Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Heart_Attack    13/12/2011    0 recensioni
Per il compleanno di Mello, ho fatto questa Mello x Near un pò spinta...ambientata il 13 Dicembre ai tempi della Wammy's House.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Happy Birthday, Dear Mello!
-Quando arriva Mello, Roger?-
-Adesso arriva, Near. Lo sai che lui non ritarda mai. Vuole essere il primo almeno in questo-.
Disse quest'ultima frase con amara compassione, il vecchio Roger; sapevo che se ci fosse stato Mello, lo avrei ritrovato probabilmente rotto.
13 Dicembre: Compleanno di Mello, oggi.
Al mio rivale era concesso uscire a divertirsi per il suo compleanno, insieme ai suoi amici più stretti; lui aveva solo Matt, ma decise di portarsi anche qualche bambino con cui giocava a pallone durante i pomeriggi.
Odiava le feste. Odiava la gioia ed i sorrisi dei bambini che facevano gli auguri, o i tipici giochi da compleanno al festeggiato.
Voleva fare tutte le cose in personale. Con gli 'amici' più 'intimi'.
...Ed io non ero stato invitato.
Tuttavia, non sapevo per l'esattezza il senso, ma più tardi, al suo ritorno in orfanotrofio, gli avrei fatto gli auguri.
Ero impaziente di farglieli sin dalla vigilia. Era da quando faccio quei pensieri strani su di lui, durante la notte, che lo osservo senza ragione da un'altra angolazione. Però, qualcosa mi diceva che non avrebbe accettato i miei auguri, ma non mi importava.
Mentre aspettavo, mi resi conto che qualcosa non andava. Ci pensai un attimo. E arrivai alla conclusione che mancava una cosa necessaria: il regalo.
Non ero preparato a questo genere di situazione; inoltre, non sapevo che cosa desiderasse Mello, se non la sua cioccolata... Che potevo fare?
Mi immersi nei miei pensieri alla ricerca del regalo perfetto sul divano della sala comune, ma alla fine, finii per vedere solo buio.
Mi ero addormentato.
... ... ... ...
Riaprii gli occhi; mi sentivo assonnato. Era chiaro che mi ero addormentato. Era buio, l'orologio segnava le 22.10, e a un tratto sentii un qualcosa spezzarsi proprio dietro le mie spalle.
Un suono troppo riconoscibile.
La sua cioccolata si sentiva già distanza.
-Buona sera, Mello...-
-...Near-.
Eccolo là, con la sua inconfondibile cioccolata in mano.
-Vedo che sei appena tornato...-. Dissi indicando il giubbotto attillato che indossava, per non dare inizio ad uno strano silenzio.
-...Risparmia inutili chiacchiere...non so neanche io perchè sono venuto qui. Come se avessi voglia di vederti...bah!-.
Non risposi. Privo di parole. Una sensazione strana che scivola nella mente.
-Io avrei da fare, adesso...-.
-Magari a perdere tempo con i tuoi stupidi puzzle...-.
-Forse sì...ah, volevo anche dirti semplicemente 'auguri'...e basta-
-Non ti facevo così ineducato, Near. Di solito le persone che fanno gli auguri fanno anche i regali...-
-Non ce li ho, mi spiace...-. Per la prima volta, mi sentivo bizzarro. Non ero più io.
-E pensare che sei così perfetto...sei sempre il migliore-. Mi sembrava che iniziasse a tirare fuori la solita storia. Si avvicino a me, ed ero vicino ad una parete.
-Cosa vuoi?-. Dissi senza espressione in viso. Stavo involontariamente perdendo la mia lucidità mentale!
-Vincere-.
Mi fece sbattere al muro, ed io spalancai gli occhi. -Voglio essere primo...Io...voglio...-. Si avvicinava sempre di più.
-Voglio vedere per una volta le tue emozioni!-. Appoggiò le mani alle mie spalle, e abbasso la testa appogginadola accanto al mio collo, facendomi solletico con i capelli illuminati dai raggi della luna.
-Vuoi farmi piangere?-. Chiesi io senza pensarci.
-No...non avrei soddisfazione a sottometterti solo con la forza fisica...-.
Il suo viso si avvicinava sempre di più, al mio, dove potevo contemplare i suoi occhi penetranti e sentire i caldi di respiri che odoravano di cioccolato.
Buono.
E poi le nostre labbra si sfiorarono. Lui mi dominava.
Mi guidò in quel bacio che si fece più intenso, dove potevo assaporare il cioccolato nella sua calda lingua.
Le sue mani mi attiravano lungo il divano, e poco a poco esploravano ogni parte della mia larga camicia bianca. Finì a gattoni sopra di me. Guardandomi dall'alto in basso.
-Non immagini quanto ti odio, Near...-. Disse sensualmente e in modo trionfante.
-...Ma non puoi immaginare quanto amo questo piacere che è infinitamente meglio...-. E tornò a baciarmi. E ancora, e ancora. Scendendo più in basso, eliminando i bottoni della camicia.
