Diagnosis.
{ era una notte buia e tempestosa }
Su Storybrooke piove forte e le strade sono un labirinto di
pozzanghere da schivare al volo correndo con le braccia sulla testa.
Almeno
finché un ombrello rosso non s’interpone tra cielo e terra.
Si volta e il
grazie le muore sulle labbra.
« Si
prenderà un raffreddore, miss Swan. Mi
permetta di accompagnarla. »
La donna esita.
Ma è solo un brivido. Non
c’è motivo che significhi niente.
S’incamminano
vicini, le spalle che si sfiorano.
« È
davvero molto silenziosa, miss. »
« Di
norma, se non ho nulla da dire, preferisco stare zitta. »
L’uomo
sorride. Ma è solo un sorriso.
Non c’è motivo che significhi niente.
«
Così facendo impedisce a chicchessia di conoscerla più a fondo. »
« Appunto. »
« È
un tale peccato. »
Un’auto
li supera e solleva schizzi sporchi e freddi, e l’uomo
l’attira più vicina, avvolgendole il braccio col suo.
È solo un respiro accelerato. Non
c’è motivo che significhi niente.
« Non ha
proprio voglia di raccontarmi qualcosa di sé? »
« Una
volta uno psicologo mi disse che, per la mancanza di una figura paterna nella
mia vita, sarei sempre stata attratta da uomini di una certa età.
»
Il contatto si
fa caldo, suadente. Il sorriso è ancora lì. Ma è solo un sorriso, è solo un contatto. Non c’è
motivo che significhino niente.
« Una
diagnosi alquanto pretenziosa. Si è mai avverata? »
È solo un battito saltato. Non
c’è motivo che significhi niente.
« Oh, lei non esercita su di me un influsso
esattamente paterno. »
«
Né il suo sguardo parla di una
passione filiale. »
L’ombrello
rosso si ferma in un portico.
È solo un toccarsi di pelle e pelle, solo un
soffio di bocca su bocca, solo un minuto di totale beata cocente fottuta
confusione.
Non
c’è motivo di nasconderlo.
Su Storybrooke piove forte ma sotto l’ombrello rosso i
vestiti bagnati non danno proprio nessun fastidio.
[ 300 parole ]
Spazio dell’autrice
Fermatemi, vi prego. Se continuo a shippare
Gold/Emma mi spegnerò lentamente e
dolorosamente, causa frequenti emorragie dal naso *////*
Be’, questa nasce
da una riflessione su una mia personalissima esperienza. Anni fa il mio medico
mi disse che probabilmente ero attratta dagli uomini ‘di una certa
età’ perché nella mia vita mancava una figura paterna; io
non gli risposi che i miei sentimenti per quella-certa-persona
erano tutt’altro che filiali solo
per una questione di rispetto. E, niente, ci ho ragionato su e mi sono detta
che Emma invece non si sarebbe fatta tanti problemi. L’adoro, l’adoro
sul serio.
Era una notte buia e tempestosa l’ho presa in prestito dai Peanuts
di Schultz, che a loro volta l’hanno presa in
prestito da Edward Bulwer-Lytton. Non so bene
perché l’ho usata, dal momento che questa flash non vuole avere un’ambientazione temporale
precisa. Ma d’altro canto anche la frase Non c’è motivo che significhi niente non è che
mi suoni proprio correttissima. Ahh, Mr. Gold, tu mi hai definitivamente fatto perdere la bussola ♥
Thanks for
reading,
Aya ~