1 CAPITOLO
Bellatrix aprì lentamente un occhio e cercò con sguardo
assonnato il calendario sulla parete.
29 agosto.
-Perfetto – mugugnò aprendo anche l’altro occhio e stirando
le braccia.
Si alzò con fatica dal gran letto a baldacchino ed infilò i
piedi scalzi nelle sue ciabatte preferite. Si avvicinò per controllare bene il
calendario. Non c’erano dubbio, era proprio il 29 agosto.
- Dannazione!- esclamò pestando un piede. Non solo il primo
di settembre sarebbe dovuta ritornare a Hogwarts per il suo secondo anno, ma
quel giorno sarebbe stata costretta a recarsi al ricevimento organizzato da zia
Mildred per il suo 25esimo anno di matrimonio. Come al solito ci sarebbe stato
qualcuno dei suoi compagni di Serpeverde, dall’aria così snob e tutti i
rampolli dell’alta società purosangue, in sintesi sarebbe stata una noia
mortale come tutti gli anni. Rassegnata Bellatrix indossò la vestaglia ed uscì
dalla sua stanza. Percorse il lungo corridoio che la separava dalla sala da
pranzo con aria altezzosa consapevole di essere osservata da tutti i quadri
rappresentanti i suoi avi.
Finalmente raggiunse sua madre e le sue sorelle che sedevano
con aria assonnata intorno al lungo tavolo imbandito con la colazione.
Prese posto tra la sorella maggiore e quella minore. Come al
solito Andromeda non la degnò nemmeno di uno sguardo, chi non la conoscesse
avrebbe potuto pensare che fosse una ragazza viziata e incredibilmente
arrogante, ma Bellatrix sapeva che era solo costantemente persa nelle sue
fantasie e nei suoi sogni. Narcissa invece le rivolse un timido sorriso. In
quei giorni era particolarmente nervosa, anche per lei quell’anno sarebbe
iniziata la scuola e questo la rendeva euforica ed ansiosa allo stesso tempo.
Per tutta l’estate non aveva fatto altro che tempestare Andromeda e Bellatrix
di domande su Hogwarts ed ora si era chiusa in una specie di mutismo isterico.
La ragazza salutò la madre in tono rispettoso e quella le
rivolse un cenno distratto mentre impartiva ordini alla vecchia elfa domestica.
Doveva essere stata molto bella in gioventù, ma ora i tratti
del viso si erano induriti ed i capelli scuri incominciavano a striarsi di
grigio donandole un aria di austera severità che le si addiceva alla
perfezione.
Bellatrix fece per servirsi una tazza di latte ma fu
immediatamente interrotta dal freddo rimprovero della madre che le intimava di
aspettare che fosse servita dagli elfi domestici.
Quando tutte le ragazze ebbero terminato la colazione la
madre prese parola.
- Come saprete oggi ci recheremo al banchetto di vostra zia
Mildred - la signora Black s’interruppe soffermandosi con lo sguardo su
ciascuna delle tre figlie per assicurarsi la loro piena attenzione.
- Mi aspetto da voi un comportamento decoroso. Voi
rappresentate l’ultima generazione di una delle famiglie più influenti del
mondo magico. Voi, mie care, fate parte dell’illustre casata dei Black. Sono
sicura che vi comporterete come si conviene e che vi mostrerete sdegnose verso
i nostri inferiori. Sono stata chiara?-
Andromeda mormorò un –sì – annoiato mentre Bellatrix faceva
un cenno d’assenso e Narcissa annuiva freneticamente.
- Bene, andate a prepararvi- ordinò la signora in tono
spiccio.
Le tre ragazze si catapultarono istantaneamente fuori dalla
stanza felici di allontanarsi dalla madre e raggiunsero ciascuna la propria
stanza.
