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Autore: Yoney    20/12/2011    2 recensioni
"Suonò tutti i suoi sentimenti, tutti i suoi affetti, tutte le sue preoccupazioni e tutta la sua passione.."
Prendete la shibusen e togliete la magia che la circonda, aggiungete quella della musica, della recitazione, del ballo e di un motivetto che irrompe nelle aule come il destino, che bussa quando meno te lo aspetti, travolgendo i cuori dei ragazzi della IIA che avranno a che fare con promesse, divieti, padri apprensivi, dormitori misti e corsi impegnativi quanto affascinanti.
Benvenuti nel liceo Shibusen, benvenuti nel regno del caos.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Death the Kid, Liz Thompson | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tra parenti e tabelloni
Una semplice aria ti cambia l'umore? «

   
        

« Shinjirareru no.. Me ni mieru koto?
Shinjirareru no.. Ikizuku koto?
Shinjirareru no.. Watashi no koto?
»

Lei lo aveva avvertito, aveva ben tre secondi per staccarsi dal suo braccio e per allontanarsi da lei il più velocemente possibile se voleva restare illeso.
..Tre. Tempo scaduto. Un pesante libro, uno di quelli che leggi in qualche mese anche mettendocela tutta, atterrò sulla testa di Spirit Albarn facendo scaturire una zampillante fontanella rossa e permettendo alla ragazza di allontanarsi stizzita, scuotendo i codini, mentre l'uomo restava a terra privo di sensi.

Quel tipo era incredibile. Non gli era bastato costringerla a passare l'intera estate con lui, adesso si metteva anche a infastidirla il primo giorno di scuola, davanti al cancello poi.
Quello stupido, quando si comportava così non lo sopportava proprio. Diceva tanto di volerle bene o altre stupidaggini del genere ma non la smetteva di fare cose che la facevano arrabbiare. La mamma se ne era andata solo da qualche mese e lui già si trovava una nuova fidanzata, una come quella poi; non che questo lo fermasse dal correre dietro ad ogni individuo femminile che respirasse, figuriamoci.
A Maka Albarn la nuova fidanzata del padre non piaceva per niente. Quella donna era fredda, sadica ed era noto a tutti tranne che a Spirit che l’unica cosa che le interessasse di lui erano i soldi, infondo si trattava sempre del vicepreside della Shibusen e di certo uscirci insieme avrebbe comportato unicamente dei vantaggi per una semplice dottoressa come lei.

