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Autore: __Scarlet    17/12/2011    2 recensioni
Amarsi ed essere costretti a soffrire per affrontare la realtà.
Separarsi e non sapere se ci si potrà mai rivedere.
Sopportare il dolore è possibile solo se si supera il confine dello spazio, perchè un'anima lacerata, distrutta, strappata, fatta a pezzi, può essere ricucita con i fili, invisibili ma indistruttibili, dell'amore.
"C'era quel pezzo di anima che avrebbe voluto restare ancorato lì, perchè lì era il suo posto, in quella donna minuta che stringeva con angoscia la sua divisa. Era quella casa sua, lo era da sempre."
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNA CUCITURA TRA DUE PEZZI DI ANIMA

 

Un leggero soffio di vento le scompigliava i capelli.

Era in piedi, sulla veranda, e si stringeva forte le braccia al petto, come per confortarsi.

Come per non cadere a pezzi.

Guardava l'albero del giardino muoversi, elegante sotto la carezza fuggevole di quell'aria di inizio Ottobre, e l'altalena legata ad un ramo dondolare, come se una presenza invisibile volesse giocare.

Sentì la porta chiudersi piano dietro le sue spalle, una borsa che veniva appoggiata a terra.

Non si girò, non si mosse.

Non respirò.

Chiuse solo gli occhi, come a non voler vedere quello che stava per succedere. Come fanno i bambini quando hanno paura.

Dei passi le si avvicinarono delicati, incerti.

Suo marito la cinse da dietro, in un abbraccio teso ad infonderle e cederle tutta la forza che aveva.

Lei si rifugiò nell'incastro perfetto dei loro corpi, nel calore tranquillizzante che emanava il corpo di lui.

Affondò in quelle sensazioni con il desiderio di affogare e di non riemergere più. Si aggrappò tenacemente alla speranza e al desiderio che il mondo potesse finire, proprio in quel momento.

Proprio in quell'attimo dove tutto era perfetto.

Ma nessun Dio era in ascolto.

Ancora con gli occhi chiusi, sentì un'auto fermarsi di fronte al vialetto di casa.

Era arrivato il momento.

Il giovane allentò un poco la stretta dell'abbraccio, ma bastò questo a far reagire la sua sposa: spalancò finalmente gli occhi blu e si voltò, stringendo forte la giacca -mai come in quel momento sentiva di odiare quella giacca- per impedirgli di andarsene.

Come una bambina che fa i capricci.

Come una moglie che non vuole vedere suo marito partire per il fronte.

Lui le prese il viso tra le mani. Avrebbe voluto trasmetterle forza, ma i suoi occhi trasudavano tormento.

Li chiuse, proprio come poco prima aveva fatto lei. Li chiuse per non vedere la stessa angoscia e disperazione riflesse in quei meravigliosi oceani blu che lo scrutavano, privi di quella scintilla di spensieratezza di cui si era totalmente innamorato.

Stava andando a servire il suo Paese, ne era fiero.

Ma c'era quel pezzo di anima che avrebbe voluto restare ancorato lì, perchè lì era il suo posto, in quella donna minuta che stringeva con angoscia la sua divisa. Era quella casa sua, lo era da sempre.

Appoggiò la fronte a quella dalla sua giovane sposa.

Voleva assimilare il suo respiro, sentire il suo calore.

Dolore.

Un male immenso, come se qualcosa si strappasse dentro di lui, dentro di lei. Anche se erano ancora così vicini.

Un bacio.

Caldo, lento, disperato appiglio ad una felicità che si stava stracciando contro l'impetuosa violenza della realtà.

Un addio.

Ancora dolore, un altro strappo.

E freddo.

Non c'era più quel calore confortante che producono due corpi uniti.

Aveva dovuto allontanarsi da lei in fretta.

Uno strappo veloce e indolore.

Ma allora perchè sentiva così tanto male?

Lei era rimasta immobile, di nuovo.

E di nuovo gli dava le spalle. Dava le spalle a quel pezzo di vita che si stava incamminando sul vialetto.

Dolore.

La sua anima strappata a metà sanguinava e si contorceva come la coda strappata di una lucertola.

Freddo dolore.

Addio.

No.

Si voltò, come svegliata improvvisamente da un secchio di acqua fredda. E lo vide in fondo al vialetto che la guardava.

Un sorriso.

Una cucitura tra due pezzi di anima.

Bastò.

Bastò ad entrambi.

Capirono che, comunque, non sarebbe stato un addio.

E un altro alito di vento spirò.

Dolce.

Caldo.

   
 
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