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Autore: gm19961    15/12/2011    2 recensioni
"Mi ricordo ancora la prima volta che la vidi...
Era la ragazza più semplice del mondo, eppure qualcosa di lei mi colpì profondamente. Oltre alla sua spiaccata intelligenza e la sua particolare bellezza, notai dell'altro. Notai che dietro quel viso, nascondeva dei segreti, un passato da dimenticare. E solo dopo un anno, scoprii che l'unica cosa di cui lei avesse bisogno era solo di un po' d'affetto, e che ne so, magari anche un po' del mio amore. Lei mi salvò, dopotutto era il mio angelo, il mio viso d'angelo.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo finale 
Parte 1

Boom. 
E’ finita per sempre questa volta. Il corpo cade con un tonfo pesante sull’asfalto. Mille flash, sirene accecanti e troppi cuori spezzati. E’ successo tutti così in fretta, ancora ho il corpo sdraiato al suolo con un gran mal di testa. Vedo tutto nero e non so se sono ancora in vita, ma se sono in grado di pensare vuol dire che il corpo senza vita è…
Boom.
La morte di crepacuore sopraggiunge e la mia vista si fa sempre più oscurata. Se quel giorno non ci fossimo parlati, ti avrei sicuramente risparmiato la vita.

La mattina prima.

