SENZA FUTURO
James Potter stava camminando per il corridoio che portava alla sua Sala Comune, con un grande
sorriso che aveva preso l'abitudine di mantenere constantemente.
Da un po' di tempo era stranamente felice e, se posso, anche meno arrogante e cattivo con le
matricole o con gli studenti in generale.
Sembrava essere enormemente contento, e pareva camminare anche a cinque centimetri da terra.
Poichè un ragazzo molto popolare ad Hogwarts, il suo strano comportamento venne notato da
molti studenti, per la gioia di alcuni (Severus Piton e Serpeverde in particolare) ma anche per
la disperazione di altri (ad esempio molte molte ragazze). In effetti, in quello strambo periodo,
James non sembrava avere, a differenza di prima, interesse per le ragazze in genere, le quali
sembravano non essere più le benvenute nel suo dormitorio.
Dunque erano molte le voci che circolavano su ciò. La maggior parte di esse dicevano che
finalmente James Potter avesse trovato, per quanto improbabile, la sua ambita metà, ma che doveva
tenere nascosta la cosa per una serie di motivi personali.
Basti pensare che la faccenda era così segreta che Potter non confidava neanche ai suoi tre amici, i
fidati Malandrini, cosa gli fosse accaduto di così straordinario.
Disse loro solamente che si trattava di una ragazza per lui molto speciale, ma che della quale
non poteva svelarne l'identità.
E quando Sirius gli chiese se fosse nelle sue conoscenze, egli rispose "Oh, Felpato... Credimi,
la conosci più di quanto immagini!", creando così ancora più dubbi, e ampliando l'alone di mistero
che avvolgeva tutta la faccenda.
Tale confidenza, però, a causa del non saper tenere a freno la lingua di Sirius Black, giunse
anche alle orecchie di Lily Evans, la quale prese tale notizia con molta stizza.
Infatti la ragazza, ormai da un po' di tempo, aveva abbassato le difese con James Potter...
Si diceva si fosse addirittura innamorata di lui... Peccato fosse arrivata troppo tardi!
Difatti, quando la ragazza (una volta accumulato il coraggio di Grifondoro che distingueva
gli studenti appartenenti a quella Casa) andò da Potter e si dichiarò, lui la guardò seriamente
amareggiato, dicendole solo poche parole prima di dileguarsi: "Mi spiace Lily... Lo sai, io ti
amavo moltissimo.. Ma sei arrivata troppo tardi.. Sono spiacente, ma non posso proprio intraprendere
una relazione con te..."
La giovane rimase seriamente delusa e intristita, poichè era certa che il ragazzo le avrebbe
dato una risposta positiva. Mentre si sbagliava...
Ma Lily non si diede per vinta... Anzi, quando seppe che il motivo per cui James l'aveva rifiutata
era che vi era un'altra ragazza nel suo cuore, si diede ancora più da fare, e indagò a fondo su
quella relazione, cercando chi fosse quella "maledetta sgualdrina" (come la definiva lei) che le
aveva rubato il ragazzo del suo cuore. Ottenendo però risultati scadenti. Nessuno sembrava sapere
chi fosse la ragazza segreta del "grande James Potter".
Si sapeva solo che non era la ragazza che per molto tempo aveva occupato il cuore del giovane,
ossia Lily Evans...
La situazione incuriosì parecchio anche i Serpeverde.
Questi addirittura si lanciarono a fare scommesse, e occupavano molto tempo in Sala Comune a
parlare di James e della sua nuova segreta fiamma.
L'unica che non si preoccupava o interessava della faccenda era Narcissa Black, che si liquidava
sempre dal discuterne con delle scuse, che variavano di giorno in giorno...
Comunque, dicevo, il giovane Grifone stava camminando quando per sbaglio incrociò alcuni
Serpeverde di sua conoscenza... Bellatrix Black, Lucius Malfoy, Severus Piton, Rodolphus Lestrange,
Rabastan Lestrange, Regulus Black e... Narcissa Black.
-Oh! James Potter, qual buon vento!- disse sarcasticamente Lucius Malfoy, accennando un breve
inchino con la testa.
James scosse la testa e alzò gli occhi al soffitto, sempre sorridente.
-Oh, ti prego Potter, levati quel sorriso dal volto!! Mi si cariano tutti i denti solo guardandoti!!-
lo apostrofò Bellatrix, coprendosi gli occhi e appoggiando repentinamente la testa sulla spalla
del fidanzato, Rodolphus.
James sospirò.
-Bene Potter... So che forse non vorrai rispondermi, ma mi chiedevo.. anzi, noi tutti ci chiedevamo..
chi sia la ragazza che ti ha fatto... cambiare... così! Perchè abbiamo la certezza che sia un
componente del gentil sesso!- disse Rodolphus, accarezzando i capelli color ebano della futura
moglie.
Tutti gli sguardi si spostarono da Lestrange al giovane Potter, il quale alzò gli occhi al
soffitto, mormorando un "Dannato Sirius e la sua boccaccia..."
