sono tornataa ! con una nuova storia, mi rendo conto che ho tantissime storie ancora da terminare, ma ormai nn avevo più idee, è difficil la vita di un adolescente XD ringrazio chiunque voglio leggere questo capitolo. avevo smesso di scrivere ormai, non riuscivo nemmeno a pensarci ma ora sono pronta per rituffarmi nel magico mondo di EFP ed è grazie a tanti scrittori di questo sito che posso ricominciare a scrivere grazie a loro ho riacquistato la fiducia in me e con le loro splendide storie mi hanno fatto tornare la voglio di scrivere ancora.
ringrazio tantissimo di cuore anche la mia amica Serenity moon graziee x il tuo aiuto!!!
ora vi lascio alla lettura e spero con tutto il cuore che vi piaccia !!!
SEI TU
Era una
calda giornata di giugno e una ragazza dai lunghi capelli rossi era
affacciata
alla sua finestra. Un raggio di sole puntava dritto su di lei, era
bellissima.
Quella ragazza era Strawberry momomiya, era cresciuta e adesso aveva
ormai 18 anni.
D’un tratto il suo cellulare squillo, lei andò a
rispondere sperando con tutta
se stessa che fosse Mark, il suo ragazzo da ormai quasi 4 anni. Vide il
suo
numero sul display e
si affrettò a
rispondere. “pronto amore” disse lei, anche la sua
voce era diversa, era più
matura rispetto a quando aveva solo 14 anni, era decisamente cambiata
in tutto.
Dall’altra parte del telefono una voce maschile, anche questa
era cambiata, ma
non di molto, era come se Mark non fosse maturato più di
tanto in 4 anni di crescita.
“ciao strawberry, buongiorno sono contento di sentirti
finalmente” il suo tono
era entusiasta, “oh Mark anche io sono molto contenta di
sentirti! Amore quando
possiamo vederci? È parecchio che non passiamo del tempo
insieme…” le ultime
due frasi le disse con tono rattristato. “lo so piccola ma lo
sai bene che
ultimamente ho avuto molto da fare, essendo il rappresentante del
gruppo
ambientalista. Comunque che ne diresti se ci vedessimo questa
mattina?” disse
lui con improvviso entusiasmo, Strawberry ne era contentissima
“ma certo Mark
non vedo l’ora! Dimmi dove e quando?” Mark
prontamente rispose “ci vediamo al
parco tra 15 minuti. Va bene per te?” disse speranzoso, lei
rispose dicendo
“certo ci vediamo li tra 15 minuti aspettami!”
disse con ancora più entusiasmo
di prima. Cosi di fretta comincio a prepararsi. Entro con la testa nel
suo
armadio in cerca di un vestito adatto alla situazione. Le
saltò subito
all’occhio un vestito in particolare, era racchiuso con cura
esagerata un una
scatola tra il velluto, tra quel velluto bianco c’era il
vestito che Strawberry
aveva indossato la sera che aveva ballato con Ryan. Si Ryan, era tanto
che non
pensava a lui, cosi di colpo si blocco, ma la mente si distolse da quei
pensieri perche le era tornato in mente che doveva sbrigarsi perche
entro 10
minuti doveva stare al parco per vedere il suo adorato Mark. Cosi
continuò a
guardare i vari vestiti nel suo armadio. Alla fine optò per
un vestito rosa e
bianco, corto fino a leggermente più sopra del ginocchio, si
stringeva sino
alla vita e era leggermente meno stretto sul seno, anche quello le era
cresciuto rispetto a quando aveva 14 anni, dalla vita in giù
il vestito si
allargava leggermente come se ci fossero delle balze, il tutto era
sorretto da
delle finissime spalline bianche, il vestito aveva il fondo bianco e
era
ricamato con dei fiori rosa confetto. Andò in bagno, lei non
era abituata a
truccarsi spesso ma si mise un filo di trucco, e era compreso
l’immancabile
lucidalabbra alla fragola che lei adorava. Cosi si affretto a scendere
in casa
non c’era nessuno perche i genitori erano a lavoro, di fretta
indosso dei
sandali bianchi aperti davanti con un po’ di tacco, prese la
sua piccola
borsetta rosa e bianca e usci di casa sbattendosi la porta alle spalle.
