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Autore: Saralasse    17/12/2011    11 recensioni
[...]Una sensazione di pericolo l’aveva colta quando aveva inserito la richiesta fra le altre sul tabellone delle missioni, tuttavia si era detta che non poteva essere niente di reale, non era una missione complessa e il villaggio da cui giungeva si trovava nei pressi della città.[...] Una nuova storia sulla mia coppia preferita, NaLu naturalmente! Enjoy it ;)
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Il colpo risuonò tra le pareti della gilda facendo sì che molti dei maghi presenti si voltassero in direzione del bar.

“Che vuol dire che Lucy è sparita?!”.

Sbraitò Natsu, il pugno ancora premuto sul bancone di legno davanti a sé. Quando era arrivato, quella mattina, aveva avvertito una strana agitazione nell’aria ma non poteva immaginare che il motivo fosse tanto grave.

“Secondo te cosa vuol dire, testa calda?!”, lo riprese Gray, non più calmo di lui. “Non sappiamo dove sia finita!”.

“Abbiamo perso i contatti con lei da un paio di giorni”, intervenne Mirajane con aria contrita. “Mi dispiace Natsu, avrei dovuto dare l’allarme prima ma pensavo che fosse semplicemente occupata con la missione”.

“Due giorni…?”. Natsu ripeté attonito le parole di Mira. In due giorni le sarebbe potuta accadere qualsiasi cosa. Qualsiasi. “E’ colpa mia”, disse dopo alcuni interminabili secondi.

“Non è colpa di nessuno Natsu”, disse dolcemente Mirajane. “Non perdiamo tempo a cercare un colpevole, piuttosto se vuoi essere d’aiuto raggiungi le squadre di ricerca”.

“Tu non capisci Mira!”, esclamò il Dragon Slayer scattando in piedi. “Era arrabbiata con me quando è partita e non ha voluto partire in missione insieme! Se ci fossi stato io, l’avrei protetta!”.

Gray guardò Natsu e per una volta decise di non infierire. Il Dragon Slayer digrignava i denti, i pugni talmente serrati da farsi sbiancare le nocche: solo nelle peggiori battaglie lo aveva visto in quello stato. Si alzò e gli mise una mano sulla spalla, stringendo la presa per attirarne l’attenzione.

“Natsu andiamo a cercarla”, disse quando finalmente il mago si voltò a guardarlo. “Lucy potrebbe essere in pericolo ma non è detto che sia accaduto il peggio”.

Natsu annuì appena, passandosi le mani fra i capelli. “Si… andiamo… non avrò pace fin quando non l’avrò riportata a casa”.

Mirajane sentì una stretta al cuore alle parole di Natsu; non aveva voluto dirgli nulla, nella vana speranza che rimanesse alla gilda, ma le squadre di ricerca non avevano trovato la più piccola traccia di Lucy. Sembrava essersi volatilizzata nel nulla, scomparsa come fosse fatta di aria fina.

Una sensazione di pericolo l’aveva colta quando aveva inserito la richiesta fra le altre sul tabellone delle missioni, tuttavia si era detta che non poteva essere niente di reale, non era una missione complessa e il villaggio da cui giungeva si trovava nei pressi della città. Era situato sulle montagne poco distanti, a nord di Magnolia, le strade erano impervie ma non tanto da essere fonte di preoccupazione.

“Mira”. Gray interruppe il filo dei suoi pensieri. “Sai dirci quale strada ha preso Lucy?”.

“No, purtroppo non lo so. Però posso dirvi quali strade sono state già battute dalle squadre e quali restano da controllare”.

Natsu scattò in piedi, impaziente come al solito. “Che mi importa delle strade, dimmi dove era diretta!”.

“Natsu calmati. Le strade che portano al villaggio di Wisteria sono poco più che mulattiere scavate nella roccia delle montagne. Non sono particolarmente impervie però… gli incidenti possono accadere”.

Le parole di Mira ebbero l’effetto di gelare Natsu. Potè nettamente avvertire una goccia di sudore, fredda, farsi strada dalla tempia lungo il suo viso mentre nella sua mente si materializzava la terribile immagine di Lucy precipitata sul fondo di un dirupo. Deturpata e irriconoscibile dopo la caduta, gli occhi chiusi. Chiusi per sempre.

“Dammi quella mappa!”, urlò strappando la carta dalle mani di Mirajane, e si precipitò fuori ignorando i continui richiami di Gray che gli urlava di aspettarlo.

‘Lu… non farmi questo… non puoi essere morta, ti prego!’.

 

Costringendo Gray a seguirlo alla stessa andatura, Natsu giunse ai piedi delle montagne in poche ore e si fermò solo per riprendere fiato qualche minuto. Il mago del ghiaccio lo affiancò in capo a pochi secondi e si piegò in avanti, le mani sulle ginocchia.