James sorrise, guardando ad uno ad uno tutti l'allegra combriccola di Serpi.
-Ah... Bellatrix, Lucius, Severus (Piton tirò un sospiro di sollievo al sentire il suo nome e non
quello strano nomignolo affibiatogli dai Malandrini), Rodolphus, Rabastan, Regulus e... Narcissa...
Voi venite da me, senza insulti o cose simili... E mi chiedete chi è la ragazza che ora ha posto
nel mio cuore?- chiese il bruno, seriamente incredulo.
-Esattamente- lo incalzò il giovane Regulus.
-Bè...- James sospirò- Vi posso solo dire che è una persona speciale... (Il suo sguardò si
indugiò sulla bella Narcissa) Molto speciale- disse, ritornando a guardare tutti gli altri.
-Il nome, Potter! Voglio quel maledetto nome!- disse Lucius, agitandosi un poco.
-Lucius....- mormorò Narcissa, passandogli una mano sul braccio, nel vago tentativo di calmarlo.
-Hai ragione tesoro.. Scusami..- disse Lucius, baciando brevemente la bionda.
James rimase spiazzato da quella scena, e gli occhi gli scintillarono.
-Oh, ma guarda un po'... la piccola Narcissa si è decisa a parlare! Povera piccola Cissy!-
Narcissa guardò James basita -Con un piccolo gesto è riuscita a far tacere l'impavido Lucius
Malfoy! Ma che brava! Ma allora tra di voi c'è una storia seria... Dunque lei non è la tua
puttanella personale, come si dice in giro, Malfoy! Uh uh! Però onestamente pensavo ne avresti
scelta una più grande e decisamente meno infantile e lecchina di Narcissa Black!- disse
James, senza contegno, sprezzante come solo poche volte nella sua vita era stato.
-Tu! Ma come osi parlare così della mia fidanzata??!- disse Malfoy, arrabbiato.
Tutti erano rimasti colpiti, ognuno a proprio modo, da ciò che il Grifone aveva appena detto.
Bellatrix era oltraggiata, e fremeva di stizza e di rabbia.
Rodolphus era rimasto sbalordito, e aveva coperto con le mani le orecchie del fratellino minore,
Rabastan, per evitare che ascoltasse quella serie di volgarità, accompagnato da Bellatrix che
copriva quelle del cuginetto Regulus.
Severus era seriamente scandalizzato, e stupito del fatto che Lucius non avesse ancora spaccato
la faccia a Potter.
Lucius era (come si dovrebbe essere capito) fremente di rabbia.
Mentre Regulus e Rabastan erano rimasti scandalizzati da quel poco che avevano sentito, e cercavano
di divincolarsi dal gesto protettivo di bellatrix e Rodolphus.
E Narcissa?
Bè, Narcissa era quella che era rimasta più colpita di tutti, com'è giusto che fosse.
Tremava dalla rabbia e dalla delusione.
Perchè?
Perchè l'aveva insultata ed umiliata a quel modo??
Sentiva gli occhi bruciarle, a causa delle puntigliose lacrime che cercavano prepotentemente
di uscirvi.
Non riuscendo più a sopportare quella situazione e le offese ricevute, scappò via.
Passò di proposito affianco a Potter, fulminandolo con lo sguardo, per poi fuggire via, ignorando
i richiami di Lucius.
-Lasciala andare. Deve crescere, Lucius... Deve abituarsi a questo genere di trattamenti da parte
di persone del genere- disse Bellatrix, lanciando un'occhiata di digusto a James.
Ma il ragazzo non stava badando più agli altri Serpeverde, e non si rese quasi neanche conto
della loro uscita di scena.
Si sentiva uno schifo.
I suoi pensieri erano solamente indirizzati a quei meravigliosi occhi azzurri, resi verde acqua
dall'effetto che davano loro le lacrime, che l'avevano fulminato per pochi secondi, che al
Grifone parvero interminabili. Quegli occhi che di solito sprizzavano di innocente gioia,
ma che in quel momento erano tristi e lividi di rabbia.
*****
James chiuse lentamente la porta di un'aula buia, poco utilizzata, dopo esservi entrato.
-Sapevo che saresti venuta qui...- disse, avvicinandosi alla persona che era seduta affianco
al davanzale della finestra.
-Perchè? Perchè deve accadere sempre questo? Perchè dobbiamo sempre comportarci così, indossare
una maschera? Perchè James, perchè?!-
La ragazza al fianco della finestra indirizzò gli occhi lucidi a quelli del giovane appena entrato.
Calde lacrime iniziarono a uscire da quei magnifici occhi.
James, amareggiato, abbracciò con foga la ragazza, accarezzandole i capelli e baciandole delicatamente
dappertutto.
-Shhh... Lo so, tesoro, lo so... Scusami per prima...- disse il giovane.
Narcissa Black lo guardò con una punta di amarezza in viso e nella voce.
-Tu pensi realmente ciò che hai detto prima?-
James guardò la bionda incredulo.