Nel
tragitto per arrivare al parco si ritrovò a pensare a quanto
era felice di
poter finalmente rivedere il suo fidanzato, era molto che non passavano
del
tempo insieme, a causa dei tanti impegni di Mark, ma questa volta
avrebbero
avuto tutta la mattinata per loro. Finalmente arrivo al parco
camminando
velocemente, perche altrimenti non ce l’avrebbe mai fatta ad
arrivare in tempo.
Quando arrivo non trovava Mark cosi si andò a sedere su una
panchina tutta
sola. Il parco era abbastanza affollato. Aspettò alcuni
minuti ma ancora non
c’era traccia del suo fidanzato cosi estrasse dalla borsetta
il cellulare sia
per controllare che non aveva rimandato l’appuntamento e sia
per controllare
l’orario, erano le 11 e 15 e l’appuntamento era
alle 11. Pensò che forse aveva
solamente tardato ad arrivare, ma il tempo passava e lei era sempre
ferma su
quella panchina. Il parco era affollato ma si sentiva comunque molto
sola, e
non era per l’assenza di Mark, perche anche quando era in sua
compagnia la
baciava e l’abbracciava con amore ma continuava a sentirsi
sola, come se dentro
di lei ci fosse un vuoto, come se mancasse qualcosa alla sua vita.
Strawberry
amava Mark e lei era certa che anche lui ricambiava quel sentimento, ma
da
tempo ormai si era già accorta di questa situazione. Non
sapeva come
risolverla, e cosi attribuì quelle sensazioni solo al fatto
che non vedeva più
il suo ragazzo tanto spesso come prima. Forse era anche per il fatto
che le
mancava essere una mew mew insieme alle sue amiche. Si…le
sue amiche…Mina, era
antipatica la maggior parte delle volte con lei e la insultava di
continuo ma
nonostante questo aveva un cuore grande, e lei le voleva molto bene,
poteva
quasi dire che era come la sua migliore amica, ma ormai era tardi per
azzardare
un pensiero come questo, dopo la grande battaglia contro Profondo Blu
il Caffè
aveva chiuso i battenti e loro si erano perse di vista. Nei primi anni
aveva
risentito più volte per telefono sia Lory che Paddy ma
niente di più, poi aveva
chiuso ogni rapporto anche con loro. Già Lory e Paddy
chissà come stavano, Lory
era sempre stata cosi dolce con tutte e secondo lei era da proteggere
per il
suo aspetto da ragazza dolce gentile e tantomeno sensibile, era davvero
molto
timida ma nonostante avesse la sua stessa età la considerava
una sorella minore,
insieme alla piccola Paddy, ancora pensava che fosse piccola ma in
realtà
adesso lei aveva la stessa età di Strawberry e delle altre
quando hanno
scoperto i loro poteri. Poi c’era Pam, lei era davvero unica,
era molto saggia
nonostante avesse solo un anno più delle altre, ma era
sempre stata più mature
rispetto alla sue età. Poi c’erano anche kyle
e…… Adesso basta, doveva smettere
di pensare a lui, era già la seconda volta nella giornata
nell’arco di 1 ora. E
questo le ricordò tra i mille pensieri per la testa che era
passata un ora da
quando Mark l’aveva chiamata e questo significava che aveva
ben 45 minuti di
ritardo. Cosi con questi pensieri un po’ arrabbiata e delusa
si alzo
velocemente dalla panchina voleva fare un giro al parco e non pensare
più a niente,
ne a Mark e tanto meno a tutte le sua amiche e nemmeno
a…Ryan. Oh no siamo a
quota 3 per la giornata,pensò Strawberry. Era già
la terza volta che ci
pensava, questa cosa la preoccupava, non si era mai ritrovata negli
ultimi 2
anni e passa a pensare a tutti loro, ma oggi ci aveva già
pensato abbastanza
per i suoi gusti. Il loro pensiero i loro volti di 4 anni fa e il
pensare che
molto probabilmente non li avrebbe più rivisti le faceva
male, troppo male, ed
è per questo che la maggior parte evitava di pensare a tutti
loro, specialmente