“Fammi vedere quella cartina!”, sbuffò strappando il foglio di carta dalle mani di Natsu. “Dunque… le strade a nord sono state già controllate e la squadra sta attualmente perlustrando il sentiero a ovest; per fortuna Mira aveva segnato tutto altrimenti come avremmo fatto a sapere di dover controllare quel piccolo sentiero a est, eh, testa calda?!”.

“Le avrei controllate tutte, dannato!”.

Gray fece per rispondere a tono a Natsu quando il pensiero della loro nakama dispersa chissà dove sulle montagne lo fece desistere e tornò a guardare la mappa digrignando i denti. Non era il momento di perdersi in stupide baruffe, anche se detestava dargliela vinta.

“Pensi che stia bene?”, chiese all’improvviso il Dragon Slayer. Gray lo guardò, stupito dal suo tono di voce: non lo aveva mai sentito tanto abbattuto, se non nei giorni successivi alla scomparsa di Lisanna. Probabilmente, nella mente di Natsu, Lucy era già morta, e in una maniera del tutto contorta ne stava chiedendo smentita al suo nakama.

“Sono certo che sta benissimo”, disse Gray tentando di infondergli coraggio. “Se fosse morta, Loki lo saprebbe e ci avrebbe avvisati, giusto?”.

Natsu annuì con decisione, stringendo le mani a pugno. “Hai perfettamente ragione! Andiamo a cercare Lucy!”, esclamò, di nuovo su di giri. “Hai detto ovest, giusto?!”.

Senza aspettare la risposta di Gray, Natsu si allontanò di corsa, mentre il mago del ghiaccio si sbracciava inutilmente per richiamarne l’attenzione. “Est, Natsu! Natsu! Dannata testa calda, torna indietro, stai sbagliando strada! Ehi!”.

Sbuffando rassegnato, Gray si incamminò verso la strada giusta, deciso a proseguire da solo le ricerche; Natsu si sarebbe accorto di aver sbagliato zona e lo avrebbe raggiunto, ne era certo.

Giunto al sentiero segnato sulla mappa si disse che Lucy doveva aver certamente preso quello; era il più largo e il meno impervio, e la folta vegetazione che lo circondava nascondeva alla vista i dirupi sottostanti, rendendoli se non altro meno spaventosi. Riprese il cammino forzandosi a un’andatura lenta, sì che non gli sfuggisse nessun particolare riconducibile alla maga. Stava camminando da pochi minuti quando fu raggiunto da Natsu che correva come un forsennato per recuperare il tempo perso inutilmente.

“Gray! Maledetto, perché mi hai mandato da quella parte?!”.

“Che cosa?!”. Questa volta Gray dovette farsi violenza per non alzare le mani, esasperato dall’idiozia di Natsu. “Senti il suo odore per caso?”, chiese, cambiando totalmente discorso.

Natsu alzò leggermente il mento per far sì che il suo sensibile naso potesse meglio indagare il vento che gli sfiorava il viso; un velo di tristezza gli offuscò lo sguardo quando dovette dare a Gray una risposta negativa. Sentiva moltissimi odori nell’aria ma nessuno era quello inconfondibile di Lucy.

“Eppure dev’essere passata di qua”, disse il mago del ghiaccio passandosi la mano fra i capelli in un gesto di rabbia appena contenuta. Il bagliore del sole riflesso su una superficie lucida lo accecò per un momento e incuriosito, si avvicinò alla fonte di quel fastidio. “Natsu…”.

Aveva parlato a voce talmente bassa che dubitava di averlo fatto davvero ma Natsu si avvicinò comunque; le Chiavi degli Spiriti Stellari di Lucy penzolavano abbandonate su un ramo che sporgeva proprio al di sopra del dirupo. Il Dragon Slayer le afferrò senza esitazione, fissandole come se da loro si aspettasse una risposta.

“Lucy non le avrebbe mai abbandonate, ama i suoi Spiriti”, disse in un soffio. “Lei non… non li avrebbe lasciati, mantiene sempre la parola… mi ha promesso che me l’avrebbe fatta pagare al suo ritorno!”.

Gray chinò la testa, fissando il precipizio sotto i suoi piedi. Fairy Tail aveva già perso una nakama, anni prima, salvo poi scoprire che in realtà Lisanna era stata portata via da Anima; questa volta, con l’incantesimo sigillato per sempre, non avrebbero potuto sperare in una simile fortuna. Non restava altro da fare che tornare alla gilda e organizzare i funerali. Di nuovo.

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Salve!

Eccomi di ritorno, come promesso con una nuova NaLu a capitoli; purtroppo non sono riuscita a mantenere il proposito di pubblicarla solo una volta che fosse terminata, perciò dovrete avere un po’ di pazienza, gli aggiornamenti non saranno celeri come al mio solito. Spero di mantenere il ritmo di un paio di capitoli a settimana almeno ma non stupitevi troppo se così non fosse, soprattutto visto che si avvicina Natale ;)

Detto questo, come al solito vi chiedo la cortesia di dirmi cosa ne pensate, sempre se vi va naturalmente, e vi ringrazio infinitamente per aver letto sin qui, arigatou (_ _)

  
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