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Autore: HachiXHikaru    17/12/2011    2 recensioni
Sinceramente non so cosa volessi fare quando ho scritto questa one-shot, forse ho voluto solo esprimere i sentimenti di Gouenji e Endou quando si sono separati... Accetto critiche, basta siano costruttive xD
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel/Shuuya, Mark/Mamoru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Stay close, don't go-

 

Sai Endou, si dal nostro primo incontro capii che tu avresti dato una grande svolta alla mia vita. Io non volevo più giocare a calcio dopo l'incidente della mia sorellina, ma grazie a te ora faccio parte della migliore squadra di sempre, la Raimon. I tuoi sorrisi e le tue parole sono riusciti a incoraggiarmi e credevo davvero che non ci saremmo mai separati da allora; ma poi gli alieni sono comparsi sulla terra...

 

Goenji, io fin da subito ho desiderato te nella mia squadra di calcio. Dicevano che eri il miglior attaccante e scoprii che le voci erano fondate, eccome se lo erano. Mi elettrizzava avere un giocatore come te per mettere alla prova anche le mie capacità di portiere e per divertirmi assieme a te e tutti gli altri. Volevo che non abbandonassi il calcio, che non mollassi e per fortuna ti convinsi. Grazie a te mi sentivo più sicuro che mai e speravo che non cambiasse nulla, ma dopo la partita contro la Zeus apparvero gli alieni, dicendo che volevano sfidarci a calcio. Ero spaventato, come tutti voi del resto, e anche arrabbiato: avevano distrutto la scuola e usavano il calcio come arma. Non potevo certo perdonarli, non credi anche tu, Goenji? Così ci allenammo sempre più duramente e speravo davvero che tutti insieme avremmo superato l'ostacolo, che tu non te ne andassi, ma poi, dopo quella partita...

 

Gli alieni mi contattarono ordinandomi di unirmi alla loro squadra di calcio; vedevano del potenziale in me e volevano sfruttarmi. Io naturalmente rifiutai. Non avrei mai voltato le spalle ai miei compagni, a te, Endou, non ti avrei mai tradito, tutto quello che volevo era solo giocare al tuo fianco. Ma quelli mi dissero che se avrei continuato a giocare con te avrebbero fatto del male a mia sorella; per colpa loro cominciai a tormentarmi con diversi pensieri durante la partita contro gli alieni e fu per quel motivo che giocai da schifo contro la Gemini Storm. Mi avevano chiesto di scegliere tra il giocare al tuo fianco e la vita di mia sorella...

 

La partita era finita ed avevamo perso. Fu un duro colpo per i miei compagni, ma io riuscii a incoraggiarli, come tutte le volte. Io ti guardavo in disparte; sorridevi come al solito, ma quella volta il tuo sorriso non mi colpì. Non ne ero più degno, Endou...

-Goenji, da questo momento voglio che tu lasci questa squadra-

Guardammo tutti a bocca aperta l'allenatrice, per me fu come una pugnalata al petto. Io guardavo Hitomiko. Avevo immaginato un finale simile... Lo avevo immaginato, ma non avevo detto niente a nessuno, nemmeno a te, Endou. Goenji si voltò e io lo fermai.

-Ti prego, non andartene Goenji. Perchè lo sta facendo allenatrice? Perchè sta cacciando Goenji?-

Perchè Endou? Perchè non stavi zitto? Non era proprio nella tua natura, eh?

-E' perchè ha sbagliato quei tiri nell'incontro di oggi?-

Guardai Asuka, poi di nuovo l'allenatrice.

-E' questa la ragione signorina? È per questo motivo che lo sta mandando via?-

Per un motivo così idiota?

-Il mio compito è quello di creare la migliore squadra di calcio che esista al mondo e nella squadra che ho in mente Goenji non è necessario. Non ho altro da dire-

Quindi vedete di finirla di insistere... Non ne potei più e a quel punto cominciai ad andarmene, sperando che nessuno mi seguisse, che tu, Endou, continuassi a discutere con l'allenatrice...

