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Autore: Aniel_    15/12/2011    5 recensioni
Quando le vendete sono accuratamente studiate...
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Game on.


1° Round
-Le persone intelligenti non disprezzano nessuno, perché sanno che nessuno è tanto debole da non potersi vendicare, se subisce un'offesa.-
[Esopo]


"Tieni Evans, questo è per te." le disse James, porgendole delicatamente un cigno di carta bianca. Era molto grazioso, anche se visibilmente sospetto.
"Perché?" domandò sconcertata la ragazza, indecisa se accettarlo o meno.
"Non posso fare un regalo alla mia compagnetta preferita? So che mi odi, e so che abbiamo avuto alcune divergenze, tra le quali il fatto che mi hai fatto prendere una T in pozioni, ma sono una persona matura, e spero di poter ricominciare tutto daccapo con te."

Lily inarcò appena un sopracciglio, mordicchiandosi il labbro inferiore. Poggiò il cigno sul proprio palmo della mano con cautela: non voleva rischiare di rovinarlo.

"Beh Potter, grazie. Si, mi dispiace di non averti aiutato con quella pozione, ma vedrai che la prossima volt....." la ragazza si interruppe, dovendo chiudere gli occhi per impedire a schizzi di qualcosa di colpirli. Non appena si rese conto che qualsiasi cosa fosse stata, adesso aveva smesso, aprì gli occhi, notando la bocca del cigno aperta, e spaventosamente macchiata di blu. Tastò con le dita il proprio viso, riconoscendo quello strano liquido come "l'inchiostro blu indelebile di Zonco".

Trattenne il fiato, spalancando la bocca lentamente, gli occhi che sputavano fuoco a destra e a manca. Sulla soglia della porta, un divertito James Potter rideva senza contegno: "Adesso siamo pari, Lilettina. Ti dona il blu!"

Prima che Lily riuscisse a rispondere, afferrò il libro di antiche rune e lo colpì in fronte.

"JAMES POTTER TI SEI SCAVATO LA FOSSA DA SOLO!"

2° Round
-Di solito una donna ha la vendetta pronta.-
[Molière]


Lily se ne stava ben nascosta tra le scale, la bacchetta pronta, e il cuore in palpitazione. Quello stupido Potter, come da manuale, se ne stava in una fase di pre-pomiciamento con l'ennesima oca svampita da collezione. Se non ricordo male, quella di questo mese si chiama Cassandra.

Riusciva a sentirlo, quell'idiota, utilizzare frasi melense che avrebbero potuto impressionare solo personcine dal cervello poco più grande di una nocciolina.

"Sai Cassandra, da quando ti conosco, sento quasi che nel mio mondo ogni cosa mi riconduca al blu profondo dei tuoi occhi." le sussurrava, accarezzandole una guancia.

Bleah. Patetico, davvero patetico.

Con un colpo di bacchetta, Lily riuscì a tirarsi su il morale. Piccole impercettibili ciocche di capelli del ragazzo cominciavano a cadere qua e là sulla sua camicia.

La reazione del ragazzo non si fece attendere. Una volta tornato in sala comune inveì contro la ragazza, certo che fosse stata lei a ridurlo in quel modo. Un James completamente stempiato gridava a più non posso.

"Cosa diavolo mi hai fatto, Evans?"
Lily cercò di mantenere un'espressione seria ma divertita. "Non so a cosa ti stia riferendo, Potter. Se pensi che abbia usato uno degli incantesimi indicatimi da Zonco per far cadere i capelli e non farli ricrescere a tempo indeterminato, ti giuro che io...oh aspetta un momento...oh mio dio, è quello che ho appena fatto invece! Vieni pettinato così a lezione, domani."

Lily afferrò il proprio libro e iniziò a percorrere le scale verso il proprio dormitorio, sghignazzando per la vittoria.

"EVANS, GIURO CHE APPENA METTI PIEDE QUI, ME LA PAGHI!"