Si perse in quei bellissimi occhi, e in quei dolci e perfetti lineamenti ora leggermente contratti
dalla tristezza.
-Tesoro, ma sei impazzita? No, no.. Certo che no... Lo sai, devo dire certe cose perchè non
dobbiamo farci scoprire... E' una specie di copertura...- disse, appoggiando delicatamente il
mento sulla testa della giovane, continuando ad accarezzarle i cpaelli color dell'oro.
Narcissa dal canto suo continuava a piangere, silenziosamente, come se non volesse neanche farsi
scoprire da James, accarezzando lentamente un braccio dell'amante.
-Ma quando mi hai detto quelle brutte parole, sembravi seriamente arrabbiato...-
-Solo che... AH!- disse james, allontanandosi bruscamente da Narcissa, come se improvvisamente
avesse ricordato qualcosa.
-Sai benissimo che io ODIO quando fai la puttanella con Malfoy!- disse, in preda ad un improvvisa
ira.
-Allora è questo che pensi di me! Pensi che io sia una puttana!!- urlò Narcissa, alzandosi in piedi
molto arrabbiata.
James abbassò il capo, non riuscendo a sostenere quello sguardo innocente della ragazza.
-No... Scusami.. Non volevo dire questo... E' solo che lo sai che mi irrita moltissimo quando
ti avvicini così tanto a Malfoy... Insomma... Quando lo accarezzi, lo baci... Quando gli parli!-
disse James, guardando dispiaciuto Narcissa.
Lei sorrise per un attimo, in maniera leggermente maliziosa.
-Dica un po', Signor Potter... Non sarà mica geloso?!- disse, sorridendo.
James arrossì dai capelli fino alle dita dei piedi.
-Io??? Geloso?? E di cosa poi? Di Malfoy?? Ma via, non essere ridicola, Narcissa!- disse, guardando
il soffitto, in un'espressione di puro imbarazzo.
Narcissa scoppiò a ridere, coprendosi la bocca con le pallide mani.
Una risata dolce, cristallina, vivace e solare, che riscaldò il cuore del giovane Cercatore, che
osservava quella alelgra scenetta contento, rallegrato di aver finalmente fatto tornare il sorriso
alla giovane Black.
La amava.
La amava da morire.
Ogni suo gesto, ogni suo singolo movimento, lo facevano impazzire.
-Comunque...- disse la bionda, riprendendosi da quello stato di ilarità -Se faccio così con Lucius
è perchè anche io devo seguire una copertura... Se non lo trattassi a quel modo lui si insospettirebbe...
Comincerebbe a fare domande indiscrete, e inizierebbe ad indagare, a pedinarmi, a seguirmi... E
io non voglio che ci scoprano... perchè questo vorrebbe dire la fine del nostro amore... E io
non voglio che ciò finisca! Perchè io da quando sto con te, James, vivo... Ma non fisicamente...
Ma moralmente... Da quando sto con te sono felice... E io... Io ti... Io ti amo, James...- disse
la ragazza, alzando lo sguardo e guardando finalmente negli occhi James.
Quest'ultimo era rimasto colpito da quelle parole...
Ma soprattutto dalle ultime quattro...
"Io ti amo, James..."
Ti amo...
Non gliel'aveva mai detto prima...
Ormai erano tre mesi che si frequentavano, di nascosto, nascondendosi da tutto e da tutti...
E mai lei gli aveva detto quelle due parole...
Ti amo...
Com'erano dolci quelle parole dette da lei... Dette dalla ragazza che si ama...
Gli occhi del moro cominciarono a riempirsi di lacrime...
Lacrime di commozione, di felicità, di contentezza...
Prese la ragazza dalla vita, e la strinse forte a sè...
Le prese il volto tra le mani, e cominciò a baciarla con una passione immane, come se quella sarebbe
stata l'ultima volta...
-Anche io ti amo, amore mio... Ti amo ti amo ti amo... E non smetterò mai di dirtelo...- ripeteva
il ragazzo, sulle labbra di Narcissa.
La giovane Black sorrideva, contentissima, e baciava con foga il suo vero e unico amore...
Dolci lacrime le rigarono per l'ennesima volta il volto...Ma quella volta non per rimpianto o
tristezza... Ma per felicità...
I due, dopo un po', si staccarono, e ripresero fiato.
Narcissa con la testa attaccata al petto di James.
-Di un po' tesoro... Ma a te Malfoy piace sul serio??- chiese James alla ragazza.
Narcissa arrossì leggermente.
-Un tempo... Io... Ero innamorata di Lucius... Ma poi sei arrivato tu... E hai scombussolato tutto!-
disse la donna, ridendo.
James era caduto in una specie di stato di trans.
-A te... Piaceva.... Malfoy....- balbettava, fingendo infine di svenire.
Narcissa scoppiò a ridere.
-Dai, scemo... Alzati! E comunque ti lamenti di Lucius... E io che dovrei dire di te, che per
sei anni hai sbavato per la Mezzosangue Lilian Evans??-
James improvvisamente tornò serio.