-Ma questa non è una spiegazione! Aspetta Goenji!-

Lo inseguii, non potevo lasciarlo andare, non così... Non poteva, non poteva andarsene!

-Goenji! Goenji ascoltami, vuoi davvero andare via?-

Mi fermo, ma non ti guardo, sarebbe stato troppo. Stringo i pugni, avrei voluto piangere, ma non potevo...

-Ma come fai ad andartene in questo modo? Quegli alieni ci hanno umiliato-

Come fai ad abbandonarmi così, Goenji?

-Non vuoi prenderti la rivincita? Hanno distrutto la nostra scuola-

Vuoi che distruggano anche la squadra?

-Hanno fatto del male ai nostri compagni-

Lo so bene... E lo stanno facendo anche a me, adesso... Mi costringono a lasciarvi tutti quanti, a lasciarti...

-Goenji dì qualcosa-

Ero davvero stufo del tuo silenzio, ma tu continuasti a non rispondermi. Poi ti voltasti e io notai i tuoi occhi lucidi.

-Mi dispiace Endou, non posso combattere al tuo fianco-

E la cosa mi fa davvero male, credimi...

-Goenji...-

Continuai a fissarti, finchè una lacrima non sfuggì al tuo controllo e tu ti voltasti definitivamente riprendendo a camminare. Avevo capito di non poterti più fermare, forse avevi una buona ragione, anzi, sicuramente l'avevi, però era ugualmente difficile...

-Goenji perchè?-

Stringo i pugni e poi sorrido, non potevo fare altro in fondo...

-Molto presto tornerai con noi, ne sono sicuro-

Endou... Rimasi a fissarti mentre te ne andavi. Dio, Goenji, ancora oggi non so come ho fatto a non piangere... Sai, mi ripetevo che saresti tornato, lo ripetevo tante e tante volte dentro di me e forse è stato quello a darmi la forza...

 

Mi allontanai da tutto e rimasi nascosto dagli alieni grazie all'aiuto del detective Onigawara, che mi sistemò a casa di Raiden Hijikata. Furono davvero tutti gentili con me, ma inizialmente non riuscii neanche a toccare un pallone... E come avrei potuto? Non ero più in squadra con te, Endou, quindi che senso aveva giocare?

 

Dopo la tua partenza, Goenji, si unirono a noi Toko, Fubuki, Rika, Tachimukai e Tsunami. Dei validi giocatori e degli ottimi amici, ma non erano te, Goenji. Ma oltre ad ottenere giocatori ne perdemmo altri e io cominciai a non sorridere più, cominciavo a non sopportare più tutto questo, era troppo!

 

Ero sempre tenuto al corrente di tutte le vostre tappe, sapevo tutto ciò che facevate e i giocatori che facevate entrare in squadra. Era come se ci fossi, Endou, anche se non potevi vedermi. Un giorno seppi che avevi cominciato a non credere più in te stesso e fui pervaso da un'immensa rabbia; possibile che quei maledetti alieni ti spingessero fino a questo punto? E poi, Endou, possibile che avessi rinunciato davvero alla fine? Da quel momento ricominciai ad allenarmi, volevo tornare da voi, da te, più forte di prima, volevo farti vedere che nulla era perduto, che si poteva... Che si DOVEVA andare avanti. Dovevi farlo per me, Endou, e per tutti quelli che erano rimasti indietro...

 

Alla fine uscii da quello stato pietoso più carico che mai e tutto grazie alla forza d'animo di Tachimukai; se non ci fosse stato lui, però, ci saresti stato tu, vero Goenji? Decisi di voler diventare più forte, di far diventare tutti più forti, per sconfiggere gli alieni e per farti trovare una squadra degna di te, Goenji, perchè, ancora, io non la smettevo di sperare che tu saresti tornato. Immagino che, se mi avessero tolto anche quella speranza, non sarei più potuto andare avanti...