Maka sbuffò, stringendo maggiormente al petto i testi scolastici che stava portando e continuando a camminare stizzita, non le interessava da chi si facesse rigirare suo padre ma che almeno non la costringesse a passare la maggior parte dell’estate con lei! Per non parlare delle ultime due settimane, tutte dedicate a conoscere la famiglia del suo.. “Cavoli!” esclamò scuotendo energicamente i codini, doveva assolutamente rimuovere tutto dalla testa, se lei per prima faceva finta di niente e si opponeva con risolutezza il padre non avrebbe potuto far altro che accettare la sua decisione, e al diavolo le fidanzate super influenti!
"Maka-chan!” si sentì improvvisamente chiamare, così si voltò per trovarsi faccia a faccia col sorriso smagliante della sua migliore amica.
Non c’era niente da fare, qualsiasi pensiero cattivo o sgradevole passasse per la testa a Maka veniva sempre scacciato via in un baleno dall’aura floreale stile shojo manga che emanava Tsubaki, così in un attimo tutti i pensieri per il padre o per chiunque altro svanirono per lasciare posto solo ad un’immensa felicità.
Le due ragazze si abbracciarono con slancio, felici, non si vedevano da così tanto tempo occupate com’erano, una per via del padre, l’altra a causa del fratello che era stata costretta ad accompagnare in giro per l’America a fare concerti. “Mi sei mancata!” esclamarono all’unisono prima di scoppiare a ridere.
Già, altro che il padre, stare con Tsubaki era molto più piacevole. Perché lei era tranquilla, non diceva mai niente di sconveniente e non chiedeva mai troppo, la riusciva sempre a capire e la rendeva serena. Stare con Tsubaki era terribilmente bello e l’anno prima era trascorso in fretta e con allegria proprio grazie a lei e alle altre.
Maka raccolse in fretta i libri che le erano caduti per lo slancio mentre l’amica si risistemava meglio sulle spalle la grossa custodia nera che stava portando, poi insieme ricominciarono a camminare verso la sala delle conferenze dove a breve si sarebbe tenuto il discorso del preside.
“Uffa, quest’estate non sono proprio riuscita a vedere nessuno” sospirò sconsolata Tsubaki “Io e Masamune siamo tornati solo ieri quindi questo è il primo giorno che passo qui dall’inizio delle vacanze e non ho idea di quello che sia successo nel frattempo, hai qualcosa da raccontarmi?” Ecco un’altra cosa di Tsubaki che Maka reputava fantastica, non chiedeva mai niente con malizia come, al contrario, faceva Liz, aveva sempre un tono cortese anche se la cosa la interessava molto e spesso domandava perché si accorgeva che c’era qualcosa di cui volevi liberarti.
“Mah, niente di che..” si limitò a borbottare la bionda distogliendo lo sguardo; vide l’amica fissarla con leggero sospetto ma la ignorò. “Ho passato tutta l’estate con papà, costretta ovviamente”
“Tutta?”
“Tutta” Fortunatamente Tsubaki non sembrò notare il leggero rossore sul suo viso o forse semplicemente decise di far finta di niente. In entrambi i casi era salva.
“Ehi Maka, ascolta!” esclamò allegra quella indicandole un’aula poco lontano. Sull’entrata erano appostate alcune ragazze del primo anno dai visi adoranti e dall’interno proveniva chiaramente una musica allegra e travolgente che conoscevano bene. Le due ragazze si guardarono sorridenti “Ma questa è..”
“Kyaaa! La sempai Thompson è davvero bravissima!” disse una delle ragazzine con gli occhi a cuoricino e tutte le altre intorno annuirono energicamente.
“Già, è sicuramente la più brava del corso di Hip Hop, se quest’anno vorrà partecipare vincerà di certo le nazionali!”
“Ma voi lo sapete che è più grande di noi di due anni? In effetti si vede, è così matura!”
“Ehhh? Due anni? Ma lei non è in secondo?”
“Si ma pare abbia cominciato in ritardo per via di alcuni problemi..”
Maka e Tsubaki ridacchiarono sentendo le lodi esagerate che venivano attribuite alla loro amica. Era divertente vedere come tutti inizialmente credevano alla faccia “matura” che aveva Liz, la quale non era niente del genere, anzi, era piuttosto una pasticciona fifona e incredibilmente sentimentale. Però i complimenti sul ballo se li meritava tutti, infatti era incredibilmente brava e le sue amiche non riuscivano proprio a capire perché l’anno prima si fosse rifiutata di partecipare alle nazionali, lei non ne parlava mai e loro non chiedevano, forse non l’aveva mai detto neanche alla sorella.
“Bah, io quelle ragazze non le capisco proprio..” borbottò Liz dopo averle salutate e cominciando a camminare al loro fianco “Non sono mica così brava!” e le altre due sbuffarono ridacchiando, l’avevano sentita fare quel discorso migliaia di volte, non serviva niente dirle che era fantastica, aveva una fiducia in se stessa pari a zero.
“Ah, ragazze!" esclamò Tsubaki illuminandosi "prima di andare a sentire il discorso che ne dite di dare una controllatina ai tabelloni? Tanto di tempo ne abbiamo”
Liz guardò in cagnesco alcuni ragazzi che stavano tentando di avvicinarsi con aria sospetta “Tanto ci devono per forza aver messo in classe insieme, altrimenti stasera faccio un bel discorsetto a Lord Shinigami!”
Le altre due scoppiarono a ridere “Ma come, lo chiami ancora Lord Shinigami?”
“E come dovrei chiamarlo? E’ il suo nome!”
“Beh, ovvio, dovresti chiamarlo..”
Vennero interrotte dalla vista di un’esuberante ragazza vestita di giallo che agitava la mano in loro direzione, salutandole “Sorellona da questa parte!”
“Pattiii!” Esclamò Liz assumendo un tono incredibilmente melenso e lanciandosi al collo della ragazza. “Ahah, sorellona sei esagerata! Ci siamo salutate neanche un’ora fa” ma quella continuò a restare attaccata al suo collo con aria felice.
Tsubaki ridacchiando si avvicinò al grosso cartellone alle spalle delle sorelle Thompson, poi si girò in loro direzione e fece un sorriso felice. “Che vi avevo detto” disse Liz soddisfatta senza smettere di abbracciare la sorella emanando un'inquietante aura rosea.
Anche Maka si avvicinò curiosa per leggere e fu contenta di ritrovare nella sua classe per la maggior parte studenti che conosceva sin dall’anno precedente.
“Bene” esclamò voltandosi di nuovo verso le amiche “Siamo tutte insieme. Poi ci sono anche Kim, Jacqueline e altri. Compreso quel antipatico di Ox” Tralasciando il suo rivale d’esami era contenta.
“Oh, e il nuovo arrivato!” aggiunse Tsubaki allegra “Quel genio del pianoforte che comincerà in secondo pur non avendo frequentato l’anno scorso, se ne parla ovunque!”
Maka la fissò curiosa, non aveva notato nessun nome che non conoscesse.
No, però, in effetti ce ne era uno che conosceva ma che là sopra non sarebbe proprio dovuto apparire. Allarmata si voltò di scatto, pregando con tutta se stessa di aver letto male.
Lesse e rilesse più volte ma fu inutile, la scritta non cambiava e in quei pochi secondi non potè far altro che odiare profondamente le nove lettere che lo componevano, soprattutto nel momento in cui sentì qualcuno arrivarle alle spalle e borbottare leggermente sorpreso:
“Toh, la senza-tette