Una strana luce percorse i suoi occhi nocciola...
Come uno strano senso di malinconia e tristezza lo aveva avvolto.
Già, Lily Evans...
Con lei sì che si era comportato da vero pezzo di merda...
Le aveva fatto la corte per ben sei anni, e poi quando finalmente lei aveva ceduto l'aveva
lasciata perdere, con delle banali scuse...
Aveva incoronato il suo sogno, e invece di viverlo lo aveva frammentizzato, facendo credere alla
ragazza che tutte le supposizioni che aveva su lui e il suo presunto amore erano vere: ovvero
che James la voleva solo prendere in giro, giusto per aggiungere un altro nome alla lista delle
ragazze che si era fatto.
-Non chiamare mai più Evans a quel modo...- disse James a Narcissa, con voce lenta ma decisa.
La ragazza rimase basita e colpita dall'improvviso gesto dell'amante.
Lo guardò, spiazzata.
-A quale modo, di grazia?- chiese, con nella voce una punta isterica.
-Mezzosangue! NON CHIAMARE LILY MEZZOSANGUE! NON FARLO MAI PIU', CHIARO? NON TE LO PERMETTO!- urlo
il moro, guardato arrabbiato la bionda, che in tutta risposta abbassò lo sguardo.
Calde lacrime cominciarono a rigarle per l'ennesima volta i rosei zigomi.
-T-Tu... Sei ancora innamorato di lei... Non è così?- chiese lentamente.
James rimase in silenzio, spiazzato da tale domanda, esposta in maniera così diretta.
Aprì e richiuse la bocca più volte, senza proferire parola alcuna.
Poi abbassò lo sguardo.
E, dopo poco tempo dedito alla meditazione, lo rialzò.
Le sue sottili labbra erano incurvate in un mite sorriso, il classico di chi è seriamente
innamorato, che emanava sicurezza e calore.
-Amore mio, e me lo chiedi anche? Certo che io non amo Lily... Magari un tempo... Ma ora non più..
E sai perchè?-
Narcissa scosse la testa, incerta.
-Perchè poi sei arrivata tu... Che con un gesto ti sei impossessata del mio cuore, rendendolo per
sempre tuo... Narcissa, insomma... Io amo solo te... Ti amo e ti amerò, per sempre...- concluse
il moro, avvicinandosi lentamente alla ragazza, sempre col solito sorriso, e asciugandole con
semplici gesti delle mani, le copiose lacrime.
Narcissa cominciò a sorridere, con lo stesso sorriso di James stampato in volto.
Fece un mezzo salto e saltò addosso al Grifone.
Si abbracciarono con ardore, e poi si cominciarono a baciare con crescente passione.
James poi aprì gli occhi, e cominciò a guardare intensamente Narcissa.
Sollevò la ragazza, e la fece distendere sulla cattedra.
Si sfilò il mantello e si mise sopra la bionda.
Cominciò a baciarla, e a carezzarle le gambe, alzando sempre di più la gonna della divisa.
Narcissa intanto passava velocemente le mani tra i capelli di lui, spingendogli la testa
in direzione della sua.
Poi però all'improvviso James si fermò, ottenendo un'espressione di disapprovazione
della ragazza.
-Narcissa... Vuoi....?-
-Si, amore mio... Assolutamente- rispose la ragazza, fermandolo.
Lui sorrise, rincuorato, e baciò brevemente la giovane donna.
-E' la prima volta..?- chiese.
Narcissa annuì.
-E farlo la prima volta con te è l'incoronazione del mio sogno- disse, attirando a sè il
giovane, e cominciando a baciarlo con passione.
James ricominciò ad accarezzare la bionda, non smettendo però di baciarla.
La spogliò lentamente, levando dapprima il mantello, finendo poi togliendole la gonna.
Finchè la ragazza rimase solo in completo intimo.
Narcissa invece spogliò James, facendolo restare in boxer.
Notò con un sorriso l'eccitazione del ragazzo premere in quel sottile cotone.
James le levò il reggiseno, e cominciò a gustare quei boccioli rosei, prima con le mani e poi
con la lingua, facendola gemere di piacere.
Lei fece altrettanto col membro dell'amante.
Dopo i dovuti preliminari James aprì lentamente le gambe della giovane.
La guardò, però, prima negli occhi, per scorgere un qualche dubbio, alcuna incertezza.
Nulla del genere fu trovato.
Narcissa infatti era sicurissima e decisa.
Annuì prontamente, come in risposta alla muta domanda di James, il quale sorrise.
Lentamente entrò in lei.
Ma Narcissa non sentiva dolore...
La contentezza e la felicità le facevano scordare quel primo dolore, che ben presto si tramutò
in caldo piacere.
La bionda cominciò a ridere, aggrappandosi sempre più al ragazzo della sua vita.
I due si unirono, con tutta la contentezza e la felicità che questo mondo può darci.
