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Autore: Maghetta1996    14/12/2011    1 recensioni
Il ticchettio dell’orologio rimbombava nella stanza, lei fissava il soffitto, tra poco sarebbe suonata la sveglia e tutto sarebbe ricominciato. Tutto. Non voleva alzarsi da quel maledetto letto.
Ma se non ti alzi lui ci scoprirà.
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Premessa: Allora, tanto per non creare confusione e per mettere in chiaro alcune cose:
1)La storia è svolta al presente (Ovvero al nostro tempo)
2)Il luogo è una città x, e non un villaggio.
3)I personaggi sono persone completamente normali, quindi niente poteri, sabbia etc etc…
4)Non si arriva al limite dell’esplicito sesso, quindi è abbastanza leggibile anche per chi si scandalizza facilmente.
5)Sasuke, Sakura e Gaara hanno circa 19 anni.
Detto questo auguro a tutti una buona lettura!

A Roberta, la mia sorellina.

 
Il ticchettio dell’orologio rimbombava nella stanza, lei fissava il soffitto, tra poco sarebbe suonata la sveglia e tutto sarebbe ricominciato. Tutto. Non voleva alzarsi da quel maledetto letto.
 

Ma se non ti alzi lui ci scoprirà.

 
Pressò la sua faccia contro il cuscino mentre le lacrime iniziavano a scendere. Perché? Perché?! Accanto a lei il ragazzo cominciava a muoversi. Doveva calmarsi. Se l’avesse vista in quello stato le avrebbe chiesto il perché. Ora che la loro vita era perfetta. O così credeva lui.

 

Non devi necessariamente lasciarlo, possiamo continuare così 

 

La voce della Passione si fece sentire di nuovo, sapeva di essere un’infedele, era cosciente del fatto che si concedeva a due uomini conteporaneamente. Eppure non riusciva a farne a meno della Passione. Per quanto si sforzasse di allontanarla, reprimerla o ucciderla, lei tornava sempre.
La Passione era rossa, come i suoi capelli, che accarezzava quando erano abbracciati nel letto.
La Passione era violenta, la dolcezza durante il loro rapporto non esisteva, tutto si basava in un gioco crudele e sadico, dal quale nessuno dei due usciva vincitore, al contrario si prostravano l’uno ai piedi dell’altro chiedendo perdono.
La Passione era calda, come i suoi respiri, che sentiva sopra il suo collo e per tutta la schiena.
La Passione era solo passione, per lei il sentimento non esisteva, era divertimento e sfogo quello che provava. Credeva fosse la stessa cosa anche per lui, fino a ieri.


 

Sakura, io ti amo.

 
La sveglia suonò e quello che doveva essere il suo fidanzato, si girò verso di lei e le baciò la fronte “Buongiorno amore” lei sorrise e si scambiarono un bacio. Si sentiva in colpa, si sentiva stupida.
 

 

La tua testa vuole lui, ma il tuo corpo e il tuo cuore desiderano me. Tu hai bisogno di me per andare avanti.
 

 
 

 Non era vero. Doveva spezzare quella catena prima che la situazione fosse peggiorata. “C’è qualcosa che non và?” lei scosse la testa, ormai gli mentiva quasi ogni giorno. Lui si alzò e gli andò a preparare la colazione. Era così premuroso, così dolce, così semplicemente se stesso. Non si nascondeva e si mostrava per quello che era. Voleva essere come lui.
Si alzò anche lei e andò in bagno a sistemarsi, uscì subito dopo pulita e bellissima, pronta per andare a scuola. A tavola divorò la colazione e salutò con un lungo bacio Sasuke.
 
Era decisa. Oggi avrebbe messo in chiaro le cose con la Passione, non poteva continuare così. Non voleva distruggere tutto quello che c’era stato tra lei e Sasuke e soprattutto le difficoltà che avevano affrontato e superato. Tutto per stare insieme. E poi era arrivato lui.
Il classico ragazzo misterioso del piano di sotto, che aveva stretto amicizia con lei per non sentirsi più solo.
 

 

La solitudine è un male che uccide tutti.  
 


Era cascata nella sua rete prima del previsto, durante una sera quando Sasuke non c’era, aveva bussato nel suo appartamento con la scusa dello zucchero e nel giro di venti minuti si erano ritrovati a letto. Forse era stata una delle sensazioni più belle che avesse mai provato, ma sentiva che era qualcosa di proibito.
 

 

Ciò che è proibito piace agli esseri umani, andiamo sempre in cerca dell’impossibile.
 

 
 

Le sue parole, la sua voce, gli era rimasta incisa nella testa, ormai ricordava tutto quello che le aveva detto. “Sakura!” il professore la riportò alla realtà; mancavano dieci minuti. Solo dieci. Tra poco sarebbe arrivato il momento di interrompere quella che era stata la sua maledizione.
 
Quando uscì non perse tempo, decisa, se si fermava non sarebbe più riuscita ad andare avanti. Era a pochi passi all’entrata del condominio. Sasuke era già tornato. Vedeva nel parcheggio la sua macchina. Si precipitò al primo piano pronta a sfidare se stessa e la Passione, bussò tre volte alla porta sulla quale era inciso il numero 4. Nessuno venne ad aprirle.
Guardando meglio, Sakura vide che la porta era già aperta, spinse la maniglia e fu dentro. Il solito caos, ma non c’era anima viva. La camera da letto era scombinata, e c’erano i suoi vestiti piegati con cura sopra il letto. Di lui nessuna traccia.
Forse era uscito. Sakura chiuse la porta e salì fino a raggiungere l’ascensore, premette il pulsante “5” e aspettò. Non si sarebbe arresa. Appena l’avrebbe visto rientrare sarebbe scesa e gli avrebbe detto tutto. L’ascensore si aprì e con sorpresa vide che anche la porta del suo appartamento era aperto, un sentimento di angoscia l’assalì. E se Sasuke aveva scoperto tutto? Forse aveva ucciso la sua maledizione. Sakura si fece coraggio ed entrò: tutto era al suo posto. Poi sentì delle voci. Grida. Urla. Gemiti.
La porta della camera da letto era chiusa, ma le voci provenivano da lì, girò la maniglia, e li vide.
Dentro il letto. Lo stesso sguardo che aveva avuto lei. Si baciavano, si toccavano, esattamente come avevano fatto con lei.
 

 

Gaara ti amo.
 

 
Note dell’autrice: Il finale è abbastanza drammatico e tragico, il mio scopo era di creare un colpo di scena che vi lasciasse senza parole e spero di esserci riuscita. Lasciate pure una recensione.
  

  
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