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Autore: Ulissae    13/12/2011    4 recensioni
Questa fan fiction partecipa al "Christmas Countdown 2011!" indetto dal « Collection of starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 ».
Era il primo Natale che Corin passava a Volterra e, nonostante lui avesse vissuto in una famiglia che il Natale lo sentiva sin dentro il midollo, non aveva mai visto qualcosa di più... natalizio.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Corin, Felix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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De Saturnaliis



Era il primo Natale che Corin passava a Volterra e, nonostante lui avesse vissuto in una famiglia che il Natale lo sentiva sin dentro il midollo, non aveva mai visto qualcosa di più... natalizio.
Uscì dalla sua stanza guardandosi intorno sconvolto; con il naso per aria iniziò a passeggiare per i corridoi, addobbati con così tanti rami di abete da sembrare una vera e propria foresta.
Sorpreso vide le due signore, Athenodora e Sulpicia, camminare rapide, con le braccia colme di fiori colorati e profumati.
«Ho chiesto a Heidi di sistemare la Sala Maggiore, ma poi mi sono resa conto che certe cose vanno fatte da sola»
Non ascoltò altro e le vide sparire dietro a un angolo, tutte prese dalla loro conversazione.
Si domandò a cosa fosse dovuta tutta quell'attenzione alla festività: certo, aveva notato come a Pasqua Aro si fosse sbizzarrito, andando a fare un vero e proprio pellegrinaggio nelle Chiese di Roma – e lui l'aveva dovuto seguire, perché “Caro ragazzo, come puoi solo pensare di non visitare Roma?” -  e Felix gli aveva detto che a Carnevale si organizzava ogni anno una festa in maschera da far invidia alla Serenissima.
Ma mai e poi mai avrebbe pensato che quelle mura potessero cambiare così tanto solo per una festività, per lo più... religiosa! Loro, che erano la blasfemia incarnata.
Vide la sagoma enorme di Felix avvicinarsi, mentre stringeva per le spalle quella più piccola e fine di Demetri. Il primo stava ridendo allegro, mentre il secondo manteneva la sua espressione neutra e annoiata di sempre.
Quando il gigante si accorse della presenza di Corin sorrise, allargò le braccia ed esclamò: «Evoè! Evoè!»
Il giovane vampiro spalancò gli occhi, guardandosi intorno: cosa diamine aveva detto? E ce l'aveva con lui?
«Ha semplicemente emesso un gutturale verso per esternare la sua felicità, Corin, stai tranquillo» spiegò pacato l'altro.
«Felicità?»
«Logico, piccoletto!» ridacchiò Felix «stanno per arrivare i Saturnalia!»
Corin lo fissò con la stessa espressione sconvolta e confusa di poco prima.
«Saturnalia?»
Felix fece per parlare, sporgendosi verso di lui.
«Nell'era precristiana, quando il Solstizio di Inverno si avvicinava e le piante morivano...» lo anticipò Demetri.
«Ecco lo speciale di Natale di Demetri, bambini! Mettetevi tutti comodi!» commentò sarcasticamente Felix, canticchiando l'Aria sulla Quarta Corda di Bach.
L'altro lo incenerì con lo sguardo e fece finta di niente.
«I pagani portavano rami di sempre verde nelle case come atto di magia bene augurante, inteso a proteggere le essenze vitali delle piante fino a primavera. Questa usanza fu successivamente adottata dai nord europei e infine è diventata il così detto albero di Natale» concluse con un sorriso soddisfatto.
Corin rimase stupefatto dalla spiegazione – o più che altro dal tono con cui era stata fatta – e li guardò ancora piuttosto sbigottito.
«Wow, quindi... non si festeggia il Natale, qui... si festeggiano...»
«I Saturnalia, piccoletto! Oh, quando ero io mi imbottivo di noci, quanto mi piacevano le noci. Sai, se fossi umano mi piacerebbe assaggiare della pasta alle noci, deve essere buona» Felix aveva iniziato a parlare a macchinetta, una cosa che infastidiva tantissimo Demetri, che si era già mosso per andarsene, ma che invece a Corin non faceva altro che piacere.
«Però mi piacerebbe assaggiare tantissimo anche una pizza, oh, sì, sarebbe meravigliosa una pizza» il giovane vampiro venne preso dall'altro e praticamente trascinato nei corridoi, in direzione di uno dei tanti salottini presenti nel Palazzo dei Priori.
«Ma... ad Aro piacciono i Saturnalia, quindi?»
«Piacere? Li adora! Cioè... piacciono anche a me. Soprattutto perché ci si riempie di regali, sai? Dieci per uno, forte, eh? A proposito, ho un bel po' di strenne per te, ti piaceranno! E poi si sta una settimana in cui si fanno un sacco di banchetti – sangue, piccoletto, mica pasta o pizza, anche se sarebbe forte provare! Staremmo tutti a vomitare - » scoppiò a ridere e continuò «e poi... sai cosa è la cosa migliore?» gli fece l'occhiolino, ammiccante «è che tutti possono fare sesso con tutti. Forte, eh? Niente freni, niente di niente. Ci sta giusto Renata e quell'altro, Santiago, che da un paio di anni hanno smesso. Mummie. Ma devi vedere Sulpicia» bisbigliò, divertito, chinandosi per arrivare all'orecchio di Corin «si scatena come una baccante!»
Si rialzò, soddisfatto, e aprì la porta. Si paralizzò.
Corin si guardò intorno, non capendo bene cosa fosse successo e tutto ciò che poté notare era un albero addobbato con delle magnifiche palline di Natale, tutti riprendenti i colori chiari del bianco e del celeste. Gli ricordarono quelli che aveva visto in camera di Demetri, con quello stemma con un aquila sopra.
Felix strinse le labbra, gli occhi e poi lanciò un urlo furioso: «DEMETRI!»
Corin non sapeva ancora che ogni Natale tra Felix e Demetri si apriva una faida per le colorazioni addobbi; una cosa gli era chiara, però, che Felix amava il Natale soprattutto perché ovunque c'erano i colori della sua magica Roma.



Angolo autrice:
pensavo proprio di non farcela a finire in tempo la storia, Leopardi mi ha letteralmente catturato ;___________; spero che il compito di domani vada bene!
Sorvolando su questa inezia ù_ù passiamo alle cose serie. Non so se tutti troveranno IC il fatto che a Volterra si organizzano orge festive *coff coff* è semplicemente un rispettare le tradizioni, no? XD Non mi sembra niente di così strano *coff coff*
Felix, quindi, ama il Natale - e direi che è quasi ovvio, no? XD
La spiegazione dei Saturnalia sono presi da questo video Il Natale secondo Sheldon, così come la competizione per come addobbare l'albero. Tra un romanista come Felix e un laziale come Demetri è impossibile che non ci siano dei conflitti :D
Unica nota: le strenne sono i regali che gli antichi romani si facevano tra di loro, uno ogni giorno, per dieci giorni. ♥ A Volterra si fanno tanti regali!
Io vi lascio ♥ spero vi piaccia tanto tanto ♥


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