Dopo molto, stanchi, si staccarono, restando pur sempre abbracciati.
Gli occhi arrossati e i corpi nudi.
Sembravano due angeli... Due angeli innamorati....
-Ti amo, James...-
-Anche io ti amo, Narcissa...-
Dopo un po' di riposo, i due si staccarono, un po' a malincuore, e si rivestirono.
-Ora è meglio andare, James... Non dovremmo destare ulteriori sospetti...- disse Narcissa,
accarezzando il volto di James.
-Mmm... Uffi, però... Vabbè, vorrà dire che ci rincontreremo domani... Allora... Uhm, alle
sette e mezzo qui... D'accordo?- disse il moro, dando un bacio sulla guancia a Narcissa.
Quest'ultima annuì, sorridente.
-Ok! Allora ci vediamo... Domani! Ciao ciao amore mio...- disse, baciando il ragazzo.
-Ah... Ehm, esco prima io... Tra qualche minuto esci tu dall'aula... Almeno nessuno ci troverà
assieme...- disse Narcissa, aprendo la porta.
James la guardò sorridendo, e le diede un bacio volante.
I due, una volta tornati nelle rispettive Sale Comuni ricevettero, come previsto, i rimproveri
e le domande degli amici...
Bellatrix bombardò la sorella di rimproveri, continuando a dire che l'aveva fatta preoccupare
immensamente. E poi Lucius che cercava di fare il protettivo...
E i Malandrini invece chiesero all'amico dove fosse stato, cosa avesse fatto durante tutto
quel tempo, e cose del genere... Ma la questione venne immediatamente dimenticata dai Malandrini,
troppo impegnati ad escogitare un nuovo piano da attuare contro i Serpeverde.
L'unico che manteneva la solita diffidenza era proprio Sirius, che sospettava che James avesse
passato tutto quel tempo assieme alla ragazza misteriosa.
Eh sì, come avrete capito, la ragazza che si era impadronita del giovane cuore di James Potter
era proprio la più improbabile... Narcissa Black...
Chi l'avrebbe mai detto?
I due si frequentavano ormai da qualche mese... E già tra loro era sbocciata un'intesa perfetta,
tramutatasi poi in casto amore.
E nonostante alle apparenza apparivano così diversi, i due si trovarono a scoprire che in realtà
avevano molte cose in comune...
Era in effetti frustrante doversi incontrare di nascosto, durante gli orari più improbabili,
nelle aule meno frequentate, e attenti a non farsi scoprire da nessuno...
Ma ciò a loro piaceva... C'era quel leggero alone di peccato... Quella saziante sensazione
di proibito che rendeva il tutto più divertente e più intrigante...
*****
Passò un mese da quella meravigliosa serata che i due passarono assieme...
Continuarono periodicamente a vedersi, facendo così esplodere tutta la passione che era in loro...
Un giorno James si ritrovò a camminare con Sirius tra i corridoi di Hogwarts.
-Allora Ramoso... Quando ti deciderai a svelarmi il nome di colei che si è impossessata del tuo
docile cuoricino??- chiese sarcasticamente Sirius.
James rise.
-Mmm... Non so Felpato... Credo però mai!- rispose il ragazzo, sempre ridendo.
-E daiii!! Sono o non sono il tuo migliore amico??- chiese innocentemente Sirius.
-Già... Forse è davvero arrivato il momento che io ti sveli la sua identità... Però devi promettermi
di non urlare e di non dirlo a nessuno, se non a Pet e Rem! Posso fidarmi?-
Sirius si mise una mano sul petto, a mò di giuramento.
-Ti prometto solennemente che non lo dirò a nessuno apparte gli altri Malandrini! E ora... Dai, chi
è??- chiese impazientemente Sirius.
"Credo proprio che il sorriso ti scomparirà dalla faccia quando saprai di chi si tratta, mio
caro amico..." pensò James.
-Ebbene... Il suo nome è...-
Ramoso stava per pronunciare quel fatidico nome, quando la sua voce fu sovrastata dalle squillanti
voci di Lunastorta e Codaliscia, che chiamavano a gran voce i loro due amici, mentre correvano
verso di loro.
-SIRIUS! JAMES! PRESTO, VENITE!! MALFOY... BLACK... OH!!- cominciò a dire Peter col fiatone.
-Cosa? Peter riprenditi!- disse ironicamente Felpato, abbracciando le spalle dell'amico.
-Insomma... Malfoy si sta... Oh, venite a vedere di persona!- disse Remus, iniziando a correre
con gli altri tre dietro, e un Peter che rischiava un infarto.
Giunsero in un corridoio poco distante dalla Sala Grande.
C'era veramente una marea di studenti! Doveva trattarsi di una cosa seriamente importante...
-Permesso... Permesso! P-E-R-M-E-S-S-O!- urlava Sirius, cercando di farsi spazio tra la folla.
Ciò che giunse alla vista dei Malandrini fu uno spettacolo incredibile...
