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Autore: fighazza    16/12/2011    2 recensioni
Christina, 16 anni.
A teenage dream.E questo sogno ha un nome.
Un aspetto fisico.Un carattere.Che lei deve dimenticare.♥
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saaaalve!
Questa è una fan fiction che avevo scritto qualche mese fa, appena scoperti gli One Direction.
La storia è più o meno la stessa, ovviamente scritta in modo diverso perchè alcune cose vorrei cambiarle, etcetc.
Spero vi paccia çç Recensite, se potete.Love you all.

Capitolo 1) Ora di punta.

"Cazzo, sbrigati.Sei la solita, la prossima volta la storia del 'nuovo guardaroba, nuova carta di credito' non mi convincerà.Pfft".Inviai a Claire.
Erano le 17:30 e l'aria di ottobre a Londra era fredda e poco invitante.
Spfferi di vento mi arrivavano alla testa, grazie ai buchi di quel cappellno tanto grazioso quanto inutile, e la testa cominciava a pulsare forte.
"Ohhhh, calmati, Christina.Sto arrivando, dammi 10 minuti."Dare un appuntamento preciso a lei, era come non darglielo.Non se lo sarebbe ricordato, avrebbe trovato una scusa all'ultimo momento, avrebbe trovato coda, l'avrebbero trattenuta al lavoro..
Dopo un quarto d'ora intravidi la sua figura in mezzo alla massa di gente.Era l'ora d punta, a Londra, e forse era il momento meno opportuno per fare shoppng 'selvaggio' da Zara, visto che la coda per la cassa arrivava fin quasi alla porta principale.
"Alleluia amoreeeee." Le sorrisi, vederla mi faceva sempre sentire bene.La sua sbadataggine, quella bellezza così sbarazzina e sincera, nascosta dalla maschera di una ragazza timida e semplice.
"Chriiiiii!"Mi diede un bacio gigante sulla guancia, ed entrammo goffe.
Decine di ragazzi con la divisa con su scritto 'Zara' giravano da destra a sinistra, urlandosi comandi per velocizzare la coda della cassa.
Claire mi sussurrò all'orecchio: "Prendi più cose che puoi, poi cerchiamo un camerino libero."Ridacchiai tra me e me, mi sembrava ancora la bambina che con me gocava a mamma e figlia.
"Perfetto Jones.3 minuti."
Adocchiai subito dei vestiti che centravano con il mio stile personale, cioè moltitudini di color sovrapposti e tante maglie lunghe e molleggianti.Le amavo.
Le donne si spintonavano a destra e sinistra, manco fossero bambole o animali da esperimento. "Ce li ho!"Urlai alla mia migliore amica, con una decna di capi sulle bracca e sulle spalle.
Lei mi scoppiò a ridere in faccia.
Lì era facile perdersi.6 piani.2000 metri quadrati.centinaia, se non migliaia, donne e uomini (costretti) a shopping.Puro e semplice."Oddio, forse ne ho trovato uno libero!"Dissi a Claire notando un camerino con nessuna fila di donne impazienti.
"Al mio tre?"Chiese lei, felice.Sembrava tornata bambina."1..2..3!"
Corremmo fino alla porta ridendo come matte, poi bussammo alla porta per capire se ci fosse qualcuno dentro.Nessuno.
Lei mi guardò entusiasta.Provai ad aprire la porta ma questa scontrò contro qualcosa, e io feci forza per spostare.Un ragazzo era in piedi su una scala, con l'mp3 nelle orecchie e uno swiffer in mano.Girandosi cadde rovinosamente.
"Ahhhhh!" Grdò, spaventato. "Ma che cazz..Ma che cavolino fate qui?"Chiese il ragazzo, alzandosi.
"Noi?Volevamo solo..Insomma..Provarci i vestiti?"Disse Claire, indicandoli.
Lui scosse la testa.Aveva dei capelli marroni scuri e lisci, che portava a mò di ciuffo che gli stava appena sopra gli occhi, blu mare.Si aprì in un sorriso, bianchissimo.
"Questo è il camerino per il personale."In effetti aveva un cartellino sulla maglia che poteva darci un'idea: 'ZARA'.
In un attimo, io e Claire diventammo violacee.Ma perchè eravamo così stupide?Quello stanzino diventò fin troppo piccolo, così riaprii la porta.
"Oddio, ehm.Scusaci.." "Sono Louis" Rispose, sempre con un sorriso stampato in faccia."E voi, siete.."
"Claire."La ragazza, di solito timida, gli porse la mano come imbalsamata; poi mi tirò una gomitata."Christina, piacere Louis!"Gl rivolsi il più cortese dei sorrisi, mentre lui si sistemava i capelli.
"Ora..Andiamo, ok?Scusaci ancora!!"Dissi velocemente, non mi piaceva quella situazione così imbarazzante e surreale.
Louis prese per un braccio Claire, piano."Aspettate!"ll suo sguardo era ancora perso negli occhi blu scuro di Claire, che dovevo ammetterlo, erano qualcosa d meraviglioso solo poterli incontrare una volta. "Che ne dite di andare a prendere un gelato, più tardi?"
Un gelato?A ottobre?Più tardi?Erano le 18!Ok, qualcosa non andava.
"Mi disp.."Cominciai io, ma venni interrotta da un "Ma certo!" di Claire, che già mi strattonava la camicia come in estasi.Si prospettava una lunga e noiosa uscita imbarazzante.
Proprio quel che volevo.Palle.
  
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