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Autore: Shileny Kimiko    19/12/2011    2 recensioni
“tu sei una schiava, un oggetto parlante, non puoi né chiedere né pretendere nulla”
Diciottesimo secolo. L’epoca dei Regni e degli Imperi e, soprattutto, l’epoca di ambientazione della storia.
Lucinda venne fatta schiava da Lord Shinji. Dopo complotti organizzati o subiti, nuove amicizie ed amori impossibili, la serva farà scoprire al padrone l’amore.
Ma sarà troppo tardi.
__________
~ Long-Fic a finale tragico con presenza di OC.
Pairing: Ikarishipping- Dragonshipping alla fine della storia
{dedicated to my Family}
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucinda, Paul
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Maid’s Dream
 "Credi alla forza dei tuoi sogni e loro diventeranno realtà"


L’arrivo alla Reggia
 

    Aveva un lungo vestito rosa, ornato da un fiocco rosso che le cingeva la vita.
Correva per i prati, con in mano un piccolo mazzolino di rose ed era circondata da Starly e Bidoof e, naturalmente, la sua tenera Snivy giocherellava con lei, mentre si avvicinava sempre di più al suo paese nativo. Saltellando e girando, la ragazza superò la grande distesa pianeggiante in periferia, attraversò la piazza principale ed arrivò davanti a casa sua. Lì vi erano due guardie armate fino ai denti. Una delle due stava puntando il fucile verso la madre. L’altra guardia, che si chiamava François, iniziò a parlare.
< Dovevi pagare il debito. Ora ne pagherai le conseguenze >
< Vi prego, abbiate pietà di me, io sono solo una donna che non riesce a vendere i suoi fiori >
< Fioraia, ce l’hai detto troppe volte. Dacci i soldi >
< Domani ve li darò tutti, centesimo per centesimo >
< Dacceli ora o muori >
< Ma non li ho! >
< In questo caso… >
L’uomo, che aveva appena finito di parlare, fece un cenno all’altro, che sparò a bruciapelo sul cuore della signora. Lei cadde a terra priva di sensi, mentre la sua Glameow miagolava impaurita.
< Sta zitta gattina, o ce ne è anche per te >
La Pokèmon non riusciva a trattenere l’immenso dolore che provava e che sfogava in lacrime, perciò non si riuscì a calmare.
< Ti abbiamo avvisata >
Dopo un altro cenno, un rumore secco invase le strade. Glameow giaceva accanto alla sua padrona. Il tutto, davanti agli occhi della giovane Lucinda, la quale corse disperata e si buttò tra le braccia della genitrice.
< Mamma! Resisti, ti prego! >
< Ragazzina, togliti o farai la loro stessa fine. Idem per la tua Snivy >
François stava per fare un ennesimo cenno al compagno, quando gli balenò in testa una condanna peggiore della morte.
< Ehi tu, seguici >
Il giovane addetto agli spari prese la ragazza per i polsi e la condusse verso la carrozza con la quale i due componenti dell’esercito arrivarono.
Dopo essere partiti, la giovane azzardò una domanda:
< Dove mi state portando? Che ne sarà di me? >
< Semplice cara. Tu diventerai schiava >
Gli occhi di Lucinda si riempirono di lacrime. La neo schiava avrebbe preferito la morte.