 

Stavate combattendo contro la Epsilon Plus e io potevo solo guardarti da lontano, cavolo quanto desideravo entrare in campo e giocare al tuo fianco. Eppure dovevo aspettare, aspettare che tutto si sistemasse per il meglio e che mia sorella fosse al sicuro; dopo questo feci il mio ingresso in campo e io fui piacevolmente sorpreso. Ti sorrisi, quanto mi mancava quel tuo sorriso, contento di poterti finalmente rivedere, ma in fondo lo sapevo che saresti tornato, Goenji, non avevo mai smesso di crederlo e fortunatamente non mi sbagliavo.

 

Finito l'incontro raggiunsi Hijikata, che se ne stava andando e lo ringraziai, mi era stato molto d'aiuto in tutto quel tempo e grazie a lui avevo capito una cosa, Endou. Mi mise una mano sulla spalla.

-Devi soltanto pensare a giocare e a divertiti ora che sei libero di farlo-

A quel punto guardai voi della squadra, guardai te, Endou, ora che finalmente potevo farlo.

-Forza, vai, ci sono i tuoi amici che ti aspettano-

Annuii; già, tu mi stavi aspettando, mi avevi aspettato tutto questo tempo...

-Ti saluterò quelle piccole pesti-

Sorriso, poi chiudo gli occhi e abbasso lo sguardo.

-Mi dispiace di essere così egoista...-

-Ma non dirlo neanche per scherzo amico-

Rialzo testa.

-Tutti abbiamo un posto dove tornare, e il tuo posto è questo, accanto a loro... E' la vita-

 

Avevamo finito di cenare e io e te eravamo sdraiati sul tetto del pulmino Inazuma a fissare le stelle; era così bello stare al tuo fianco, Goenji. Le onde del mare facevano lentamente avanti e indietro sulla sabbia e nessuno dei due parlava, eppure mi piaceva lo stesso...

-Ehi Endou-

Ti guardai, tu continuavi a fissare le stelle. Avevo rotto il silenzio per dirti una cosa importante, ma era così... Difficile...

-No, niente...-

Riguardo le stelle e sorrido.

-È davvero bello poter parlare di nuovo insieme a te, sono proprio contento-

A quel punto sorrido anche io e chiudo gli occhi; mi avevi tolto le parole di bocca, Endou.

-Sì, anche io-

Mi misi a sedere e mi guardasti.

-È strano, è come se in tutti questi mesi tu fossi sempre rimasto insieme a noi-

Mi alzo anche io, ma non mi guardi.

-Bè, il signor Onigawa mi teneva al corrente. So che ne avete passate davvero di tutti i colori-

Sorrido continuando a fissarti. È vero, ma ora tu eri assieme a me, quindi era come se tutti i dolori si fossero cancellati.

-Ma no, niente di eccezionale-

E sorrido ancora di più.

-Eppure, è evidente che queste esperienze ti hanno fatto maturare come capitano-

Eri più forte, Endou, avevi superato il dolore iniziale e ti eri rialzato tenendo la testa alta, senza farti più abbattere. Ci guardiamo seri, i tuoi occhi erano così belli sotto quel cielo di stelle.

-Goenji...-

Non so cosa mi aspettassi veramente in quel momento, forse che tu mi baciassi...

-Anche gli altri mi sembrano cambiati in meglio, e i nuovi arrivi mi sembrano tutti elementi davvero interessanti-

Già, ma nessuno sarà mai come te, Goenji, sei unico e inimitabile...

-Se vogliamo batterci alla pari con quegli alieni dobbiamo continuare a migliorare-

-E a crescere anche...-

A quel punto abbassi lo sguardo.

-Crescere è davvero faticoso, non siamo più i bambini spensierati di un tempo-

Dopo tutto quello che è successo come potremmo? Abbiamo superato tutti quanti delle prove difficili, soprattutto tu ed io, Endou. Però, almeno, ne siamo usciti vittoriosi...

-Sì è vero, non lo siamo più...-

Guardo le stelle, ora, però, ci sei di nuovo tu con me, Goenji, e non ho più timore di niente. Neanche di crescere e abbandonarmi il resto alle spalle...

  
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