Liz non aveva compreso appieno la situazione, infondo non era famosa per prestare particolare attenzione alle cose riguardanti scuola o simili, quindi più che ascoltare l'elenco dei nuovi compagni di classe aveva preferito dedicarsi alla sua sorellina fingendo di provare interesse per la dettagliata descrizione che Patty le stava facendo sulle mosse da wresling che utilizzava per spezzare i colli alle giraffe mentre la sua mente vagava al colore e al motivo che quella sera voleva cambiare alle sue unghie.
Però, per quanto una persona possa essere distratta, era davvero difficile non notare il pesante tomo che la sua amica scaraventò sulla testa di uno sfortunato passante dai capelli chiari. Un passante che aveva già visto, ma dove? Era forse lui quello che le aveva presentato Kid quella mattina? Non ci aveva prestato particolare attenzione andando di fretta e si era limitata ad un cenno col capo e ad un "Piacere" brusco.
"T-tu! Cosa diamine ci fai qui?" Urlò isterica Maka preparandosi a colpirlo nuovamente con una ormai parecchio rovinata raccolta delle commedie di Plauto, uno dei suoi tomi più pesanti e dolorosi. Liz si era sempre chiesta da dove Maka tirasse fuori certi libri. Se li portava sempre dietro in attesa di colpire? O forse li aveva nascosti in giro per la scuola per ogni evenienza? Bah, misteri della vita.
"Senti, tu" Risposte l'albino massaggiandosi la testa e rialzandosi "Cosa credi che la scuola sia tua? Io posso frequentare l'istituto che mi pare"
"Argh, ammettilo, mi hai seguito!"
"Ma che sei matta?! Che interesse avrebbe un maschio cool come me a seguire una nanetta violenta con una tavola da surf al posto del.. Ahi, ahi, smettila baka!"
Pochi secondi e il ragazzo si ritrovò steso a terra privo di sensi mentre l'assassina si allontanava stizzita a passo di marcia. Mai provocare una nanetta violenta di nome Maka Albarn, soprattutto se la nanetta in questione in quel momento si rigira tra le mani un tomo dalla pesante copertina e aspetta solo il momento migliore per tirartelo in testa.
Liz si concesse qualche secondo per osservare meglio il ferito. Si, era decisamente lui quello che le aveva presentato Kid la mattina, il fantomatico genio che avrebbe fatto parte della loro classe: Sou.. qualcosa. Rinunciò di ricordarsi il nome e si affrettò a raggiungere le sue amiche lasciandolo steso lì a terra con la gente che gli si affollava intorno cercando di capire se era ancora salvabile.

Le altre due nel frattempo stavano avendo una davvero poco eccitante conversazione.
"Ma quindi lo conosci!"

"Proprio no" dichiarò Maka continuando a marciare
"Ma lui.."
"Proprio no"
"Perdonami se insisto Maka, ma prima sembrava.."
Liz le raggiunse a passo svelto e si affiancò, irrompendo nel discorso "Di che parlate?"
"Del rapporto che c'è tra Maka e il pianista genio!" esclamò Patty ridendo, evidentemente per lei quella situazione era molto divertente, per qualcun'altro era unicamente irritante e imbarazzante.
Cavoli, perché diamine era venuto proprio in quella scuola di tante che ce n'erano?! Certo, quella era la migliore ma sapeva benissimo che ci andava lei. La stava seriamente seguendo?
"Tra me e quel cretino non c'è nessun rapporto!" Tuonò Maka rossa in viso "Non lo conosco e non voglio conoscerlo, punto. Ora muoviamoci se no ci perdiamo il discorso."
Tsubaki e Liz restarono a fissarla allontanarsi, per poi guardarsi un po' confuse.
"Nessun rapporto, eh?"

