Natale era alle porte, e l'atmosfera natalizia si sentiva in ogni cosa.
Chibiusa, quest'anno,si era messa in testa di fare una bella sorpresa ai suoi genitori: si stava impegnando, perchè voleva stupirli e vederli felici allo stesso tempo,  per almeno una volta, al posto suo.
Bunny era sempre molto impegnata tra lavoro e famiglia, e non ebbe un briciolo di tempo da dedicarsi; Marzio era anche lui molto impegnato, infatti in clinica fu un periodo dove non ci fu giorno che non ci fosse un'emergenza: perciò Chibiusa potè preparare la sua sorpresa in tutta tranquillità.
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Dopo aver fatto i compiti, si metteva a pensare, chiusa nella sua cameretta, alla sorpresa; voleva fare loro qualcosa di speciale, qualcosa di particolare....
- Uff, non mi vengono idee - disse portando la gomma della matita alle labbra, mentre si resse la testa con la mano sinistra; all'improvviso osservò la poesia di Natale che le stavano facendo imparare a scuola e che avrebbe dovuto recitare ai genitori il giorno di Natale. - Ecco, ci sono! - disse con aria entusiasta - gli scriverò una bella poesia, che esprima tutto il bene che voglio loro, e risponde a tutte le qualità che volevo che la sorpresa avesse: è speciale, è particolare....e soprattutto personale!! -
Nell'euforia di aver trovato un'idea per la sorpresa, cadde dalla sedia e sbattè la testa, procurandosi anche un bel bernoccolo; la madre, sentendo il rumore, entrò in camera della bambina per chiederle che cosa era stato a causarlo, ma la trovò seduta alla scrivania tutta intenta a scrivere e non volle disturbarla. Sul viso della bambina, felice per non essere stata scoperta dalla mamma, spuntò un sorrisino furbetto.
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Ci mise ben una settimana per pensare al testo, ma finì di scriverlo: un testo che esprimesse tutto il bene che voleva ai genitori, loro che le volevano bene incondizionatamente senza chiedere nulla in cambio; arrivò così la mattina del ventiquattro dicembre, Chibiusa si esercitò per un pò di giorni a rileggerla,e in pochi giorni la imparò; nascose il foglio dove era scritta la poesia e verso sera si preparò per andare a mangiare a casa dei nonni materni.
A casa dei nonni la serata procedette tranquilla; dopo cena, il nonno le chiese: -Cara nipotina, che cos'hai preparato per Natale? A scuola vi avranno fatto imparare una poesia credo, come facevano con me quando ero bambino...-
-Si nonno, ma questo Natale sarà una cosa un po' particolare, oltre a quella di scuola ne ho scritta una io, per fare una sorpresa a mamma e a papà! - Il nonno sorrise contento. -Va bene va bene,e quindi io dovrei mantenere il segreto...-
Tutti e due scoppiarono in una grande risata, e Chibiusa annuì.
-Che cosa avete da ridere, voi due?-  dissero la nonna e la mamma affacciandosi dalla porta della cucina; il nonno,precedendo Chibiusa, ridendo disse: -Niente, niente...- -E va bene,ci fidiamo!! -  Bunny e Ilenia ritornarono in cucina. Verso le 23, la famiglia Chiba tornò a casa; Chibiusa, nel suo letto, si rigirò continuamente, non riuscendo a dormire per via dell'emozione.
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Finalmente arrivò la mattina di Natale; c'è da dire che l'emozione di ieri sera la fece dormire poco e niente, ma fu lo stesso bella che sveglia; scese giù a fare colazione e salutò Bunny e Marzio,che erano intenti a bere un caffè seduti al tavolo. -Buongiorno piccolina! - disse il  padre con un bel sorriso, a cui la piccola rispose con grande emozione.-Ma...che cos'hai oggi? Ti vedo euforica... non è che ci stai nascondendo qualcosa?- disse la mamma con sguardo divertito; Chibiusa, per non rispondere,corse in camera chiudendo la porta e andando a giocare con i regali che trovò sotto l'albero: una bambola, un peluche e un piccolo scrigno, dove c'erano dei piccoli gioielli di plastica.
-Mmm...chissà cosa ci starà preparando quella piccola peste...- fece Bunny sorridendo, e Marzio rispose: - Non lo so, ma tanto sono sicuro che lo scopriremo stasera! - Tutti e due scoppiarono in una grande risata, mentre Bunny andava su in camera da letto per sistemarla e Marzio in soggiorno a leggere un bel libro.
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Arrivò la sera e, dopo la cena con i suoi genitori e le sue amiche Ami, Morea, Rea e Marta, arrivò il momento della sorpresa; la piccola fece sedere tutti in soggiorno e, tutta emozionata, prese il foglio con il testo della poesia tra le mani.
-Questa poesia- disse la piccola tutta emozionata- l'ho scritta per mamma e papà,per fare loro una sorpresa; volevo dimostrargli tutto il bene che gli voglio, dato che mi vogliono bene e lo dimostrano sempre, anche con i piccoli gesti di tutti i giorni, come un abbraccio-. Incominciò così a leggere la poesia:

Cari mamma e papà,
è il giorno di Natale e sono qua,
per dirvi con una poesia
che il bene che mi volete è il dono più prezioso che ci sia.
Anche se a volte sono un pò birbante
e per sopportare i miei scherzi vi faccio fare sforzi da gigante
ricordatevi sempre e solo una cosa:
Io vi vorrò bene sopra ogni cosa!!!

Dopo che la poesia fu finita, scoppiò un grande applauso; la sua mamma e il suo papà si misero alla sua destra e alla sua sinistra e le dissero: -Piccola, che bella sorpresa che ci hai fatto...ricordati che anche noi ti vorremo bene sempre,sopra ogni cosa...anche se farai scherzetti- conclusero dandole un bel bacio sulla fronte.

Ecco,questa è la vera gioia del Natale: stare tutti insieme, in famiglia, condividendo la gioia che le feste portano...Buon Natale a tutti! :)