Insomma, Lucius Malfoy se ne stava inginocchiato ai piedi della giovane Narcissa Balck, con
una scatoletta di stoffa blu ricamata nell'oro.
Dentro vi era un meraviglioso anello di diamanti, certamente costosissimo, e che dava l'idea di
essere anche molto antico.
James non credette ai suoi occhi quando quella scena giunse ai suoi occhi.
-...Perciò, oh mia adorata Narcissa Black... Io, Lucius Malfoy, ti chiedo umilmente di divenire
mia sposa, una volta terminati gli studi qui ad Hogwarts... Le nostre famiglie ne sono già al
corrente, e sono d'accordissimo. Ora tocca a te decidere- disse Malfoy, mentre prendeva la mano
sinistra della giovane ragazza tra le sue.
James sorrise.
Il suo fu più che altro un ghigno di soddisfazione.
"Illuso... Ora Narcissa gli dirà di no, e farà un'emerita figuraccia! Perchè lei ama solo me!"
pensava il giovane Grifondoro.
Ma ben presto scoprì di essersi sbagliato...
Infatti la risposta di Narcissa fu la seguente:
-Oh Lucius... Io... Non so che dire... Io... Oh, sì! Sì Lucius, accetto al tua proposta!- disse
con euforia la giovane, prima di abbracciare l'uomo che ben presto sarebbe diventato della sua
vita.
Poi Lucius, sorridente, prese il volto di Narcissa tra le mani, e cominciò a baciarla
con passione.
James credette di svenire.
Infatti si appoggiò ai suoi tre amici, mormorando dei scoordinati: -No... Non può essere...
Non è vero...- E poi sbiancò incredibilmente.
-Jamie! Ti senti bene?- chiese Peter, preoccupato.
-Già Ramoso! Sei impallidito!- disse Sirius, smettendo di fare in quel momento le indecorose
pernacchie, indirizzate ai due futuri sposi.
Quando questi ultimi si staccarono, ad accoglierli fu un grande applauso, da parte di tutti
coloro che avevano assistito alla scena.
Narcissa, imbarazzata, si voltò verso la folla di studenti, finchè i suoi occhi oceano non
incontrarono quelli nocciola e lucidi di James.
La ragazza bocceggiò un paio di volte.
Poi James serrò le labbra, in uno sguardo di puro odio, e dopodichè scappò via, ignorando
i continui richiami dei compagni.
Calde lacrime cominciarono ad uscire dagli occhi della ragazza.
Lucius lo notò.
-Tesoro... Piangi?- chiese, con preoccupazione.
-Di felicità, amore mio...- mentì la ragazza.
-Scusami un attimo, Lucius...- disse la ragazza, cominciando a correre nella direzione in cui
James era fuggito.
Si ritrovò in un corridoio completamente vuoto.
Si guardò più volte a torno, non scorgendo alcuna chioma ribelle, simbolo di James.
Poi udì in lontananza dei singhiozzi.
Cominciò a camminare lentamente verso una colonna.
Vi si appoggiò contro, alzando tristemente lo sguardo verso il soffitto.
-Perchè...?- chiese una voce.
James era seduto contro quella colonna, mentre piangeva disperatamente.
Narcissa non rispose, troppo impegnata a piangere.
-PERCHE'?- urlò all'improvviso James.
Narcissa chiuse velocemente gli occhi, per la forza con cui il ragazzo urlò quella semplice parola.
James improvvisamente si avvicinò pericolosamente alla ragazza.
Gli occhi gonfo e arrossati.
Prese con forza la bionda dalla spalle e cominciò a scuoterla.
-PERCHE'? EH, NARCISSA? PERCHE'?? STAVA ANDANDO TUTTO COSI' BENE! PERCHE' LUI?? EH? PERCHEE'??!-
urlava il ragazzo, continuando a piangere disperatamente.
-Lasciami James... LASCIAMI!- urlò Narcissa, dando un violento strattone al ragazzo.
-James, lo vuoi capire che tra noi non c'è futuro? Eh? Insomma, siamo troppo diversi! Troppo...
Insomma, lo sai il perchè! Mia madre ha sempre voluto che io sposassi un uomo come Lucius...
E io devo farlo! Lo vuoi capire si o no?? Lo sai, tu sei Grifondoro, e io Serpeverde! Lo so,
siamo entrambi Purosangue, ma ciò non può bastare! Insomma, i tuoi genitori frequentano anche
Babbani e... Mezzosangue! E quindi... Mi spiace James, ma non possiamo continuare a stare assieme...-
disse Narcissa, con tristezza e rammarico.
-Volere è... Potere...- disse lentamente James, fissando la ragazza.
-Oh, James, finiscila di fare il bambino! Questa è la realtà! Non la finzione! La vita non è
un gioco... Devi impararlo, James!- disse la bionda.
James ignorò questo commento.
-Tutte quelle parole... Quelle dolci frasi... Quei ti amo... E quelle notti trascorse assieme...
