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Autore: pollama    17/12/2011    2 recensioni
Una Romione romantica, scritta in prima persona. E spero di leggere i vostri commenti. Ecco una frase per assaggio:
[...]La cena ed il pranzo si assomigliano così tanto che molte volte perdo la cognizione del tempo. [...]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Miss you
 
Mi manca la sua risata.
La casa senza lui è così vuota. Vedo e rivedo ogni istante le foto nostre, il matrimonio, i viaggi, le feste di compleanno.
Non ho sue notizie da due mesi ormai.
E' partito una mattina all'alba, lasciandomi una lettera sul cuscino per non svegliarmi.
Ormai l 'ho imparata a memoria :
“Cara Hermione ,
aspettami perché io tornerò presto. Aspettami, perché ti amo, ed è per questo che giuro di tornare il prima possibile.
Sii prudente in tutto. Ti prometto che ti scriverò ogni settimana.
Vedrai arrivare il mio gufo ogni domenica mattina, fino a  quando tornerò.
A presto,
Tuo marito, Ron ."


Ed ogni domenica che passa, senza veder arrivare la sua lettera, l'ansia si diffonde in tutto il corpo.
Ho perso il conto delle domeniche senza sue notizie.
I miei, ed i suoi, genitori mi continuano a ripetere che sta bene, che è il ragazzo più buono che abbiano mai conosciuto e che non mi abbandonerebbe mai. Che forse il gufo è andato perduto, o forse non ha avuto il tempo di scrivere.
Perché gli ho permesso di fare l’Auror? Forse dovevo seguirlo. Il suo essere impacciato mi preoccupa. Ma gli dovevo pur dare la possibilità di seguire i suoi sogni. Ed ora mi trovo così, con le mani in mano. Mi sento incapace di fare qualsiasi cosa.

 Il tempo sembra non passare mai.
La cena ed il pranzo si assomigliano così tanto che molte volte perdo la cognizione del tempo. Quando sono le 12:00, penso che siano le 19:00. E’ così quasi ogni giorno.
Molte volte la sua famiglia mi invita a pranzo, George mi invia molti inviti carini e simpatici,che mi strappano sempre il sorriso.
Mi accolgono sempre con frasi del tipo : “Hermione cara, che bello vederti. Sei sempre più bella" oppure “Hermione, come sei elegante. Spero che il pranzo di oggi ti piaccia."
 
Dopo cena, di solito, leggo un bel libro nel letto  che sembra ogni giorno più grande .
Mi mancano i suoi abbracci pieni d'amore, le sue coccole, i suoi baci. Lascio sempre la luce e la porta della camera aperte perché spero di vederlo comparire all'improvviso sull'uscio dicendomi “Sono tornato!"
Mi addormento con indosso il suo pigiama. Il suo preferito, quello dei Cannoni di Chudley, anche se non nutro particolare simpatia per questa squadra, lo faccio solo per sentirlo vicino.
Non vedo l'ora che torna, ho tante cose da raccontargli. Soprattutto una. Presto diventerà papà. Chissà che faccia farà.
A questo pensiero mi viene da sorridere, e mi addormento mentre mi accarezzo la pancia. 
 
Una mattina, mi sveglio. Sento bussare violentemente la porta. Il cuore mi salta in gola. Scendo velocemente le scale e dalla finestra del soggiorno, cerco di sbirciare chi bussa. E' un uomo, con un berretto strano ed un cappotto appariscente. Questo, dopo aver bussato altre tre volte, dice ad alta voce -Signora Granger è in casa? Devo darle notizie di suo marito-
Dopo quella frase sento le gambe piegarsi sotto il mio peso. E se gli è successo qualcosa di brutto?
Apro la porta con occhi spauriti. L'uomo mi consegna una lettera stropicciata. Io saluto e ringrazio con un filo di voce. Appena entrata in casa apro la busta con mani instabili. Da subito noto la calligrafia scombinata di Ron.
Con attenzione leggo sottovoce:
 “Amore, corri in camera tua.
Troverai un regalo.
Ron."

Sento il cuore sobbalzare ad ogni scalino che salgo. Apro la porta della camera da letto e...
Ecco che seduto sul davanzale della finestra c'è lui. Appena mi vede mi viene in contro, quasi cade inciampando nel tappeto di fronte al letto.
Lascio cadere la lettera sul pavimento, ancora incredula, e barcollando corro per abbracciarlo .
Ho ricevuto l'abbraccio più bello della mia vita.
Mi guarda e con le lacrime agli occhi mi sussurra -Hermione…  Oh Hermione mia. Mi sei mancata come l'aria nel mare più profondo. Lo sai? Una notte, non riuscivo a prendere sonno, ho guardato le stelle pensando a te. Ed in quel momento ho visto che in cielo c’era una stella che brillava più di tutte. Ma quel bagliore non era nulla in confronto all’amore che provo per te-
Cosa gli era successo in quei mesi? E’ tornato più dolce del solito. Ma mi piaceva. Poi curiosa gli chiedo -Ma chi era quel signore che ha bussato alla porta?-
-Non lo so. Passava per di qua e gli ho chiesto il favore di darti la lettera- dice ridendo sotto i baffi.
Dopo altri due o tre baci, prendo coraggio e gli dico -Ron ho una cosa importante da dirti-
-Co… cosa è successo?- mi chiede un po’ intimorito.
-Diventerai papà- dire quella frase mi ha fatto riempire gli occhi di lacrime, in quei giorni ho temuto, seriamente, di non avere mai la possibilità di dirglielo.
-Sul… sul serio?- mi chiede impallidendo.
Camminando a ciondoloni e con le gambe che paiono di panno, si siede sul letto. Io lo guardo ed annuisco.
-Sul serio?- mi chiede per avere conferma.
-Si amore-
Si alza, ancora pallido, e mi bacia dolcemente dicendomi che mi ama ancor più di prima.  

  
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