Ciao a tutti.
Allora. Premetto che questa è la mia prima song-fic per cui siate gentili. Ieri stavo ascoltando questa canzone dei Nomadi e mi è venuta questa strana idea. Mi ci è voluto un momento per ricreare il contesto e spero che non mi tirerete troppi pomodori. XP. Consiglio di ascoltare la canzone prima di leggere, se non l’avete mai sentita.
Spero che scriviate qualcosa, anche per insultarmi ma va bene. Spero soprattutto nelle critiche costruttive, perché amo la musica ed amo la scrittura (e amo anche Harry Potter, ovviamente) e volevo fare un tentativo di unire queste due passioni. Spero che non sia un totale fallimento.
Baci baci.
L
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LA LIBERTÀ DI VOLARE
 
Villa Malfoy.
Un giorno molto caldo d’estate.
È in corso una riunione tra Voldemort ed i suoi Mangiamorte.
<< È necessario scovare il ragazzo. Devo ucciderlo ed ho aspettato fin troppo questo momento. Come sapete non posso recarmi a Privet Drive finché quello stramaledetto ragazzino non varcherà la soglia della maggiore età; e questo accadrà solo fra due anni. Non posso più aspettare >> dice il Signore Oscuro mentre accarezza il serpente acciambellato attorno alla sua sedia.
<< Mio signore >> inizia titubante Lucius Malfoy. << stiamo facendo il possibile... >>
<< Non è abbastanza >> sibila l’uomo di rimando.
Il gelo cala nella stanza.
Tutti aspettano. Aspettano che il loro signore sfoderi la bacchetta ed attacchi, mettendo fine alla misera vita di Lucius.
 Ma all’improvviso Piton si alza, e, nello stupore generale, sale in piedi sul lungo tavolo di legno massiccio e trasforma la sua bacchetta in un microfono tempestato di stras. Subito Peter Minus lo imita.
Piton sventola il microfono-bacchetta ed inizia la musica di sottofondo.
Piton: << Dimmi cosa vuoi fare >>
Minus: << È come stare alla catena >>
Piton: << Senza saper dove andare >>
Minus: << E respirare a malapena >> (lotta contro la mano d’argento che sta cercando di strangolarlo)
Piton: << Aspetti ancora un sorriso >>
Minus: << Che ti permette di sperare >>
Piton: << Che ti fa sentire vivo >>
Minus: << Fedele alla tua linea e continuare >>
Piton: << Ma ti piacerebbe fuggire lontano
e fermare chi si è permesso(indica Voldemort)
di legare ad un muro le tue speranze
per provare qualcosa a se stesso>>.
Entra Harry Potter. Anch’egli con un microfono ricoperto di lustrini lillà e si mette tra i due.
Harry: << E allora tiri di più, e ti arrabbi di più >>.
I Mangiamorte e Voldemort si alzano, tutti con un microfono in una mano e la bacchetta nell’altra ed attaccano Harry, che è costretto ad uscire di corsa. Poi si parano davanti a Piton e Codaliscia, divisi in schieramenti a seconda della voce, con il Signore Oscuro davanti a loro che dirige il coro. Un secondo di pausa, Lord Voldemort dà l’attacco e...
Coro: << Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo
che sia la libertà di volare o solo per sentirsi vivo
corri per qualcosa, corri per un motivo
che sia la libertà di volare o solo per sentirsi vivo>>
Piton e Codaliscia tornano in primo piano, spingendo da parte gli altri Mangiamorte per farsi spazio mentre Voldemort continua a dirigere imperterrito.
Piton: << Vedrai che prima o poi >>
Minus: << Qualcuno verrà di sicuro a liberarti >>
Piton: << Vedrai che ce la farai >>
Minus: << Non è detto che per forza devi fermarti >>
Entra Albus Silente, anch’egli con un microfono in mano ed una veste da coro Gospel.
Silente: << E allora scoprirai che questo tempo che passa
ricopre tutto ciò che ti resta
e che per avere la libertà
dovrai per forza chinare la testa.
Ma non è questo che vuoi. (indica Piton) Tu dimmi: è questo che vuoi? >>
Coro: << Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo
che sia la libertà di volare o solo per sentirsi vivo
corri per qualcosa, corri per un motivo
che sia la libertà di volare o solo per sentirsi vivo >>
La musica sta terminando, i Mangiamorte sono abbracciati. Voldemort muove la bacchetta per dare il segnale di arresto al coro me dalla punta della sua arma parte un lampo di luce verde.
Una figura si accascia al suolo. Tutti zittiscono e fissano prima l’uomo a terra e poi Voldemort.
<< Ops >> dice l’uomo nascondendo la bacchetta.
<< Ecco lo sapevo >> esclama Bellatrix. << È sempre il solito. Ora dovremo trovare un altro tenore per sostituire questo. E dove ne troviamo uno abbastanza bravo? Domani abbiamo il concerto, santo Merlino >>.
Voldemort ha abbassato la testa poi la rialza. Sul viso ha dipinto un sorrisetto che non preannuncia niente di buono.
Si volta lentamente ed osserva il vecchio mago che sta cercando di andarsene di soppiatto dalla sala.
<< Aalbuus >>.