Erano tutte cazzate... Era tutta una finzione... Quindi tu mi hai ingannato... Ti sei presa
gioco di me e dei miei sentimenti... COME HAI POTUTO? COME DIAVOLO TI SEI PERMESSA??!!- urlò
James, sbattendo con forza e rabbia Narcissa alla colonna.
Lei gemette di dolore.
-James mi fai male!- urlò.
Lui ignorò le sue lamentele, e le sue lacrime.
-Sei solo una puttana! Ecco cosa sei! Una bastarda e troia!- urlò il giovane, in preda alla rabbia
più totale.
Allora Narcissa fece una cosa imprevedibile.
Alzò la mano destra, e la sbattè con forza e violenza contro lo zigomo del ragazzo.
James mollò la presa, e si toccò lentamente la guancia colpita.
-T-Tu... Come osi dire certe cose? Eh? LE PAROLE CHE TI DICEVO ERANO DETTE COL CUORE! E POI COME
DIAVOLO TI PERMETTI AD INSULTARMI A QUESTO MODO?? EH??!- urlò con rabbia Narcissa, guardando con
ira il ragazzo.
-Basta Narcissa... Stavolta è veramente finita... Vai dal tuo Lucius... Mi auguro passerete
una perfetta vita da coniugi in futuro... Addio... E sappi che ti ho amata davevro tanto...-
disse tristemente il ragazzo, abbassando lo sguardo.
Narcissa osservò quella scena inerme.
Non aveva mai visto James piangere a quel modo... Ed era tutta colpa sua...
-James...- mormorò, prima di correre contro il ragazzo.
Lo abbracciò con ardore, non venendo però abbracciata a sua volta...
Ma la cosa più incredibile fu che, quando lei avvicinò le sue labbra a quelle del ragazzo,
quest'ultimo girò il volto, continuando a far scorrere le lacrime.
Narcissa capì.
Si allontanò lentamente da lui, annuendo debolmente, con le labbra serrate in una sottile linea
orizzontale.
-Addio Narcissa... Non ti dimenticherò mai...- disse il ragazzo, prima di voltarsi e cominciare
a camminare.
-JAMES!- lo chiamò Narcissa.
Lui si fermò, senza voltarsi.
-I-Io... Spero che un giorno tu mi capirai e magari... Mi perdonerai... Io... Addio, Jamie...
Ti ho amato tanto... E continuerò ad amarti, anche se apparterrò ad un altro uomo...-
disse la ragazza.
James sorrise.
Un sorriso amaro e malinconico, che non raggiunse gli occhi.
Abbassò il capo, e continuò a camminare.
In quel momento, ad entrambi, lo stesso medesimo pensiero passò per la loro mente.
"Ti amo..." detto dolcemente.
Un "ti amo" che mai più sarebbe uscito dalle loro labbra...
Magari sarebbe stato un "ti amo" falso, detto a caso, e detto alla persona sbagliata.
Mai più si sarebbero detti quei "ti amo" dolci e veri che prima uscivano dolcemente dalle loro
labbra.
Mai.
*****
-James...Si può?-
Un giovane ragazzo dagli occhi blu magnetici entrò nel dormitorio maschile, nella stanza che
condivideva coi tre migliori amici, compagni di avventure.
James Potter era disteso sul suo letto, con le occhiaie sotto gli occhi, il volto pallido,
e gli occhi che sprizzavano sempre gioia arrossati e gonfi.
Ormai erano già passati diversi mesi da quel fatidico giorno.
James non mangiava più... Non parlava più... Non sorrideva più... Addirittura non giocava neanche
più a Quiddicht.
E i suoi amici erano davvero preoccupati dello stato in cui l'amico si trovava.
-James... Ecco... Io...-
Sirius Black per la prima volta nella sua vita non sapeva cosa dire.
Non trovava le parole giuste per confortare il suo migliore amico...
E ciò lo faceva stare male...
-Jamie... Io... Insomma, mi dispiace...- mormorò.
James non si mosse da quella posizione.
-Io e gli altri davvero siamo dispiaciuti per te... Per lo stato in cui ti trovi... Per ciò
che ti è accaduto...-
-Non sapete neanche cosa è accaduto... Come fai a dire queste parole?-
Per la prima volta James parlò.
Ma la sua voce inquietò Sirus...
Non era più la solita voce cristallina e squillante e vivace...
Era una voce fredda, cupa, distaccata...
Faceva quasi... Paura...
Ma Felpato non si fece intimorire da questo...
-In effetti... Non so proprio cosa farei se la mia ragazza ricevette una proposta di matrimonio
davanti a tutta Hogwarts... Per di più se poi accettasse!- disse Sirius, sorridendo dolcemente
allo sguardo di puro stupore di James.
-V-Voi... Sapete che... L-La ragazza era...-
-E già... Narcissa Balck- dissero Sirius, Peter e Remus all'unisono. (Peter e Remus erano appena
entrati)
James spalncò gli occhi e la bocca, stupefatto.
