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Autore: Dr3aDSouL    20/12/2011    0 recensioni
prima di 3 mini storie sulla mia visione (un pò triste magari perchè al tempo in cui l'ho scritta ero un pò depresso lo ammetto) dell'anima dopo la morte
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prigionia continua, non ho orologi per veder passare le ore, non c'è sole che sorge o tramonta per scandire i giorni, tutto sembra fermo, ma dentro di me mi accorgo del tempo che passa, momento dopo momento, attimo dopo attimo, istante dopo istante...
è tutto sempre uguale, buio e silenzio, fonti di tristezza, l'unica cosa a tenermi ancora compagnia sono i miei pensieri, il rivivere istanti felici persi, che nella mia mente prendono di nuovo vita dando un accenno di battito al cuore,
perchè per quanto facciano male sono loro a tenermi ancora cosciente di tutto, devo ringraziare quei pensieri se non sono ancora scivolato nel tunnel dell'apatia, è strano come la fonte di tutto a volte possa essere una forza per resistere, un piccolo controsenso,
insignificante rispetto a molti a cui ho preso parte nella mia vita, perchè gran parte dell'umanità è lunatica e contraddittoria, questo perchè non si hanno chiare le idee, e quando si dice qualcosa raramente si pensa al poi ed al dopo,
e quei due caratteri non hanno niente di razionale, sono istantanei e senza ragioni, mi chiedo a cosa possano servire di buono, a volte mi sentivo quasi un alieno per non averli...
poichè io credo che tutte le nostre azioni siano scaturite e determinate da un singolo pensiero, ma credo che ormai io sia l'unico a ragionare così, unico folle in una massa di cloni fatti a stampino...
a volte capita di trovare persone che sfuggono al controllo di massa, ma alla fine scopri che pur se con un misero filo, sono attaccate irrimediabilmente alla normalità della vita, ma ovviamente ognuno sceglie la propria strada, come io ho scelto la mia!!!
e mentre i miei pensieri viaggiano, ricordando sorrisi, abbracci, forza di volontà, coraggio, parole semplicemente uniche...
una voce mi distoglie dal fissare le catene che mi legano
"scommetto che stai guardando le catene vero?"
credevo di essere solo
"si le sto guardando, chi sei?"
"in una cella accanto alla tua...sono un mal capitato come te, gettato in queste segrete per l'eternità"
"capisco"
"non sei un tipo molto loquace"
"lo ero, un tempo...credo che questo soggiorno forzato a poco a poco si nutra delle mie parole togliendomele"
"si è esattamente quello che succede"
la conversazione si interruppe, passarono alcuni minuti e la voce riprese
"io comunque sono Khalibos, tu?"
non mi andava di rispondere col mio nome, altra cosa che lentamente dimenticavo
"io? Dr3aDSouL"
"un anima del terrore?"
"già, preferisco essere pensato così"
"eppure non sembri cattivo"
"puoi dedurlo dalla mia sola voce?"
"chiamiamolo, intuito"
"se lo dici tu..."
"sbaglio?"
"...diciamo che ciò che immagini, lo sono diventato col tempo, perchè odiavo una parte di me, ossia ciò che sono ora"
"beh ti capisco, non penso piaccia a nessuno essere qualcosa di cattivo"
"ma la vita ti ci porta ad esserlo, prima o poi"
"si, credo di capirti...immagino tu sia qui perchè qualcuno ti ha mostrato la via, e tu l'hai percorsa"
"si, è così"
"siamo in due"
"mi dispiace"
"beh, l'abbiamo scelto noi, non dovremmo lamentarci"
"difatti non mi lamento, per quanto cmq una parte di me non vorrebbe essere qui"
"e dove vorrebbe essere?"
"indietro nel tempo, a quando ho provato l'ebbrezza della vita, assaporandola in ogni sua consistenza...peccato che non ci sia stato nulla di vero in tutto ciò...quantomeno non da parte mia"
"immagino sia stato qualcosa di sconvolgente"
"diciamo pure, la perfezione nell'imperfezione, e questa frase racchiude molto in se"
"capisco, beh già il fatto che tu sia qui la dice lunga, è un posto riservato a pochi se hai notato"
"già, ho visto...posso farti una domanda?"
"dimmi"
"da quanto sei qui?"
"...come penso tu abbia notato, qui il tempo passa, ma non te ne rendi conto...cmq credo sia davvero molto, anni"
"e come mai? qualcuno ha ti ha relegato qui come me?"
"si...diciamo che, non ero bene accetto"
"immagino anche per te si sia trattato di una persona importante"
"diciamo di si, ma non era una ragazza se è a questo che ti riferisci"
"no? chi allora?"
...la voce non rispose, scomparve nel nulla com'era arrivata, io non la chiamai, tornai al mio silenzio, ai miei pensieri, con lo sguardo perso nel vuoto, spento, mentre ogni tanto un occhiata cade...su queste catene!!!
  
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