Bellatrix si chiuse la porta alle spalle e trovò un’elfa
domestica in piedi vicino al letto. Reggeva un vestitino verde e delle scarpine
dello stesso colore. La ragazza non aveva ancora capito perché sua madre
credesse che il suo colore preferito fosse il verde, dato che lei lo odiava. In
ogni modo sospirando ordinò all’elfa di vestirla e quella eseguì prontamente.
Dopo un’ora la ragazza era vestita acconciata e truccata
così raggiunse le sorelle nell’atrio del maniero.
Narcissa indossava un vestitino celeste pieno di sbuffi,
pizzi e fiocchetti che la facevano sembrare ancora più piccola e tra i capelli
vaporosi portava un nastro blu come i suoi occhi.
Andromeda portava un abito rosa molto aderente che però la
faceva sembrare troppo magra, i capelli, ricci e castani, erano acconciati in
un’elaborata pettinatura ottocentesca e gli occhi verdi erano contornati da una
spessa riga di matita nera.
Bellatrix si consolò pensando che non era l’unica ad essere
totalmente ridicola, come ogni anno sarebbero state riempite di moine dalle
amiche della mamma e sarebbero state lo zimbello di tutti i loro coetanei. Ma
come dice il famoso proverbio: “Mal comune, mezzo gaudio”. Infatti, anche i
loro cari cuginetti Regulus e Sirius erano vittime delle manie della madre e
sarebbero stati quindi vestiti da damerini come tutti gli anni. Sul viso della
ragazza si aprì un ghigno perfido.
- Stai pensando a Regulus e Sirius, vero Bella?- chiese
Andromeda.
- Io? Noooooo!- rispose la sorellina con aria innocente ma
senza riuscire a trattenere una risatina.
Dopo un quarto d’ora d’attesa, la madre si presentò nella
sua sontuosa veste di pelliccia d’unicorno ed intimò alle ragazze di seguirla
sulla carrozza.
Arrivarono al castello di zia Mildred verso mezzogiorno e
scendendo dalla carrozza furono accolte da zia Venusta che dopo essersele
sbaciucchiate per bene se le trascinò dietro in giardino. La madre invece fu
condotta nella “sala delle comari bisbetiche” com’era stata simpaticamente
ribattezzata dalle ragazze.
In giardino erano presenti tutti i maghi minorenni invitati
al ricevimento. Bellatrix intravide Rodolphus Lestrange che frequentava lo
stesso anno d’Andromeda ed arrossì leggermente. Il ragazzo le rivolse un
sorriso e lei sobbalzò. Era dall’anno scorso che aveva una cotta per quel
ragazzo così affascinante, ma l’unica ad essersene accorta era Andromeda, che
non mancava mai di prenderla in giro. Il giovane Lestrange stava discutendo con
altri suoi compagni di casa, c’erano Rosier, Avery, Nott e Lucius Malfoy.
Andromeda li raggiunse subito e s’intromise nella conversazione lasciando
Narcissa e Bellatrix in mezzo al giardino.
La sorella più piccola era troppo agitata per attaccare
bottone con qualcuno e non faceva altro che arrotolarsi i capelli dorati
intorno alle dita e d’altro canto Bellatrix non era abbastanza spigliata per
raggiungere la sorella maggiore, così dopo aver individuato i cugini seduti
sotto una quercia, la ragazza afferrò la sorellina per un braccio e li
raggiunse.
- Ciao Sirius, ciao Regulus…- disse titubante. L’anno scorso
a Hogwarts aveva avuto delle discussioni con il cugino più grande, il che non
era strano data la proverbiale rivalità che scorreva tra il suo dormitorio,
Serpeverde, e quello di Sirius, Grifondoro, ma sperava che fuori dalla scuola questa
divisione non contasse più. Infatti, i cugini le accolsero con dei grandi
sorrisi e le invitarono ad accomodarsi accanto a loro.
- Bei vestiti!- esclamò Bellatrix sarcastica osservando i
panciotti ricamati dei cugini. Sirius fece una smorfia.
- Hai ragione…principessa- rispose a tono.