3° Round
-L'odio è cieco, la collera sorda, e colui che vi mesce la vendetta, corre pericolo di bere una bevanda amara.-
[Alexandre Dumas]


Lily, una volta affacciatasi dalla finestra, riuscì appena a riconoscere Potter, quando si rese conto di cosa avesse in mano, e cosa ben peggiore, che si trovasse appollaiato come un corvo in cima alla torre di Astronomia.

"E' familiare, Evans?" gridò James, mostrando l'oggetto in questione: una palla di vetro, di quelle natalizie, con un bell'abete sul quale ricadeva lenta la neve.

Per poco a Lily non venne un infarto. Il regalo di papà. L'ultimo oggetto che mi ha regalato il mio papà.

"Dammelo Potter, non fare scemate!" urlò disperata e terrorizzata vedendo un ghigno levarsi sulle labbra del ragazzo, mentre la sua sfera gli scivolava dalle mani e con un tonfo cristallino si frantumava al suolo.
"Una palla di vetro per i miei capelli, più che equo!" le rispose.

Lily rimase per qualche secondo a fissare il terreno cosparso di frantumi di vetro. Alzò appena lo sguardo per riuscire a trasmettere a quello sciagurato tutto il dolore che stava provando il quel momento. Una lacrima fuggiasca le accarezzò il viso mentre diceva: "quello era l'ultimo regalo che mi ha fatto mio padre prima di morire, il natale scorso. Sarai soddisfatto." e corse via, in mezzo ad un corridoio già gremito.

James rimase immobile con un'espressione da ebete, sentendosi oppresso da una sensazione di vergogna che non aveva mai provato prima e valutando l'idea di fare la fine della sfera di vetro piuttosto che acquisire il coraggio necessario per chiedere scusa alla ragazza.

4° Round
-Per debolezza si odia un nemico e si pensa a trarne vendetta; per pigrizia ci si calma e non ci si vendica affatto.- [Jean de La Bruyère]

Quando James riuscì a trovarla, Lily piangeva silenziosamente sulla scala, raggomitolata su se stessa, stringendo le gambe contro il corpo e circondandole con le braccia. Il ragazzo le si sedette accanto, e gli ci volle più di un tentativo per riuscire a proferire parola.

"Mi dispiace Evans, sono un cretino, anzi peggio, sono un troll. Non dovevo, perdonami. Sei liberissima di fare ciò che vuoi, puoi anche picchiarmi, io non opporrò resistenza. Anzi..." il ragazzo iniziò a frugarsi nelle tasche "...tieni. Me l'aveva regalata mio nonno. Sembra una semplice moneta, ma è un portafortuna. Voglio che lo prenda tu...davvero!"

Lily rimase ad ascoltarlo delirare per un quarto d'ora prima di fermarlo.

"Non fa niente, davvero. Stiamo esagerando con questa storia delle ripicche, e credo che se non finiamo adesso, non la finiremo più."
"Si...però questa prendila!" insisté James, porgendole la moneta, ma la ragazza gliela richiuse nel proprio pugno.
"No, tienila tu. Diciamo che ti ha portato fortuna. Dopotutto, adesso abbiamo fatto pace, no?" gli chiese sorridendo, e l'altro annuì. "Beh" continuò lei, mettendosi in piedi "credo proprio che andrò in sala comune."

James sollevato, fece per alzarsi, ma suo malgrado, si rese conto di non esserne in grado: era letteralmente incollato al marmo della scala. Con suo grande stupore, vide che Lily impugnava la bacchetta.

"Avevi detto che eravamo in pace!" le urlò contro.
"Si, è vero, infatti lo siamo" rispose la ragazza, incrociando le braccia e assumendo un'espressione divertita, "ma non avevo detto che eravamo pari. Ora lo siamo, Potter." e lo lasciò lì, a divincolarsi cercando una soluzione per liberarsi.

-Nella vendetta e in amore la donna è più barbara dell'uomo.- [Friedrich Nietzsche]
   
 
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