Nella stanza buia, il sudore e l’emozione si avvolgono come amanti. L’unica luce proviene dalla coda di un Flaaffy, che  ciondola pigramente in un angolo. Io sto facendo l’amore con una strega. Una sconosciuta di cui sono a conoscenza solo del nome.
Lei mi morde la lingua e io le afferro i capelli. Seduta su di me, ad assaporare la mia carne, i miei muscoli, la mia passione, lei apre soavemente la bocca assaporando il mio sangue. La spingo sul materasso, la tengo ferma, assaporo il sudore e gli ormoni. Lei emette un gemito soffocato e io di nuovo entro dentro di lei, ghermendola tra i miei artigli finché non esplodiamo insieme, contemporaneamente. Una deflagrazione immaginaria dove solo noi siamo i diretti partecipi, coinvolti nelle fiamme ansimiamo. Lei mi cinge, mi trattiene, con le gambe costringendomi a restare lì, ansimante. I suoi occhi gialli mi afferrano, i suoi capelli neri e arruffati ricadono sul materasso.
In un angolo della stanza due grossi insetti restano immobili, ronzando con le ali a intervalli irregolari. Una protuberanza sul loro posteriore si illumina, rilasciano un odore dolciastro. Agata usa i suoi Volbeat e Illumise per il loro aroma afrodisiaco, rendendo l’esperienza peccaminosa e intensa. Quando la strega lascia la presa, mi stacco e mi alzo, mi allontano respirando ancora faticosamente. Incespico fino ad arrivare alla finestra del locale, le tende svolazzano per un vento inesistente. Guardo il mondo nudo, il tatuaggio di un Gyaridos avvolge la mia spalla.
- Niente male, mi aspettavo di peggio. – Agata con una mano raccoglie il mio succo e lo trattiene avidamente.
- Sono il campione della lega italiana. Sono leggendario in tutto per tutto. – Accenno a un sorriso mentre mi accendo una sigaretta. La strega fa gocciolare il mio seme su un piatto di legno ricolmo d’olio. I liquidi si abbracciano eterogeneamente. I due grossi coleotteri svolazzano intorno la strega, ben attenti alla sua operazione.
- Il portavoce dell’Ariete sembra avere un destino interessante. –
Sbuffo una nuvola di fumo mentre la brezza notturna mi investe.
- Hai intenzione di raccogliere lo sperma di tutti gli esponenti per leggerne il futuro? –
La strega ride. Ha ancora i capelli intrisi di sudore,  li scosta dagli occhi sporcandosi di olio e seme.
- Certo che no. D’altronde buona parte dei portavoce sono femmine, come me. –
La guardo. Lei è il portavoce dei gemelli, una strega, una chiromante. Mi ha attratto in questo edificio immobile per soddisfare le sue oscure voglie. Non che io gliel’abbia impedito, ovvio.
È stata solo una piccola soddisfazione, un modo per distrarmi da quel che sta succedendo. Do un’ulteriore occhiata al traffico immobile, come dipinto da un pazzo artista virtuale. Da due giorni il tempo si è completamente bloccato: gli uomini, i pokemon, le macchine sono immobili. Solo io e altre dodici persone, a quanto pare i portavoce, si sono salvati da questo momentaneo destino.  Lo scopo di tutto questo? Si tratta di un gioco. Ofiuco, il portavoce finale, ci ha detto di giocare senza spiegare le regole, gli obiettivi. Dobbiamo capirlo da soli, ha detto.
Agata, il portavoce dei gemelli, va a lavarsi. Indossa i suoi vestiti scuri, accompagnati dal mantello scuro e il cappello a punta scuro. I suoi occhi ambrati mi rivolgono un ultimo sguardo per poi andarsene. Probabilmente la rivedrò presto.
Il Flaaffy si avvicina, poggiando la testa contro la mia nuda gamba. Accarezzo il suo capo, la sua lana passa tra le mie dita.
- Vuoi riposare, Ariete? Fammi cambiare le lenzuola, poi potrai dormire quanto vuoi. –
L’esemplare di Flaaffy si limita a belare. Quando il tempo si è bloccato ogni mio pokemon è rimasto coinvolto nel fenomeno. Non ho potuto chiamarli dalle sfere. È un peccato: Salamence e Feraligatr mi sarebbero stati utili. Nel mio box personale ogni pokémon  era immobile, inutile, impossibile da usare. Tra i duecentosette esemplari disponibili, solo Flaaffy, un esemplare che catturai per la lotta competitiva, era sveglio. Certo, questo è perché io sono il portavoce dell’ariete. E questo esemplare è il mio guardiano, e non potrebbe rappresentare meglio il segno zodiacale. Getto il mozzicone di sigaretta dalla finestra, sbuffando l’ultima nuvola di fumo. A che gioco sto giocando?