“Zuccherino, ho un incarico per te!” mi chiede con quel suo subdolo sorriso che mi fa accapponare la pelle. Ho ucciso troppe persone negli ultimi mesi e i miei sensi di colpa sono alle stelle, ma se non lo facessi le persone che amo di più farebbero la stessa fine e questo non lo posso proprio permettere. Con un gesto annuisco ad Alex e mi siedo senza nemmeno il suo permesso sulla sedia della sua scrivania. Ha le mani congiunte dietro la schiena e mi da le spalle.
“Hai fatto un ottimo lavoro, Angela. Però ho un incarico molto più importante per te, e lo devi fare al più presto.”
Alzo un sopracciglio e accavallo le gambe, chi dovrò fare fuori questa volta?
“Dovrai uccidere uno straniero. E’ arrivato un Italia stamattina e voglio che tu lo metta fuori combattimento senza i tuoi soliti trucchetti. Un colpo di pistola, o due. Voglio che tu non lo veda negli occhi.” Si volta verso di me sorridendo e si siede alla sua imponente sedia guardandomi freddo negli occhi.
“Chi è?” chiedo, anche se so che la risposta non mi arriverà. “Un Beatle.”
Sussulto all’istante. Le mani cominciano a tremare e la mia fronte sudare, ma non devo mostrare questi sintomi a lui, oppure capirebbe che ha toccato il mio punto debole. “E’ il tuo George.”
Lo sapevo. Mi alzo di scatto dalla sedia e sbatto le mani sulla sua scrivania perfettamente in ordine e la botta che ho provocato mi fa diventare le mani rossissime, ma poco me ne importa del dolore alle mani, il vero supplizio è quello che ho è dentro di me.
“NON PUOI FARMELO FARE.” urlo così forte da spaccare il vaso di cristallo davanti alla finestra. Ho ancora le mani appoggiate sulla scrivania e lo fisso con disprezzo negli occhi, solo ora noto che ha una fossetta alzata. Alex sta godendo. “Invece sì. Se non fai tu, lo farò io. Quindi decidi, Angela. O lo uccidi per mano tua, quindi può essere semplice e indolore, oppure per mano mia. E quando intendo mano mia lo sai che prevede una serie di atti poco piacevoli.”
“Avevi detto che se facevo tutto quello che volevi lo avresti risparmiato!!”
“Non toccarmi sull’orgoglio, Angela! Una promessa è una promessa, è vero. Ma è lui che ha fatto il grande sbaglio di venire qui. Finché se ne restava bello tranquillo in Inghilterra non lo avrei nemmeno sfiorato, ma l’Italia è il mio territorio e lui è il nemico numero uno per quanto riguarda il tuo cuore.”
“Il mio cuore?” che domanda stupida. Sono nervosa e faccio fatica a respirare, il solo pensiero di uccidere George mi fa stare male, mi fa sentire una vera assassina. Mi fa sentire come il diavolo in persona. Non potrò mai uccidere la persona che amo, neanche se volessi.
“Noi ti amiamo, e io voglio far fuori la concorrenza. Hai quarantotto ore Angela. Se le superi senza aver tolto nemmeno un capello al tuo amore, lo farò io. Sta all’albergo, quello in piazza. Lo conosci. Fai quello che devi fare e torna qui. E’ tutto chiaro, dolcezza?” mi prende per un polso e mi fa l’occhiolino, con il suo solito sorriso arrogante. Mi stacco immediatamente da lui ed esco dal suo ufficio sbattendo le porte e con il capo basso, le lacrime iniziano a scendermi dagli occhi e ormai non c’è più niente che io possa fare, se non fare fuori il mio George.
Io semplicemente non posso farlo, solo all’idea di vedere la scena, solo immaginarmela mi fa scoppiare il cuore. Ma se dovessi scegliere, sceglierei sicuramente di far fermare il suo dolce cuore per mano mia. Corro via, giù per le scale e poi via di corsa verso il parcheggio. Prendo una delle mille auto nella residenza di Alex e spingo il motore al massimo; corro via da quel posto maledetto e inizio a pensare, con le lacrime agli occhi che persistono e che non se ne vanno nemmeno a supplicarle. Sono straziata, devastata e ora c’è un’unica cosa che devo fare: farla finita. Fremo bruscamente nel piazzale desolato, e scendo dall’auto sbattendo la portiera con forza. Mi dirigo verso l’hotel, il vento mi scompiglia i capelli e fa alzare di pochi centimetri la mia gonna bianca. Nella reception lascio un messaggio al tipo dell’albergo, il quale dovrà riferire a George di venire a incontrarmi alle sette di quella stessa sera, nel piazzale lì vicino.
George Harrison sei la cosa migliore che abbia avuto, ti sei insinuato dentro il mio cuore senza nemmeno chiedermi il permesso. E ti amo, ma non tutte le favole hanno il lieto fine. Esco dall’albergo e mi fermo all’istante nella piazza. Lo vedo arrivare, vestito con abito scuro e quel suo sorriso gentile e amorevole. Potrebbe essere amato da qualsiasi perdona, e il destino mi ha intrecciato a lui ingiustamente. Avrei preferito non averlo mai incontrato, avrei preferito aver continuato la mia vita da killer senza di lui o mio figlio in mezzo, avrei preferito che lui restasse con Pattie, avrei preferito che non gli fossi mai piaciuta, avrei preferito qualsiasi cosa, tutto tranne questo. Lo vedo fare le scale per andare dentro la struttura e in quel momento vedo che si ferma, si volta con gli occhi sgranati. Io sorrido con le lacrime agli occhi e me ne vado via di nuovo con l’auto, lasciandolo imbambolato sulle scale, come se avesse visto un fantasma. George corre giù per le scale e m’insegue, le sue gambe sono veloci ma mai quanto queste quattro ruote. Ho voglia di franare, di lasciarmi andare, ma se lo facessi, probabilmente, non avrei il coraggio a ucciderlo il giorno stesso. Ma se c’è qualcuno che deve pagare qui, sono solo io. Sono io la causa di tante disgrazie, e me ne devo andare per sempre dalla sua vita.
 
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MAGARI TI CHIAMEROOO’  TROTTOLINO AMOROSO E DUDU DADADA… *si accorge di non essere sola* D:
*fugge*
*ma poi ritorna*
Salve ragazze :))
Questo è la prima parte dell’ultimo capitolo, preferisco dividerlo in pezzi per far crescere l’attesa u.u
All’inizio, la prima parte accade con la morte misteriosa di qualcuno, ma ovviamente non c’è nulla che vi possa indicare se si tratti di Alex, George, Angel, Georgie, Alberto e chi più ne ha più ne metta XD (ovviamente io so chi ha abbandonato la storia D:)
Grazie per le belle parole precedenti, I love you **
Un bacio,
gm19961
 

   
 
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