Il cielo stellato
non ti ha abbandonato,
la tua candela alla vaniglia
ti aspetta qui in famiglia.
Tu ed io,
che siam amanti,
generalmente fasciati e stanchi
per colpa della vita,
cupa ed infinita.
La tua pelle qui aspetto,
su questo letto smilzo e sfatto,
aspetto il tuo sguardo
mentre tagli il traguardo.
Finalmente a casa torni,
dal lavoro e dai gorgogli
del bosco fresco e fatato,
dalle stelle sormontato.
E finché verrà il mattino
affianca me,
o principe del destino.
Che già il Sole arriva
e porta la rugiada
che col tuo passo verso est
via verrà spazzata.