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Autore: Final Alex    14/12/2011    2 recensioni
Scrutò Shikamaru, guardando la sua mano sulla sua, le sue braccia, la clavicola che si intravedeva dalla maglietta, le spalle più larghe di quanto se le ricordasse, il collo ispido sotto il mento, il ventre tonico, i pettorali nascosti, le gambe divaricate e muscolose. Tornò sul suo viso, guardò le sue labbra fini e maschili, le sopracciglia scure, gli occhi che la stavano spogliando
“Te l’avevo detto che non sarebbe stata una buona idea”
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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“Non credo sia una buona idea” sbuffava facendo di no con la testa bruna

“Non credo sia una buona idea” sbuffava facendo di no con la testa bruna

Perché no? Non capisco...” ella era visibilmente delusa “..l’abbiamo sempre fatto, tutti gli anni!”

 

“Fidati Ino, non si può fare e non si farà più”

 

Ogni anno, da quando si erano conosciuti, Ino Shikamaru e Choji si riunivano ad Halloween dopo la festa in maschera per andare a casa della Yamanaka a vedere un film dell’ orrore, rimanere alzati fino a tardi e poi dormire nel letto a una piazza e mezza nella camera della ragazza. Shikamaru era stato chiaro, non l’avrebbero più fatto d’ora in avanti.

 

 “Io non ci sono quest’anno Ino, vado in montagna con i miei”

Così Choji l’aveva ammonita.

 

Non riusciva a capire, perché tutto d’un tratto quella loro serata speciale si era trasformata in qualcosa da evitare o di dubbia importanza?

Ino aveva sempre amato quella serata, ogni anno l’aveva attesa con ansia.

Passare una notte a ridere e scherzare, a mangiare schifezze e vedere i suoi due amici che fingevano di non aver minimamente paura a guardare scene splatter non aveva mai avuto prezzo.

Semplicemente impareggiabile.

 “Potrai passare la serata col tuo caro vecchietto!” l’aveva presa in giro Sakura

“Non è un vecchietto ha solo 24 anni!”

 “Magari a Shika e Cho non sta simpatico per quello che ti evitano”

 

Evitare?La cosa l’aveva fatta pensare.

 

 Choji non c’è ad Halloween, vieni tu solo da me?” quell’altro aveva sbuffato ancora più sonoramente della volta prima “Ino te l’ho già detto, no!”. La Yamanaka si scaldò “Ma perché scusa? Guarda che Takishi non è geloso”, si riferiva alla sua nuova fiamma.

Shikamaru l’aveva guardata di storto “Ah no? Strano…”  fumava la sua sigaretta cercando di mostrare disinteresse “No, primo perché non è ancora il mio fidanzato e secondo perché non ne ha motivo” Il ragazzo aveva abbassato lo sguardo “Già..” aveva abbozzato uno strano sorriso.

Ino non comprese al volo quel sospiro amaro “E quindi? Vieni no? Anche se non c’è Choji possiamo divertirci lo stesso” quello a malincuore dovette annuire “Okay, ma chiedi a tuo padre se è d’accordo” ella cadde dalle nuvole “E perché mai? L’abbiamo fatto tutti gli anni, perché non dovrebbe essere d’accordo ?” il Nara le diede un’ultima occhiata rassegnata prima di andarsene “Tu chiediglielo va’”

 

 

 

Arrivò il 31 ottobre.

La festa in maschera del villaggio era stata divertente come sempre.

I bambini giocavano rincorrendosi travestiti al centro delle piazze mentre i più grandi ne approfittavano per bere qualcosa insieme e scambiare qualche parola. Shikamaru ed Ino erano andati in un pub meno centrale con gli altri ragazzi ed insieme brindavano a quella festa che per loro non era altro che una scusa per far tardi.

Quella sera il Nara era particolarmente pensieroso, più taciturno del solito.

“Origli le chiacchere?” gli aveva chiesto un ragazzo alto e biondo. Quell’altro mostrò incomprensione “Le chiacchere delle ragazze…” le indicò non lontane a confabulare intorno ad un tavolo.

“Parlano di maschi tanto per cambiare, io sono stufo di sentire certi discorsi” aveva sbuffato. “Ovviamente, Naruto, altrimenti saresti una di loro” ridacchio con fare saccente.

Dopo qualche secondo di silenzio l’Uzumaki tornò ad indicarle “Ma sentile, continuano a ciacerare e ciacerare, che fastidio!” sbuffò girandosi dall’altra parte. “Ma che problema ti danno, scusa? Lasciale ciacerare..

Il moro si sporse al bancone del bar per ordinare una birra “Ma tu dovresti sentire cosa dicono! Sono spaventose!” Il biondino lo imitò.