La ragazza arrossì, passò una mano tra i lunghi capelli
corvini e si ricordò del cerchietto di velluto con gli smeraldi che aveva in
testa poi guardò il vestito che indossava, aderente sul petto, stretto in vita
con un fiocco e dalla gonna scampanata con ricami d’argento rappresentanti
motivi floreali.
Fece una linguaccia al cugino e poi scoppiarono a ridere.
Dopo un po’ che chiacchieravano Sirius disse:
-Sai, è stato invitato anche James, speriamo che venga!-
Bellatrix rimase interdetta per qualche secondo.
- James…James Potter?- chiese allibita.
- Si, proprio lui. La madre è una lontana cugina di zio
Adam, il marito di zia Mildred…perciò sono stati invitati- spiegò Sirius
osservando la cugina che impallidiva.
James non aveva fatto altro che rivolgerle commenti maligni
e battutine sarcastiche durante tutto l’anno e per colpa sua aveva litigato più
volte con Sirius, aveva paura che se fosse venuto anche il pomeriggio l’avrebbe
allontanata di nuovo dal suo cugino preferito. Non lo disse a Sirius, si limitò
a borbottare uno –Io spero che non vengano- ma la sua attenzione fu nuovamente
catturata da Rodolphus e il suo gruppo di amici che si dirigevano insieme alla
sorella maggiore verso il boschetto.
- Scommetto che vanno a farsi di polvere di Artigli Di
Drago, ho visto che Malfoy n’aveva una bustina- disse Sirius seguendo lo
sguardo della cugina.
- Cosa? Ma Andromeda….?- esclamò Bellatrix spaesata
- Andy non è una santa come credi tu, Bella…- la interruppe
Sirius duramente.
- Cos’è la polvere di Artigli di Drago?- chiese Narcissa
ingenuamente
- Niente Cissy…perché tu e Regulus non andate a giocare con
quei bambini?- disse la sorella con un tono protettivo indicandole un gruppetto
di ragazzini più o meno della sua età.
- Non ho più due anni, Bella!- esclamò Narcissa mettendo su
il broncio ma dopo seguì Regulus verso il gruppo di bambini.
Sirius e Bellatrix rimasero soli.
- Non sei troppo protettiva con lei?- le chiese osservando
la cuginetta bionda stringere la mano ad un bambino
- So che ormai ha 11 anni, ma la vedo ancora come la mia
sorellina impaurita dai rimproveri della mamma…non so se mi capisci- rispose
Bellatrix
Rimasero qualche minuto in silenzio osservando i rispettivi
fratelli giocare.
- ehi! Guarda chi c’è!- esclamò Sirius entusiasta
“ Ti prego…fa che non sia lui…” pensò Bellatrix prima di
girarsi ma ebbe una brutta sorpresa.
James Potter affiancato dai genitori salutava freneticamente
Sirius.
- Ehi James, chi è che saluti?- chiese la signora Potter al
figlio.
- è Sirius mamma, non ti ricordi che ti ho parlato di lui?-
rispose quello continuando ad agitare il braccio
- Ma certo Sirius Black! Ma dimmi, quella signorina così
affascinante che è vicino a lui chi è?- chiese il signor Potter. James arrossì.
- Oh tesoro, non sarà mica la tua fidanzatina?- chiese Mrs
Potter scompigliando i capelli al figlio.
- No mamma! Non è la mia fidanzatina! E non è nemmeno
affascinante, Bellatrix Black è brutta e antipatica!- rispose James sibilando.
Si divincolò dall’abbraccio della madre e corse via verso l’amico.
I signori Potter si sorrisero compiaciuti.
- è una bambina veramente graziosa!- costatò Greta Potter
- Già, molto…e i Black sono una delle famiglie più ricche di
questo stato- concordò entusiasta Edward Potter
- Oh, Ed! Non fare il materiale!- lo rimproverò la moglie
dandogli un buffetto sulla spalla.
James raggiunse Sirius e lo salutò calorosamente, poi si
girò verso Bellatrix e le rivolse un cenno sprezzante.