a LUI. Ormai non osava nemmeno ripensare al suo nome. Non voleva
ricordare quei
capelli dorati e quegli occhi di ghiaccio che nascondevano tanta
tristezza
all’interno. Ci stava ancora pensando senza rendersene
neanche conto ma
all’improvviso una voce la riportò alla
realtà. “Strawberry, Strawberry
fermatii” urlava una voce alle sue spalle. Cosi si giro di
scatto. Era Mark che
la chiamava. Ma cosa voleva ancora da lei? L’aveva fatta
aspettare per più di
un ora, ormai si era stancata di tutto. “cosa
c’è Mark?” disse lei esasperata,
il ragazzo la guardò con aria da cane bastonato (ke tra
l’altro era la sua
faccia originale XD eheheh np.me) e disse “mi dispiace per il
ritardo, scusami
ho avuto un inconveniente e purtroppo non sono riuscito ad arrivare in
orario”
la vecchia Strawberry l’avrebbe già perdonato ma
ormai lei era cambiata e cosi
disse “no Mark. Sono stanca di tutti i tuoi impegni. Ogni
volta che dobbiamo
vederci o rimandi o ritardi di ore. Come dovrei sentirmi io adesso?
Quando mi
hai detto che potevamo vederci ne ero molto contenta ma adesso non lo
sono più
e sono stata una stupida ad accettare di vederti oggi. In fondo
già sapevo che
non poteva essere vero” Strawberry non aveva mai detto delle
cose del genere al
suo adorato Mark, ma questa volta aveva una strana forza che la
spingeva a
confessare tutto e ad arrabbiarsi finalmente con lui. Mark voleva
ancora
giustificarsi ma appena apri bocca per prendere fiato lei lo interruppe
ancora,
dicendo una cosa che non si sarebbe mai e poi mai sognata di dire:
“Mark,
forse…si, ecco…insomma…io credo che
dovremmo prenderci una pausa…” aveva
balbettato ma il tono della tua voce era ben fermo. “Mark
resto letteralmente a
bocca aperta, quando finalmente si riprese disse:
“c’è, tu stai dicendo che in
pratica ti sei stufata di me?!” aveva alzato la voce di un
ottava, per fortuna
che in quel tratto del parco non c’era nessuno. “no
Mark! Non sono stufa di te
ma sono stufa di tutta questa situazione. Io non ce la faccio
più. Ti prego Mark,
cerca di capirmi…io non voglio separarmi da te ma ti sto
solo chiedendo un
periodo per riflettere meglio su di te…su di
me…su quello che voglio, su tutto!
Ti prego…” disse Strawberry un po’
scocciata. Cosi Mark le si avvicinò e
l’abbraccio molto forte, come a volerle trasmettere tutto
l’amore che provava
per lei. Ma lei non senti niente. Prima quando lo vedeva il cuore le
batteva
sempre talmente forte che dava l’impressione che volesse
uscire dal petto.
Questa volta no, erano cambiate troppe cose, e non potevano
più stare insieme.
Ma lui continuava ad amarla. “va bene piccola. Se
è questo che vuoi posso
capirti, ma promettimi che appena avrai chiarito i tuoi sentimenti
tornerai da
me” sembrava più una supplica quella di Mark ma
Strawberry non cedette e rispose
in tono fermo ma anche un po’ frustrato
“io…Mark io non te
l’assicuro…ti prego
perdonami” e Mark con aria quasi disperata rispose
“ok, tranquilla, tu fai
quello che credi sia la cosa migliore, ma sappi che io sarò
sempre pronto ad
aspettarti” lo disse come se volesse sottolineare il fatto
che sarebbe stato
sempre disponibile, forse non aveva ancora capito che Strawberry era
già a metà
strada per dimenticarlo e farsi una nuovi vita. Detto questo Mark le
diede un
leggero bacio a fior di labbra, al quale la nostra Strawberry non
rispose, ma
resto impassibile, immobile. Dopo averlo salutato si voltò
per uscire dal
parco, senza rendersene conto le gambe stavano camminando per conto
proprio,
andavano dove volevano e lei non ne aveva più il controllo,
tanto era assorta
dai suoi pensieri. Rivolti ancora una volta alle sue amiche e a LUI.
