Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Rachel Parker    16/12/2011    3 recensioni
Finalmente era arrivato il giorno del mio quindicesimo compleanno.
Era tutto perfetto, mancavano solo i miei migliori amici per festeggiare.
-Luna.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luna Lovegood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Friends...
Era una calda mattina di Luglio; fuori dalla finestra della mia camera gli uccellini cinguettavano allegri.
Le onde dell’acqua del vicino ruscello si infrangevano delicatamente sulle rocce.
Il sole che entrava nella mia camera mi svegliò. Mi stiracchiai un po’ e aprii lentamente gli occhi.
Vidi il soffitto della mia camera. Mi faceva tristezza, così vuoto e grigio.
Da giorni pensavo a come decorarlo, ma non mi veniva in mente nulla.
Girai il viso verso la cornice sul mio comodino: mi madre e mio padre mi sorridevano dolcemente.
Mia madre era una grande donna. Amava fare esperimenti ma un giorno, quando avevo nove anni, uno di questi andò storto.
Mi mancava molto, e anche a papà.
Però stava bene là dove era e, nonostante tutto, la sentivo ancora vicina a me.
Indossai la mia vestaglia, blu come i miei occhi e scesi in cucina.
Mio papà era indaffarato ai fornelli, appena mi vide mi sorrise.
« Buongiorno mia piccola Plimpa! » Esclamò sorridendo.
« Buongiorno papà! » Risposi. « Cosa si mangia di buono? »
« Una colazione speciale per un giorno speciale! La mia Luna non compie quindici anni tutti i giorni! »
Era vero, quel giorno era il mio compleanno. Probabilmente il più bello di tutta la mia vita.
Sorrisi, felice.
Papà mi servì una bella colazione a base di zuppa di Plimpi d’acqua dolce, una vera delizia.
Quando finii la colazione, mio padre ricomparse in cucina, con un sacchettino d’argento tra le mani.
« Buon Compleanno Luna! » Disse, sorridendomi dolcemente.
Mi porse il sacchetto, lo aprii. Conteneva ciò che desideravo.
Presi delicatamente tra le mani i pennelli e le boccette con le tempere colorate.
Corsi ad abbracciare mio padre.
« Grazie mille papà! Sono stupendi! » Gli sussurrai all’orecchio. Lui mi strinse dolcemente a sé.
Parlammo per un po’ dei programmi per la giornata, poi andai in camera.
Il quel momento, capii cosa dovevo fare sul mio soffitto.
Presi la scala e l’appoggiai al muro. Presi il pennello e le tempere e mi misi all’opera.
Il pennello scivolava fluido sul soffitto.
Dopo alcune ore scesi dalla scala e guardai in su: i visi di Harry, Ron, Hermione, Ginny e Neville mi sorridevano.
Il dipinto era uscito molto bene, ma non era ancora completo.
Mi guardai intorno, alla ricerca di ispirazione.
Fuori dalla finestra il sole scaldava il prato, e suoi raggi dorati entrarono nella stanza.
Sorrisi nuovamente: l’ispirazione era arrivata.
Presi il pennello più fine e la tempera dorata, salii sulla scala e iniziai a passare delicatamente il pennello nella boccetta.
Dopo altre ore di lavoro, guardai il soffitto, soddisfatta.
Scesi in cucina per fare uno spuntino. Con tutto il lavoro di quella mattina, avevo saltato il pranzo.
Papà entrò dalla porta, con un cesto in mano.
« Che hai lì, papà? » Gli domandai. Lui mi mostrò il cesto.
« Plimpi d’acqua dolce! » Esclamò, sorridendo.
« Adesso vai a prepararti, che stasera usciamo! »
Subito mi alzai e corsi in camera a prepararmi.
Prima di tornare in salotto mi guardai allo specchio:
Indossavo un leggero vestito del colore del Sole che arrivava alle ginocchia, un paio di sandali molto fini con un leggerissimo tacco. Qualche bracciale sui polsi e una collana color argento.
I capelli volavano qua e là per il venticello che era entrato in camera, e ogni tanto mi colpivano il viso.
Guardai in alto, verso i miei amici. Attorno ai loro visi si svolgeva un sottile filo dorato, ma se si guardava meglio si notava che non era così.
Il ‘filo’ era formato dalla stessa parola ripetuta più e più volte: Amici…
Come mi sarebbe piaciuto averli lì con me, in quel momento.
Scesi in salotto, e mio padre mi sorrise dolcemente.
« Sei bellissima, Luna »
« Grazie, papà ».
Uscimmo dalla porta, fuori tutto era illuminato.
Facemmo il giro della casa e ciò che vidi mi fece rimanere di stucco:
Tutti i miei amici erano lì, pronti a festeggiare.
« Sorpresa! » Esclamarono.
Quello fu il miglior compleanno della mia vita.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Rachel Parker