- Buon Giorno principessa Smeraldina, quale onore essere al
suo cospetto. Ma dove sono tutte le sue serpi da guardia?- le chiese in tono
freddo.
Gli occhi scuri di Bellatrix diventarono lucidi e la ragazza
si morse il labbro inferiore. “Che mi sta prendendo? Devo solo rispondergli a
tono e questo bamboccio si azzittirà” pensò, ma non riuscì a trovare una
risposta adeguata così disse:
- Sirius, io vado da Cissy…è evidente che qui vi do solo
fastidio, e io non voglio essere di peso a nessuno! – e lasciando di stucco i
due ragazzi si alzo, si lisciò l’abito e fece per raggiungere la sorella.
- Aspetta Bellatrix! Non fare così! James, si può sapere
cos’ hai?- esclamò Sirius bloccando la cugina per un braccio.
James e Bellatrix si scambiarono uno sguardo di profondo
astio ma poi sotto lo sguardo severo di Sirius il ragazzo sibilò – Scusa Black-
Sul viso della ragazzina si aprì un sorriso trionfante e si
risedette accanto ai due ragazzi.
Presto furono richiamati all’interno del castello per il
pranzo. Bellatrix prese posto tra Sirius e James e di fronte a lei sedevano
Andromeda, Lucius e Rodolphus.
- Ehi, Andy…non non mi avevi mai detto di avere una sorella
tanto carina- disse quest’ultimo ammiccando verso Bellatrix che arrossì
istantaneamente.
- eh, già! Bellatrix è la bellezza di casa Black!- sospirò
Andromeda compiaciuta.
- Bè, perché non ci presenti? Se voglio conoscere questa
ragazza così graziosa, non posso certo farmi sfuggire questa occasione…-
continuò in tono galante.
- Oh, be hai ragione! Rodolphus, questa è la mia sorella
minore Bellatrix…Bellatrix, questo è Rodolphus Lestrange…- disse Andromeda
divertita.
Rodolphus prese una delle mani di Bellatrix e le bacio il
dorso.
- Incantato!- sussurrò
Bellatrix ormai aveva raggiunto un colorito purpureo e poco
ci mancava che le uscisse fumo dalle orecchie.
- Piacere mio!- mormorò imbarazzatissima mentre la sorella
maggiore le faceva l’occhiolino.
James fissava la scena nauseato, “com’è possibile che
qualcuno pensi che Bellatrix sia bella? No, forse quel Lestrange ha bisogno di
un paio di occhiali, e anche i miei genitori ne hanno bisogno…no aspettate, i
miei genitori li portano già! In ogni caso, non è possibile che la Black sia
definita bella! Cos’ ha di così bello? E va bene i capelli neri lisci sono
molto affascinanti, e gli occhi possono essere profondi quanto vi pare, e il naso
piccolo e dritto certo le da un’aria delicata…e va bene, è carina, non bella…e
comunque ha un caratteraccio!” il corso dei suoi pensieri fu interrotto da una
gomitata della sua vicina.
- Ehi, Potter! Ti sei addormentato per caso? Ti ho chiesto
di passarmi la gelatina per favore!- sibilò Bellatrix poi rivolse un gran
sorriso a Rodolphus che sorrise a sua volta.
- Sei patetica, non lo capisci che ti sta solo prendendo in
giro?- le bisbigliò James nell’orecchio passandole la gelatina.
- E a te cosa importa? E poi non capisco a cosa alludi!-
rispose la ragazza a denti stretta.
- Ma per favore, togliti quegli occhi da cerbiatta e mostra
al tuo Roddy la persona acidella e stizzosa che sei veramente- ribattè James a
tono.
- Non capisco quale sia il tuo problema Potter, non li sto
certo facendo a te gli occhi da cerbiatta! E non chiamarlo Roddy!- concluse
stizzita.
