Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: unbrokenhurricane    18/12/2011    7 recensioni
fan fiction ispirata alla serie TV 'Skins'
«Hey riccio, in ritardo stamattina?» La mora si era cambiata in tempo record, sostituendo il top sgualcito, la minigonna e gli stivali di pelle scura con la tipica divisa dell’istituto femminile che frequenta. Sul viso, nessuna traccia del trucco pesante che spesso la sera usava.
«E tu Kristin, cosa sono quelle occhiaie? Hai dormito male questa notte?» la ragazza gli rivolge uno sguardo tra l’irritato e il divertito.
«Crepa Styles» dice, spingendolo verso le scale che danno sul soggiorno.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Anya (Parte II).
Appoggia la testa sul vetro appannato della finestra mentre osserva i lampioni accendersi illuminando il viale del suo quartiere, ormai ricoperto di foglie e circondato da alberi spogli.
Il freddo le fa pizzicare il naso.
Sfila un maglione beige dall'armadio e lo indossa per poi ritornare a guardare fuori.
Non lo ammetterebbe mai ma, infondo, sta aspettando lui.
Ha bisogno di ritrovare i suoi occhi, le sue mani, le sue labbra.
Sospira richiudendo le tende con un leggero movimento delle mani.
Si guarda intorno spaesata, cercando di trattenere la sua voglia di ritornare alla finestra in cerca di qualcuno che sa non arriverà mai.
Chiude gli occhi e sente una lacrima rigargli, timida, la guancia.
Stringe i denti cercando di convincersi a pensare ad altro, ad andare avanti. Ma in realtà è lei la prima a non voler essere forte, a non voler dimenticare. Si sente sola ed ha bisogno di amore.
Scosta una sedia e vi si siede, osservando la sua immagine riflessa sullo specchio che le sta di fronte.
Forse le bugie le sarebbero andate bene, non importa. Possono tornare insieme, lui avrebbe potuto ricominciare a mentirle ma almeno si sarebbe sentita amata.
Sbatte un piede a terra asciugandosi la lacrima con la manica del maglione.
Cosa sta facendo? Cosa le viene in mente?
Lei è forte, non ha bisogno di nessuno. Non ha bisogno dell'amore.
Sarebbe davvero disposta a vivere in una bugia? A sacrificare tutto per un ragazzo che l'ha solo presa in giro?
Avvicina lentamente una mano verso lo specchio carezzando la figura esile che vi è riflessa.
Fa scorrere le dita lungo le guance e scorge un sorriso.
Sta sorridendo davvero.
Si slega i capelli appoggiando l'elastico sulla scrivania e corre verso l'armadio.
Alza lo sguardo verso l'orologio, manca un quarto d'ora a mezzanotte.
Annuisce, sicura di se, mentre apre le ante e fruga fra le vecchie t shirt ed i jeans sgualciti.

«Bingo!» sussurra, appoggiando ciò che ha trovato sul letto.
Osserva il tessuto verde smeraldo cercando di non pensare che fosse quasi del colore degli occhi di lui.
Cerca di immaginare come si sarebbe sentita con quel tubino che le fascia la vita.
Porta una mano sulla parte inferiore dell'abito, notando che si ferma a mezza coscia. Decisamente troppo corto rispetto a ciò che è abituata a portare.
Sorride, sfilandosi il maglio di dosso per poi riporlo nel cassetto dove l'aveva preso.

***

Si infila le decollete bianche, notando soddisfatta il modo in cui la fanno apparire più alta di qualche centimetro.
Raccoglie i capelli in una lunga treccia che sistema sulla spalla sinistra.
Porta lo sguardo su una borsetta poi scuote la testa, non avrà bisogno di nulla quella sera.
Scende le scale, attenta a camminare composta sebbene abbia i tacchi ai piedi.
Apre lentamente il portone senza far rumore e lo richiude dietro di se.
Subito sente l'aria fredda irrigidirgli le gambe nude.
Prende un lungo respiro avvicinandosi alla macchina del padre.

«Dove stai andando?» no, non quella voce.
Anya si volta, non vuole guardarlo negli occhi ma è inevitabile.

«Cosa vuoi, Harry?»
Lui trattiene una leggera risata facendo qualche passo verso di lei.

«Te» le accarezza il viso per poi poggiare le mani sulla vita della ragazza.
No, non di nuovo.
La bionda sorride avvicinando le labbra a quelle del riccio.

«E' davvero questo quello che vuoi?» sussurra maliziosa.
Harry la guarda sorpreso, poi nota il vestito che sta indossando.

«Quello che ho sempre voluto» piega la testa di lato con l'intento di baciarla.

«Troppo tardi Styles, io non lo voglio più» lo allontana per poi aprire la portiera della macchina e mettere in moto.
Non riesce a trattenere una risata osservando il riccio ancora fermo, lì dove lei lo aveva lasciato.

***

«Quanti anni hai?»

«Diciotto»
Dal locale provene un forte odore di alcol, mischiato a sudore e nicotina.
Anya trattiene il respiro, aspettando che l'uomo di fronte a lei si decida a farla entrare.
Sedici, diciassette, diciotto che importanza ha?

«Non me la bevo bellezza. Torna a casa, domani hai scuola»
La bionda sbuffa facendo schioccare la lingua per poi fare un passo in avanti.

«Credi che se domani avessi scuola, i miei mi farebbero uscire a quest'ora?» sussurra ammiccando «Vestita così?» aggiunge, portandosi una mano sulle gambe scoperte.
L'uomo scuote la testa ridendo.

«Entra dentro» dice, facendosi da parte.
Anya sorride facendosi largo tra la gente.
La musica la fa sobbalzare tanto è forte.
Si porta le mani alle orecchie cercando un posto dove andare.
Decide di raggiungere il centro della pista e ballare.
Punta a terra i suoi tacchi bianchi e spinge finchè non trova un piccolo posto per lei.
Chiude gli occhi e comincia a ballare.
Muove la testa seguendo il ritmo, respirando a fatica.

«Anya?! Anya che ci fai qui?» Kristin le si avvicina, prendendo la bionda per un braccio.

«Non vedi?» accenna ai ragazzi dietro di lei «Sto ballando»

«Tu non ti reggi in piedi!» urla.

«Kristin torna a farti Pakistan okay?» le sussurra all'orecchio «Di certo starà apprezzando l'impegno che hai messo nel trovare una gonna così corta» ride.

«Centra Harry vero? Cos'ha fatto ancora mio fratello?»
Anya spalanca gli occhi. Non ancora, non quel nome.

«Ho detto che te ne devi andare» sospira «Vai via!»
Kristin annuisce portandosi una bottiglia quasi finita alla bocca. Si lecca le labbra soddisfatta mentre si volta.

«Aspetta!» urla la bionda «Di a tuo fratello che non sarò mai più sua. Mai più»
L'altra alza le spalle con disinteresse, lasciando cadere a terra la bottiglia.

#GOODluck1D - #1DonTOUR
ecccccco il dodicesimo capitolo *ww* spero vi piaccia (: la verità è che mi sentivo in vena di scriverlo dato che oggi sono in uno stato di depressione più o meno come Anya. centrano qualcosa cinque idioti noti come one direction c': cioè, sono felicissima per il tour e bla bla bla. ma mi fa stare male non poter essere tra la folla durante la loro prima tappa del loro primo vero tour. ma vabè, scialla. io gli farò sentire il mio sostegno anche da qui.
good luck boys, kappa.
ps. per ringraziarvi delle recensioni e di tutto il resto, invierò a tutti quelli che commenteranno il capitolo un'anticipazione del prossimo:3

 
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: unbrokenhurricane