Lord Shinigami non era il tipo di persona che si sproloquiava in lunghi e saggi discorsi e quell'anno non fu da meno. Dopo aver augurato un caloroso anno a tutti e aver agitato un po' le manone mandò tutti in classe e si diresse tranquillo verso il suo ufficio seguito da uno sconsolato Spirit Albarn che era stato appena ignorato per l'ennesima volta dalla figlia.
La sala delle conferenze era piena di gente ed era quasi impossibile muoversi ma alla fine, spingendo e sgomitando, bene o male riuscirono tutti a raggiungere le proprie aule.
"IIIA, a noi due!" decretò Liz rivolta alla targhetta appesa sulla porta con aria minacciosa, scatendando le risate delle sue amiche.
"Ehi ragazze, ancora insieme!" Kim si avvicinò sorridente seguita da Jacqueline "Avete visto, siamo quasi tutti quelli dell'anno scorso, più quel famoso geni.." ammutolì notando l'aura minacciosa che scaturiva da Maka e gli sguardi di Liz e Tsubaki che squotendo la testa le intimavano di zittirsi.
"Cosa ho detto?"
Maka ricominciò a marciare sbuffando, tra i sospiri delle amiche che si limitarono a fissarla. Era proprio una mattina cominciata male.
"Quella nanetta è ancora arrabbiata? Che palle"
Le ragazze si voltarono di scatto lanciando un urletto. Ma da dove era spuntato quello? E perché era ancora vivo? Di solito i tomi di Maka in modalità furiosa lasciavano stesi per ore.
Strascicando i piedi con le mani in tasca, come se stare lì fosse una costrizione, le superò senza degnarle di uno sguardo e andò a prendere posto proprio difronte alla bionda che lo guardò in cagnesco. "Cosa vuoi?"
Lui si voltò alzando un sopracciglio "Cos'è, hai dimenticato che siamo in classe insieme?"
"Purtroppo no, ma la mia domanda era un'altra. Perché ti sei messo qui, davanti a me? Il solo vederti mi irrita, scegliti un altro banco!"
Per tutta risposta il ragazzo le mostrò un bianchissimo e affilatissimo ghigno a trentasei denti "Figurati se mi faccio dare ordini da una piattona come te"
Questa volta era preparato ed evitò il libro velocemente che, però, volò finò alla porta rischiando di colpire la professoressa che era appena entrata con uno squillante: "Buongiorno a tutti, ragazzi!"
"Maka è arrivata la professoressa Mel.." sussurrò imbarazzata Tsubaki cercando di calmare l'amica che, però, la ignorava bellamente.
"Evans, io ti ammazzo!" Sbraitò questa continuando a lanciare libri che lui puntualmente evitava "Ohoh, l'asse da stiro si è arrabbiat.. Auch!" Questa volta il tomo l'aveva centrato in fronte, facendolo cadere all'indietro, steso sul pavimento, sdraiato con le braccia aperte a mò di stella marina. Pensò di rialzarsi ma venne schiacciato da un'aura alle sue spalle quasi più spaventosa di quella della ragazza lancia libri, si voltò e si ritrovò faccia a faccia con gli scintillanti denti della professoressa che lo guardava, mani sui fianchi.
"Soul Evans, giusto?" chiese allargando, se possibile, il sorriso.
Lui annuì lentamente, atterrito; sorrideva si, ma era uno di quei sorrisi che ti fanno gelare il sangue nelle vene, uno di quelli che ti dicono -Schifoso microbo, ti farò pentire di essere nato!-, nessuna raccolta di poesie, per quanto alta e pesante, poteva spaventarlo tanto quanto quel sorriso.
"Bene, allora, per cortesia, torna subito al tuo posto!" Le ultime due parole le scandì duramente, con la stessa forza che ci avrebbe messo se le avesse urlate.
Questo bastò a far accasciare tutti gli spuntoni bianchi che Soul si ritrovava in testa, oltre che a spazzar via in un battibaleno il buonumore che fino a un secondo prima regnava negli animi della maggior parte degli studenti.
C'era silenzio, Soul era di nuovo al suo posto seppur con la pelle d'oca, Maka aveva riordinato tutti i suoi libri e ghignava soddisfatta, Tsubaki si guardava in giro inbarazzata, Liz si faceva gli affari suoi, Patty costruiva una giraffa con i fogli del diario, Kim tentava di fulminare con lo sguardo Ox, Jacqueline era immobile e impassibile, Kirikou giocherellava con la collana che aveva al collo e Harver tirava fuori i libri dalla borse, seriamente intenzionato a seguire la lezione di quella professoressa così attraente.
"Bene, quest'anno storia della musica ce l'avrete tutti i giorni un'ora al giorno, quindi non c'è tempo da perdere! Prendete i libri, si comincia subito!"
Con un saltello Mel si sedette sulla cattedra e sbuffando si aggiustò una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Che pizza, e dire che le sarebbe così piaciuto starsene in spiaggia!

