione e quindi in imbarazzo, finché Harry tese la mano al nemico borbottando vaghe scuse e Draco la strinse mugugnando a sua volta.
Alle spalle di Ginny, una tossetta discreta preceduta da un secondo bagliore color smeraldo annunciò l’arrivo di Astoria Malfoy, perfettamente vestita e pettinata nonostante l’ora mattutina. «Vogliate scusare mio marito, signori Potter» esordì, scoccando a Draco uno sguardo che prometteva A casa faremo i conti. «Appena ha ricevuto quella lettera è partito in quarta e non sono proprio riuscita a fermarlo».
«Oh, scommetto che a Harry è piaciuto fare un piccolo tuffo nel passato» ironizzò la padrona di casa, accennando al dignitoso Auror che tentava senza successo di rassettarsi i vestiti. «Vuoi un caffè, Astoria? Lo stavo giusto preparando».
La signora Malfoy accettò volentieri l’invito, così Ginny la scortò in cucina, con un’ultima occhiata al pacco di fogli che sbandierava con impertinenza un grosso 1 color ciliegia sulla prima pagina: i due uomini lo stavano ancora guardando, incerti se se fosse più opportuno scoppiare a ridere o invitare le rispettive consorti a prenderli a calci nel sedere.
Li capiva, poveretti: loro non erano cresciuti con Fred e George.
Di conseguenza, non avevano imparato a guardare il calendario prima di farsi venire un attacco di cuore.


Sentite il campanellino in sottofondo? È Santa Lucia, che è passata anche da qui per lasciarvi un paio di storie nuove. Avevo intenzione di rifilarvi una flash angosciante con Piton come protagonista, ma ho deciso di finirne un paio che avevo in sospeso e pubblicare quelle.
La prima ha radici solidamente canoniche nel quinto libro: nel cap. 28 Graham Montague, capitano di Serpeverde, viene spinto da Fred e George nell'Armadio Svanitore e riesce a uscirne solo Materializzandosi in un water al quarto piano. Da questo episodio scaturiscono i tragici eventi del sesto libro e questa storia basata sull'ennesima rispostaccia data a un Serpeverde, in versione corteggiatore molesto e quindi particolarmente difficile da sopportare («Credete a chi ne ha fatto esperimento», direbbe il buon Ariosto).
La seconda appartiene alla categoria del «Cosa succederebbe se...» (a grande richiesta, il furetto si presenta finalmente accoppiato): qui abbiamo un piccolo assaggio di come reagirebbero i due irriducibili avversari alla notizia (falsa) di un nipotino in arrivo. La mia versione di Scorpius vanta un certo senso dell'umorismo, che l'ha fatto collaborare con entusiasmo alla tradizionale burla del primo aprile organizzata dai piccoli Potter; peccato che Draco abbia mancato di leggere il bigliettino allegato in cui le piccole pesti spiegavano ogni cosa. Astoria è arrivata dopo perché si è presa un paio di minuti per riprendersi dalle risate una volta compresa la situazione.
La prossima che leggerete sarà forse la Ted/Andromeda che sto scrivendo per il concorso "Disneyland" e che sta venendo discretamente comica; nell'attesa, potete dare un'occhiata alla valanga di storie da contest che ho pubblicato di recente.

   
 
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