La cosa sollecitò leggermente la curiosità di Shikamaru. Gli fece cenno di spiegarsi meglio

Di uomini! Parlano sempre di uomini!” Quello sbuffò ancora, afferrando il boccale pieno di una spumeggiante chiara “Beh..” l’altro fece lo stesso “..dovresti rallegrartene, magari parlando anche di te” cominciarono a sorseggiare.

“Eh no! Quelle parlano di uomini uomini, quelli grandi!”

Il Nara rischiò di farsi andare di traverso la birra: gli era sembrata una cosa così stupida da sentire. Rise e il biondino lo guardò di storto, adirandosi “Non c’è niente da ridere sai!Aanche Ino parlava di uomini! Anzi lei più di tutte!” Shikamaru sorseggiò piano la sua rossa, con gli occhi chiusi, in ascolto “Si, parlava di quel Take o come si chiama! Quello lì con cui esce…” il moro finì di bere e posò il boccale lentamente sul tavolo.

Per un momento l’Uzumaki temette per la sua incolumità.

L’altro rispose piano “si chiama Takishi”.

Naruto lo guardò con sorpresa, stranito per quella calma per lui in realtà del tutto naturale.

Si quello là…facevano tutte dei discorsi sul fatto che vogliono uomini grandi perché sono più attraenti e forti e maturi, tutte cazzate del genere…” continuò a bere la sua bionda, ormai a metà.

“Beh, e di che ti preoccupi? Non ti senti abbastanza uomo per Sakura?” gli chiese senza troppi giri di parole. Quello si scompose “Abbassa la voce cretino!!” era arrossato, l’altro rise.

Ma se lo sanno pure i muri che sei cotto di lei!”gli aveva dato una pacca sulla spalla come per farlo calmare. Quello bofonchiò qualcosa. “comunque non vedo il problema Naruto, davvero…” il Nara era quasi a tre quarti del suo boccale. Il biondino si fece improvvisamente serio “ma non capisci Shika? Non posso competere con un venticinquenne meglio messo di me… le donne voglio quello…e anche Sakura lo vuole”

Shikamaru rimase in silenzio, pensante  “..ed Ino l’ha anche trovato” avevano continuato bisbigliando impercettibilmente. “scusa Naruto, devo fare una cosa”

Si alzò in piedi di scatto “Ma non hai ancora finito la…” ed in un sorso la birra fu finita ed il boccale posato sul tavolo.

 

Si era avvicinato velocemente al tavolo delle ragazze, dove i brusii avevano la via più libera. “Ino!”

l’aveva chiamata, quella a mala pena aveva voltato la testa “Ino! È ora di andare!”

l’aveva guardato annoiata “Si si adesso arrivo” l’aveva ammonito con un gesto della mano voltandosi a parlare con Hinata.

Shikamaru spazientito aveva sbuffato sonoramente mettendosi le mani in tasca per poi uscire dal pub in tutta fretta salutando di sfuggita i presenti. “Ehi Shika aspet…” la Yamanaka aveva appena notato il ragazzo allontanarsi quando sparì dalla sua vista. “è uscito” le aveva fatto notare l’Uzumaki come un avvoltoio in ascolto seduto al bancone vicino.

Ino fingendo calma si era rivestita salutando le altre ragazze e l’aveva seguito.

Una botta di freddo l’avvolse. Si guardò intorno ma non riusciva a vedere altro che buio.

Poi una nuvola di fumo la investì in pieno volto, si voltò. Era appoggiato contro il muro esterno del pub che la guardava corrucciato “Beh? Ti sembra il caso di sparire così?!Non mi hai dato il tempo nemmeno di salutare decentemente!” la biondina lo sgridò.

Quello alzò un sopracciglio fumando la sua sigaretta con assoluta indifferenza “Tanto le vedi tutti i giorni..la Yamanaka aveva provato a ribattere ma vedendo l’altro allontanarsi dal pub aveva preferito rinunciare.

Avevano passeggiato in silenzio, nelle vie buie di Konoha.

Era tardi ormai per il sole.

Shikamaru aveva finito la sigaretta e l’aveva buttata a terra. “Tuo padre ha detto di si?”

le aveva chiesto. Lei annuì sorridendo:Inochi aveva dato il suo consenso anche se con un’inspiegabile incertezza.

Tornarono al loro imbarazzante silenzio, fermato dal ritmato suono dei loro passi.

“ho scelto un film spaventosissimo” la biondina gli aveva sfiorato il braccio “Si chiama ESP, fenomeni paranormali” aveva passato la mano dietro il suo gomito per stringerlo. Il Nara l’aiutò e cominciarono a camminare a braccetto “è così spaventoso?” le aveva chiesto, giusto per darle modo di parlare ancora. “Oh si, molto!” aveva sorriso toccandogli il naso freddo “So che ti piscerai sotto dalla paura!” cominciò a ridere prendendolo in giro. Il ragazzo sorrise di rimando.