Però aveva
ancora troppa paura per riuscire a pensare al suo nome. Aveva paura di
farsi
ancora più male. Camminando, casualmente, si
ritrovò proprio di fronte al Caffè
Mew Mew, quel bellissimo edificio dipinto di rosa confetto, in cui lei
lavorava
con le suo migliori amiche di sempre. E ripenso a tutte loro, nelle
loro divise
e nei loro panni da super eroine. Per lei quell’esperienza
l’aveva cambiata. E
era certa che avesse condizionato anche la vita di tutte le altre. Mina
aveva
cominciato a frequentare anche persone di un altro ceto sociale e aveva
aperto
un po’ di più il suo cuore alle persone giuste, e
grazie alle sue amiche aveva
anche riallacciato i rapporti con suo fratello. Poi Lory aveva
superato,quasi,
la sua timidezza. In quel momento, ripensando a loro, alle mew mew, al
Caffè,
le venne subito in mente…Ryan. Ormai era l’unico
che occupava incessantemente i
suoi pensieri, al punto da spingerla a tornare al locale. Questo le
faceva
ancora più male, doveva ammetterlo a se stessa, le mancava
tutto di loro, le
litigate con Mina, Lory che rompeva sempre almeno un servizio di piatti
al
giorno, Paddy che persino mentre lavorava era in grado di essere
iperattiva e
rotolava incessantemente su quella palla, anche Pam le mancava molto, i
suoi
discorsi, lei non sbagliava mai. Ma stranamente, le cose che le
mancavano
ancora più di tutto questo, era lo stuzzicarsi in continuo
con Ryan, i loro
strani discorsi, il fatto di litigare sempre perche entrambi erano
troppo
orgogliosi per ammettere di aver sbagliato, le mancava tutto di
lui…le mancava
il SUO…Ryan. In qualche modo aveva sempre pensato che le
appartenesse. Improvvisamente,
proprio in quel momento senti una strana sensazione, come se in quel
momento il
vuoto che aveva dentro da quando erano tornati in America lui e Kyle
era
riempito per metà. C’era qualcosa di strano, si
sentiva osservata, e anche se
il DNA del gatto non era più in lei, continuava ad avere
quelle strane
percezione che solo i gatti hanno. Aveva intenzione di girarsi per
controllare
la situazione, ma prima che quel pensiero le si formulasse
definitivamente
nella mente una voce alle sue spalle la fece voltare di scatto.
“Strawberry!”
lei si volto senza neanche pensarci e vide davanti a se, a pochi passi
di
distanza un ragazzo, alto, aveva i capelli biondi come il sole e gli
occhi
azzurri come l’oceano, come il ghiaccio. Era un
angelo…era…:
“Ryan…” .
Ecco fatto
il primo capitolo! Cia a tutti spero che qualcuno leggerà
questa storia ho gia
fatto gli altri capitoli ma spero che almeno il primo vi piaccia. Si lo
so sono
cose lette e rilette è la classica scena finale, ma ho in
mente una bella
storia e vorrei sapere cosa ne pensate! Per favore fatemi sapere se vi
piace
tramite le recensioni se volete oppure potete anche solo metterla nelle
seguite
o dove volete, basta che mi fate capire se è il caso di
mettere anche gli altri
capitoli! Spero davvero con tutta me stessa ch vi piaccia ci ho messo
davvero
il cuore *__*
Un bacio dalla
vostra anna13 ;)