- Ehi dolcezza, mi potresti passare la gelatina?- le chiese
Lestrange con tono sensuale interrompendo l’idilliaco dialogo.
- Ma certo!- mormorò la ragazza e rivolse uno sguardo di
sfida a James mentre porgeva il piattino a Rodolphus.
Il ragazzo digrignò i denti e sussurrò nell’orecchio di
Bellatrix: “E’ la guerra che vuoi?”
La ragazza strinse gli occhi e stirò le labbra in un ghigno.
- Rodolphus, Andy mi ha detto che sei il più bravo del tuo
corso in Trasfigurazione…sai, io ho qualche problemino, non è che l’anno
prossimo mi potresti dare una mano?- chiese con un tono misto tra adulazione e
sfacciataggine.
- Ma certo bellezza, come potrei mai rifiutarti un favore?-
rispose quello con la solita galanteria.
- Grazie mille!- rispose la ragazza con un sorrisetto
soddisfatto. James iniziava ad alterarsi. È così la signorina Black aveva
lanciato una sfida…bene, lui non intendeva perderla. Stese un braccio e lo
passo sopra le spalle della ragazzina che sgranò gli occhi.
- Ehi, Bella! Perché non l’hai detto a me, lo sai che in
Trasfigurazione sono un genio!-disse con la voce più dolce che riuscisse a
fare.
- Non capisco perché avrei dovuto rivolgermi a te, Potter! E
se non ti dispiace leva il tuo braccio dalle mie spalle!- ringhiò Bellatrix
cercando di darsi un contegno mentre Rodolphus si accigliava.
- Oh, Bella! Non credi che sarebbe ora di finirla con
questo nascondino? Ormai possiamo rendere la cosa pubblica cara…- disse
James sforzandosi di non ridere e mascherando il suo ghigno con un tenero
sorriso.
- Non capisco cosa intendi, Potter!- ribattè lei cercando di
divincolarsi dalla salda stretta del ragazzo.
- Dai, smettila di fingere tesoro! Così non mi lasci
altra scelta…dovrò spiegare tutto io…-
- Lasciami Potter!-
- E va bene, sapete…Bella è così timida! Comunque il
fatto è che io e questa splendida ragazza ci siamo messi insieme
all’inizio dello scorso anno, ma abbiamo deciso di tenerlo nascosto alle
rispettive famiglie. Per timidezza, capite? Ma ora, secondo me, è giunto il
momento di dichiarare apertamente il nostro amore, non è vero principessa?-
spiegò James con il solito tono affettuoso non accennando minimamente ad allentare
la presa sulle spalle della ragazza.
- Come…ma che cosa ti stai inventando idiota! Questo supera
il confine tra la realtà e la fantascienza? Ti sei fatto di cervello di Doxy?
Ma ti rendi conto dell’assurdità che hai appena sparato?!- sbottò Bellatrix
arrossendo furiosamente, non per l’imbarazzo ma per la rabbia.
Rodolphus s’incupì, Andromeda assunse un espressione
divertita e il volto di Lucius rimase imperscrutabile mentre Sirius spalancava
la bocca in una buffa espressione allibita.
Se fosse stato un altro momento Bellatrix avrebbe trovato la
situazione veramente comica, ma ora le veniva solo voglia di piangere.
James si scambiava occhiate astiose con Lestrange e la
ragazza mormorava frasi sconnesse del tipo –non è vero niente….- oppure: -...è
assurdo- ma nessuno l’ascoltava, invece erano tutti presi ad ascoltare il
racconto di James che si stava divertendo da pazzi.
Con gran sollievo di Bellatrix il pranzo si concluse in
fretta e così fu presto libera di alzarsi da tavola.
Lanciò un occhiata in cagnesco a James e cercò invano gli
occhi di Rodolphus, quando vide che il ragazzo evitava accuratamente di
guardarla si alzò e dopo essersi rassettata la veste si diresse a passo di
marcia verso il boschetto. Dopo essersi nascosta dietro un albero nascose il
viso tra le braccia ed iniziò a singhiozzare.