-In effetti c'è voluto un po' per capirlo... Ma quando, quel giorno della proposta, abbiamo
visto il modo in cui la guardavi, allora non abbiamo avuto più dubbi... Era lei la ragazza
misteriosa...- disse Peter.
-E poi... Quando anche accidentalmente i vostri sguardi si incrociavano, vedevamo uno starno
luccichio nei vostri occhi... E allora non abbiamo avuto più alcun dubbio...- aggiunse
Remus.
-L'unica cosa che ci dispiace è di averlo scoperto così tardi... Peronaci, avremmo dovuto notarlo
prima... E invece siamo stati dei perfetti idioti... Almeno se lo avessimo scoperto prima
avremmo spaccato la faccia a Malfoy e gli avremmo impedito di fare quella proposta! Siamo
proprio degli stupidi... Begli amici... Non nominiamo neanche di essere chiamati tale...
Perdonaci...- finì tristemente Sirius.
James si alzò stancamente dal letto, ma con un dolce e delicato sorriso a incurvarli le rosee
labbra.
-Ma stai scherzando? Voi siete i migliori amici che si possano desiderare... E io... Vi ringrazio
per questo... E mi scuso... Davvero, avrei dovuto dirvi prima che era Narcissa la mia ragazza...
Davvero, ragazzi... Vi voglio un bene dell'anima... Peter... Remus... Sirius... Grazie di tutto...-
disse James, avvicinandosi agli amici e abbracciandoli.
Un abbraccio che trasmetteva tutto l'affetto, tutto il bene e tutto ciò che legava quei quattro
ragazzi.
Un abbraccio che specificava la loro unione.
Un abbraccio da veri Malandrini.
*****
Sono trascorsi circa sette anni da quando abbiamo smesso di frequentarci, e ancora avverto
il tuo calore riscaldarmi, i tuoi baci avvolgermi, il tuo profumo di vaniglia inebriarmi.
Vedi, ho mantenuto la mia "promessa"... Non ti ho dimenticato e ho continuato ad amarti...
Metto delicatamente il mazzo di rose bianche che ho comprato, nella'apposito vasetto
incastonato alla tua lapide, affianco alla scritta "JAMES POTTER" e alla tua bellissima foto, in
cui sorridi e sei felice.
Eh già, amor mio... Sei morto...
Due anni fa...
Voldemort ha trovate te e la tua sposa Lily Evans, e vi ha massacrati...
Quel... Quel... Non trovo parole giuste per definire quel bastardo che ti amamzzato, amor mio...
Quando quella atroce notizia è giunta alle mie roecchie, mi sono sentita mancare...
Mi sentivo morire...
Io...
Ti amo James...
E mi rendo conto giorno per giorno di quanto mi manchi, e di quanto io sia stata stupida a
preferire (se così si può dire, perchè io non ho potuto scegliere) Lucius a te...
Calde lacrime scendono dai miei occhi, fino ad arrivare al collo.
Stringo forte il piccolo Draco a me.
E già...
Ho anche avuto un figlio da Lucius...
Il mio piccolo Draco...
Ora ha due tre anni!
Quanto tuo figlio... Il piccolo Harry...
Lui è il Bambino Sopravvissuto...
Che nomina importante che si porterà dietro, durante la sua infanzia...
Bè, ma in effetti un padre speciale come te merita un figlio altrettanto speciale...
Spero proprio che i nostri due bambini diventino amici...
Ma...
Perchè James?
Perchè sie morto?
Insomma... Tu... Così forte, energico, pieno di vitalità...
Come hai potuto morire così?
Ma dopotutto è il fato...
Il fato decide tutto... Come ha deciso anche che noi due non saremmo mai stati assieme...
Ora eprò si è fatto tardi, tesoro mio...
Se Lucius sapesse che sono qui...
Stringo ancor di più Draco a me, mentre altre lacrime continuano a scendere copiose.
Prendo una delle rose che ti ho donato, e la metto nel vasetto incastonato alla lapide della
tua giovane moglie...
Anche lei la merita, perchè ha saputo amarti e rispettarti, come io non ho saputo mai fare...
Ora devo andare...
Addio amore mio...
Sappi che.... Ti amo... E non smetterò mai di amarti...
Esco così dal Cimitero dei Maghi, con un ulteriore peso nel cuore.
Quel peso che come un masso mi riempie il cuore, ma che mi da un senso di felicità e calore...
Che con la sua azione mi fa capire che è qui, dentro di me... Che presente...
E quel masso sei tu, James.
Ti amerò per sempre, amore mio...
Perchè sei l'unico che mi ha fatto capire davvero il significato di una delle parole che in
casa mia si usavano ben poco...
Il significato della parola amore.
FINE.
Salve a tutti.
In questa one-shot ho sperimentato un pairing decisamente strano... Spero però vi sia piaciuta
e vi abbia fatto emozionare almeno un po'.
Se dovesse piacervi, ho in mente un Prequel... Ma non assicuro niente.
Fatemi sapere.