La lezione passò in fretta e alla fine la professoressa prese i libri e se ne andò, ma non prima di aver dato la notizia delle dimissioni della professoressa Mizune di matematica e teoria musicale, annunciando dunque l'arrivo di un nuovo supplente e raccomandando a tutti di trattarlo bene poiché era giovane.
Nessuno seppe perché mentre lo diceva non riusciva a trattenersi dal ridacchiare, neanche Liz che viveva a casa del preside ma che di questo supplente non aveva mai sentito parlare.
Ma tutto fu decisamente più chiaro quando questo tanto atteso professore fece la sua entrata in scena, provocando un inevitabile chiacchiericcio sorpreso e la perdita dei bulbi oculari da parte della maggiore delle sorelle Thompson.
Perché, diamine, era davvero impossibile.
Va bene che era un genio, va bene che era il figlio del preside, ma era ancora, anche se per poco, minorenne! Come cavolo avevano potute mettere Death the Kid a fare il supplente? Di matematica e teoria musicale poi, quanto di più vicino alla sua nevrosi!
La shibusen era così tanto nei guai?
Mentre Maka e Tsubaki (e molti altri nella stanza) spalancavano la bocca e gli occhi dallo stupore e Patty rideva sguagliatamente Liz si accasciò senza forza sul banco, indecisa se scoppiare a ridere o a piangere.
Era talmente depressa che quasi non sentì Kim, sportasi in avanti dal suo banco, sussurrare: "Ehi Liz, Patty, ma quello non è vostro fratello?"

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Puoi credere.. A ciò che percepiscono i tuoi sensi?
Puoi credere.. A me?
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ele è ancora qua a rompere le scatole e a scrivere schifezze..
Me chiede
scusa, già, semplicemente perché non so proprio come mi sia uscita 'sta roba, lol
E chiede scusa perché non sa bene cosa scrivere e perché pensa che siano tutti dannatamente OOC e ha paura che la picchiate con i bastoni e i forconi alla
shrek lol
Oh, ho amato riinserire il pezzo con Mel, già, ho dato nuova forma al suo personaggio che, inizialmente, non ne aveva molta. Qui in realtà sembra essere un po' sadica ma non è proprio così, è solo quel tipo di persone che diventa molto cattiva quando deve fare qualcosa di cui non ha proprio voglia, o quando si alza presto.
In questo capitolo volevo presentare la scuola e i programmi ma alla fine non ci sono riuscita, ho finito per scrivere schifezzuole, me chiede scusa, quindi l'illustrazione degli orari scolastici e la presentazione dei professori mancanti salta al capitolo prossimo, vabbè.
Non riesco proprio a capire come ho fatto a rendere questo capitolo così nullamente Tsubla. Anzi, Black*Star non viene proprio citato! °-° Inizialmente il mio intento era del tutto differente ma, ripeto, non ero proprio cosciente mentre scrivevo 'sta roba quindi non mi meraviglio se sia uscita fuori una cosa del genere.
Cosa volevo dire? Ah, spero di aver sconvolto abbastanza con la frase finale, lol, se non ce l'ho fatta scusatemi, cambio mestiere. E spero di non aver esagerato con le librate di Maka.
Mmm, sono abbastanza soddisfatta della nuova impostazione della pagina, yep. Lì ovviamente metterò di volta in volta immagini con i personaggi più presenti.
Mentre le frasi dovrebbero essere pezzi di canzone ma per questo capitolo non ne ho trovata nessuna di adatta che mi piacesse, quindi ho preso una frase da
Higurashi no naku koro ni (Love *.*), di Frederika Bernkastel precisamente. Non centra praticamente niente col contesto ma mi piace e questo è l'importante, lol.
Credo di aver finito. Per i pochi, probabilmente nessuno ma vabbè, che seguono la mia fic su Detective Conan
Da quegli occhi color lapislazzulo (prima di tutto "Ehi, che bello vedervi qui!" **) non mi odiate, eh, il capitolo su carta è pronto, devo solo trovare la voglia di trascriverlo. Ma lo farò al più presto, sisi.
Grazie a tutti per aver letto fin qui
Vostra
ele
   
 
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