“Ma piantala! Sei tu quella che poi si rintana sotto le coperte tutta la notte!” si erano leggermente spintonati scherzosamente “Ma perché fa freddo mica per la paura!”

Si fermarono ed alzarono entrambi lo sguardo di fronte alla villetta della famiglia Yamanaka

“Oh, siamo già arrivati”.

La strada buia e silenziosa che avevano percorso in una nottata come quella sarebbe apparsa a chiunque particolarmente paurosa e invece ridendo e scherzando non ci avevano nemmeno fatto caso.

La ragazza gli aveva fatto segno di fare silenzio nel togliersi le scarpe e nel salire le scale, i suoi dovevano essere già a letto da un pezzo. Erano saliti come felini fino alla camera della ragazza “Cavolo, è diversa da come me la ricordavo” Shikamaru le indicò le pareti della camera, una volta piene di poster di cantanti e di suoi disegni da bambina, ora con solo qualche quadro o foto ben incorniciata dei suoi genitori e del suo trio di amici. “Beh sai, si cresce..”.

Il Nara aveva mostrato indifferenza a quella risposta ed aveva cominciato a togliere dal letto peluche che erano sopravissuti alla razzia della crescita.

Ino aveva tirato fuori da sotto il letto sacchetti di pop corn e caramelle gommose. Facevano tutto come al solito, ma senza Choji sembrava ad entrambi una cosa ben diversa.

Il giovane si era sdraiato sul letto, posando la testa sul cuscino e la fissava con una strana espressione. La Yamanaka non capiva “Che c’è?” gli aveva chiesto.

Quello non aveva risposto, sbuffandosi e voltandosi dall’altra parte. “Ooooh?”

Aveva posato le ginocchia sul letto tirandolo con una mano sulla sua spalla.

Shikamaru si era voltato di scatto, annegandola nelle iridi corvine.

La biondina per la prima volta avvertì un certo disagio. “Sei ancora arrabbiato per prima?” gli aveva chiesto, ingenua. Quello aveva risposto di no con la testa. Si era tirato a sedere.

 “Ino ma..l’aveva nuovamente fissata avvicinandosi ancora di più “…non ti senti un po’ in imbarazzo?dico…” indicò i loro corpi, seduti fianco a fianco sul letto. La Yamanaka cadde dalle nuvole “No…” aveva sussurrato. Shikamaru spazientito aveva sbattuto le mani sulle sue ginocchia “Vedi? Nemmeno ti rendi conto!”

Si era alzato in piedi di scatto.

La ragazza si sentiva più confusa che mai, questo non gli sfuggì.

“Tu nemmeno mi consideri un uomo vero?!”aveva alzato la voce, troppo tardi per ricordarsi dove si trovasse. “Non ti disturba nemmeno un po’ dormire con me tutta la notte? Non ti crea nessun tipo di problema!?” La ragazza sembrava come catapultata in un mondo che non conosceva, sembrava non capire una parola.

Il moro non ricevendo alcuna risposta sbuffò sonoramente sedendosi nuovamente al fianco della giovane. La guardava scrutando nella sua testa che al momento sembrava più vuota del solito.

Cercò di ritrovare la calma persa.

Le sfiorò una mano.

“Ino, quando mi guardi cosa vedi?” Quella deglutì, ricambiando lo strano sguardo.

Sembrava si fosse finalmente ripresa.

Scrutò Shikamaru, guardando la sua mano sulla sua, le sue braccia, la clavicola che si intravedeva dalla maglietta, le spalle più larghe di quanto se le ricordasse, il collo ispido sotto il mento, il ventre tonico, i pettorali nascosti, le gambe divaricate e muscolose. Tornò sul suo viso, guardò le sue labbra fini e maschili, le sopracciglia scure, gli occhi che la stavano spogliando.

Ebbe timore di rispondere.

Il Nara le fece cenno di star spazientendo.

Quella prese un bel respiro “Shika…io vedo te…sempre lo stesso te”

Il ragazzo aveva abbozzato ad un sorrisetto amaro, abbassando lo sguardo. “come immaginavo...”

Aveva allontanato la sua dalla mano pallida della ragazza e si era alzato di nuovo. Guardandolo di spalle l’impressione che le diede il suo corpo era nettamente diversa. “Per te io sono come asessuato, vero?” aveva bofonchiato. La Yamanaka non aveva risposto. Le sembrava una domanda strana. Pensandoci di fatto era così ma non aveva mai pensato che la cosa potesse risultare offensiva.

“Non capisco che stai dicendo…è per Takishi, vero?” Il ragazzo si era voltato lentamente e si era avvicinato al letto. “Ma perché esci con quel tipo?Perchè è più grande di te?Non è neppure bello!” Aveva preso a  gesticolare nervosamente.