Le mie gote si fecero più rosse, i respiri più affannosi che mai. Un grande caldo. Gemevo di piacere.
Tutto questo era assurdo. Impossibile. Ma dannatamente bello.
-Ti piace, Near?-. Di nuovo mi guardava dall'alto in basso, avvicinando il suo viso al mio, ascoltando i miei respiri eccitati.
-Sei così delicato e fragile, come mi aspettavo...-. La sua mano tentatrice penetrava intensamente più in fondo, arrivando alla cerniera dei pantaloni...
-Mmh...ah...-. Anche lui era rosso in viso; era inevitabile. Sorrideva orgoglioso per la mia debolezza.
-Perfetto, Near...-. Ma evidentemente a lui questo non bastava. Non bastava neanche a me, in realtà.
Mi abbassò i pantaloni, e i miei boxer. Tra i suoi suadenti baci ed i miei gemiti deboli.
-Near...il regalo non è ancora finito, sentito?-.
-Va bene-.
Sorrisi, chiudendo gli occhi. E poi lo sentii...
...Dolorante. Un dolore piacevole...
...Lo sentivo in me.
La mia mente stava per esplodere. Mi sentivo fluttuare nel vuoto. Perso in quella strana realtà.
-N-Near...ti fa male?-. Mi chiedeva lui...faceva fatica a fingere di non preoccuparsi per me.
-S-sì...fa male...ma...ti prego...continua-. E così fece.
-Ah...ah...ah...-.
-Nnh...Ah...N-...N-...Near, urla il mio nome!Urlalo!-
-Mello...!Ah...ah...MELLO!!-.

Ancora. Non la smetteva.
-M...Mello...tu...tu sei...tu sei quello che mi fa sentire umano!...Ah...Mello-.
-Perchè dici queste cose?...Near...-.
Riprese lentamente. E le sue labbra riprendevano ad avvelenarmi di piacere. Sapeva che ero senza controllo. E lui godeva, per questo.
Mi immobilizzò i polsi con le mani, tornando a baciarmi con passione, riscaldandomi la pelle, e guardandomi con gli occhi di ghiaccio.
Non volevo liberarmi da quelle catene. Lo volevo troppo, e lo volevo ancora.
I suoi respiri più veloci, la faccia tutta rossa. Neanche io ho mai visto Mello così.
Bello.
Alla fine, sentivo una parte di me più...evoluta, completa. E lo dovevo a Mello. Non mi ero mai sentito così bene.
-Ti sei fatto umiliare così...eh,Near?-. Troppo esausto per rispondere con decisione. Dissi semplicimente:
-Happy Birthday, Dear Mello...-.
Lui si alzò, per poi sedersi nel divano accanto a me.
-Resta...-. Dissi istintivamente tenendogli la parte superiore della sua mano.
Si bloccò.
Ed in un attimo, riassaporai i suoi caldi baci in contrasto con le mie labbra già fredde...
Avevo bisogno di lui più che mai.
Mello.
--------------------------------------------------
Lo vedevo. Di nuovo pronto a ricominciare un altro round.
E non mi dispiaceva affatto un secondo regalo.
Lo sentivo in me. Lo volevo già da troppo tempo.
Era come una droga che mi faceva ribollire il sangue.
Vederlo così... i suoi occhi vuoti erano in un'altra luce.
Mi piaceva possederlo. Comandarlo.
Perchè per una volta non mi sono sentito secondo.
Non capivo perchè ero rimasto. Avevo già ottenuto ciò che volevo. Perchè ritornavo così da lui. Pronto a ricominciare da capo.
Come due estremità opposte di una calamita. Noi ci sentivamo così. E lo confermava quella sua voglia di non staccarsi dal mio corpo. E la mia voglia di baciarlo ovunque e sfiorare la sua candida pelle.
Near.
-----------------------------------------------------
Mello si addormentò. Avevo tutto il tempo che volevo. Mi alzai per andarmene e appena ritornai lo ritrovai ancora semi nudo ed addormentato.
Si svegliò per un piccolo rumore di porta, e prese conoscenza.
Mi guardò negli occhi. Dopo un pò...
-Ti odio, Near...-. E prese una tavoletta di cioccolato dalla tasca.
Non ero in grado di rispondere. Mi limitai ad annuire.
Per poi vederlo scomparire nel buoi della notte. Erano le 22.59.
------------------------------------------------------
Tornato nella mia camera, non mi curai di accendere le luci; mi buttai direttamente nel letto, sentendo la mancanza di quel contatto stretto. Qualcosa nella schiena mi diede fastidio.
'Ma...'. Alla luce della finestra potevo vedere l'oggetto tra le mie mani. Un pacchetto bianco. Un regalo di compleanno.
Lo scartai e aprii la scatolina rimanendo stupito dal suo contenuto:
un pezzo di un puzzle; un pezzo bianco con una L nera incisa sopra. E nel retro, una M ed una N sempre in nero.
Sorrisi. Perchè non era ciò di cui avevo bisogno.
Perchè valeva molto di più.
-----------------------------------------------------
Tanti auguri...Mello!
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Heart_Attack