Sirius prese in disparte il suo migliore amico e dopo
essersi adeguatamente allontanato dal tavolo gli disse con aria compiaciuta:
- Ehi, James…sono veramente ferito…pensavo di essere il tuo
migliore amico! A me lo potevi dire! Capisco benissimo che tu volessi tenerlo
nascosta al resto della famiglia, ma non ti fidi più nemmeno di me? Comunque
devo dire che sono veramente felice…non potevi trovare una ragazza migliore di
Bellatrix!-
-Ehm…Sirius…- provò ad interromperlo James.
- No, guarda che dico seriamente…può sembrare un po’
scontrosa ed ignorante, ma in realtà è molto simpatica, e a volte persino
dolce!- continuò Sirius ignorando bellamente l’amico.
- Sirius…io…-
- Fammi finire James! Insomma, io credo proprio di poter
dire che Bellatrix è la cugina che preferisco…e se qualcuno le facesse del male
credo che io non risponderei più delle mie azioni, quindi attenzione James!-
- Ah…ehm sai, forse è meglio che io la vada a cercare!-
disse James cercando di mascherare la paura di essere ucciso dal suo migliore
amico.
- Si, vai! Bella mi sembrava un tantino alterata…e quando si
arrabbia è quasi peggio di me!- scherzò Sirius
- Ehm, si…che bello- mormorò James allontanandosi.
Bellatrix sentì l’erba frusciare dietro di lei, ed
istintivamente si girò. Sua sorella Andromeda le saltò addosso abbracciandola.
- E così non avverti nemmeno la tua sorella preferita?- le
disse mettendo su un broncio divertito.
- Davvero credi che io stia con Potter?- rispose la sorella
minore asciugandosi in fretta le guance bagnate.
- Ma smettila Bella! Certo che lo credo! Siete così carini
insieme!-
- Ma noi non…-
- Smettila di fingere…o mi offenderò! Comunque devo dire che
hai scelto molto bene…credo che Rodolphus sia ancora grande per te! Dopotutto
tu sei al secondo anno e noi al quarto…-
- Ma…-
- E poi ti devo confessare una cosa…non te l’ho mai detto
perché ti credevo cotta di lui e non volevo ferirti…ma, ecco vedi…io sono
innamorata di Rodolphus dal mio terzo anno-
- Cosa? Davvero?- Bellatrix si sentì sprofondare. Se adesso
avesse detto alla sorella maggiore che lei e James non stavano insieme
Andromeda ci sarebbe rimasta malissimo e avrebbe evitato di confessare i suoi
sentimenti a Rodolphus. Nonostante Bellatrix ne fosse cotta non poteva permettere che sua sorella si frenasse
solo a causa sua…era disposta a “sacrificarsi” per la sua felicità, come
Andromeda era stata pronta a nascondersi per così tanto tempo.
Bellatrix sospirò, ora era giunto il suo momento di mettersi
da parte.
- Sono contenta che ci siamo chiarite Andy, adesso sai che
non mi piace Rodolphus ma James…scusa se non te l’ho detto prima- disse
cercando di sorridere.
- Figurati! Bellatrix, sei la migliore! Mi hai fatto
veramente felice!- disse Andromeda sorridendo apertamente. Stampò due bacioni
sulle guance umide della sorella e poi corse dai suoi amici. Bellatrix si alzò
lentamente da terra “Devo trovare Potter” pensò ed iniziò a percorrere a passo
rapido il sentiero che conduceva fuori del boschetto. Nello stesso momento James
correva verso di lei. Quando lo vide Bellatrix si fermò, si sistemò un po’ i
capelli ed incrociò le braccia sul petto. Dopo poco il ragazzo la raggiunse e
si fermò ansimante di fronte a lei – Black…ti stavo…cercando!- disse respirando
a fatica.
- Bene, anche io Potter! Non hai la minima idea del casino
che hai combinato con lo scherzetto di poco fa!- disse lei con voce rotta.
