Mi
capita spesso di osservare la gente..cerco di studiare i comportamenti, i pensieri e i desideri
delle persone..e ogni tanto, lo ammetto, immagino
delle storie..
Prima
nebulosa
Oggi ero
seduta in una sala d’aspetto e di fronte a me c’era un uomo.
Sulla quarantina, capelli di media lunghezza, brizzolati, leggeva dei fogli e
ogni tanto ne sottolineava delle parti. Era molto
attento a quello che faceva, e gli occhiali gli davano un’aria sofisticata e semplice allo stesso tempo. Credo che aspettasse suo figlio, o suo nipote chissà..Mi ha colpito molto, tra tutti gli uomini e le donne che
erano lì, lui è l’unico che ha attirato la mia attenzione.
Nella mia testa ho visto lui che accompagnava a casa il bimbo e dopo andava all’appuntamento
che aspettava da ore..
Si avvicinò al
tavolino del bar e il ragazzo biondo che lo attendeva impaziente si alzò,
gli sorrise e gli posò un lieve bacio sulle
labbra. L’uomo sorrise e si sedette di fronte all’uomo più importante della sua vita. Parlarono a lungo, poi si alzarono e se ne andarono.
Insieme visitarono il mondo e ogni sua parte, il mare e ogni sua onda, l’infinito e ogni suo vuoto..e sempre, ogni sera, si sedevano sul muretto di un parco di Arezzo, e osservavano il cielo. Il ragazzo appoggiava la testa nell’incavo del collo dell'uomo, assaporava ogni profumo, e ogni profumo gli infondeva e gli imprimeva nella mente ogni singolo respiro della notte. L’uomo gli sfiorava il volto e ogni volta che avanzava sulla linea del suo profilo gi sembrava di conoscere da sempre quel ragazzo, eppure ogni volta che gli era così vicino gli sembrava di innamorarsi per la prima volta
Ogni sera era
così, di giorno affrontavano un esercito d’ipocrisia, di
preconcetti e di cattiveria, ma di sera..di sera chiudevano il loro universo attorno a loro due, e
il loro specchio della memoria rifletteva una sola cosa: pace.
[..e tu vuoi viaggiarle insieme, vuoi viaggiarle insieme
ciecamente, perché sai che ti ha toccato il corpo, il tuo corpo
perfetto, con la mente.. Fabrizio De André]