Catene spezzate
A Mario, da Jenny. Che da lassù tu
possa ugualmente leggerle.
Non fa così male staccarsi dalla vita; in fondo cos'altro è, la morte, se non una catena che è stata spezzata? Adesso non senti più quel dolore che ti ha legato a quel letto, costretto a contare il tempo.
Con te hai portato solo il ricordo di chi ha riempito le tue giornate, a noi hai lasciato molto più di un corpo. Non è quello che conta, non è ciò che avremmo voluto veder restare con noi.
Ecco perchè non penseremo a te come se fossi morto.
Quando parleremo di te, ti ricorderemo solamente come se tu fossi libero.
Nota: come anticipato è molto autobiografica, ed è la prima volta che scrivo qualcosa del genere. Jenny è il mio nome, se ve lo siete chiesti.
Ringrazio chi trova il tempo di leggere ed eventualmente commentare. Non so se ho commesso errori grammaticali e/o varie, ma così è uscita e così l'ho lasciata. Le ultime due frasi sono ispirati ad una frase che ho letto in un libro di Danielle Steel, " Una perfetta sconosciuta", che mi ha sempre particolarmente ispirato.
99 Parole.