Storie originali > Favola
Ricorda la storia  |      
Autore: The twisting kaleidoscope    17/12/2011    2 recensioni
L' ho inserita nella sezione "Favole", ma si tratta di una fiaba. Una fiaba dal sapore antico che racconta le vicende di una giovane contadina che grazie alla sua pazienza e alla sua dedizione riesce a ottenere l' amore di un principe. La dedico a tutti coloro che nella loro vita sarebbero in grado di provare un amore tanto sincero.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

C'era una volta un' anziana contadina che era ormai vedova da tanto tempo. Essa aveva un' unica figlia, la quale era ormai nel fiore degli anni.
Era una giovane disponibile, operosa, virtuosa e di buon cuore, che si prendeva cura in ogni momento dell' anziana madre.
Badava per lei agli animali e si occupava del raccolto, della gestione della casa, della cucina. Era insomma piuttosto abile per essere una giovinetta.
Ora accadde che nonostante le amorevoli cure della fanciulla la vecchia madre si ammalò, e morì di lì a poco, lasciando la sua figliuola a gestire la fattoria completamente da sola.
La giovane era perfettamente in grado di mungere le vacche e badare ai polli e ai tacchini, sapeva occuparsi dell' orto e del frutteto, ma come avrebbe potuto una bambina come lei sopportare il peso di una vita in completa solitudine nella campagna, senza nè padre, nè madre, nè fratelli?
Disperata, si recò a piangere per la sua sventura nei pressi di una fonte nel bosco più vicino.
Si chinò specchiandosi nell' acqua cristallina e pianse nella fonte migliaia e migliaia di lacrime amare.
Ad un certo punto udì un rumore di zoccoli echeggiare nella foresta, e asciugate le lacrime, alzò la testa e vide passare a cavallo il figlio del re, uscito a godersi la tranquillità del bosco.
La fanciulla lo vide, e le parve il giovane più ben fatto che avesse mai visto: aveva capelli biondi che sembravano morbidi solo a guardarli e un sorriso aperto e gentile, e una volta che fu passato di lì a cavallo, la giovane contadinella, sapendo che da quel giorno non l' avrebbe più rivisto, pianse ancora di più.
La fanciulla tornò alla sua modesta casa di campagna e alle sue faccende, ma non passave giorno in cui non pensasse al giovane principe, ai suoi capelli colore del miele, al suo sorriso dolce, e tale pensiero la rattristava a tal punto che si ammalò gravemente.
Poiché viveva da sola, sarebbe stato impossibile per lei mandare a chiamare un medico per capire che male aveva e per poter trovare un rimedio, e con il febbrone da cavallo che le era venuto la morte l' avrebbe certamente raggiunta in breve tempo, ma la fata sua comare intervenne in suo aiuto:
"Mia cara figliuola, fino ad oggi ti sei dimostrata sempre buona e virtuosa, e non meriti di morire così miseramente. Ti concederò di guarire!"
Bastò un tocco di bacchetta magica e la fanciulla fu di nuovo nel pieno delle sue forze.
-Ti ringrazio mia cara madrina- disse la giovane -Ma non potendo avere ciò che desidero di più al mondo, temo che mi ammalerò di nuovo-.
-Cos'è che ti renderebbe felice figliuola?- Chiese la fata.
La giovane allora le raccontò di come un giorno si fosse recata a piangere presso la fonte, di come avesse visto passare a cavallo il giovane più bello che avesse mai visto, e di come il pensiero che non l' avrebbe mai più incontrato l' avesse resa ancor più triste.
-Senti mia cara- disse la fata -Avrai quel che desideri, ma ad una condizione: dovrai dimostrarmi che il tuo è un amore sincero.-
La fanciulla, sicurissima dei suoi sentimenti, accettò, ma le insorse un dubbio:"Ma mia cara madrina, in che modo potrò darti prova della sincerità del mio amore?".
-Domattina avrai modo di scoprirlo- rispose la fata madrina, e con un colpo di bacchetta magica scomparve in una nuvola di fumo azzurro.
L' indomani mattina la fanciulla si svegliò molto presto, mise in ordine la sua umile casa, indossò il migliore dei suoi vestiti, che non era certo un abito da regina, ma era un vestito da contadinella, spazzolò i suoi lunghi capelli bruni e si sedette ad aspettare, riflettendo sulle parole della fata.