James rimase spiazzato dal tono della ragazza e cominciò a sentirsi leggermente
in colpa.
- Bè, veramente una piccola idea me la sarei fatta- disse
sconsolato guardando Bellatrix negli occhi.
La ragazza spiegò brevemente la situazione a James che si
sentì un verme per quello che aveva combinato, poi lui le raccontò ciò che le
aveva detto Sirius.
Dopo che i due ragazzi ebbero terminato i rispettivi
racconti calò un silenzio imbarazzante. Bellatrix iniziò a mordicchiarsi il
labbro mentre James si torceva le mani.
- Cosa facciamo?- chiese Bellatrix dopo qualche istante.
- Ci sono due opzioni: nella prima tu spezzi il cuore di tua
sorella ed io sono malmenato dal mio migliore amico…nella seconda…bè- James
arrossì vistosamente - ..Io e te fingiamo di stare insieme…-
Bellatrix sembrò esitare poi sospirò e tendendo la mano
verso James disse: - Vada per la seconda-
Il ragazzo le afferrò la mano e tenendola iniziò a camminare
verso i tavoli del banchetto.
Bellatrix lo seguì con un po’ di riluttanza.
-Oh, Edward! Guarda tuo figlio! Lo sapevo che tra lui e
quella ragazzina deliziosa c’era qualcosa…- disse Greta Potter osservando i
ragazzi avanzare mano nella mano.
- Sembrano un po’ rigidi- costatò il marito.
- Ma che dici, Ed! è ovvio che sono solo un po’ imbarazzati
in pubblico…che teneri!- cinguettò Greta stringendosi le mani sul petto.
- Si, certo come dici tu tesoro!- disse Edward assecondante.
Greta sospirò.
- Mi ricordano tanto me e te!- esclamò con gli occhi lucidi.
- Non ti pare di esagerare cara? Sono solo due dodicenni!-
esclamò Edward
- Come sei insensibile!- lo rimproverò la moglie dandogli un
buffetto sulla spalla.
Bellatrix e James erano ormai arrivati in prossimità dei
tavoli del banchetto. Le loro mani erano ancora congiunte. La ragazza teneva
ostinatamente lo sguardo puntato sulle sue scarpette mentre il ragazzo si
allentava con un dito il colletto della camicia e scrutava il cielo ostentando
una falsa non-chalanche.
Finalmente raggiunsero il loro tavolo e si sedettero nei
rispettivi posti. Bellatrix sentiva lo sguardo di Rodolphus puntato su di lei
ma non aveva il coraggio di alzare la testa.
- Qualcuno potrebbe dire che non siete molto a vostro agio- costatò
Lucius con voce strascicata.
Bellatrix alzò la testa di scatto infastidita da quel
commento.
- E perché mai?- chiese con un tono di voce molto affilato.
- Cara Bellatrix, non intendevo offenderti, ma…ecco,
sembrate molto rigidi- ribattè Lucius con la solita voce arrogante.
- Questo lo dici tu!- sibilò Bellatrix ed avvicinò la sua
sedia a quella di James lanciandogli segnali espliciti con gli occhi. Il
ragazzo un po’ imbarazzato passò il suo braccio intorno alle sue spalle.
Lucius inarcò le sopracciglia e stirò le labbra in un
sorrisetto, ma non disse niente. La rabbia di Bellatrix stava crescendo quasi
fino a superare l’imbarazzo. Si strinse di più a James che diventò paonazzo.
- Ehi! Ragazzi presto venite…stanno per iniziare le danze-
urlò Narcissa correndo verso di loro, si bloccò alla vista della sorella
abbracciata a James ma poi distolse lo sguardo e si concentro a sfoderare uno
dei suoi sorrisi più angelici verso Lucius.