< Lavori domestici? Beh,so che è brava nel pulire e nel prendersi cura del giardino, Lord Shinji. >
< Non lo so, François. Abbiamo abbastanza servitù. Perché aggiungerne altra? >
< Perché una ragazza così giovane non si trova da tutte le parti. Sono certo che servirà minimo due generazioni >
< D’accordo, prendiamola in prova. Se non mi soddisfa, riprendi ciò che hai interrotto davanti casa sua >
< Con piacere, Lord >
< Bene. Mostra alla schiava il suo alloggio e i suoi vestiti. Oggi pomeriggio inizierà a lavorare >
< Sarà fatto. Con permesso >
La guardia prese per i polsi Lucinda e la condusse nel corridoio dove abitava la servitù del padrone di casa. Aprì una stanza e, davanti agli occhi della donna, apparse una distesa di letti. Era il dormitorio delle schiave. Vi erano solo due figure alte e snelle, che pulivano la camera.
< Kimiko e Kylie, mostrate a Lucinda tutto ciò che c’è da sapere sul palazzo reale e sulle sue regole. Dopo pranzo inizierà a lavorare >
< Nuova schiava? >
< Non sono cose che vi riguardano. Obbedite >
< Sissignore >
Le due fecero un grosso inchino e, quando François si allontanò, iniziarono a parlare con la nuova arrivata.
< Io sono Kimiko, per le amiche Kimie o Kimì >
Disse una ragazza dagli occhi verdi brillante e dai capelli rossi, la più alta tra le due. Indossava un semplice abito azzurro con le maniche a sbuffo, lungo fino alle ginocchia, ornato da un grembiule bianco con uno stemma rappresentante un Arceus, simbolo della Reggia del Regno di Sinnoh. Aveva i lunghi capelli legati con uno chignon alto, per non darle fastidio.
< Io invece sono Kylie >
Esclamò una ragazza dagli occhi castani e dai capelli del medesimo colore sapientemente intrecciati, dall’aria allegra, che indossava lo stesso vestito di Kimiko, ma di colore arancione, mentre il grembiule era uguale. Lei iniziò a dare confidenza alla blunetta per prima
< Come mai sei qui? >
Lucinda raccontò tutta la sua storia. Poi Kimiko, la più responsabile del gruppo, le mostrò il suo letto, i suoi vestiti (il completo era identico, solo con il vestito rosa confetto) e le illustrò le regole del posto. O meglio, tentò di farlo, ma Kylie le rubò la parola.
< Tutto ciò che devi sapere è riassumibile in cinque regolette:
1- Fa sempre ciò che ti dicono e non disubbidire per nessunissima ragione
2- Abituati alla frase più citata da Lord Shinji, ovvero: “tu sei una schiava, un oggetto parlante, non puoi né chiedere né pretendere nulla” e adotta la tecnica “testa bassa” quando la dice
3- Mai contraddire la futura sposa di Lord Shinji, Miss Helena. Sa essere un serpente.
4- Non guardare mai negli occhi Lord Shinji. Non ti conviene
5- Non far fare brutte figure al Lord. In varie occasioni ti specificheremo ciò che devi fare, ma per ora limitati a eseguire bene gli ordini. Il signor Shinji tiene molto alla sua reputazione
Afferrato il concetto? >
< Ehm… si… c’è solo un infimo dettaglio che mi sfugge. >
< Cioè? >
Chiese Kylie, assumendo la tipica posizione da sergente, e Lucinda formulò la domanda con la spontaneità e l’ingenuità di tutto il mondo.
< Chi è Lord Shinji? >
Kimiko e Kylie si guardarono incredule. Come poteva una schiava non conoscere il padrone di casa? La castana rispose con la sua solita ironia.
< Ok, ammettilo, era una domanda a trabocchetto. Dicci qual è quella vera >
< Ma… è questa quella vera >
Le due sospirarono. Kimiko iniziò a rispondere.
< Lord Shinji è il “Re” del Paese. È meschino e menefreghista. >
< Bugiardo >
< Senza cuore >
< Infame >
< Leggermente sadico >
< Viscido >
< Ama vedere l’autostima della gente cadere ai suoi piedi >
< Ripetitivo >
Lucinda sorrise, mentre Kimiko guardava con aria di rimprovero Kylie.
< Tra tutti gli insulti che ho sentito nei miei cinque anni di servitù, questo è il più strano e insensato >
< Ok, può anche essere strano, ma non è per niente insensato. Non fa altro che ripetere “Sei veramente patetica” >
La ragazza dagli occhi castani, mentre formulava la frase, fece una smorfia per rappresentare la faccia del loro signore, cosa che provocò il nascere di una risata nella bocca di Lucinda, che venne immediatamente tappata dalle mani delle sue “insegnanti”.
< Mi sono dimenticata la sesta regola >
< Ma non erano cinque? >
< Me ne sono dimenticata una. Non devi mai ridere. Nella Reggia sono proibiti i libri di barzellette e i ciambellani. >
< E che ne sarà di chi ride, anche per sbaglio? >
A quella domanda, più che una frase, poteva benissimo rispondere i gesto che utilizzò Kimiko. Fece finta di tagliarsi la testa.
< Capisco… Ma quando si mangia? >
< Lucinda… quando vedrai la tavola vorrai non aver mai pronunciato questa frase >
< Ok, Kimì >
La schiava si fermò e puntò il dito contro la faccia della nuova arrivata, con una smorfia di disappunto.
< Ferma. Tu non sei ancora mia amica. Ora vieni, in effetti è l’ora di pranzo, e Lord Shinji non tollera ritardi >
Detto ciò, la rossa uscì dalla stanza, seguita dalla castana che, prima di varcare l’uscio, disse due paroline a Lucinda e le strizzò l’occhio.
< Tranquilla, fa finta di essere distaccata, però è tenera come un budino. Ed è anche molto responsabile. Seguimi, se non vuoi morire di fame >
 

 

 

Angolo autrice
Sopravvissuti? Non l’avrei mai detto.
In questa Fic presenterò la mia OC, Kimiko, ma non ve la descriverò ora. Vorrei provare a farvi fare un’idea della giovane direttamente nella storia.
Essendo una Fan Fic a finale triste (*si picchia sulla testa* Basta spoiler!), ho voluto aggiungere Kylie, un personaggio inventato (non so se è corretto definirla OC) totalmente opposto a Kimiko, giusto per far spuntare qualche sorriso nella tragedia (ma che parolone, in fondo non morirà nessuno. Nuovo spoiler. Sono incorreggibile).
La parte in corsivo, come credo avreste capito, narra i fatti avvenuti prima dell’arrivo nella Reggia. Tra la parte “normale” e quella in corsivo c’è il viaggio quindi tranquilli, non vi ho fatto perdere i fatti salienti.

So perfettamente che la mia Family merita più di una Long priva di fantasia, però gliela dedico lo stesso, poiché una
semplice One-Shot non basterebbe per esprimere il bene che gli voglio. <3


Per il resto, non credo ci sia bisogno di spiegare altro, tuttavia, per eventuali chiarimenti, potrete benissimo chiedere.
Spero che il primo capitolo vi abbia almeno interessato (altro parolone), io mi sono impegnata tanto.
Bacioni
Kimie


Disclaimer: La frase iniziale, "Credi alla forza dei tuoi sogni e loro diventeranno realtà" è di S. Bambaren.
Per il resto, è tutto inventato dalla sottoscritta.

   
 
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