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Autore: The Edge    15/12/2011    2 recensioni
Andare in giro con una semplice felpa in pieno inverno, a volte può essere utile.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una fredda sera d’inverno.
Il vento soffiava imperterrito, e un minuto ragazzo brontolava dal freddo, i suoi occhi verdi saettavano attenti da una parte all’altra.
Stava aspettando il suo  migliore amico, il quale era a scuola, in punizione.

Billie si accese l’ennesima sigaretta, aspirò lentamente il fumo, e si lasciò scivolare sui gradini in pietra della scuola.
Mentre aspettava che il suo amico uscisse, un barlume di ispirazione fece capolino nella sua mente.
Prese un foglio e penna, iniziò a scrivere, buttando giù le parole, sfogando i sentimenti che provava in quel momento.
Mentre pensava a quello che scriveva, un’immagine si fece largo nella sua mente.

Un caschetto di capelli biondo oro, due paia di luminosi occhi azzurri e un timido sorriso di un bambino. Mike.
Ripensò a quando gli aveva insegnato a strimpellare al basso, a tutte quelle volte che Mike era venuto da lui per suonare insieme.
A come lo aveva accolto a casa sua, gli aveva dato tutto quello che i suoi genitori non gli avevano dato, una casa, un luogo in cui rifugiarsi.
Billie sospirò, un tremito lo avvolse, facendolo rabbrividire.

Sapeva bene cosa gli stava succedendo. Gli capitava sempre quando pensava a Mike, a come era da bambino
Tutte le notti che si svegliava urlando: “MAMMA” e poi scoppiava in lacrime, per lui era stato come ricevere un pungo nello stomaco.
Il moro iniziò a battere i denti dal freddo, dopotutto bisognava essere proprio fessi per andare in giro con una felpa striminzita in pieno inverno.
Si stinse il cappuccio sulla testa, cercando di riscaldarsi un po’.

Il freddo continuava a pungere, si insinuava negli abiti, facendo rabbrividire il ragazzo.
Ormai Billie non sapeva più se batteva i denti solo per il freddo o anche per il bruciante sentimento per il suo migliore amico.
Fu così che lo trovò Mike, raggomitolato su se stesso e con le labbra blu.

“Bill??” BILL!!! Porca paletta, ma stai diventando un ghiacciolo alla menta!”
Il biondino lo prese in braccio, lo avvolse con la sua giacca pesante, lo imbacuccò come se fosse un bambino alle prese con il suo primo inverno.
Lo strinse al petto, cercando di scaldarlo almeno un pochino.
Ma visto che il nano non dava segni di ripresa, lo portò subito a casa.

Mentre camminava con Joe tra le braccia, Mike si sorprese a pensare a quanto facesse tenerezza, con quel ciuffetto ribelle che cadeva sugli occhi, o al fatto che aveva dipinta sul volto quella dolcissima espressione di un cucciolo desideroso di coccole e calore.
Arrivati a casa, Mike adagiò dolcemente Billie sul letto, il quale aveva ripreso un po’ di colore sulle guance, però tremava ancora dal freddo.
Dirnt era preoccupato per il suo amico, si sdraiò accanto a lui, stringendolo piano, per lasciargli un po’ di calore.
Mille dubbi e perplessità turbano il bassista.

Era il caso di dire ciò che provava al cantante?? Di rivelare che per lui non era solo il migliore amico che potesse desiderare? Il fratello che lo aveva aiutato sempre?
Era talmente assorto nei suoi pensieri che non si accorse dei leggeri movimenti di Billie, che pian piano si stava svegliando.
“M..M..Mike??” “In persona.” Il moro sorrise, e si aggrappò di più all’amico, accoccolandosi.
“Sei comodo come cuscino.”
“E tu sei una testa di cazzo ad andare in giro con una misera felpina in pieno inverno!”


Billie abbassò lo sguardo, deluso e ferito.
Pensava che Mike provasse qualche cosa per lui, e invece, gli importava solo fargli la ramanzina.
Si scostò dal biondo e si raggomitolò su se stesso, chiudendo gli occhi, soffrendo in silenzio.

Mike osservò tutte le manovre, e se ne dispiacque “Bill? Ehi, è vero che sei un idiota, però ti voglio bene lo stesso! Non è che se mi vai in giro come un pampi-svampi con una felpina adatta alla primavera e al sole, in INVERNO, io ti lascio a congelare come se fossi un ghiacciolo alla menta! Adesso vieni qua, muovi il culo e ti fai abbracciare!” Billie a quelle parole spalancò gli occhi verdi, ingoiò saliva e si lasciò abbracciare.
Si lasciò catturare da quella morsa, da quell’abbraccio caldo, confortante, di Mike.
Aumentò di poco la stretta, sentì Billie stringersi a lui, nascondendo il viso nella spalla.

Il biondo iniziò a disseminare una lunga scia di bacetti sulla linea della mascella del cantante, il quale strabuzzò gli occhi, avvampando.
Mike sorrise, gli baciò il naso, scese fino alla bocca, rimase li, a pochi centimetri dalle labbra di Billie.
Il cuore di quest’ultimo batteva all’impazzata. Joe era impaurito ed estremamente felice.
Billie raccolse tutto il suo coraggio e premette le labbra su quelle rosee  e sottili del biondino.
Un bacio dolce, pieno di passione.
Mike sollevò il suo puffo, e lo strinse a sé.
Billie lo assaltò con una lunga serie di baci lungo il collo, il mento, e le labbra, sembrava che non volesse smettere. Quel dolcissimo assalto fece sorridere il bassista “Bill, ti amo” “ti amo anche io” “Ti amo testa di carciofo, te e tutte le tue follie da grande puffo”
Il moro scoppiò a ridere felice, come non lo era da tempo. La sua risata contagiosa coinvolse anche Michael, e insieme passarono la notte abbracciati, coccolandosi a vicenda, ora che si erano scoperti, le coccole non sarebbero mancate.
 
 
  
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