Bellatrix era impallidita. Si girò verso James che le disse:
- Immagino che ora noi due dovremo ballare insieme…-
La ragazza annuì. Si alzò dalla sedia e si sciolse
dall’abbraccio di James che si tirò su svogliatamente poi si accorse che Lucius
e Rodolphus lo fissavano con fare irrisorio e senza esitare passo un braccio
intorno alla vita di Bellatrix attirandola verso di se. La ragazza colta di
sorpresa arrossì fino alla punta dei capelli.
- Dov’è che si balla?- chiese James a Narcissa che gli
indicò un lato del giardino dove erano riuniti tutti gli adulti.
James ringraziò e poi iniziò ad avvicinarsi alla pista
trascinandosi dietro Bellatrix ancora confusa per l’audacia del ragazzo.
Finalmente arrivarono e, non curandosi degli sguardi curiosi
che gli erano rivolti dai parenti e dagli amici vari, James prese una mano di
Bellatrix e l’appoggiò sulla propria spalla.
- Pronta per ballare?- le chiese
- Certo!- rispose lei riacquistando la lucidità.
Dopo pochi istanti la musica partì. Era un lento.
Inizialmente i passi dei due ragazzi furono molto rigidi ma dopo poco
acquistarono scioltezza e non badarono più al fatto di odiarsi.
“Devo ammettere he è un’ottima ballerina” pensò James
guardando la sua dama
“ Balla davvero bene” costatò Bellatrix mentre il suo
cavaliere la faceva volteggiare tra le altre coppie.
Vide di sfuggita Andromeda ballare imbarazzata tra le
braccia di un Rodolphus molto corrucciato e Narcissa saltellare intorno a
Lucius che cercava di guidarla con scarsi risultati. La sua faccia era
decisamente annoiata. Sirius era stato accalappiato da una ragazza molto più
grande di lui. Grassottella e dall’aria arcigna, assomigliava molto ad un
rospo. Regulus sedeva solitario ad un lato della pista incurante delle varie bambine
che sospiravano alle sue spalle. Bellatrix riportò il suo sguardo a James e
quando si accorse che anche lui la stava guardando arrossì ed entrambi si
affrettarono a distogliere lo sguardo.
- Senti….Mi dispiace…- mormorò James catturando nuovamente
l’attenzione della ragazza.
In quell’istante la musica finì. L’attenzione di metà delle persone
era puntata sui due ragazzini in mezzo alla pista.
- Perché non vi date un bacio?- chiese Narcissa con voce
squillante sperando invece di essere lei la fortunata ad essere baciata da
Lucius.
- Si! Dai piccioncini, non fate i timidoni!- esclamò Andromeda
con irriverenza.
- Voglio proprio vedere!- disse arrogante Lucius.
In pochi secondi si era formato un piccolo coro.
-Bacio, Bacio, Bacio…-
Bellatrix guardò spaventata James che era rosso come non
mai.
- Che facciamo?- chiese lui confuso.
- A quanto pare darò il mio primo baciò lo darò al mio
peggior nemico- costatò Bellatrix prima di alzarsi in punta di piedi e posare
le sue labbra su quelle di James.
Inizialmente il ragazzo sgranò gli occhi per la sorpresa ma
quando si fu reso conto di quello che stava succedendo strinse di più la presa
intorno alla vita di Bellatrix.
“Infondo non è così male” osservò lei staccandosi
lentamente.
James non accennava a lasciare la ragazza che lo guardava
con aria interrogativa.
- Ehi James…mi concedi un ballo con la tua dama?- chiese
Sirius rompendo l’imbarazzante silenzio che si era creato.
- Certo- rispose lui lasciandola delicatamente andare.
Bellatrix-James, coppia molto particolare, ma che a me piace molto. Non mi aspetto molte recensioni perchè non è una coppia standard, ma volevo provare a pubblicarla.
Naturalmente se avete letto…le recensioni sono
ben accette!ah, scusate gli errori di battitura e di sintassi!!!
Ps: so che in teoria Bellatrix è la più grande
e Andromeda la seconda, ma a me servivano così le età!
Fatemi sapere.