Ino si scaldò ed alzò la voce “Ma cosa c’entra?!A me piace!” Quell’altro rispose col medesimo tono “Ti piace solo perché ha 24 anni!” La ragazza si alzò di scatto puntandolo con un dito “Non ti permettere!!”. Si fissarono a lungo negli occhi rabbiosi.

Il Nara prese un bel respiro “Allora spiegami forza…ho sentito i discorsi del cazzo che facevate tu e le altre al pub” Le iridi cristalline cominciarono a tremare. Si sentì beccata in fallo.

Tentò di rimanere calma ma non ci riuscì, le sue scuse uscirono veloci e confuse “Io non volevo paragonarti a lui è stata Sakura a infilarti nel discorso”. Shikamaru alzò le antenne: non aveva idea di che cosa stesse dicendo la ragazza ma la cosa non gli piaceva e voleva sapere de più. “Perché mi ha infilato nel discorso? Parlavate di uomini no?!” lo disse per lo più ironicamente. La biondina decise che la discussione stava prendendo una brutta piega. Voleva solo passare una serata tranquilla come tutti gli anni. “Basta Shika, io volevo solo vedere questo dannato film con te e stai complicando tutto per non so quale motivo…” tagliò corto, stufa di quella scenata ai suoi occhi completamente priva di senso. Tornò a sedersi sul letto e il ragazzo di lì a poco fece lo stesso.

“Te l’avevo detto che non sarebbe stata una buona idea”.

La Yamanaka aveva ormai perso ogni speranza di capire qualcosa di quella conversazione quando il giovane decise che non sarebbe tornato a casa sua l’indomani senza avere delle risposte.

“Ino..” sussurrò piano “sdraiati vicino a me”. Shikamaru poggiò la nuca sul cuscino tastando lo spazio vuoto al suo fianco facendole segno di occuparlo, lei eseguì sdraiandosi. Il ragazzo si mise su un fianco e lei poco dopo fece lo stesso.  Si guardavano occhi negli occhi, terribilmente vicini. Studiavano i rispettivi corpi.

Il moro con un movimento veloce si avvicinò ancora di più al corpo della ragazza facendo quasi aderire i due ventri, le loro gambe erano incrociate le une sulle altre. La Yamanaka si sentì avvampare. Non aveva mai avuto un contatto così ravvicinato con Shikamaru.

Guardava il suo petto mascolino, le sue gambe lunghe, l’addome allenato.

Avevano già dormito assieme e anche se si erano toccati nel sonno le sue sensazioni erano state decisamente diverse. Nel più straziante silenzio il giovane le posò delicatamente una mano sul fianco, accarezzandolo. Le guance candide si arrossarono visibilmente.

“Lo vedi perché non è una buona idea?” Ino fece finta di niente, come se quel contatto non le creasse alcun disagio “Lo capisci che non sono più un bambino?” Il movimento lieve delle sue labbra l’aveva intrappolata. Il Nara strinse a sé la ragazza con la mano che aveva attorno al suo corpo in modo da essere inequivocabilmente attaccati.

Ino si sentiva ormai in ebollizione. Riconosceva la vita del ragazzo premerle sulla sua, quel corpo diverso ora le appariva più chiaro che mai.

Continuava a parlarle pacatamente mentre la giovane ormai aveva smesso di respirare

“Forse tu non senti nulla…” cominciò ad accarezzarle il volto “perché per te sono sempre lo stesso ragazzino di sempre” la Yamanaka lo ascoltava completamente rapita dalla sua voce “..ma io qualcosa la sento, e non è conveniente che si dorma assieme questa notte” le fece un mezzo sorriso; La biondina divenne ancora più rossa di quanto non fosse già.

La sentiva anche lei quella cosa, ed era pulsante nei pantaloni del ragazzo.

E facendoci più caso, sentiva anche una strana sensazione nel basso ventre, come delle piccole vibrazioni.

Decise però di fare la finta tonta.

Comprese che l’unica cosa che le era veramente piaciuta di Takishi era la sua età,come aveva detto Shikamaru. Guardava quel ragazzo più grande di lei e vedeva un uomo pieno di virilità e forza.

 “Cos’è cambiato dall’anno scorso?” gli chiese, mentre quello rompeva il contatto tra i loro corpi, distanziandosi da lei giusto un poco .La ragazza sentì improvvisamente freddo, così lontana dal ventre maschile.

Shikamaru la guardò, con spalmato sul volto ancora quel maledetto mezzo sorriso.

Tornò a premere il suo corpo su quello dell’altra, le accarezzò le labbra con una mano, le sussurrò a fior di labbra.

 

“Il sesso Ino, è arrivato il sesso

 

 

   
 
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