Essa le aveva detto il giorno prima che l' indomani mattina avrebbe avuto modo di dare prova della purezza del suo amore, e per questo motivo, si era convinta che il figlio del re sarebbe venuto a casa sua per un qualche motivo, e aveva intenzione di aspettarlo.
Passarono le ore e nessuno bussò alla porta della contadinella, che però non perse mai entusiasmo nell' aspettare, tanto che si dimenticò di bere e di mangiare.
Alle ventitré non era ancora arrivato nessuno, ma la giovane stava ancora aspettando. All' improvviso apparì la fata madrina, che disse alla sua figlioccia: "Mia cara, aspettare il tuo principe per un giorno intero è sicuramente segno di un sincero amore: hai superato prima prova. Ora ti concedo di andare a dormire. Domani a mezzogiorno lui verrà nella tua casa, e dovrai fargli trovare pronto un pranzo abbondante, ma bada che tu non dovrai toccare cibo!" E detto questo la fata sparì.
La mattina dopo la fanciulla si alzò ancor prima del giorno precedente e cominciò subito a preparare un ricco pranzo, e ci volle tanto a prepararlo che fu pronto esattamente per mezzogiorno.
La fanciulla si sedette accanto alla tavola imbandita e aspettò l' arrivo di lui: dopo un' ora o due cominciò ad avvertire i morsi della fame e fu tentata più volte di mettere le mani su quel cibo delizioso, ma si trattenne e rimase ad aspettare.
Alle ventitré la fata tornò da lei e le disse: "I miei complimenti, hai superato anche questa prova! Rinunciare ai propri bisogni per soddisfare quelli altrui è sicuramente una grande forma di altruismo e amore. La tua pazienza non ti porterà che bene: stanotte recati alla fonte dove hai incontrato il tuo amore per la prima volta e lì sarai finalmente ricompensata per la tua onestà." E detto questo sparì di nuovo.
La giovane mise di nuovo il vestito migliore, spazzolò con cura i suoi capelli bruni e uscì di casa a mezzanotte.
Presa com' era dall' amore, si dimenticò del fatto che il bosco di notte è molto pericoloso, che nel buio si aggirano un sacco di belve feroci e che è assai facile inciampare e farsi male.
Arrivò finalmente alla fonte, ma appena fece per sedersi, inciampò nella radice di un albero e cadde nell' acqua gelida.
Oltre che fredda quella fonte era pure grande, e l' acqua profonda, e la contadinella riuscì a tirarsi fuori con molta difficoltà, ostacolata dal buio della notte e dal suo vestito ingombrante.
Si sarebbe certamente presa un bel malanno se la fata non fosse accorsa di nuovo in suo aiuto:
"Brava la mia figliula, il tuo amore si è dimostrato così sincero che non hai avuto paura di addentrarti nella foresta nel buio della notte, consapevole dei pericoli che avresti corso. A questo punto, il mio lavoro con te è finito!" E detto questo le asciugò i vestiti e se ne andò di nuovo avvolta dalla solita nuvola di fumo azzurro.
La fanciulla fu contentissima di avere superato le prove, ma guardandosi intorno, si rese conto di non essere stata ricompensata.
Pianse ancora a lungo, riversando le sue lacrime nella fonte, ma non lasciò il luogo in cui si era recata e aspettò tutta la notte, dando ancora prova di grande pazienza.
La mattina dopo era ancora alla fonte, e ancora in lacrime; quando ad un certo punto sentì un familiare rumore di zoccoli: sollevò il viso rigato dalle lacrime e vide di nuovo il figlio del re passare a cavallo. Stavolta lui si accorse di lei, scese da cavallo, le asciugò le lacrime e le chiese chi fosse. Lei gli raccontò della sua povera madre che era morta mesi prima, della sua modesta casa di campagna in cui viveva tutta sola.
Il principe ebbe compassione di lei e decise di portarla con sè al suo castello, dove dopo qualche tempo si celebrarono le nozze e la giovane contadinella, dopo tante sventure, divenne regina e visse a lungo accanto all' uomo che amava.

Questa fiaba è per chi ancora oggi rinuncia al suo tempo e ai suoi bisogni e mette da parte le sue paure in nome di un sincero amore. 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Favola / Vai alla pagina dell'autore: The twisting kaleidoscope