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Autore: PaNdArAlE    16/12/2011    1 recensioni
Questa e' una storia che parla di due ragazzi che si odiano, forse tanto da amarsi alla follia, e le scelte che questo amore li porta a fare e non fare.Questa storia partecipa ad un contest su Facebook. Premetto che e' la storia di un amore omosessuale, dunque evitate di leggere se queste tematiche non sono di vostro gusto.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily, Severus/Sirius
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Severus Piton era in ritardo, terribilmente in ritardo. Se non faceva in fretta, rischiava di ritrovarsi nei guai con qualche prefetto: agli studenti non e’
permesso trovarsi fuori dai dormitori cosi’ tardi, ma lui doveva assolutamente finire la pozione che stava preparando per Lily... Un rumore improvviso
lo riscosse dai suoi pensieri; qualcuno stava camminando nel corridoio, e veniva verso di lui. Severus si guardo’ intorno ma non riusciva a vedere
nessuna possibile via d’uscita e tornare indietro non era possibile: il professore aveva lasciato il sotterraneo aperto per lui, ma si era chiuso nuovamente
con un incantesimo appena era uscito. Era in trappola.
Una sagoma nera emerse dall’angolo buio e il cuore si blocco’ in gola a Severus; non solo non era un prefetto, ma era una delle persone che odiava di piu’
al mondo! Sirius Black. Insieme a James Potter, lo studente piu’ arrogante, insolente e cattivo di tutta la scuola. Ma neanche lui avrebbe dovuto essere fuori
dal letto a quest’ora...forse lo avrebbe lasciato in pace, per non essere scoperto. Ma anche mentre lo pensava, Piton sapeva che era una speranza vana: Potter
e Black non si lasciavano mai sfuggire un’occasione per tormentarlo, senza alcun riguardo per le conseguenze.
Appena l’altro lo vide, sul volto gli comparve un gigno minaccioso.
- Oh oh, fuori dal letto a quest’ora, Mocciosus? Qualcuno e’ nei guai...
- Black. Anche tu un appassionato di camminate notturne?- rispose Severus, ostentando un coraggio che era ben lontano dal provare.
- Bada a come parli, Mocciosus, o i tuoi guai potrebbero peggiorare notevolmente...- Sirius aveva iniziato a girare intorno al Serpeverde ora, la bacchetta appoggiata
al labbro superiore, in un’aria di finta preoccupazione.- Vedi, io, al contrario di te, ho il permesso di essere fuori dal mio dormitorio. Anzi, direi quasi il dovere.
Sto sostituendo Remus nelle sue vesti di Prefetto, questa notte. Non si sente bene.
- Il tuo amico-lupo ha la luna storta?
- Attento a quello che dici, Mocciosus! Non c’e’ nessuno che ti possa proteggere qui...- Balck si avvicino’ a Severus, puntando la bacchetta contro il suo petto e
spigendolo contro il muro. Severus prese la sua di bacchetta da dentro la manica dell’uniforme ma, prima che uno dei due potesse scagliare un incantesimo, una
porta si apri’ con forza a pochi passi da loro.
- Cosa sta succedendo qui fuori?
Il faccione rotondo coperto dai segni del cuscino apparve nello spicchio di luce, seguito da una vestaglia di velluto verde che a malapena copriva la abbondante
mole del Professor Slughorn e un paio di pantofole, anch’esse versi, con un pom-pom in punta.
- Si puo’ sapere chi e’ che fa tutto questo baccano?
- Ho trovato Piton fuori dal dormitorio, Professore, e stavo appunto per portarlo dalla McGranitt quando...
- Quando mi avete svegliato! Tanto vale che ci parli io, con il signor Piton. Grazie per lo zelo, signor Black, ma non ricordo di aver dato il permesso ad
un prefetto Grifondoro di ispezionare i sotterranei; dovrebbe essere il compito dei prefetti di Serpeverde. Se io fossi in lei, signor Black, tornerei al posto
che le era stato assegnato! Piton, nel mio studio.
Severus lancio’ un’ultima occhiata di odio puro a Black, poi si avvio’ dietro al professore dentro all’ufficio, chiudendo la porta con un tonfo.
Sirius si fermo’ a guardare la porta chiusa per un po’; le cose non erano andate come sperava, affatto. Non si aspettava di incontrare Piton, invece della persona
a cui aveva dato appuntamento, e la rabbia per il mancato incontro aveva preso il sopravvento. Doveva stare molto piu’ attento in futuro, se non voleva che tutti
scoprissero il suo segreto. Fece un appunto mentale di dire a Lupin la sua versione della storia, cosi’ che se la McGranitt avesse chiesto conferma dello scambio di
turni avvenuto tra i due, Remus avrebbe potuto reggergli il gioco. Poteva fidarsi di Remus, era l’unico che non avrebbe fatto domande. E per ora, meno domande
gli venivano fatte, meglioera per la salute di tutti. Pensando cosi’, si avvio’ verso la torre dei Grifondoro, le mani in tasca e la testa in aria.
 
Dentro lo studio del Professor Slughorn, Piton imprecava silenziosamente dentro di se; quella notte non gliene andava bene una!
- Signor Piton, cosa stava facendo fuori dal dormitorio a quest’ora?
- Chiedo scusa, Professore, ero rimasto a finire quella pozione, come lei sa, e...ho perso traccia del tempo! Non succedera’ piu’.
Slughorn gli dedico’ un sorriso benevolo.
- Ah, Severus, se tutti i miei studenti avessero il tuo talento e la tua dedizione per la mia materia... allora si che sarei un uomo felice!
Piton sorrise sarcastico.
- Ma professore, se avessero tutti la mia passione, lei non potrebbe avere cosi’ tanti e vari talenti nello Slug Club; e’ un bene, in fondo, che ognuno di noi abbia
le proprie inclinazioni...
Slughorn sorrise ancora di piu’.
-Ma certo ragazzio mio, certo! Hai perfettamente ragione... allora, vediamo, dove la ho messa la piuma?- e mentre parlava metteva a soqquadro tutti i cassetti della
piccola scrivania. – Ah, eccola!
Si piego’ un minuto per scrivere, poi si giro’ e porse a Severus un rotolo di pergamena.
- Cosa e’, Professore?
- Un’autorizzazione, ovviamente, ragazzo! Non possiamo rischiare che i Grifondoro tolgano punti a Serpeverde perche’ tu stai facendo un ottimo esperimeto in Pozioni, vero?
Con questo foglio hai il permesso di restare nel sotterraneo fino a notte fonda, se lo volessi fare. E ti autorizza dunque a tornare al dormitorio a qualsiasi ora. – Slughorn smise
di sorridere un attimo e punto’ un dito verso Severus- Ovviamente, non le e’ permesso di andare a zonzo per il castello come ti pare e piace, signor Piton! Questa
autorizzazione e’ valida solamente dal sotterraneo alla sua Sala Comune! E adesso, via, a letto! Ho ancora qualche ora di sonno davanti a me, prima di dovermi alzare per fare lezione...
Piton si incammino’ verso la sua Sala Comune felice: chi lo avrebbe mai detto, quell’idiota di Balck gli aveva fatto un favore! Adesso aveva il permesso di stare fuori fino a notte
inoltrata... Doveva ricordarsi di ringraziarlo, la prossima volta che lo avesse incontrato!
 
  
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